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WEEK 11



WEST DIVISION
by Marco Santini

 

  DENVER 26 - DALLAS 24

Nell'annuale ricorrenza del Thanksgiving Day, i Broncos sono di scena al Texas Stadium, dove cercano di dimenticare la brutta sconfitta casalinga subìta contro i Washington Redskins nella settimana precedente.
Purtroppo la squadra si presenta in non perfette condizioni fisiche, l'ecatombe dei WR è quasi completa, se non fosse che Rod Smith stringendo i denti è in grado di giocare sin dall'inizio.
Il primo drive è un'altra mazzata per Shanahan, Olandis Gary alla seconda portata si fa male alla caviglia e deve uscire (si saprà successivamente che l'infortunio è molto grave e costringerà Gary a saltare tutta la stagione).
Dopo un punt dei Cowboys, O'Neal si produce in un ottimo ritorno fin sulle 37 di Dallas, ma Griese non capitalizza fino in fondo, solo un FG per Elam ad aprire le segnature.
Dopo un FG di Dallas i Broncos prendono in mano la gara, forzando due fumbles su Leaf e mettendo punti sul tabellone fino all'inizio dell'ultimo quarto, quando il punteggio dice 26-3, grazie a un TD di Anderson, uno di Griese per Carswell e altri tre FG di Elam.
Partita finita? Naaa, Denver però tira i remi in barca e i Cowboys si portano sul 26-10 prima, con un TD di Hambrick, e sul 26-17 poi, con un ritorno di punt da 65 yards di Swindon.
I Broncos non muovono più palla in attacco e Dallas riesce a segnare ancora con Hambrick per il 26-24, ma l'onside kick fallisce e Griese si inginocchia per la vittoria finale.
I Cowboys non sono stati un test probante, ma almeno la vittoria è arrivata e la squadra avrà 10 giorni per prepararsi alla delicatissima sfida del Pro Player Stadium di Miami, contro Fiedler e compagni.

SEATTLE 7 - KANSAS CITY 19

Dopo il bye week, Kansas City torna sul terreno amico (?) dell'Arrowhead, dove però quest'anno ha giocato già 4 partite perdendole tutte, evento che non succedeva da tempo immemorabile.
In città arrivano i lanciatissimi Seahawks, vincenti a Buffalo e bisognosi di una vittoria per rimanere in scia di Oakland nella AFC West.
Partono bene i Chiefs, nel drive di apertura subito due passaggi da oltre 20 yds per Gonzalez e Alexander, ma la difesa di Seattle tiene bene sulle proprie 4, costringendo KC ad accontentarsi solo di un FG.
Il resto del primo quarto vede all'opera costantemente i punters, mentre con l'apertura del secondo, dopo un drive da 81 yds, e Tony Richardson a entrare sulla goal line, aumentando il vantaggio di KC sul 10-0.
Sul drive successivo il kicker di Seattle, Lindell, sbaglia dalle 48, ma KC non ne approfitta e i Seahawks riescono ad andare in touchdown dopo un drive di 78 yards. E' Alexander ad andare a segno da 28 yds, ma dopo uno screen pass di Hasselbeck.
Si chiude il secondo quarto senza sussulti, il terzo è una vera schifezza, mentre all'inizio dell'ultimo periodo i Chiefs giocano ottimamente in difesa e mettono a segno i punti definitivi per suggellare la vittoria, prima con un FG di Peterson e poi con un'ottima corsa da 15 yds di Cloud, che fissa il finale sul 19-7.
La settimana di pausa ha fatto bene ai Chiefs, che hanno tenuto palla per oltre 35 minuti, che hanno realizzato tutte le loro segnature con dei drive lunghissimi, che hanno tenuto l'attacco di Seattle a 204 yds totali e che ne hanno invece ammassate 433.
Trent Green esegue bene il proprio compito, miracolosamente non si fa intercettare, ma non realizza neanche un TD pass, mentre Priest Holmes si conferma runner di qualità con 120 yds guadagnate.
Seattle non è mai stata in partita e Shaun Alexander è stato limitato molto bene sulla terra, anche se le sue 107 yds totali sono state il 50% di tutta la squadra, evidentemente è Hasselbeck che non è ancora in grado di prendersi la squadra sulle spalle quando il running game fa fatica a decollare.
Kansas City aspetta nell'anticipo di Giovedì gli Eagles, mentre Seattle ospiterà i Chargers.

