MIAMI 0 - SAN FRANCISCO 21
Una settimana dopo il "miracolo", Fiedler torna ai suoi standard normali con una prestazione indicativa: tre intercetti, un fumble perso e sei sacks subiti. Ovvio che con questi numeri i Dolphins non possano andare da nessuna parte, ed infatti se ne tornano in Florida con 21 punti (a zero) sul groppone.
I 49ers disputano una partita praticamente perfetta in difesa e convincente in attacco, dove Hearst fa il lavoro sporco e Barlow porta a casa i punti. Garcia si riprende dalla partita negativa di St.Louis con una bella prestazione culminata nello splendido passaggio in TD per il solito TE Eric Johnson, mentre dalla batteria dei ricevitori arriva una prestazione convincente e piena di carattere. Hearst, con le sue 103 yards, supera le 1000 yards stagionali per la quarta volta in carriera, cosa ancor piu' rimarchevole se si pensa al suo grave infortunio ed al calvario della riabilitazione.
I Niners hanno avuto la partita sempre sotto controllo, non lasciando mai l'iniziativa ai Dolphins grazie ad una difesa attenta ed aggressiva che ha avuto in Zack Bronson (due intercetti) e Chicke Okeafor (2 sacks e mezzo), i suoi uomini di punta.
Il capolavoro dei californiani e' pero' siglato dall'attaccoo, ed arriva nel terzo quarto. In uno dei pochi giochi riusciti dei Dolphins, i Niners sono costretti a ripartire dalle proprie 2 yards in seguito ad un punt. Sembra l'inizio della riscossa dei delfini, ma e' la loro fine definitiva. Garcia infatti conduce i suoi ad un fantastico drive di 98 yards, che consuma ben 11 minuti di possesso, consegnando la palla a Barlow per il TD del definitivo 21-0. Questo drive congela letteralmente Miami e consegna la partita nelle mani di San Francisco.
Miami e' ora attesa da uno scontro decisivo per la leadership divisionale contro New England, mentre San Francisco, con questa vittoria, conquista quasi matematicamente l'accesso ai playoffs dopo una pausa durata tre anni. Ora si tratta di non perdere il passo per approfittare di eventuali passi falsi dei Rams e strappargli il titolo divisionale, impresa difficile ma non impossibile per questi incredibili 49ers.
ATLANTA 27 - INDIANAPOLIS
41 
Nonostante un Chandler in gran spolvero, Atlanta manca di un gioco di corsa per contendere il risultato finale ai Colts. E' infatti Dominic Rhodes, 177 yards e due TDs, a fare la differenza tra Colts e Falcons, riducendo ai minimi termini le gia' esigue speranze playoffs di Atlanta e riscattando i Colts dal disastro del Monday night scorso contro i Dolphins.
Manning ha distribuito i suoi passaggi soprattutto a Pollard, Harrison e Wayne, ma protagonista della giornata e' stato anche il ricevitore rivelazione della NFL Europe 2001 Trevor Insley, che ha pure segnato un touchdown. Con oltre 500 yards di total offense, i Colts hanno messo fine alla loro striscia di quattro sconfitte consecutive, mentre i Falcons perdono la loro terza partita di fila.
Chandler, nonostante una stagione pesante dal punto di vista fisico (non passa partita che non esca in qualche modo acciaccato), ha ancora una volta cantato e portato la croce, tenendo in partita i Falcons per tre quarti ed un pezzo, rispondendo colpo su colpo ale segnature dei Colts, ma non e' bastato. Maurice Smith non e' riuscito a dare credibilita' al gioco di corsa di Atlanta, costringendo la linea offensiva ad un superlavoro nel contenere i frequenti blitz di una difesa che evidentemente si preoccupava veramente poco del gioco a terra. Il risultato piu' evidente sono i sei sacks subiti da Chandler che comunque, nonostante tutto, ha fatturato per 23/39 per 249 yards e due TDs. Non e' andata granche' meglio per la difesa, randellata per tutto il campo dai perfetti passaggi di un ritrovato Manning e soprattutto dalle corse incisive del rookie Rhodes, che in questa occasione non ha certo fatto rimpiangere l'infortunato
James.
