SAN DIEGO 20 - KANSAS CITY 25 
Si pensava che i Chargers potessero vincere quasi agevolmente questa gara, soprattutto per due motivi: la forte difesa sulle corse e l'abilità di Flutie nell'improvvisare contro una difesa che molto lentamente sta trovando i suoi equilibri.
Ebbene, confermando il trend NFL di questa stagione, le previsioni sono state soverchiate dalla realtà di una lega che mai come quest'anno ha dato segni così evidenti di quella famosa "parità" che si cercava di ottenere da diverso tempo, col salary cap, con il calendario mirato, ecc...
Un solo dato: Priest Holmes ha corso in faccia a Seau e compagni per 181 yards, record assoluto contro i Chargers, mentre in totale i Chiefs hanno portato palla per 202 yds e 3 TDs.
Il temuto Flutie invece ha avuto una pessima giornata, iniziata con un 6 su 16 per 61 yds e 1 intercetto e conclusa con un trauma cranico che lo ha obbligato a lasciare il campo e lo spazio al rookie Drew Brees.
Se non altro Brees ha lasciato intravvedere buone qualità e ha creato buone cifre (15-27-221-1TD) che fanno ben sperare i tifosi Bolts per il futuro.
Kansas City invece ha avuto una giornata "off" di Trent Green, impreciso nei passaggi (13-25) e con un rating di 53.1, degno del miglior Ryan Leaf.
La partita inizia un po' a rilento, però si capisce che Flutie avrà una giornata difficile, nel primo drive offensivo viene intercettato e i Chiefs capitalizzano con un FG di Peterson.
Successivamente a un punt di Bennett, KC ha la palla a metà campo e con due corse di Holmes si trova sulla linea dell 4 yds, dopo due giochi è Richardson a entrare in touchdown, pat bloccato e 9-0 KC.
Nel secondo quarto Richey sbaglia un FG, mentre KC va ancora a segno, questa volta con Holmes, dopo che il TE Gonzalez ha completato un passaggio di 40 yds per Ricks. 16-0 KC.
Il primo tempo si chiude sul 19-0 grazie ad un altro FG di Peterson, mentre SD è praticamente ferma.
Nel terzo quarto arriva l'intercetto su Green e i Chargers raccolgono un FG dalle 48, accorciando sul 19-3.
Un bel drive da 89 yards di Brees, finalmente, permette a Tomlinson di segnare l'ottavo TD personale.
L'ultimo periodo vede i Chargers più incisivi, ed infatti con un FG e il primo TD pass di Brees (per Jones), arrivano addirittura a condurre per 20-19.
Per KC appare lo spettro della settima sconfitta, ma un paio di passaggi di Green e le corse di Holmes preparano la strada al secondo TD di Richardson, che sancisce la vittoria dei Chiefs.
WASHINGTON 27 - SEATTLE 14 
I Seahawks incappano in una brutta sconfitta, seppur contro una squadra in netta ripresa.
La sospetta difesa dei Redskins sembrava dover cadere sotto le corse di Shaun Alexander, ma è stato Stephen Davis a triturare Seattle con 142 yds 1 TD.
Alexander ha corso solo 60 yds, ma ben 41 sono arrivate da un gran bel touchdown, che ha momentaneamente pareggiato l'incontro sul 7-7.
Da quel momento in poi sono stati in scena solo i Redskins, che hanno dominato l'incontro, intercettando per 3 volte i QB di Seattle che si sono alternati in regia.
Pessima la prestazione di Hasselbeck e anche Dilfer questa volta non è riuscito a risollevare la squadra.
Il primo ricevitore di Holmgren, Darrel Jackson, ha preso il primo e unico pallone alla fine del terzo quarto, anche se è stato per un TD da 46 yds.
Settimana prossima Seattle riceverà i capoclassifica Raiders nel Sunday Night Football.
DENVER 28 - OAKLAND 38 
Tantissimi i motivi di interesse per questa partita, la posizione in classifica delle due squadre, la striscia negativa di Raiders nei confronti dei Broncos, il rientro di Terrell Davis, il ritorno del Monday Night a Oakland, la "guerra" tra Shanahan e Al Davis e la rivalità ormai acerrima tra le due franchigie, può bastare?
L'atmosfera che si respira al Network Asociates Coliseum, soprannominato HOT (House Of Thrills) dai tifosi locali, è di quelle da mettere i brividi, il temutissimo Black Hole, la "curva" dei tifosi Raiders più fuori di testa, è provvisto di ogni genere di travestimento piratesco e scheletrico, insomma, ai Broncos è stata riservata una bella accoglienza.
I Raiders vengono da 7 sconfitte consecutive e da 11 sconfitte negli ultimi 12 incontri, quanto basta a che questa sfida sia diventata una specie di tabù per gli uomini in neroargento, incapaci di dare il colpo di grazia in diversi incontri e capaci di subire pesanti sconfitte, soprattutto negli anni d'oro di Elway e compagni.
