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WEEK 17



CENTRAL DIVISION
by Alessandro Taraschi

 

JACKSONVILLE 13 - CHICAGO 33

Titolo divisionale finalmente in cassaforte. I Chicago Bears tornano a dominare la NFC Central e lo fanno con un bel gruzzolo di vittorie (13) che permette ai ragazzi di coach Jauron di saltare le Wild Card e pensare direttamente al primo turno di playoff, che giocheranno al Soldier Field. Jacksonville non poteva certo impensierire i Bears e così è stato. Costruito un solido vantaggio di 20 punti nei primi tre quarti (con due FG di Edinger ed un TD a testa per Leon Johnson, piacevole scoperta di fine anno, e David Terrell, sfruttato in quest’annata soprattutto vicino alla end zone) Chicago si poteva permettere di gestire il gioco correndo, correndo e ancora correndo. Chi se ne avvantaggiava maggiormente era il tassametro di Anthony Thomas che al termine dell’incontro segnava 160 yard con 33 portate e un TD, segnato nell’ultimo quarto. Prima del TD di Thomas Brunell aveva tentato una disperata reazione pescando Keenan McCardell in end zone, ma due tre-punti di Edinger a cavallo tra terzo e quarto periodo chiudevano ogni possibilità di rimonta, definitivamente seppellita dalla corsa di due yard dell’A-Train ex Michigan. Jimmy Smith rendeva meno amara la sconfitta a poco più di tre minuti dal termine, ricevendo un passaggio di tre yard. Incredibile la corsa del DL Traylor che dopo aver intercettato Brunell, ha tentato, invano, di riportare in end zone il pallone (lui l’ultimo Eroe del giorno-Nfc Central di questo campionato per premiare la tenacia dimostrata) riuscendo comunque a percorrere buona parte del campo nonostante il fisico decisamente non adatto a sforzi simili.

GREEN BAY 34 - NEW YORK GIANTS 25

L’attenzione era tutta concentrata su Michael Strahan ed il record di sack in una stagione. Record che è puntualmente arrivato (22,5 sack) forse con la complicità di Brett Favre ma comunque meritatissimo. Per tutto ciò è passata sotto silenzio la vittoria dei Packers che si sono assicurati il diritto di sfidare i San Francisco 49ers, in un incontro che fa brillare gli occhi agli appassionati di tutto il mondo, tra le mura amiche del Lambeu Field, e sappiamo bene quanto sia difficile per chiunque battere Favre nel salotto di casa, se poi non dovesse funzionare il riscaldamento per Garcia saranno problemi serissimi. Favre nel suo freddo non hai mai perso. Packers-Giants è stata una buona sintesi della stagione di Green Bay. TD da 26 yard di Bill Schroeder (102 e un TD) per aprire le marcature. Seconda segnatura ad opera di Ahman Green (101y 2 TD) con una volata di 25 yard. Ike Hilliard accorciava quando ancora ci si trovava nel primo quarto. Scambio di FG tra Morten Andersen e Ryan Longwell nei secondi quindici minuti e poi dopo il rientro dagli spogliatoi di nuovo all’opera Green e Favre. Green da una yard per la seconda marcatura di giornata. Longwell fa 27 e Favre (15/30 315y e 2 TD pass) trova Corey Bradford (111y un TD) per l’ultimo TD di Green Bay della regular season 2001. Manca all’appello solo Bubba Franks, poco coinvolto contro i Giants. L’ultima frazione è tutta Rossoblu con i tre touch down di Barber, Comella e Dayne. Ma la partita è già finita e per i Giants è finita anche la stagione. Green Bay invece è pronta a giocare nel mese che preferisce, gennaio. Favre-Garcia (rappresentanti con Kurt Warner della Nfc al Pro Bowl), sfida nella sfida di un 49ers-Packers al Lambeau Field da non perdere assolutamente.

