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 Preview AFC - NFC / FORUM  / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17

WEEK 7



WEST DIVISION
by Marco Santini

 

INDIANAPOLIS 35 - KANSAS CITY 28

Nell'anticipo del giovedì i Chiefs ospitano i Colts ancora imbestialiti dalle due sconfitte consecutive e desiderosi di riprendere il cammino di inizio stagione.
Ma anche KC non è messa bene, il record di 1-5 grida vendetta, così come gridano i tifosi dell'Arrowhead Stadium, che quest'anno non hanno ancora visto vincere la propria squadra in casa.
L'inizio è piuttosto contratto da parte di entrambe le formazioni ed il primo tempo si conclude sul 7-3 Colts, dopo un lungo scambio di punts.
Nel terzo quarto Indianapolis si porta sul 10-3, KC reagisce con un FG, ma sul kickoff successivo c'è il primo break dell'incontro, con Rhodes che ritorna il calcio in touchdown, allontanando i Colts sul 17-6.
Però Trent Green non si lascia intimorire e grazie a un TD pass al solito Gonzalez più trasformazione da due punti, riavvicina KC sul 17-14, quindi completamente in partita.
All'inizio del quarto quarto Indy si porta sul 20-14, i Chiefs potrebbero riagganciare gli uomini di Mora, ma immancabile arriva l'intercetto su Green e dopo 4 giochi Manning pesca Harrison in TD e in un amen siamo 28-14.
Kansas City reagisce ancora alla grande, questa volta è Parker a ricevere in TD dalle 11, accorciando sul 28-21.
La difesa di Vermeil poi obbliga i Colts al punt e le premesse per il pareggio ci sono tutte, perchè KC si porta sul drive successivo sulle 11 di Indianapolis, ma (e il leit-motiv ritorna), Green subisce un altro intercetto sanguinoso in endzone.
La corsa solitaria di Rhodes per 77 yards spegne le ultime speranze giallorosse e a poco serve il terzo TD pass di Green (secondo per Parker), ormai la partita è compromessa.
Che dire, i Chiefs danno segnali di risveglio, purtroppo i due intercetti in momenti chiave rendono più frustrante il momento, senza contare che nel riscaldamento prepartita si è anche infortunato il migliore WR, Derrick Alexander.
Settimana prossima il test sarà probante, si viaggia in California, in casa dei sorprendenti Chargers.

BUFFALO 24 - SAN DIEGO 27

Wow, a San Diego avranno ricoverato qualcuno per problemi di tachicardia...
Il finale di partita è stato uno dei più emozionanti degli ultimi anni e alla fine sono stati i padroni di casa a spuntarla.
Ma andiamo con ordine...più di 63.000 persone riempiono il Qualcomm Stadium, i Chargers vengono da una importantissima vittoria divisionale contro i Broncos, mentre i Bills sono in leggera ripresa dopo la vittoria il giovedì precedente contro i Jaguars.
I primi tre quarti non riservano particolari emozioni, per SD finalmente va a segno il TE Freddie Jones, ancora a secco dall'inizio dell'anno e i Chargers chiudono in vantaggio 13-10, ma la partita si è rivelata più difficile del previsto.
Ma è nel quarto quarto che ci sono i fuochi d'artificio...prima è Perry a ritornare in TD un passaggio di Rob Johnson, San Diego allunga sul 20-10 e sembra in controllo della gara, ma Johnson ri rifà subito e pesca Peerless Price per 61 yds, avvicinando i Bills, 20-17.
Sul successivo drive i Wade Richey sbaglia un FG dalle 41 (infatti lo chiamano Wide Richey) e Buffalo riprende a marciare fino al 2 minute warning, quando il rookie Henry buca la linea dalle 3 yds, portando sorprendentemente in vantaggio gli ospiti per 24-20, tutto questo dopo diversi minuti di discussione tra gli arbitri per la convalida o meno della segnatura, SD infatti aveva richiesto il challenge.
Sul kickoff seguente Ronnie Jenkins ritorna il pallone sino alle 26 dei Bills, una penalità contro Buffalo porta i Chargers addirittura sulle 13 ed il gioco successivo il "vecchio" Flutie Flakes regala uno scramble dei suoi, realizzando il TD del 27-24, quando ormai manca 1:19 alla fine. 
La partita sembra finita, i Bills partono per l'ultimo drive dalle loro 37 e Rob Johnson emulando Flutie corre per 18 yards e pescando Riemersma per 25 yds si porta sulle 26 dei Chargers.
Uno spike per fermare il cronometro a 15 secondi dalla fine ed entra in campo Jack Arians, per tentare il FG per il pareggio.
Snap buono...hold buono...parte il calcio....bloccato !!!! E' Ellis l'autore del gesto eroico, San Diego acciuffa per i capelli una vittoria importantissima, che consente loro di mantenere il passo nella AFC West.
Tomlinson questa volta non è stato un fattore, anche se ha corso per 76 yds.
Flutie ottimo con 21 su 33 per 254 yds, nel reparto ricevitori è Conway a fare la parte del leone con 120 yds.
Next Week= San Diego - Kansas City

