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WEEK 9

 

La giornata vista da Matteo Gandini

  • La stagione 2001 della difesa di Baltimore, per ora, non è stata all'altezza di quella dello scorso anno, culminata nella vittoria al Super Bowl; almeno per un gioco, però, Ray Lewis e compagni hanno dimostrato ancora una volta di essere il reparto dominante dell'annata 2000. E' vero, tutti all'Adelphia Coliseum sapevano che Steve McNair avrebbe tentato un'altra sneak nel momento decisivo del Monday Night perso da Tennessee 16-10 contro i Ravens, ma un conto è prevederla, e un altro è fermare un'azione dalle probabilità di riuscita elevatissime. Dal punto di vista degli arbitri, la regola in sé è discutibile, ma in questo caso è stata applicata perfettamente da Bernie Kukar; negli ultimi due minuti di ogni tempo, appena l'arbitro mette la palla a terra, lo snap può essere effettuato, e se la squadra difensiva non è allineata regolarmente, il gioco deve essere fermato e la penalità da 5 yards assestata alla difesa. In generale i Titans hanno lottato, ma i due errori sui field goal sono costati loro la gara, e ora a 3-5 la squadra allenata da Steve McNair rischia di non qualificarsi per i playoffs. Baltimore da parte sua non ha certo convinto, e visto che i Ravens sembrano destinati a giocare molte gare combattute, a basso punteggio, e quindi sarà meglio che trovino da qualche parte un po' di produzione offensiva, Elvis Grbac, al ritorno dopo l'infortunio, ha giocato bene solo nel secondo tempo, e con Terry Allen ancora fuori con l'infortunio alla mano, da Jason Brookins non ci si può attendere gran che.

  • Stavolta il miracolo non è riuscito ai Bears, e dopo le due grandi rimonte delle scorse settimane, Chicago ha dovuto cedere contro Green Bay, 20-12; i Packers sembrano i candidati migliori per contrastare i Rams nell'NFC, e il merito va non solo alla rinascita di Brett Favre, dovuta a quanto si dice ad una off-season in cui il QB si è impegnato come non faceva da anni, ma anche ad una linea d'attacco che ha dominato la difesa dei Bears, aprendo buchi enormi per Ahman Green, e dando sempre molto tempo al QB. Il contributo di William Henderson e Bill Schroder non è da sottovalutare, e la sua parte la sta facendo anche la difesa, che ha concesso pochissimo ai Bears. Chicago deve dimostrare nelle prossime due gare, entrambe in trasferta e contro rivali divisionali, Minnesota e Tampa Bay, di essere veramente pericolosa; contro i Packers in attacco la squadra di Dick Jauron non ha rischiato abbastanza coi passaggi, come avrebbe dovuto fare quando ha visto che la difesa di Green Bay teneva a bada con pochi problemi Anthony Thomas.

  • Pittsburgh ha dominato la gara contro Cleveland, ma ha dovuto sudare fino al supplementare per vincere 15-12, e ancora una volta l'esito della partita è andato a finire sul piede di Kris Brown, che si è riscattato dagli errori della scorsa settimana, e da quello con 1.37 da giocare nei tempi regolamentari, con il field goal decisivo da 32 yards in overtime. L'eroe della gara per gli Steelers è stato Jerome Bettis, che con le 163 yards guadagnate sulle sue potenti corse ha stancato la difesa avversaria, che vista la poca efficacia del reparto offensivo, ha dovuto rimanere in campo per buona parte della gara, e ha fatto anche un discreto lavoro, riuscendo a tenere Pittsburgh fuori dall'end-zone per tutta la gara. Quest'anno gli Steelers non pretendono che Kordell Stewart vinca le partite per loro, ma soltanto che fornisca una prestazione tale da mettere la sua squadra in posizione di ottenere successi; la formula sembra funzionare, anche grazie ad una difesa che sembra tornata quella dei tempi d'oro, soprattutto nel reparto linebacker.

  • Cosa sta succedendo ai Colts, che una volta sembravano indistruttibili? Le voci che circolano a Indianapolis danno addirittura Edgerrin James fuori per tutta la stagione per l'infortunio al ginocchio, e Peyton Manning ha finito la gara di domenica persa 27-24 contro Miami sputando sangue, dopo il duro colpo subito da Lorenzo Bromell; inoltre, il linebacker Mike Peterson e la guardia Steve McKinney salteranno le prossime giornate a causa di problemi fisici. I Dolphins hanno capito che l'unico modo per battere i Colts era mettere la questione sul piano fisico, e l'infortunio subito da Manning ne è l'esempio più lampante; Miami sta avendo un contributo insperato dalle sue matricole, in particolare da Chris Chambers e Travis Minor, che sono stati fattori determinanti con le loro ricezioni e corse, anche il giocatore chiave per Dave Wannstedt resta comunque Zach Thomas, che con il suo intercetto alla fine del terzo periodo ha completamente cambiato l'inerzia della gara. Indianapolis continua a commettere troppi errori, sia in attacco che in difesa; la secondaria si è completamente dimenticata di qualche ricevitore avversario in più di un'occasione, e anche l'attacco, con James fuori e la riserva Dominic Rhodes limitata da problemi fisici, non riesce a mettere a segno quei big-plays che una volta erano la sua specialità.

