Weekend ricco di spettacolo ed emozioni nel college football. La partita più combattuta, e più lunga, è stata quella tra Tennessee e Arkansas,
vinta dai Volounteers 41-38 dopo ben 6 tempi supplementari; è stata la ricezione in end zone di Jason Witten, da 25 yards, a dare la vittoria a Tennessee, dopo che il sesto possesso supplementare dei Razorbacks era terminato con il FG di David Carlton da 47 yards. Sempre un calcio da tre punti era stato realizzato da entrambe le squadre in occasione del loro secondo possesso supplementare, mentre nessun attacco era riuscito a segnare nel terzo possesso; sulla corsa in end zone di Matt Jones, Arkansas aveva messo 6 punti sul tabellone nel quarto tempo supplementare, ma i Razorbacks avevano fallito la conversione da due punti, obbligatoria secondo le regole NCAA dal terzo OT in poi, e avevano visto Tennessee pareggiare la situazione con il lancio da TD di Casey Clausen per Tony Brown da 25 yards. Jabari Davis, autore di 2 mete nei tempi regolamentari, aveva segnato per i Vols nel quinto tempo supplementare, ma ancora una volta la conversione da 2 punti era stata fallita, e Arkansas aveva pareggiato la situazione con il TD di De'Arrius Howard, prima della conclusione dopo 6 OT. Il successo regala a Tennessee la posizione numero 9 della graduatoria di ESPN e USA Today, mentre i Volounteers rimangono al decimo posto per la AP.
Miami è rimasta la squadra numero 1 della nazione in entrambe le classifiche, dopo il successo 48-14 su Connecticut, il 28esimo consecutivo per gli Hurricanes. Il QB di Miami Ken Dorsey ha lanciato per 3 TD, mentre Willis McGahee ha corso per 107 yards e altre 3 mete e gli Hurricanes si sono preparati con una facile vittoria al big match della prossima settimana contro Florida State.
Oklahoma ha scavalcato Texas al secondo posto della classifica della AP, ad una settimana dalla sfida stellare tra le due rivali della Big 12 conference. I Longhorns, rimasti al numero 2 per ESPN e USA Today, hanno avuto la meglio 17-15 su Oklahoma State, ma c'è voluto lo stop di Rod Babers sul tentativo di conversione da due punti dei Cowboys, e poi l'intercetto dello stesso Babers nei minuti finali, perché Texas riuscisse a spuntarla. I Longhorns hanno vinto le prime 5 gare della stagione per la prima volta dal 1983, e sono stati guidati ancora una volta dal QB Chris Simms, che ha lanciato per 267 yards e un TD, e ha corso per un'altra segnatura; Texas è uscita vincitrice nonostante diversi field goal sbagliati, un passaggio lasciato cadere in end zone e l'incapacità di chiudere il conto prima dei minuti finali.
Anche Oklahoma ha faticato, riuscendo ad imporsi soltanto 31-24 contro Missouri, per cui il QB freshman Brad Smith ha corso per 213 yards su 26 portate e 2 TD, oltre a lanciare per 178 yards e una meta, contribuendo a 391 delle 449 yards conquistate dai Tigers. Il TD vincente è stato realizzato dai Sooners su una finta di FG, quando l'holder Matt McCoy ha ricevuto lo snap, ha avuto un attimo di esitazione e poi ha lanciato verso il tight end freshman Chris Chester, che ha segnato sulla sua prima ricezione in carriera.
Virginia Tech, a riposo nel weekend, rimane al numero 4 di entrambe le graduatorie, mentre al numero 5 troviamo ancora Ohio State, reduce dalla vittoria 27-16 su Northwestern, che ha visto il freshman Maurice Clarett correre per 2 TD e superare per la quarta gara consecutiva quota 100 yards sul terreno. Clarett ha anche commesso 3 fumble, e solo una buona prestazione nel finale della difesa ha salvato gli Hokies.
Dopo aver bruciato un vantaggio di 12 punti nel quarto periodo, Georgia ha recuperato ed è riuscita a sconfiggere Alabama 27-25, confermando la sesta posizione in entrambe le graduatorie. I punti
Decisivi per i Bulldogs sono arrivati sul field goal da 32 yards con 38 secondi sul cronometro messo a segno da Billy Bennett, mentre nel gioco successivo Thomas Davis ha messo fine alle speranze della Crimson Tide intercettando il lancio di Brodie Croyle. Georgia, che con 5 successi e nessuna sconfitta è l'unica squadra della SouthEastern Conference ancora imbattuta, ha interrotto la striscia di 7 stop consecutivi in trasferta contro Alabama.
Al settimo posto di entrambe le classifiche ritroviamo Oregon, che ha avuto la meglio 31-14 su Arizona. Onterrio Smith ha eguagliato il record dell'università correndo per oltre 100 yards per la quinta gara consecutiva con 145 yards su 28 portate, oltre a 2 TD da 6 e 10 yards. Il QB Jason Fife ha invece lanciato per una meta da 34 yards ricevuta da Keenan Lowry e per una da 9 yards ricevuta da Terrence Whitehead, portando i Ducks alla quinta vittoria stagionale, senza sconfitte.
Approda all'ottava posizione di entrambe le graduatorie Notre Dame, uscita vincitrice 31-7 dalla sfida contro Stanford, l'università allenata fino allo scorso anno dall'attuale coach dei Fighting Irish, Tyrone Willingham. Notre Dame ha segnato 21 punti in una spanna di 3 minuti e 13 secondi nella parte finale del terzo periodo, ammazzando una partita fino a qual momento molto combattuta; in particolare, due mete sono state segnate a soli 24 secondi di distanza, con la corsa da 3 yards di Rashon Power-Neal e il ritorno di intercetto in end zone di Shane Walton.
Al nono posto della graduatoria della AP troviamo Florida State, il cui coach Bobby Bowden ha sconfitto per l'ennesima volta il figlio Terry, capo allenatore di Clemson 48-31. Il 72enne Bobby ha vinto 328 gare in carriera, 4 consecutive contro il figlio 48enne, ma sabato i Seminoles hanno dimostrato poca fiducia nel loro attacco aereo, mettendo in panchina il QB Chris Rix e utilizzando soprattutto il loro gioco sulle corse, oltre a 4 palle perse dai Tigers, per la vittoria.
Tennessee chiude la Top Ten della AP, mentre al decimo posto per ESPN e USA Today c'è Michigan, vincitrice 45-28 su Illinois al termine di una gara dominata dal QB dei Wolverines John Navarre, che ha lanciato 4 TD, ricevuti da tre diversi giocatori.
Da segnalare, infine, la brutta sconfitta di Florida, 14-17 contro Mississippi, dopo la quale i Gators sono usciti dalla Top Ten e hanno dato l'addio alle loro speranze di lottare per il titolo nazionale.
Sabato prossimo, grande attesa per il già citato big match tra Texas e Oklahoma, che ci dirà chi sarà la principale contendente di Miami per il titolo; settimana non facile, tuttavia, anche per gli Hurricanes, opposti agli storici rivali di Florida State.
Matteo Gandini