DENVER 10 - MIAMI 21
Diciamolo subito, non è stata una gran partita.
Per i primi tre quarti la gara è stata favorevole agli ospiti, se non altro nel punteggio, con entrambi gli attacchi sovrastati dalle difese.
I Broncos sono in emergenza infortuni, anche Rod Smith deve rinunciare a scendere in campo, mentre rientra titolare Terrell Davis.
Denver riesce a controllare la partita stabilendo un buon gioco sulle corse, anche perchè la palla per aria Griese fa molto fatica a metterla, vuoi per la mancanza di ricevitori, ma anche perchè la coppia di cornerback dei Dolphins è la più forte del campionato.
Dicevamo che dopo 3 quarti il tabellone indicava 10-0 Denver, grazie a un FG di Elam e ad un TD pass per Desmond Clark, dopo un drive da 75 yds.
Inizia poi l'ultimo quarto e Miami, dopo aver accorciato sul 10-7 con una ricezione di Chambers, realizza altri due TD nell'arco di un minuto.
Prima Griese si fa intercettare da Mixon, che dopo 56 yds di corsa solitaria porta in vantaggio i padroni di casa sul 14-10, poi sul susseguente kickoff è Cole a regalare palla ai Dolphins con un bel fumble.
Miami si trova sulle 7 yds e dopo 3 giochi Lamar Smith fissa il finale sul 21-10.
Nonostante la prova in generale piuttosto anonima, c'è da segnalare il buon rientro di Davis, con 97 yds corse in 20 portate.
PHILADELPHIA 23 - KANSAS CITY 10 
Ci risiamo. Dopo la buona performance contro Seattle, arriva la quinta sconfitta casalinga per i Chiefs, che nell'anticipo del Giovedì vengono travolti da Philadelphia e da Donovan McNabb, che doveva riscattare le ultime pessime uscite.
Kansas City è ancora una squadra piuttosto fragile e con gli equilibri delicati, Green ancora non ha trovato il bandolo della matassa e anche se la sua prestazione non è stata delle peggiori, ancora gli manca quel qualcosa in più che serve a muovere con continuità la palla in attacco, anche per dare maggiore respiro alla difesa, costretta anche oggi a rimanere in campo per 35 minuti.
Si sperava che il rientro a pieno règime di Alexander potesse aprire un po' di più l'attacco aereo, ma sia lui che Gonzalez sono stati limitati a 4 ricezioni ciascuno, mentre è stato Priest Holmes il migliore ricevitore, con 8 palloni per 100 yds nette.
Dopo il primo vantaggio di Philadelphia sul 3-0, Kansas City spreca due occasioni d'oro che potevano spostare l'inerzia della partita, prima un intercetto su McNabb che però non porta a segnature, e poi un punt parzialmente bloccato che la difesa non riesce a controllare, Philadelphia riesce a mantenere il controllo del pallone e due giochi dopo McNabb pesca Staley per 46 yds, portando il punteggio sul 10-0.
Il primo tempo si chiude con uno scambio di FG che mantiene invariate le distanze sul tabellone.
Nel terzo quarto gli Eagles fermano ancora l'attacco giallorosso e vanno a segno con McNabb, che trova in endzone il rookie Stewart, in pratica chiudendo la partita.
Il touchdown di Derrick Alexander serve solo per rendere meno evidente il divario tra le due formazioni.
OAKLAND 31 - ARIZONA 34 (ot) 
Partita rocambolesca al Coliseum di Oakland. Doveva essere una domenica tranquilla per gli uomini di Gruden ed invece è finita con i Cardinals in tripudio per la terza vittoria in fila, la seconda in trasferta.
I Raiders partono bene, forzando un fumble di Plummer e realizzando subito un TD con Gannon per Tim Brown.
Ma sul drive successivo una corsa di Pittman per 43 yds spiana la strada al pareggio, siglato da Thomas Jones dopo una corsa di 5 yds.
Oakland a questo punto si blocca; un intercetto su Gannon e un FG bloccato stroncano due possibilità di andare a segno, mentre Arizona chiude il primo tempo in maniera impeccabile, macinando terreno e realizzando 13 punti con un touchdown di Pittman e 2 FG di Gramatica jr.