DENVER 31 - NEW ENGLAND 20

A Denver sono leggermente pessimisti, la squadra di casa viene da due partite giocate maluccio e all'Invesco Field arrivano i Patriots, freschi demolitori dei Colts.
L'inizio sembra confermare il trend, infatti i Pats volano sul 10-0 mentre i Broncos faticano.
A fine del primo quarto, grazie soprattutto a un passaggio da 47 yards per Rod Smith, i Broncos accorciano con Mike Anderson, con un TD da 8 yds su corsa.
Un FG di Elam dalle 50 pareggia i conti, ma un intercetto su Griese prepara la strada ad un altro touchdown dei Pats, da Brady per Brown, che chiude il primo tempo.
Dopo un altro FG di Vinatieri, scaturito ancora da un intercetto subìto da Griese, il risultato è di 20-10, ma sembra proprio che i Broncos non siano più in grado di muovere la palla con continuità e fluidità.
Invece sul drive successivo Griese comincia ad assomigliare a quello di inizio stagione e pesca Rod Smith con una bomba da 65 yards che riporta sotto Denver sul 20-17.
New England ora fatica a mantenere il vantaggio, soprattutto perchè il gioco di corsa è inesistente, mentre quello sui passaggi è rischioso e inoltre mangia pochissimo tempo sul cronometro.
E così, una volta riavuto il pallone dopo un punt, Denver segna ancora con Griese, che stavolta lancia in TD per il TE Carswell, conquistando per la prima volta il vantaggio.
A questo punto Brady esaurisce la benzina, lanciando molto male, ma soprattutto nelle mani degli avidi DB dei Broncos, che lo intercettano per ben quattro volte, una delle quali per il touchdown del definitivo 31-20.
Non è stata una gran partita dei Broncos, le corse hanno funzionato poco e la situazione poco chiara a livello di running back condiziona gli stessi giocatori, forse anche Shanahan non ha le idee chiarissime su chi dev'essere il titolare, viste le prestazione altalenanti di Anderson e Gary.
Ovviamente ne risente anche Griese, che vede le difese sempre più concentrate su Rod Smith e sui passaggi; fortunatamente i due tight end sembrano aver dato risposte molto positive e sicuramente in futuro saranno sempre più coinvolti nel gioco offensivo.
Rod Smith ha comunque un'altra giornata super con 6 ricezioni per 159 yds e 1 TD, mentre Griese chiude con 19 su 30, 283 yds, 2 TD, ma 2 intercetti che hanno dato il via a due segnature dei Patriots.
La prossima sfida è delicatissima, infatti Denver andrà ad Oakland, in un clima ostilissimo, per sfidare i Raiders, con i quali comunque sono in striscia positiva da 7 partite.

