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Se i Raiders sono riusciti a vincere in casa dei Broncos, vuol dire che
quest'anno la squadra allenata da Jon Gruden ha intenzioni serie. La vittoria di Oakland 38-28 nel Monday Night ha interrotto la serie di 7
sconfitte consecutive degli argento-nero contro Denver e ha riproposto la
squadra di Jon Gruden come numero 1 della AFC. I Broncos non hanno giocato
male, ma la superiorità dei Raiders, in particolare dal punto di vista
offensivo, è innegabile, grazie soprattutto al modo ottimale in cui a
Oakland sono riusciti a inserire Jerry Rice nell'attacco, come complemento
del fenomenale Tim Brown. Nota positiva per Denver il discreto rientro di
Terrell Davis dopo l'ennesimo infortunio; la squadra di Mike Shanahan sembra
però decisamente un gradino sotto le migliori, e ora con un record di 4-4 ha
bisogno di una seconda parte di stagione coi fiocchi per arrivare bene ai
playoffs.
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Riecco i vecchi Ravens. La vittoria di domenica su Pittsburgh, 13-10, è
importantissima per il morale della squadra, che ha riguadagnato il comando,
se non in classifica quantomeno a livello psicologico, sulla AFC central.
Inoltre, il successo dei Ravens è venuto grazie alla difesa e agli special
teams, a cui la squadra allenata da Brian Billick ha aggiunto tanto attacco
quanto è bastato; la riconoscete? E' la stessa formula che ha portato
Baltimore al titolo la scorsa stagione. Gli Steelers non hanno giocato per
niente male: Jerome Bettis è andato vicino a interrompere la famosa striscia
dei Ravens di 45 gare senza concedere 100 yards a un RB, e Kordell Stewart
ha lanciato la palla in modo preciso e efficace. Sono state le squadre
speciali a costare la partita a Pittsburgh, non solo per gli errori di Kris
Brown, ma anche per le cattive posizioni di campo date all'attacco. A Brown
bisogna dare credito per il modo in cui ha reagito alla brutta performance;
non ha accampato scuse, e ha dichiarato che la colpa è soltanto sua. Occhio
a Baltimore, che anche l'anno scorso ha cominciato a metà stagione la sua
corsa verso il Super Bowl; è vero che senza dubbio domenica Pittsburgh ha
giocato meglio, ma in qualche modo alla fine il tabellone ha dato il successo ai Ravens.
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Vi siete gustati la sfida di domenica fra Green Bay e i Bucs? Meglio per
voi, perché dall'anno prossimo, con la lega che si rifarà il trucco, niente
più due battaglie all'anno fra Warren Sapp e John Lynch da una parte e Brett
Favre dall'altra. Vittoria importante, quella dei Packers 21-20, soprattutto
perché ottenuta nonostante una prestazione sotto tono di Favre; le corse di
Ahman Green, e gli special team, in particolare Allen Rossum, hanno portato
la squadra al successo di domenica, e anche la difesa è stata ottima:
Warrick Dunn e Mike Alstott non sono stati fattori per tutta la gara, e Brad
Johnson è stato messo a terra ben 7 volte. I Buccaneers sono riusciti a
combinare ben poco in attacco, e hanno segnato tutti e 17 i punti in seguito
a palle perse dagli avversari; il fatto di essere finiti in svantaggio
subito ha costretto Johnson a mettere la palla in aria più del previsto, e
la linea offensiva ha dimostrato di non essere all'altezza, aprendo troppi
varchi alla pass-rush dei Packers, che domenica andranno al Soldier Field
per un test molto interessante contro i Bears.
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-Incredibile. Non ci sono altri aggettivi utili per definire la vittoria dei
Bears su Cleveland 27-21; Chicago era in svantaggio di 14 punti negli ultimi
minuti, poi ha recuperato e per la seconda settimana consecutiva ha vinto
grazie ad un ritorno di intercetto di Mike Brown per un TD in overtime. Non
bisogna pensare, però, che l'impresa di Chicago sia solo merito della
fortuna, perché per segnare due volte in pochi secondi, la seconda dopo aver
recuperato un onside kick e su un Hail-Mary pass, bisogna essere anche
preparati e concentrati. I Browns hanno dominato i Bears durante i tempi
regolamentari, e hanno tratto beneficio da una prestazione straordinaria di
Courtney Brown, che al ritorno dall'infortunio al ginocchio ha giocato in
maniera strepitosa, mettendo a segno 3 sack e riportando in end-zone un
fumble; ora tutti cominciano a capire perché Cleveland ha speso la prima
scelta del draft del 2000 sul defensive end da Penn State. Anche Tim Couch
ha fatto vedere qualcosa di buono, il che rende la prestazione assoluta dei
Browns più che positiva; non sarà facile per il coach Butch Davis, però,
riportare in linea di galleggiamento il morale della squadra, dopo una
sconfitta così pesante. Domenica Cleveland affronterà gli Steelers in una
gara molto importante per entrambe le formazioni; sembra quasi di essere
tornati indietro nel tempo...
