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Preview AFC - NFC / FORUM / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 |
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GLI OSCAR DELLA STAGIONE 2001 Quale modo migliore per prepararsi ai playoff, ed alle pagelle di Huddle che li ravviveranno, se non dare gli Oscar alla regular season che si è conclusa da pochissimo? Ovviamente non potevamo tirarci indietro ed eccoci a formulare giudizi insindacabili ed incontrovertibili, secondo il nostro infallibile giudizio… Ovviamente stiamo scherzando, e il grande Dan Peterson ci insegna che i giudizi di oggi non valgono anche domani e il nostro è solo uno degli innumerevoli punti di vista possibili, ma tant’è… |
Miglior Giocatore Protagonista
Marshall
Faulk, RB St.Louis Rams
Ancora
lui. È vero, ha saltato qualche partita, ma Faulk resta il giocatore più
devastante in circolazione, corre e riceve con egual efficacia, commette errori
una volta ogni sette Olimpiadi e non perde occasione di rendersi decisivo. Il
nostro MGP non può che andare a lui. Dei Rams pretendenti numero uno all’anello,
lui è il pezzo più pregiato. Le statistiche inoltre, anche se non sono tutto,
parlano chiaro: 5.1 yard per tentativo, 11 TD su corsa, 9 su ricezione, oltre
1200 yard su terra da unire ad oltre 700 aeree il tutto saltando due partite.
Altro?
Miglior Attaccante Protagonista
Jerome
Bettis, RB Pittsburgh Steelers – Bettis ha fatto una stagione talmente
incredibile che nel finale ha persino potuto prendersi qualche domenica di ferie
per prepararsi al meglio in vista dei playoff e lenire i piccoli acciacchi che
lo avevano colpito. Alla soglia dei 30 anni è il momento migliore per tentare
un altro assalto al Vince Lombardi Trophy.
Miglior Difensore Protagonista
Brian
Urlacher, LB Chicago Bears – Nessun dubbio in proposito. Urlacher in due
anni è già un protagonista assoluto. Fermare le corse, mettere pressione sul
Qb, intercettare passaggi, non c’è cosa che non sappia fare. In questa
stagione ha fatto davvero di tutto, non bastasse la difesa ha pure segnato su
ricezione. Tra le altre cose ha riportato i Bears al titolo divisionale, tra le
altre cose…
Miglior Giocatore Lontano dai Riflettori
Curtis
Martin, RB New York Jets – Senza di lui i Jets avrebbero chiuso si e no
con 4 vittorie. Ha fatto reparto da solo e il leggero appannamento dopo metà
stagione non può far dimenticare l’incredibile annata del numero 28.
Migliori Progressi in un Giocatore
David
Boston, WR Arizona Cardinals – La telefonata estiva di Boston a Plummer in
cui invitava il compagno a fare due lanci ha avuto risultati davvero tangibili.
I due in offseason si sono incontrati due volte alla settimana per migliorare
reciprocamente. Al terzo anno nella lega Boston ha ricevuto per più yard di
ogni altro ricevitore, diventando praticamente l’unico bersaglio di Plummer e
mettendo a segno big play anche quando lo sapevano pure gli hot dog fuori dallo
stadio che “The Snake” avrebbe indirizzato l’ovale nella sua direzione…
A 23 anni ha tutto per diventare un grandissimo: taglia, mani, precisione nel
correre le tracce. Sotto controllo.
Miglior Sceneggiatura Originale e Migliori
Effetti Speciali
Marcus
Brown, DB Chicago Bears – Chiudere per due settimane consecutive la
partita con un intercetto in overtime riportato in end zone è davvero qualcosa
che solo il miglior Spielberg poteva immaginare. L’avessero fatto in un film
ci saremmo lamentati della poca credibilità che il regista avrebbe dato al suo
lavoro. Marcus Brown, invece, nella settima e nell’ottava giornata l’ha
fatto davvero e se Jeff Garcia non poteva credere ai suoi occhi figurarsi cosa
avrà pensato Tim Couch sette giorni dopo. Straordinario.
Miglior Adattamento e Premio Sconosciuto
dell’Anno
Tom Brady, QB
New England Patriots – Se un QB con la classe e il contratto di Drew
Bledsoe passa la stagione in panchina a guardare il suo back up furoreggiare e
portare la sua squadra ai playoff un motivo ci sarà… stessa situazione
vissuta un anno fa a New Orleans e sembra proprio che a far le valigie possa
essere ancora una volta il titolare dei tempi che furono…
Miglior Giocatore che Pensavamo d’aver
perso
Garrison Hearst, RB
San Franciso 49ers – Prima del riconoscimento di Huddle Hearst si è
meritato anche un viaggetto al Pro Bowl, il che parla da sé. Le oltre mille
yard stagionali ritornando da un infortunio come il suo e le 4.8 guadagnate ogni
volta che stringeva l’ovale tra le braccia respingono ogni eventuale
obiezione.
Giocatore più Sottovalutato
Priest
Holmes, RB Kansas City Chiefs – Holmes è tornato il runner che si era
intravisto nel 1998 a Baltimore. Adesso sta a lui confermarsi a questi
grandissimi livelli e vincere un Oscar diverso il prossimo anno.
Miglior Rookie Offensivo
Chris
Chambers, WR Miami Dolphins – Il dubbio ci ha attanagliato fino all’ultimo.