Denver viene da alcune partite con alti e bassi, bruciano le sconfitte con San Diego e Seattle, mentre l'ultima vittoria con New England ha sollevato un po' il morale della truppa, conscia inoltre di avere finalmente a pieno servizio il fortissimo running back Terrell
Davis.
Oakland invece è in striscia positiva da 4 partite e l'ultima vittoria a Philadelphia è stata particolarmente convincente ed il fatto che domenica abbiano perso sia Pittsburgh che San Diego, dà a Gannon e compagni la possibilità di conquistare il miglior record nella
AFC.
Il primo drive è dei Raiders ed è subito pesante, 11 giochi, 75 yards e Tim Brown pescato in endzone da Gannon.
Risponde Denver con un FG che vale il 1.000esimo punto di Elam e il 20.000esimo punto nella storia del MNF.
Sul possesso sucessivo Oakland si muove bene, ma sulle 25 yds di Denver, Garner commette un fumble che viene ricoperto da Pittman. Griese guida ancora i suoi fino alla linea delle 3 yards, ma ancora una volta è Elam che deve entrare in campo per realizzare il 7-6.
Viceversa i Raiders capitalizzano ogni possesso ed infatti dopo un drive di 61 yds è Crockett a bucare la linea difensiva di Denver e portare il punteggio sul 14-6. Nel gioco precedente però Kennedy colpisce durissimo Gannon, che infatti è costretto ad uscire facendo temere il peggio.
La difesa di Oakland costringe Rouen al primo punt, Gannon fortunatamente rientra in partita e per tutta risposta guida i suoi per 83 yards, prima di trovare il FB Ritchie con il secondo TD pass della serata.
Il primo tempo si chiude con un FG di Elam bloccato però da Dorsett.
Le cifre del primo tempo sono chiare, Gannon ha un 20 su 25, 183 yds e 2 TD, mentre T.Brown ha già ricevuto 8 palloni per 76 yards.
L'intesa fra i due sta pagando, con Denver che alterna diversi cornerback senza arginare i due veterani.
L'attacco dei Broncos però non si è mosso male, ma l'incapacità di convertire in touchdown le opportunità in redzone stanno costando caro agli uomini di
Shanahan.
Il secondo tempo si apre con un ottimo drive di Griese, che culmina in un TD pass per Rod Smith, la mancata conversione da due punti fissa il puneggio sul 21-12.
Denver finalmente ferma l'attacco dei predoni e costringe Lechler al primo punt della partita, ma due corse di Davis e un incompleto non sono sufficienti per il primo down e anche i Broncos vanno al
punt.
Qui forse i Broncos perdono un'opportunità d'oro, perchè con un altra segnatura avrebbero messo molta pressione sulle spalle di Gannon e i fantasmi delle partite precedenti avrebbero cominciato a circolare per lo stadio.
Invece sembra che la storia cambi, perchè i Raiders sul possesso successivo convertono du terzi down e mettono 7 punti sul tabellone col terzo passaggio vincente di Gannon, ancora una volta per Brown, 28-12.
All'inizio del quarto quarto i Broncos hanno un sussulto, il TD pass di Griese per Clark più i due punti della trasformazione riportano a una segnatura di distanza Denver, ma i Raiders quest'anno sono fatti di un'altra pasta, prima un FG di Janikowski e poi un TD su corsa ancora di Crockett, successivo a un intercetto subìto da Griese, fissano il punteggio sul 38-20 e a poco serve l'ultimo TD di Rod Smith, la partita ormai è finita.
La partita ha avuto diverse facce, ma sembra che Oakland l'abbia tenuta sempre in pugno, respingendo ogni tentativo di rimonta dei Broncos. La differenza all'inizio l'hanno fatta le due linee di difesa, con quella dei Raiders sempre abile a mettere sotto pressione Griese, mentre Gannon ha avuto molto più tempo per selezionare il ricevitore e lanciare tranquillamente.
Il rientro di Davis è stato positivo, la condizione è buona e i movimenti sono sembrati sciolti e senza tentennamenti.
Finalmente per i Raiders è arrivata la tanto agognata vittoria contro Denver, Gruden però vuole mantenere alta la tensione, ma questa partita potrebbe essere un'ottima base di lancio per il prosieguo del campionato, un'iniezione di fiducia per l'obiettivo finale, ossia arrivare a disputarsi l'AFC Championship Game e, perchè no, tentare l'assalto al
Superbowl.
I Broncos invece si trovano con un record di 4-4 e saranno costretti a vincere almeno 6 delle ultime 8 partite per arrivare ai playoffs, ma il calendario è piuttosto agevole ed è probabile che ci riescano, sempre che però la difesa decida di giocare meglio, molto meglio di quello che ha fatto lunedì.
Settimana prossima i Raiders vanno a Seattle, Denver invece ospiterà i Chargers
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