NY GIANTS 10 - OAKLAND 28

La vigilia della partita per i Raiders è stata segnata da un evento nefasto. E' venuto a mancare un fratello di William Thomas (LB) in circostanze poco chiare e il giocatore aveva abbandonato il "ritiro" per tornare in Texas dalla sua famiglia.
Sabato mattina, tra lo stupore generale, si presenta però in albergo lo stesso Thomas, vuole giocare con la squadra, vuole commemorare la scomparsa del fratello e dedicargli questa gara.
La forza d'animo di questo ragazzo è grande, e tutti i suoi compagni ne assorbono l'ispirazione e la voglia di fare una grande partita. Il risultato è che Thomas realizza la sua miglior prestazione da quando è in California, con 11 tackles e un sack, mentre i Raiders spazzano via i Giants con un primo tempo quasi perfetto.
Primo tempo che si apre con una corsa di Garner per 38 yds, dopo 6 giochi Crockett entra in endzone per l'iniziale 7-0.
I Giants accorciano sul 7-3 con il sempiterno Morten Andersen, ma nel drive successivo Garner riceve uno screen pass e si invola per 21 yds intoccato in touchdown.
New York è costretta al punt, ma i Raiders hanno l'inerzia dalla loro parte e con un drive che prende 6 giochi per 89 yds, realizzano il terzo TD della gara, con Gannon che pesca Tim Brown contro Will Allen per 46 yds.
Il primo tempo si chiude sul 21-3, con i tifosi dei Giants che cominciano a fischiare e con la pioggia che si fa sempre più insistente.
Nel terzo quarto i G-men sembrano più carichi ed infatti accorciano con Tiki Barber, riuscendo a fermare l'attacco nero argento per tre drives consecutivi; all'inizio del quarto periodo i Giants sono sulle 37 di Oakland e segnando un touchdown si rimetterebbero in partita, ma su un quarto tentativo un lob di Collins per Jurevicius viene deviato da Tory James e, solamente 5 giochi dopo Gannon completa la sua gran partita con un TD pass ancora per Brown, chiudendo definitivamente la gara.
Con questa vittoria i Raiders si portano a 8-2 e conservano un buon margine di vantaggio nella division.
Dicevamo di Gannon, che rinforza la sua corsa a MVP con un 13 su 20 per 221 yds e 3 TD, mentre questa volta è Tim Brown il vecchietto terribile, con 117 yds e 2 TD.
Oakland nel prossimo turno attende i Cardinals al Network Associates.

SAN DIEGO 17 - ARIZONA 20

I tifosi Chargers tutto si aspettavano, tranne che i Cardinals (3-6) venissero al Qualcomm Stadium a portarsi via una vittoria importante.
Due le componenti che hanno reso tutto questo possibile: l'incapacità offensiva in redzone dei Chargers e l'inettitudine del loro kicker, che ha sbagliato due FG facilissimi, dalle 25 e dalle 27 yds, roba che si dovrebbe fare ad occhi chiusi.
Parte anche benino San Diego, appoggiandosi molto su Tomlinson sia sulle corse che sui passaggi, ma il primo affondo termina con un FG sbagliato di Richey.
La difesa intercetta subito dopo Plummer sulle sue 16 yds, ma Tomlinson non converte il 3rd e 8 e Richey questa volta porta in vantaggio i Bolts sul 3-0.
Arizona in attacco è una pena, ma San Diego decide che è già Natale e regala un altro FG sbagliato; questa partita doveva essere minimo già sul 9-0 e invece...
Manco a dirlo, sul drive successivo Plummer connette con il suo ricevitore preferito, David Boston, per 37 yds e con il minimo sforzo i Cards si ritrovano addirittura in vantaggio!
Il primo tempo si chiude quindi sul punteggio di 7-3 a favore degli ospiti.
All'inizio del terzo quarto il fratellino minore di Martin Gramatica, Bill, realizza un FG dalle 18, dopo che la difesa Chargers aveva ottimamente fermato sulla goal line Pittman.
I due attacchi poi si scambiano un paio di favori, prima un fumble di Tomlinson e poi il secondo intercetto su Plummer.
Flutie allora comincia ad ingranare ed infatti dopo un bellissimo drive di 99 yards, pesca Conway in TD per il pareggio sul 10-10.
Il quarto quarto si fa interessante, perchè al TD di Pittman risponde ancora Flutie, questa volta con un TD pass per Graham al two minute warning, portando il punteggio sul 17-17.
Richey sul kickoff completa la sua partitaccia, tirandone uno cortissimo, che tale M.Shipp ritorna per 21 yds, permettendo a Plummer di partire dalle proprie 37 yds.
Tre passaggi e i Cards sono sulle 22 di SD quando mancano 47 secondi alla fine; un holding offensivo li ricaccia indietro sulle 32, ma un paio di giochi dopo tornano sulle 24 e il cronometro recita 0:06.
Il silenzio cala gelido sulle gradinate quando Bill Gramatica infila il FG della vittoria dalle 42, infliggendo ai Chargers la quarta sconfitta consecutiva.
Brutta botta questa per San Diego, anche se le colpe vanno un po' spartite tra tutti i reparti, cominciando da "Wide" Richey, continuando con attacco e difesa che sono un po' mancati nei momenti cruciali dell'incontro.
Flutie ha lanciato parecchio (308 yds) e Tomlinson ha corso per 75 yds, ricevendo però ben 13 palloni (record per un RB di SD) per 72 yds.
I Chargers sono ora attesi ad uno scontro divisionale delicato, dovendo andare a Seattle
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