DALLAS 10 – DETROIT 15

Alla fine Detroit è riuscita a strappare anche la seconda vittoria stagionale, e dato che è arrivata nel 2002 non può che far felici i tifosi dei Lions che iniziano nel modo migliore il nuovo anno, sperando che il buon giorno si veda dal mattino e che la prossima stagione sia più fortunata per la loro squadra. La vittoria sui Cowboys saluta il Silverdome che sarebbe stato triste lasciare con l’ennesima sconfitta, e sarà sostituito dal nuovo impianto nel 2002-03, ed anche la seconda scelta assoluta che apparterrà ai Carolina Panthers, peggior frnchigia della lega. Emmitt Smith, all’unidicesima stagione consecutiva (primo giocatore della Nfl) oltre le mille yard, aveva complicato il pomeriggio a Pontiac di Ty Detmer segnando per primo. Il terzo quarterback di Detroit (Batch e McMahon erano indisponibili) non si è lasciato impressionare ed ha orchestrato la rimonta con una partita ricca di incompleti (24/40) ma priva di intercetti e farcita da due TD, il primo dei quali a David Sloan (non trasformato) che col FG successivo di Jason Hanson portava in vantaggio Detroit. Dallas ripassava avanti all’inizio dell’ultimo periodo con un FG dalle 33 di John Hilbert ma la ricezione da 16 yard di Jhonny Morton a 5:37 dalla fine dava ai Lions la vittoria in una partita che non rimarrà certamente negli annali della Nfl.

BALTIMORA 19 - MINNESOTA 3

Come sono lontani i tempi del record di punti segnati in una stagione… Come sono lontani i tempi di Randy Moss protagonista del Prime Time… Come sono lontani i tempi di Dennis Green felice sulla sideline gialloviola… La risoluzione anticipata del contratto tra Green e i Vikings non ha dato la scossa necessaria all’ambiente per poter ben figurare almeno nell’ultima uscita stagionale. Dennis Green non è più il coach dei Minnesota Vikings già da venerdì scorso, ma lunedì non se n’è accorto nessuno. Il trend di questa stagione, la peggiore dal 1984, si è protratto fino all’ultima giornata e non è stato certo Mike Tice sostituto provvisorio di Green ad invertirlo. Spergon Wynn non è pronto per la Nfl, Moss abulico come ci ha abituato ultimamente, Michael Bennett rigorosamente evitato dal game plan (dall’altra parte l’ex Terry Allen ha corso per 123y) e Cris Carter all’ultima apparizione con la maglia che aveva dichiarato sarebbe stata la sua ultima Nfl (ma così al 90% non sarà, che l’esempio di Rice gli abbia fatto male?) si lascia scappare il fumble che darà l’unica segnatura di un Monday Night non certo entusiasmante. I Ravens vanno ai playoffs senza riuscire a segnare nemmeno un TD offensivo contro la disastrata difesa vichinga (in crescita sul finire della stagione) ed impediscono a quello che fu un attacco stellare di avvicinarsi alla end zone per tutto l’incontro se si esclude il FG di Gary Anderson di inizio partita che ha dato a Minnesota il primo ed ultimo vantaggio del match. Il resto dei punti che alla fine hanno rimpinguato il tabellone sono stati messi dal piedino di Maatt Stover, improvvisamente tornato unica fonte di punti dell’attacco di baltimore come nei mesi bui della scorsa stagione… che sia un segno del destino? Staremo a vedere, sicuro però che il Monday Night che poteva essere il Superbowl del 2001 non ci ha fatto rimpiangere alcunché, ma i Vikings non sono la formazione dello scorso gennaio e si prospettano un paio di stagioni di ricostruzione, probabilmente sul fondo della nuovissima Nfc North. Un ultimo dubbio... chissà chi avrebbe pescato Dennis Green con una scelta alta come quest’anno…

EROE DELL’ANNO NFC CENTRAL

L’ultimo riconoscimento stagionale firmato Nfc Central spetta a Brian Urlacher, il cui contributo è stato determinante nella conquista del titolo di Division per i Chicago Bears.

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