NFL.gif (2909 byte) NFL2K1 La National Football League completamente in italiano

 Preview AFC - NFC / FORUM  / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17

WEEK 15



EAST DIVISION
by Carlo Mantovani

 

SAN FRANCISCO 13 - PHILADELPHIA 3

Nell'anticipo del Sabato sera il secondo "shutout" casalingo consecutivo dei lanciatissimi 49ers di Steve Mariucci tarpa le agli Eagles e costringe Philadelphia a rimandare i festeggiamenti.
Guidata dal lb "hard-hitter" Derek Smith (vera e propria rivelazione di questo campionato) la difesa dei 49ers ha letteralmente travolto gli uomini di Andy Reid che, nonostante la buona prova dal punto di vista statistico si Donovan McNabb (23 su 34 per 232 yds), si sono dovuti accontentare di un misero fg.
E così, invece di portare finalmente a casa un titolo divisionale che i tifosi attendono dal lontano 1988, gli uomini di Andy Reid hanno rimediato una figuraccia contro una squadra che i playoffs li farà di sicuro. E il campanello d'allarme suona per tutti i reparti: l'attacco è entrato soltanto 2 volte nella red-zone avversaria, con i risultati che sappiamo; la difesa, statisticamente la quarta della NFL, ha ceduto nel momento decisivo, concedendo la meta (td pass per Owens) a 6. minuti dal termine.
"Avevamo la possibilità di chiudere la faccenda e invece l'abbiamo sprecata" - dichiara Duce Staley (oltre le 100 yds su ricezione) - "Sono molto, molto arrabbiato: e spero che potremo rifarci nei playoffs".
Se li raggiungeranno, aggiungerei. Per Philadelphia (9-5), infatti, le cose sono diventate improvvisamente più complicate. Mancano soltanto 2 incontri, è vero, ma saranno due partite di fuoco: la prima contro i diretti inseguitori, i Giants (che adesso sono 7-7 e ci sperano); la seconda contro risorti Buccaneers (anche loro "costretti" a vincere).
Auguri!

SEATTLE 24 - NEW YORK GIANTS 27 

L'altro pezzo della NFC "che conta" cioè i Giants, hanno fatto molto meglio: approfittando del turno casalingo, hanno strappato una soffertissima ma importantissima vittoria agli uomini di Mike Holmgren. Per la seconda settimana i consecutiva i Giants hanno vinto sul filo di lana e ancora una volta l'uomo partita è stato il (sempre criticatissimo) qb Kerry Colllins (30 su 47 per 338 yds).
Mancano due minuti e il punteggio è sul 24-20 per gli ospiti. L'ottimo punter di Seattle mette ancora una volta la palla all'interno delle 5 difensive dei Giants, ma Collins non perde la calma: distribuisce ottimi palloni ai ricevitori e, a 20 secondi dal termine, trova l'elusivo Hike Hilliard in end zone con un passaggio da 7 yds. E' la meta del sorpasso e della vittoria. "Avevamo tempo e time out, non c'era motivo di preoccuparsi", dichiara il qb dei Giants. "L'attacco, poi, si è comportato in modo perfetto: la linea mi ha protetto e i ricevitori si sono liberati. Insomma, non ci è mancato nulla".
La vittoria è importante non solo per la classifica, ma soprattutto per il morale della squadra, che è di nuovo alle stelle. Sentite il takle Lomas Brown: "Non è bello dirlo, ma sembra che il destino sia dalla nostra parte: Tampa vincere in quel modo a New Orleans e la contemporanea sconfitta degli Eagles...per me è un segno!". E ancora, il wr Amani Toomer: "Quando la partita è in bilico, lo avete visto, diamo il meglio di noi stessi: tipico delle squadre da titolo e noi vi dimostreremo che siamo ancora una squadra da titolo".
In effetti la speranza si è riaccesa per gli uomini di Jim Fassel: adesso i Giants sono 7-7 e Domenica prossima voleranno a Philadelphia (9-5) per giocarsi le speranze residue. In caso di vittoria sarebbero ancora dietro gli Eagles, ma avrebbero il tie- breaker favorevole e, dovessero vincere l'ultimo difficilissimo impegno casalingo contro i Packers o Philadelphia perdere contro i Bucs...beh, tenetevi forte!

