NFL.gif (2909 byte) NFL2K1 La National Football League completamente in italiano

  Preview AFC - NFC / FORUM  / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17

WEEK 10



EAST DIVISION
by Mauro Rizzotto

 

INDIANAPOLIS 20 - NEW ORLEANS 34

Il ritorno a casa di Peyton Manning non è stato dei più felici. Giocava nella sua New Orleans e sul campo dove suo padre Archie è diventato il miglior passatore della storia dei Saints, ma alla fine i Saints si sono rivelati più forti. Più bilanciati, con un attacco ed una difesa, più completi, con i giocatori chiave in campi, e più motivati, con più voglia di riscatto dopo la sconfitta subita a San Francisco.
Tutte cose che ai Colts sono mancate. Intanto perché, come si sa, La difesa di Indy non è proprio fenomenale, figuriamoci ora che ha perso per infortunio uno dei suoi pezzi migliori come Mike Peterson. Poi perché l'assenza di James pesa, e anche se Rhodes fa del suo meglio, e non è male, uno come "The Edge" non si regala a cuor leggero. E poi perchè i Colts sembrano già spenti, quasi incapaci di credere fino in fondo alla possibilità di raddrizzare la stagione che, ora sì, con un record che dice 4-5, sembra davvero andata. E sì che i mezzi, volendo, non mancherebbero.
Ma ieri, a complicare le cose, c'erano anche i Saints in campo, e così l'attacco di Indy ha collezionato 154 yards e 14 punti nel primo quarto per poi, negli altri tre, mettere insieme 85 yards e 3 punti. Manning, che nel primo gioco della gara aveva pescato Pollard per un TD da 86 yards, ha chiuso a 262 yds (18/28, 1 TD, 1 int) ma di queste più della metà sono arrivate nel primo periodo, ed alla lunga Brooks ha vinto il confronto diretto. E la partita.

  SEATTLE 23 - BUFFALO 20

Alla fine Alex Van Pelt, che dovrà sostituire Rob Johnson ancora per un po', non è andato poi male. 28/42, 316 yds, 2 TD e 1 intercetto. No, davvero non male. E nemmeno Peerless Price: 10 ricezioni, per 138 yards ed 1 TD, quasi a mettere una ipoteca su quello che era fino a ieri il posto di un Moulds ancora in difficoltà. Però, alla fine, i Bills hanno perso l'ottava partita della stagione, e di fronte a questo le consolazioni sono poche.
Questa è la peggiore partenza per i Bills da 16 anni a questa parte, e la settima sconfitta in casa ha anche rovinato la festa per Jim Kelly. L'unico motivo infatti per cui la giornata di ieri merita comunque di essere ricordata è che, durante l'intervallo, il quarterback dei 4 Superbowl persi ha visto ritirare il suo numero ed issarlo nel Ralph Wilson Stadium's Wall of Fame.
Ma il momento favorevole ai Bills che si era creato dopo la cerimonia è stato spezzato prima dal TD di Alexander e poi dalla solita serie di errori che i Bills ormai conoscono anche troppo bene. "È la storia della stagione" ha detto Larry Centers "Facciamo errori decisivi al momento sbagliato. Come squadra stiamo crescendo, ma dobbiamo trovare il modo di eliminare queste cose". E se agli errori si sommano anche delle carenze di squadra, come l'incapacità di produrre qualcosa nel running game (ieri solo 79 yards sulla terra, 29 per Henry), allora la vita è veramente difficile.

