NFL.gif (2909 byte) NFL2K1 La National Football League completamente in italiano

 Preview AFC - NFC / FORUM  / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17

WEEK 7



EAST DIVISION
by Carlo Mantovani

 

PHILADELPHIA 10 - OAKLAND 20 

Dopo la sorprendente vittoria in rimonta contro i Giants, nessuno a Philadelphia avrebbe potuto immaginare che gli Eagles sarebbero stati triturati in questo modo. Certo, i Raiders giungevano alla partita con una settimana di riposo alle spalle, un record migliore e sono considerati una delle possibili Superbowl-contender: tuttavia la supremazia dimostrata in campo da Oakland è stata addirittura sconcertante e il punteggio finale non rappresenta assolutamente il dislivello che si è visto tra le squadre. 
Con una strategia offensiva non molto spettacolare ma solida e una difesa arcigna che ha livellato gli avversari, gli uomini di John Gruden hanno letteralmente "mangiato l'orologio, mantenendo il possesso della palla per oltre 40 minuti: diversamente dai Giants, che la settimana scorsa non hanno saputo sfruttare la supremazia statistica del primo tempo, i "Predoni" hanno tenuto praticamente a zero i padroni di casa sino alla metà del quarto periodo. Pensate che alla fine gli Eagles hanno totalizzato soltanto 195 misere yds (i Raiders 350!) e che - fino a 5 minuti dal termine, quando il risultato era oramai compromesso- non hanno convertito nemmeno un terzo down su 10 tentativi!
Anche contro NY i numeri offensivi non erano stati certo esaltanti (appena oltre le 200 yds di total offense, 13 primi down!), ma la difesa aveva sempre tenuto in partita gli uomini di Andy Reid, capaci di dare il meglio nell'ultimo periodo, costruendo una rimonta memorabile. 
Oakland, che evidentemente ha tratto ottimi insegnamenti dai filmati dell'ultimo Monday Night, ha dato invece l'impressione di controllare la partita in ogni sua fase e non si è lasciata sorprendere.
Non a caso sono i Raiders ad aprire le marcature verso la fine del primo quarto, con una meta su corsa da 2 yds dell'ex di turno, Charlie Garner (77 yds per lui). 
Continua il monologo dei neroargento, che nel secondo periodo, grazie ad bel fg di Janikowsky, si portano sul 10-0. 
Il pubblico del Veteran Stadium, esaltato dai recenti eroismi di McNabb&Co, attende la reazione, ma gli Eagles, forse un po' provati dalla settimana corta, non convertono il terzo down (lancio troppo lungo di Mc Nabb) e si debbono accontentare di un fg di Ackers. Il primo tempo di gioco so conclude perciò sul punteggio di 10-3 in favore degli ospiti. I Raiders allungano subito il passo, e in modo decisivo, nel terzo periodo, quando una splendida ricezione da 32 yds dell'intramontabile Jerry Rice, una fuga di 22 yds di Garner, nonché una costosa penalità per holding chiamata al cb Troy Vincent, mettono in condizione Zack Crockett (in campo al posto dell'infortunato Tyrone Wheatley) di sfondare dalla linea della 1 yard. Un altro fg di Janikowsky fissa il risultato sul 20-3.
L'unica segnatura di Philadelphia (corsa di 2 yds del redivivo Duce Staley a due minuti dal termine) arriva in completo "garbage-time" e non serve proprio a nulla.
Gruden (ex offensive-coordinator a Philadelphia che ritornava per la prima volta nella "città dell'amore fraterno") è ovviamente felicissimo della prestazione della sua squadra "Mi è piaciuta soprattutto la nostra difesa, che si è dimostrata molto compatta: non puoi pensare di riuscire ad annullare completamente McNabb (12 su 27 133 yds...), ma devo riconoscere che lo abbiamo contenuto molto bene".
Chi non è per niente soddisfatto è invece - e altrettanto ovviamente- Andy Reid: "Non ci abbiamo messo il cuore, eravamo come svuotati, non eravamo pronti. In attacco, comunque, dobbiamo giocare meglio: troppi passaggi droppati, troppi errori". Gli Eagles scendono a 3-3 ma, grazie all'ennesimo disastro dei Giants, sono comunque in testa ad una division che si sta rivelando la più debole dell'NFL. 