  • In una stagione che chiamare imprevedibile può essere considerato un eufemismo, il modo in cui l'attacco sulle corse di Seattle ha dominato contro i Raiders è comunque da considerarsi a dir poco sorprendente. Le 266 yards guadagnate da Shaun Alexander sono la quarta prestazione nella storia NFL per un RB, anche se Oakland ha come scusante il fatto che la sua ultima uscita era stato il combattuto Monday Night in cui finalmente i Raiders avevano sconfitto i rivali di sempre, i Broncos, e un po' di stanchezza era inevitabile; pare che il capo allenatore Jon Gruden sia particolarmente arrabbiato con il difensive tackle Darrell Russell, che dopo la sua sospensione per presunto uso di sostanze stupefacenti, non è ancora riuscito a giocare in modo efficace. Nella vittoria dei Seahawks 34-27 nel Sunday Night, da segnalare la buona prova del QB Matt Hasselbach, che almeno per questa settimana metterà a tacere quelli che sostengono che il titolare dovrebbe essere Trent Dilfer; a proposito di titolari...sarà difficile che Ricky Watters riprenda il suo posto quando tornerà dall'infortunio, visto come sta andando Alexander.

  • Il successo dei Jets sui Chiefs 27-7 di domenica, più di ogni altro ottenuto quest'anno dalla squadra allenata dal pupillo di Dick Vermeil, Herman Edwards, conferma che i newyorchesi fanno sul serio. Curtis Martin non viene in mente quasi mai quando si parla dei giocatori che fanno maggiormente la differenza nella lega, ma senza fare troppo rumore l'ex Patriot sta avendo un'altra stagione favolosa, e stavolta è di sicuro uno dei candidati più validi per il titolo di MVP. Il lavoro di Martin rende la vita molto più facile a Vinny Testaverde, la cui efficienza è comunque fuori discussione; la difesa dei Jets è solida, e con un reparto offensivo che tende a tenere il possesso per lunghi periodi, può rimanere fresca e giocare al 100% per tutta la gara.

  • A parte quel numero 8 a Green Bay, il QB che più mi ha impressionato della prima metà della stagione 2001 è senza dubbio Jeff Garcia di San Francisco, che lanciando per 4 TD ha portato i Niners al successo per 28-27 contro i Saints domenica; da sottolineare anche il miracoloso recupero di Garrison Hearst, la cui carriera sembrava essere praticamente finita, ma che adesso sta facendo la differenza nella baia. I Saints hanno perso due gare di fila, ma la loro stagione non è del tutto compromessa; Aaron Brooks sembra non essere quello dello scorso anno, specialmente quando si tratta di mettere il pallone in end-zone, e che in questa stagione New Orleans sta avendo parecchie difficoltà quando si trova all'interno della zona rossa. La squadra di Jim Haslett non deve più commettere errori, se vuole arrivare ai playoffs, ma con davanti diverse partite abbastanza facili sulla carta, la situazione per i Saints non è tanto grigia quanto potrebbe sembrare.

  • La disastrosa stagione dei Vikings è continuata con la sconfitta 48-17 contro gli Eagles, che hanno festeggiato nel modo migliore il ritorno di Duce Staley; per Minnesota ormai non c'è niente da fare, ed è il caso di cominciare a pensare all'anno prossimo. Stavolta, per di più, la squadra di Dennis Green veniva da una settimana di riposo, e aveva tutto il tempo di preparare con attenzione la gara contro Philadelphia. La figura peggiore i Vikings la stanno facendo in difesa, dove non si contano i placcaggi mancati; nel frattempo, come è ovvio, le polemiche e i battibecchi nello spogliatoio di continuano, e la panchina di Green scricchiola sempre di più. Dall'altra parte, con il ritorno di Staley l'attacco degli Eagles diventa bidimensionale al punto giusto, e con il loro RB titolare al 100%, Donovan McNabb e compagni possono essere sicuramente considerati fra i principali candidati al Super Bowl dalla NFC.

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