CHICAGO 20 - WASHINGTON 15 

Una meta del solito Stephen Davis e due fg di Brett Conway non sono bastati ai Redskins per allungare a 7 la loro striscia di vittorie contro i Bears e mantener viva una pur piccola speranza di playoff. 
Chicago quest'anno è la squadra del destino e sembra sempre trovare il modo di vincere: è successo anche Domenica, quando un trick-play (che non riusciva neppure in allenamento) ha dato ai Bears la meta del sorpasso. 
D'altro canto i Redskins (6-8) hanno sprecato moltissimo: sotto di una meta e con un ultimo drive a disposizione, Washington arriva a 3 yds dalla meta: ma, con un prepotente "goal line stand", la difesa di Chicago respinge tutti i tentativi (di corsa e di lancio) dei Pellerossa. A nulla serve la safety messa a segno sul successivo punt di Chicago, perché mancano soltanto 20 secondi alla fine e la possibilità di un Hail Mary pass è vanificata da un fumble di Metcalf sul kick-off return.
"Ancora una volta ci è mancato qualcosa" recrimina Coach Schottenheimer. "Un gioco qui, un gioco là. Peccato, perché eravamo davvero vicini". E la frustrazione comincia a dilagare: "Non mi importa nulla di aver rimontato da 0-5 a 5-0 afferma l'ot Jon Jansen - "volevamo i playoffs e invece staremo a casa. E' dura da mandar giù!".
Consiglio paterno: cercate un quarterback per l'anno prossimo. Vi aiuterà a deglutire.

  ARIZONA 17 - DALLAS 10

Nonostante la prestazione piuttosto modesta di Plummer (17 su 31 per 144 yds) e del miglior ricevitore NFL, David Boston (tre passaggi droppati e solo 24 yds guadagnate!), Arizona vince una partita che non vale nulla contro i derelitti Dallas Cowboys. 
A pensarci bene, però, i Cardinals (6-8) qualche motivo per vincere l'avevano: innanzitutto la possibilità di evitare l'ennesima stagione perdente; eppoi si trattava di vendicare la bruttissima sconfitta (17-3!) subita a Dallas in Ottobre. 
Plummer ha giocato sul serio solo un quarto (il secondo), ma di fronte a questi Cowboys è bastato. 
Statisticamente i Texani (4-10) hanno dominato (21 primi downs contro 11, 334 yds in attacco contro 209), ma hanno commesso troppi errori. L'esempio (da non seguire assolutamente!) è il giovane qb Quincy carter pieno di buona volontà ma ancora troppo inesperto: è sua l'unica meta dei Cowboys (td pass per Swinton), ma 2 intercetti e 1 fumble non passano inosservati!
L'unica certezza rimane l'inossidabile Emmit Smith: il vecchio leone non molla e supera ancora una volta (l'ottantesima!) il muro delle 100 yds. "Per me i record personali non contano nulla, in questo momento: desidero solo vincere. Come ripeto dall'inizio dell'anno, però, facciamo alcune cose giuste e moltissime sbagliate".
Arizona invece ha concretizzato tutte le possibilità avute, senza commettere turnover e questo, come conferma Plummer "non accade spesso". Ma i problemi di fondo rimangono. Se da un lato l'attacco (grazie soprattutto all'inserimento del fenomenale og Davis e alla maturazione di Plummer) ha compiuto evidenti progressi, la difesa, invece, ha un larghissimo margine di miglioramento. E, a meno di miracoli, non basterà la prossima draft per compensare tutte le lacune.
Anche qui, auguri! 

Back