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Tre vittorie consecutive, ed ecco i Redskins tornati nel bel mezzo della
lotta per i playoffs, dopo la disastrosa partenza. La vittoria di domenica
contro Seattle, 27-14, conferma che Washington è uscita dal torpore di
inizio stagione, e anche considerando la debolezza della NFC East, ha la
possibilità di far sentire la sua voce nel discorso relativo alla postseason; ma, per conoscere il vero valore della squadra della capitale,
dovremo aspettare le prime due uscite dopo la settimana di riposo, cioè le
trasferte a Denver e a Philadelphia. In particolare, i Redskins, per cui
sono in costante crescita sia il QB Tony Banks che il RB Stephen Davis,
devono cominciare a vincere nelle gare interne alla division, quelle che
contano in caso di parità a fine stagione, anche se per loro l'infortunio a
Lavar Arrington è una brutta tegola, visto che il linebacker è il leader
indiscusso della difesa di Marty Schottenheimer, e il problema alla caviglia
rischia di tenerlo fuori per diverse settimane. Per quanto riguarda Seattle,
la battaglia interna fra Trent Dilfer e Matt Hasselbach rischia di andare
avanti per tutta la stagione; Mike Holmgren ha un debole per il secondo, già
con lui ai tempi di Green Bay, ma il primo ha più l'aria di essere un
vincente. L'ex coach dei Packers si è arrabbiato perché Hasselbach ha
cambiato un gioco da lui chiamato, durante la gara di domenica, e l'ha tolto
dal campo, per poi annunciare che la prossima settimana il titolare sarà
ancora lui. Sbaglio, o questo non è il modo migliore per risolvere una
controversia nel ruolo di QB?
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Se siete tifosi dei Giants, potete sperare che la vittoria in rimonta sui
Cowboys 27-24 dia ai newyorchesi la spinta psicologica per una buona seconda
parte di stagione; effettivamente, dopo l'inizio disastroso contro Dallas,
in particolare dovuto agli errori di Kerry Collins, New York ha dimostrato
di avere una buona dose di carattere riuscendo a recuperare 17 punti e
andando a vincere in overtime. Certo, un aiuto non indifferente è arrivato
dai 4 intercetti di Clint Stoerner, ma comunque Collins è sembrato un
giocatore diverso nella seconda metà, e i Giants si sono guadagnati la
vittoria. OK, lo sapevamo già prima, ma la partita di domenica ha confermato
che Stoerner difficilmente sarà il QB del futuro dei Cowboys; Dave Campo
dopo settimane di resistenza ha ceduto alla tentazione di mettere in campo
Ryan Leaf, che sarà il titolare domenica contro Atlanta. Visto il passato
turbolento dell'ex Chargers, si può solo augurare a Dallas buona fortuna...
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La scenata di Kyle Turley in parte è costata la gara ai Saints, battuti dai
Jets 16-9, ma, come ha ammesso il coach di New Orleans Jim Haslett, per come
la sua squadra stava giocando, non è detto che il pareggio sarebbe arrivato
anche se la palla fosse rimasta sulle 5 yards, dove Aaron Brooks ha subito
il placcaggio di Damien Robinson che ha dato via alla reazione di Turley. Il
coach di New York Herman Edwards è stato "perdonato" per la sua infelice
decisione di andare per il primo down su quel quarto e pollici, e i Jets
hanno vinto la quinta gara stagionale, la terza in trasferta, giocando per
la prima volta molto bene sulla difesa contro le corse. Ancora una delusione
per i Saints, che a inizio stagione aspiravano sicuramente ai playoffs; alla
squadra manca continuità, e se New Orleans spera di arrivare alla post-season, farebbe meglio a cominciare a giocare sul serio.
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Attenzione ai Patriots, che nelle ultime settimane hanno giocato meglio di
chiunque altro nella incertissima AFC East. Tom Brady ha dato prova di
grande carattere, riscattando i 4 intercetti della scorsa settimana a Denver
con 3 TD nella vittoria 24-10 sui Falcons; quando tornerà dall'infortunio,
Drew Bledsoe rischia veramente di trovarsi una bella sorpresa: la panchina.
Brady, che ha dimostrato di saper leggere molto bene il gioco, oltre ad
essere molto preciso nei passaggi, sembra essere sempre più il QB del futuro
per New England, e non è escluso che coach Bill Belichick decida di tenerlo
come titolare. Quello che sta succedendo ad Atlanta è un altro esempio di
come una controversia nel ruolo di QB non faccia mai bene allo spogliatoio
di una squadra; adesso, addirittura, pare che i parenti di Chris Chandler e
quelli di altri membri dell'attacco si siano scannati sulle tribune durante
la gara di domenica perché qualcuno era contento nel vedere il titolare
infortunato...
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