Il sig. Tomlinson potrebbe recriminare, ma Chambers è stato più continuo ed ha
cambiato decisamente volto alla stagione di Miami. Lamar Smith abbondantemente
sotto gli standard di un anno fa non ha pesato vista la presenza di questo
atletone che in alcune occasioni ha fatto sembrare Fiedler un superquarterback
semplicemente perché gettava la palla in aria nei suoi paraggi…
Miglior Rookie Difensivo
Kendrell
Bell, LB Pittsburgh Steelers – Un linebacker coi fiocchi ed il vizietto
del sack (sette) per gli Steelers intenzionatissimi ad andare fino in fondo.
Bell ha giocato tutte le partite dei suoi partendo titolare in ben 14 gare.
Giocatore più Deludente
Eddie
George, RB Tennessee Titans – George non ne ha azzeccata una, anche per
via dei malanni assortiti che lo hanno afflitto, ed i suoi Titans non hanno
avuto alcuna chances di andare ai playoff. Senza di lui Tennessee vale la metà,
sarà meglio capire alla svelta cosa non è andato per il meglio quest’anno e
ricostruire fisicamente e mentalmente un giocatore da cui non si può
prescindere.
Giocatore più Sopravvalutato
Definitivamente Smascherato
Trent
Green, QB Kansas City Chiefs – Stavolta non ci sono stati infortuni di
mezzo che potessero creare alcun tipo di alibi. Trent Green non è un super e St.
Louis con lui al posto di Warner difficilmente avrebbe vinto il Superbowl due
anni or sono.
Premio Speciale Giocatore di Cristallo
Rob
Johnson, QB Buffalo Bills – Adesso basta. Non ne vogliamo più sapere di
quanto sarebbe forte potenzialmente Johnson. Due partite e si rompe. Il suo
destino è questo, ad Alex Van Pelt le chiavi dei Bills ed un buon avvocato per
uscire da un contratto folle. Doug Flutie ha fatto le cose per bene solo a metà
in quel di San Diego, ma su chi fosse il numero uno a Buffalo… Flutie Flakes
per favore!
Miglior Regista
Bill
Belichick, New England Patriots – E chi se no? Dal nulla di New England ha
plasmato una squadra in grado di offrire anche un ottimo spettacolo oltrechè
raggiungere la post season. A settembre sembrava che l’unico giocatore decente
dei Patriots fosse Bledsoe, Belichick ha fatto tutto senza di lui e ha
dimostrato coraggio quando ha deciso di cavalcare fino alla fine Brady
nonostante Drew fosse nuovamente a disposizione.
Le Tre Squadre più Sorprendenti
Chicago
Bears – Serve aggiungere qualcosa? Hanno vinto la division come non
accadeva da tempo immemore. Sono stati abbastanza fortunati è vero ma la
fortuna aiuta gli audaci no? Ma qual è la forza dei Bears? La difesa, in
primis. Quindi un Front Office che in due draft ha portato: Brian Urlacher,
Anthony Thomas, David Terrell e Paul Edinger. Aggiungiamo, per concludere, il
collettivo. Questi Bears hanno vinto con Jim Miller a lanciare la pelota! …vero
è che i Ravens han vinto il Superbowl con Trent Dilfer…
New
England Patriots - Quando si è
infortunato Bledsoe si pensava dovessero già lavorare per la prossima stagione
ed invece… Tom Brady andrà al Pro Bowl,
Antowain Smith è letteralmente rinato, e, soprattutto, i Patriots tornano ai
playoff.
Pittsburgh Steelers
– I gialloneri non potevano mancare. Kordell Stewart formato “lasciamo
perdere la slash è ora di fare solo il QB” se ne andrà alle Hawaii e questo
è molto per una squadra abituata a perdere con lui come indiziato numero uno.
Ad Honululu andrà anche un nonnino che vorrebbe una seconda fermata al
Superbowl, magari con ritorno a casa ingioiellato prima di ritenersi
pensionabile. The Bus ha tirato la carretta fino alla conquista dei playoff ed
ora si è riposato-curato per tre partite e non vede l’ora di riprendere la
corsa.
Le Tre Squadre più Deludenti
New
Orleans Saints – Il fuoco interiore dell’anno scorso è andato perduto
in chissà quale music pub nel quartiere francese. La squadra resta ottima e
Aaron Brooks è una garanzia per il futuro e non un saldo di fine stagione, ma
le motivazioni sono il carburante del football e senza si guardano i playoff
dalla Tv.
Tennessee Titans
– Causa numero uno: la disastrosa stagione di Eddie George. Causa numero due:
la disastrosa stagione di Eddie George. Causa numero tre: il tardivo ritorno in
auge del soprannome “Air” per il signor McNair. Aggravante: gli infortuni di
inizio campionato a Mason e Dyson.
Minnesota
Vikings – OK, il ritiro di Robert Smith è stato un duro colpo, ma i Colts
quando persero Faulk ed immisero nel loro sistema James non andarono malaccio, e
poi Moss, Carter e Culpepper c’erano eccome. La morte di Stringer non è stata
onorata come avrebbe meritato. Urge una svolta e dennis Green non dovrebbe
esserne coinvolto...
…ed ora silenzio in sala e si alzi il sipario... è il momento dei playoff.