Evidentemente nello spogliatoio Gruden ha catechizzato a dovere la squadra, che al rientro accorcia le distanze con Zach Crockett e ferma due volte consecutivamente l'attacco di Arizona.
Però sul drive che poteva valere il sorpasso dei padroni di casa, il TE Roland Williams si lascia sfuggire un pallone ricevuto da Gannon in endzone mentree Tommy Knight è lesto a raccoglielo prima che tocchi terra e a riportarlo sulle 43 di Arizona.
I Raiders contengono i danni, perchè i Cards si devono accontentare di un FG, portando il punteggio sul 23-14.
L'attacco di Oakland quest'anno è tra i più forti della lega, e lo dimostra andando a segno in 2:20 con la coppia Gannon/Brown al loro secondo TD della giornata.
Uno scambio di punt e un FG mancato da Gramatica preparano la scena per il sorpasso, che avviene a 1:52 dalla fine, ma solo con un Fg di Janikowski, a fissare il tabellone sul 24-23.
Lo stadio è una bolgia, ma Plummer si traveste da John Elway e con due passaggi in 29 secondi (il secondo da 50 yds per David Boston) riporta incredibilmente in vantaggio Arizona, realizzando anche personalmente la trasformazione da due punti, ma il cronomentro segna 1:18 alla fine e Oakland ha ancora i 3 timeout.
Si parte dalle 22 dei Raiders, Gannon si affida alle mani esperte di Rice per tre ricezioni, l'ultima a due secondi dalla fine che vale i punti del pareggio e si va tutti in overtime.
Il coin toss favorisce i padroni di casa che però vanno al punt; lo fanno anche i Cards, ma un grave errore di valutazione del ritornatore dei Raiders David Dunn, risulta in un fumble che viene ricoperto dal LB Woods sulle 25 yds.
Pittman quindi ne guadagna altre sette, giusto per posizionarsi in una zona comoda per il FG di Gramatica, che imita il fratello andando a bersaglio e regalando l'insperata vittoria al proprio team.
SEATTLE 13 - SAN DIEGO 10 (ot) 
In una partita segnata dall'equilibrio, la differenza l'hanno fatta (quasi come sempre) le palle perse. San Diego ne ha subite tre (2 int e un fumble) e in momenti abbastanza cruciali.
Seattle parte bene, andando a segno nel primo drive offensivo, grazie all'undicesimo TD dell'anno di Shaun Alexander, vera rivelazione della squadra di Holmgren.
Flutie si fa intercettare 3 giochi dopo, ma per fortuna di San Diego, i Seahawks non capitalizzano, restituendo palla quasi immediatamente.
Si prosegue in maniera piuttosto scialba fino a metà del secondo quarto, quando finalmente San Diego va a punti, con un FG della new entry Steve Christie, ex di Buffalo acquisito in settimana visto il momentaccio di Richey.
I punt si susseguono in maniera quasi irritante, gli attacchi sono soffocati dalle difese anche se onestamente non appaiono irresistibili.
Nel terzo quarto finalmente si assiste ad un touchdown, il giovane rookie dei Chargers, Tomlinson, realizza il decimo TD stagionale, portando in vantaggio San Diego sul 10-7.
Seattle reagisce con orgoglio e Lindell pareggia con un FG dalle 43 yds.
Nel quarto quarto entrambe le squadre cercano ostinatamente di non vincere questa partita; San Diego perde due palloni in territorio favorevole, mentre Seattle sbaglia due FG della possibile vittoria, l'ultimo a tempo scaduto dalle 48 yds.
Si va al supplementare, con Seattle che vince il coin toss e marcia su una stanchissima difesa affidandosi ad Alexander (87 yds alla fine per lui), fino ad arrivare sulle 6 di San Diego, e da qui Lindell non può esimersi dal realizzare il FG che vale la vittoria ed il secondo posto in division per i Seahawks.
I Chargers dopo l'avvio di stagione favorevole sono alla quinta sconfitta consecutiva; la scarsa incisività in redzone e gli schemi difensivi forse poco adatti al personale in campo lasciano più di un dubbio tra i sostenitori della squadra californiana.
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