  ST.LOUIS 24 - NEW ENGLAND 17

Magari sarà pure vero che i Rams sono la squadra più forte della NFL, e forse finiranno pure al Superbowl, e alla fine lo vinceranno anche. Ma i Patriots ci sono andati vicino.
I Rams sono stati contenuti sul 10-7 fino quasi alla fine del primo tempo. Poi la connection Warner-Faulk ha colpito, e St.Louis è andata avanti per restarci.
"Non è come se ci avessero fermato loro. Ci siamo fermati da soli" ha detto Tom Brady "Abbiamo giocato contro una squadra veramente forte, e credo che ci siamo vicini". Brady, nel mezzo di una nascente/crescente qb controversy con Bledsoe (ieri tornato in piena efficienza e ciononostante confinato nel ruolo di backup), ha chiuso con 19/27 per 185 yards, 1 TD e 2 int.
L'attacco, in effetti, ha avuto qualche problema contro la difesa dei Rams, quarta nella NFL. Antonwain Smith è stato limitato a 36 yds, ed ha commesso un fumble, e nessun ricevitore dei Pats è andato sopra le 100 yds, anche se Troy Brown ci è andato vicino, chiudendo a 91. Ma anche la difesa di New England si è difesa bene, con due intercetti su Warner, uno dei quali riportato in touchdown da Terrell Buckley. In una partita molto fisica e dura (ben 5 giocatori dei Rams hanno dovuto lasciare il campo per infortunio, senza ritornarvi), quindi, i Patriots hanno avuto la conferma di esserci, come sostiene Ty Law: "Possiamo guardare a questa partita ed imparare qualcosa, ma credo che possiamo credere che possiamo giocarcela contro chiunque". Con la classifica della divisione che si è accorciata ancora, con la sconfitta di Miami, perchè non sperare?

  NEW YORK JETS 24 - MIAMI 0

Cosa fa più male? I 37 punti gettati al vento lo scorso anno a Meadowlands o i 17 di quest'anno? Il fatto che dal 24/11/1997 i Dolphins non vincono più contro i Jets o l'umiliazione di un shutout subita in casa, dopo 31 anni? Le risate di gioia degli avversari o il coro dei "boo" del tuo pubblico per tutta la partita, che diventa diluvio alla fine? Niente di tutto ciò. Quello che fa più male è la consapevolezza che sta iniziando la discesa. Come succede sulle montagne russe, anche quest'anno la stagione dei Dolphins è arrivata al punto di svolta: da qui in poi sarà solo discesa, come ogni anno. E se per caso quest'anno poi Miami riuscisse anche a centrare una wild card, probabilmente andrebbe a giocarsela in casa dei Jets, che a questo punto vinceranno la division, e perderebbe per la terza volta, nona di fila.
I Dolphins hanno fatto pena, ieri. Anzi, se fossero scesi in campo avrebbero fatto pena, ma quelli che sono scesi in campo non potevano essere i Dolphins. Non gli stessi giocatori che volevano vendicarsi dei Jets appena poche settimane fa. Perché la squadra che è scesa in campo ha straperso una partita in cui ha avuto solo una (1) occasione da punti in tutto l'incontro, coincisa con un calcio sbagliato da Mare. Oltre quello il nulla: nulla da Smith, nulla da Minor, nulla da Gadsden, nulla da Chambers, solo qualche barlume da parte della difesa. E poi taciamo di Fiedler e McKnight, due errori sanguinosi, pazzeschi e grotteschi a testa che hanno azzerato tutte le forze mentali dei Dolphins. E se per il wr è la prima volta che incappa in una giornata così, per il qb è una ormai triste litania, e la domanda di tutti è relativa alla durata della pazienza del coach. Quanto tempo Wannstedt sopporterà ancora che il suo qb lanci due palle a partita agli avversari? Vabbè, tanto ormai siamo in discesa...
E i Jets? Alt. Parliamo solo della difesa dei Jets, perché va chiarito un punto: i Jets hanno vinto totalizzando 90 (novanta) yards meno dei Dolphins, Testaverde ha passato per 76 (settantasei) yds, nessun altro ricevitore oltre a Coles ha ricevuto un passaggio e solo Curtis Martin ha passato le 50 yds. L'attacco dei Jets è stato alla stesso livello di tutta la squadra di Miami, cioè penoso. Le uniche cose decenti che si sono viste in campo (ed arrivare fino alla fine della telecronaca è stato duro...) sono arrivate dalla difesa biancoverde, davvero lontana parente di quella delle prime 6 giornate di campionato. Linea potente e veloce, linebackers mobili e sempre attenti, defensive backs onnipresenti e sempre pronti al big play, come negli intercetti o nelle giocate di Mickens (1 sack ed 1 fumble ricoperto). Insomma, una gran bella difesa, che può anche portare avanti la squadra da sola, se continua così, visto anche che nella division la concorrenza è quella che è. In fondo, l'anno scorso, a Baltimore era iniziata così.

Back