ST.LOUIS 34 - NEW ORLEANS 21
I Rams conquistano la matematica certezza dei playoffs e lo fanno con una bella prestazione in casa delle loro bestie nere di queste ultime due stagioni. Kurt Warner riscatta la cattiva prestazione fornita nell'incontro di andata a St.Louis con una performance delle sue: 23/32 per 338 yards e 4 TD pass per un rating totale di 145.6, battendo ogni record NFL per numero di partite da oltre 300 yards ed oltre i 100 di rating nelle prime 40 da titolare disputate, agganciando anche un mito come Dan Marino come terzo miglior record di sempre dopo 40 partite da starter. Ma Warner ha potuto beneficiare di un'ottima prova della propria linea offensiva, che ha concesso solo 4 sacks alla temuta difesa dei Saints, il primo dei quali all'inizio del terzo periodo. Ed un grosso supporto e' giunto anche da Isaac Bruce, autore di 5 ricezioni per 86 yards e 3 TDs. Anche la difesa ha fatto la sua parte, con un Grant Wistrom che si candida a succedere ad Aeneas Williams come NFC defensive player of the week dopo una prestazione da 3 sacks ed un intercetto, ma soprattutto dimostrando compattezza come reparto e validita' come sistema di gioco. Costretti dagli infortuni a rimescolare le carte nella secondaria schierando McCleon free safety e Bly cornerback titolare, il backfield difensivo di St.Louis ha avuto qualche problema quando, per l'infortunio di Aeneas Williams, il rookie Jerametrius Butler e' dovuto andare a prendersi cura nientemeno che di Joe Horn. Qualche amnesia di troppo scaturita in qualche completo evitabile, ma nel complesso una buona prestazione del reparto arretrato dei Rams.
Ed i Saints? Nervosi, fallosi, troppo propensi ad aggredire fisicamente l'avversario senza preoccuparsi se questo significava lasciare dei varchi giganteschi per i ricevitori. La partita i Saints l'avevano ampiamente giocata in settimana, con Horn e Turley nel ruolo dei "banfoni", purtroppo imitati anche da coach Hasslett, talmente pronto a rinfacciare ai Rams l'eccessivo uso dei trick plays da usarne due (entrambi falliti, peraltro) lui stesso nel primo tempo dell'incontro.
I Saints sono i primi ad andare sul tabellone con il fullback Smith che riceve un passaggio di Brooks in end zone. Haslett prova il primo trick play, ma l'onside kick viene ricoperto prima che la palla percorra 10 yards, cosi' i Santi regalano la palla ai Rams in ottima posizione di campo. Warner, dopo un avvio balbettante, non aspettava altro, ed otto giochi dopo trovava Bruce con un bel lob in end zone per il 7 pari.
Tutti si aspettano la risposta di New Orleans, ma sono i Rams ad allungare, ancora con la combinazione Warner-Bruce per 11 yards.
Ed ecco arivare il secondo trick play di Haslett: una finta di field goal che capisce anche l'ultimo spettatore dell'ultima fila in alto del Superdome, ed il povero John Carney, trasformatosi in runningback, viene sepolto da London Fletcher. L'espressione di Haslett e' di quelle che fanno capire che d'ora in poi si andra' con il manuale.
I Saints stentano, e allora ci pensa il solito Hakim a rimetterli in carreggiata. Punt di New Orleans e Mr.Fumble commette un errore da principiante guardando la difesa prima ancora di aver ricevuto il pallone, che viene quindi muffato e recuperato dai Saints. Gasati da questo turnover, i Saints giungono al pareggio con Joe Horn, che sfrutta un'incomprensione tra Fletcher ed Herring per ricevere in end zone in piena solitudine.
Due minuti all'intervallo e nessun timeout: la situazione ideale per Warner e soci, che in meno di un minuto e mezzo coprono 80 yards in sette giochi e vanno al riposo in vantaggio per 21-14 dopo il TD di Marshall Faulk.
Al rientro in campo i Rams allungano con uno splendido passaggio di Warner per Bruce (ancora lui) per 40 yards. I Saints cominciano a farsi male da soli. Le penalita' cominciano a fioccare come nespole, ed un primo e goal sulla una yard si trasforma in breve tempo in un terzo e goal sulle 28. Brooks tira fuori dal cilindro uno dei suoi passaggi per William Jackson ed i Rams si fanno uccellare alla grande, permettendo ai Saints di rientrare in partita con il TD del 28-21. Da questo punto in poi St.Louis non sbaglia quasi nulla, a parte un fumble di Conwell sulle sei yards offensive che nega il TD della sicurezza, ed i Saints si complicano la vita da soli con turnover e penalita' inutili, proprio le armi sulle quali contavano per avere la meglio degli avversari. Un paio di field goal di Wilkins fissano il punteggio sul 34-21 finale e tutti i tentativi di rimonta dei Saints vengono rintuzzati da una difesa che non assomiglia nemmeno lontanamente a quella dello scorso anno.
I Rams vedono avvicinarsi il traguardo del titolo divisionale (manca una vittoria, che si spera arrivi tra Carolina, Indianapolis ed Atlanta...) e quello del vantaggio del campo (mancano due vittorie), ed il calendario sembra abbastanza agevole da qui alla fine della regular season.
I Saints rientrano nel mucchio selvaggio in lotta per la wild card, ma gia' domenica prossima sara' battaglia con Tampa Bay, diretta concorrente per la postseason, e le ultime due domeniche, con Wahington e San Francisco, non sono certo delle piu' agevoli per pensare positivamente ai playoffs.
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