WASHINGTON 35 - NEW YORK GIANTS 21

Nell'anno più pazzo della NFL, l'impensabile accade ancora una volta e i (una volta derelitti) Redskins travolgono i campioni di conference in carica. E ogni facile pronostico ( compreso il mio, ve lo ricordate?) va a farsi benedire.
Breve elenco di pazzie accadute Domenica pomeriggio nel Maryland: un punt returner (Eric Metcalf, chi era costui?) che non giocava da più di un anno stabilisce un record all-time; un ricevitore di un attacco "no-nonsense" (la riserva Kevin Lockett) lancia un td pass; il coach di una squadra con il record di 2-5 (Marty Schottenheimer) viene festeggiato con la classica doccia di Gatorade, di solito riservata ai grandi momenti. 
I Giants, evidentemente ancora scossi dalla bruciante sconfitta nel Monday Night contri gli Eagles, hanno giocato una pessima partita in difesa (salvo Strahan, autore di altri 2 sack: sale a 12 e mezzo!) e sugli special teams.
In attacco poi - essendosi trovati sotto 14-0 dopo pochi minuti di gioco- non hanno potuto seguire il game plan, impostato principalmente sulle corse della ditta Barber& Dayne.
In effetti i Redskins hanno colto i Giants "off-balance" investendoli con un "uno-due" da ko. L'imprevedibile (nel senso delle prestazioni!) Tony Banks, sfruttando un fumble di Toomer recuperato dalla difesa, centra il rookie wr Rod Gardner con un td pass di 12 yds. E poco dopo, la magia del redivivo Eric Metcalf, che tre giorni dopo l'assunzione e un paio di pseudo-allenamenti, trafigge i Giants con una straordinaria serpentina da 89 yds: questa è la dodicesima volta in carriera che riporta un calcio in end zone!
I Giants però non ci stanno e nel secondo quarto si risvegliano e guadagnano il pareggio: Collins guida con autorità il suo attacco e lo conduce per ben due volte in meta con due ottimi td pass (per Toomer e Hilliard). 
Washington torna in testa alla gara nel terzo quarto, quando, dopo un fg di Conway, un'altra magia accade: nel possesso successivo Lockett indovina un lancio da 31 yds (per sua stessa ammissione non gli era mai riuscito neanche in allenamento!) per lo sconosciuto Derrius Thompson che segna la sua prima meta NFL. 24-14. Ma gli uomini di Jim Fassel non cedono ancora: e Collins imbastisce un altro ottimo drive (da 72 yds) che conclude in meta con il suo terzo td pass (questo per il fb Greg Comella). Il colpo di grazia Washington lo piazzano solo nel quarto periodo quando, a sei minuti dal termine, Banks lancia un missile lungo la sideline: è una spettacolare meta da 67 yds realizzata da un altro risorto, il wr Michael Westbrook.
Matura così la terza, dolorosissima, imprevista e consecutiva sconfitta dei Giants (3-4) che vedono allontanarsi sempre più le speranze di raggiungere (e vincere) il Superbowl. "Mi prendo la responsabilità di tutto" afferma un contrito Jim Fassel. "E farò tutti i cambiamenti necessari a cambiare questa situazione".
Per Schottenheimer finalmente un po' di gloria (seconda vittoria consecutiva!) che gli serve a sottrarsi (temporaneamente) dal "tiro" dei giornalisti. I giocatori forse cominciano a credere di nuovo in lui come conferma l'autore della doccia, Lavar Arrington: "Voi esperti lo volevate morto, ma io non perderò una sola occasione per mostrare tutta la stima che ho per lui". Chissà quante occasioni gli rimangono?

DALLAS 17 - ARIZONA 3

Tento un esordio colorito: nella battaglia tra poveri del Texas Stadium i Cowboys puntano la pistola e i Cardinals si arrendono. 
Ma coach Mc Ginnis (Arizona) è di un altro avviso: "Sono disgustato, Dallas ha fatto qualcosa di buono, è vero, ma più che altro ci siamo fatti del male da soli. E questo è inaccettabile!". 
Ecco la parola che mi mancava: "inaccettabile"! 
In effetti i Cardinals, quando giocano così, sono inaccettabili. E va a finire che anche un "cantiere vivente" come i Cowboys di quest'anno riesca a vincere una partita, pur schierando il suo terzo (o quarto?) qb.
Non c'è molto da dire: se non che dopo due partite senza intercetti, Jacke Plummer (233 yds passing) non ha resistito ed è caduto nell'antico, esiziale vizio, sparandone due, il primo dei quali riportato in meta ad opera del lb all-pro Dexter Coackley, dopo un ritorno di 10 yds.
Magari la difesa di Dallas non è poi così male, ma almeno sulle corse l'imponente linea d'attacco di Arizona (330 lbs di media) dovrebbe dare i suoi frutti. Macchè: 77 yds in 22 tentativi! Insomma: i Cardinals, dopo il fg dell'iniziale vantaggio, restano completamente a secco.
Gli uomini di Dave Campo aggiungono invece l'immancabile fg di Tim Seder (ripresosi benissimo dall'incidente col cavallo!) e, nel terzo periodo, un td su corsa dell'ex NFL Europe Clint Stoerner, autore di una prestazione piuttosto mediocre sui passaggi (9 su 18 per 93 yds e un int), senza contare i due fumble sullo snap. 
Non certo un grande spettacolo, ma a Dallas, con Wright e Carter infortunati, ci si deve accontentare: Troy Aikman si è ritirato e l'unica alternativa al momento (!) è "bambinone" Leaf, acquisito troppo di recente e perciò (fortunatamente) non pronto a giocare. 
Emmit Smith ha dato come al solito il suo contributo (21 corse, 83 yds), ma si è infortunato proprio nei minuti finali e si attende con ansia un responso medico sul suo ginocchio destro.
Bilancio: Arizona (2-4) non riesce a trovare un minimo di continuità nelle prestazioni offensive e il motivo di tutto questo (soprattutto pensando che Plummer sembrava un fenomeno e forse il wr Dave Boston, anche oggi oltre le 100 yds, lo è veramente), dopo diversi anni, resta ancora oscuro.
Consiglio: cambiare offensive coordinator e forse... anche qualche cosa d'altro!
Dallas (2-4) mi sembra come un accattone che sorride se gli dai le monetine e francamente è già un miracolo che abbiano "raccattato" due vittorie: ma, visto il livello dell NFC EAST, chissà che non ne arrivino altre! 
Consiglio: dopo aver internato il de Demetrius Underwood (schizofrenia) chissà che cosa dovranno fare a Ryan Leaf?

Back