SEATTLE 20 - MIAMI 24

I field goal sbagliati costano caro a Seattle, che rientrando dopo la settimana di riposo, escono sconfitti da dei non tracendentali Dolphins, che hanno tentato in tutti i modi di buttare via la partita.
Pronti via e Fiedler si fa intercettare, ma Seattle si deve accontentare di un tentativo di FG, che Lindell però fallisce dalle 35 yds.
Nel drive seguente secondo intercetto su Fiedler di Williams, ma questa volta i Seahawks rendono il favore con un fumble di Alexander, invano contestato da Holmgren.
I primi ad andare a referto sono i Dolphins con un FG di Mare, seguito da un TD di Fiedler che corre per 10 yds e realizza il TD del 10-0.
Miami poi commette un fumble su un punt return, Hasselbeck non si fa pregare e manda in TD il tight end Mili e quasi allo scadere del primo tempo è Jackson a ricevere un TD pass dalle 17, tutti a prendere il thè sul 14-10 Seattle.
Il terzo quarto inizia con un ottimo drive dei Seahawks che però sfocia solo in un FG di Lindell, ma 6 minuti dopo i Dolphins rispondono con l'ex di turno Lamar Smith che buca al centro dalla linea della yard pareggiando i conti sul 17 pari.
Nel quarto quarto, prima Lindell va a segno dalle 42, poi però Fiedler compie il capolavoro di giornata con un preciso passaggio da 39 yards, che McKnight converte in touchdown.
Mancano 3:34 alla fine quando Miami perde il quarto pallone del pomeriggio, è lo stesso McKnight a commettere fumble sulle proprie 46 yds.
A questo punto Seattle riesce a raggiungere la linea delle 11 yards, ma una mancata conversione di terzo down spinge Holmgren al tentativo di FG e non a cercare di conquistare il primo down. La sua strategia è di segnare i 3 punti, recuperare palla con la difesa e tentare un altro calcio.
Purtroppo ci pensa Lindell a rompere le uova nel paniere, un infantile errore dalle 28 yds regala l'incontro ai Dolphins.
Peccato, la vittoria era a portata di mano, ma le due squadre hanno fatto a gara a chi sbagliava di più e Seattle deve mangiarsi le mani per l'occasione persa.
Hasselbec è rientrato in squadra con buone cifre, 16 su 28, 230 yds e 2 TD, Alexander ha avuto un'altra solida gara con 87 yds, ma due fumble macchiano la sua prestazione.
Nei WR si rivede Jackson, con 5 ricezioni per 121 yds e 1 TD.
Domenica prossima Seattle farà visita ai Redskins, che sono in leggera ripresa.

PHILADELPHIA 10 - OAKLAND 20

Il Veterans Stadium è sempre stato un campo ostico per i Raiders, inoltre gli Eagles venivano da una importantissima vittoria nel Monday Night contro i Giants e sono caricati a mille per la prima posizione nella NFC East.
Se questo doveva essere un esame di maturità per la squadra di Gruden, ebbene, è stato superato abbondantemente.
Infatti i Raiders escono vincitori ben più di quanto indichi il punteggio; basti pensare che gli Eagles hanno conquistato 11 primi down, molti dei quali a partita finita e la loro conversione sul terzo tentativo è stata di 1 su 11.
La difesa di Oakland è stata sempre sulle orme del pericoloso McNabb, mentre l'attacco ha tenuto palla per oltre 40 minuti, conquistando 202 yds su corsa.
I famosi blitz continuati di Philadelphia sono stati ben neutralizzati con lanci rapidi per tracce corte e corse elusive, gran parte di esse di uno dei tanti ex, Charlie Garner, che doveva sopperire anche all'assenza per infortunio di Wheatley.
Il temuto McNabb è stato tenuto a 133 yards su passaggio, ma sono state le corse il punto debole degli Eagles, con un ineffettivo Staley.
Grande protagonista il punter Lechler, che ha indirizzato 4 dei suoi 5 punts all'interno delle 15 yards, costringendo gli Eagles a cominciare i loro drives in posizione molto sfavorevole.
Qualche cifra, Gannon con 17 su 26 per 158 yds, quasi tutte nel primo tempo, Garner 77 yds e 1 TD.
Il calendario prevede per Week 8 una classicissima, Oakland-Denver nel Monday Night. Sarà una sfida decisiva, i Raiders possono distanziare i Broncos e ricevere una spinta emotiva notevole.

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