Cronaca - Preview - Statistiche e play by play

Preview

Rieccoci, come ogni anno arriva il giorno del Superbowl e tutto l’interesse del mondo del football si sposterà a Civitanova Marche per l’atto finale del campionato.
Se non sapessimo che sarà Civitanova ad ospitare la finale potremmo fare confusione visto che sono due anni che Lions Bergamo e Dolphins Ancona si incontrano per disputarsi il Trofeo Gionni Colombo: quali sono le differenze rispetto agli altri anni? Poche, davvero poche, anzi forse solo una e cioè che i Lions non si presentano a questa partita come Campioni d’Europa in carica.
I Lions Bergamo hanno conservato la stessa struttura dell’anno scorso con l’aggiunta di Sangenette come ricevitore e il cambio di rb da Tharp a Dinnal con una spruzzata di Kastning.
Il qb rimane l’ormai totalmente italiano Dino Bucciol (che quest’anno si porta a casa il record per passaggi completati e per miglior rating point) assistito da una batteria di ricevitori da sogno (Barbotti, Soresini, Sangenette) e con la protezione di una linea che ormai si conosce a memoria.
La linea di difesa dimostra solidità e risente poco del peso dell’età di alcuni componenti, mentre linebacker e difensive back concedono poco o nulla: 110 yards a partita per gli avversari.
Il cambio di coaching staff non ha sostanzialmente cambiato il playbook e questo ha permesso ai giocatori di concentrarsi ancora di più sull’esecuzione dei giochi arrivando ad eseguire in maniera ottimale anche cose molto difficili.
Anche i Lions hanno dei punti deboli e diversi di questi sono emersi nella sfortunata semifinale di Vienna nell’Eurobowl, cioè rischi di cali di concentrazione e troppa sufficienza nell’eseguire gli schemi in attacco e in difesa.
Bisogna anche dire che i Lions hanno una età media alta, ma rispetto all’anno scorso hanno giocato qualche partita in meno e questo non può che aiutarli nel mantenersi in forma.
I Dolphins Ancona sono al loro terzo Superbowl in assoluto, terzo consecutivo e terzo contro i Lions.
Nelle due finali precedenti due sconfitte per un totale 13 punti e in molti hanno il ricordo della scorsa finale quando, con il fenomeno Fox in cabina di regia, gli anconetani sono andati davvero vicini a togliere lo scettro ai Lions
Quest’anno i Dolphins non sono apparsi gli stessi dell’anno scorso, ma la loro capacità di trasformarsi per il Superbowl è un dato di fatto.
L’avventura europea dei Dolphins si conclude presto dopo due sconfitte contro Parigi e Braunschweig e quindi tutta l’attenzione si sposta sul campionato italiano.
Dopo la pesante sconfitta contro i Lions alla prima giornata i Dolphins riprendono il loro cammino vincente (anche se con un po’ di fatica) e arrivano alla partita di ritorno contro i bergamaschi che si conclude con una pesante sconfitta per 49—7.
Il punto debole dei Dolphins 2003 è di sicuro la difesa che, complici anche diversi infortuni, ha concesso agli avversari più di 250 yards a partita, ma salviamo l’ottima annata del defensive end Koivisto e del difensive back Ventura; l'attacco invece ottiene la sufficienza grazie ad Angeloni (praticamente l'unico runningback impiegato) e al gruppo di ricevitori e tight end Piva, Capodaglio, Panzani e Vicinelli che superano le 900 yards ricevute.
Il Qb Mari ha lanciato qualche intercetto di troppo in stagione e dovrà disputare la sua miglior partita dell’anno per poter dare filo da torcere alla difesa bergamasca.
Un pronostico? I numeri e l’andamento del campionato non possono che dire Lions Bergamo, ma una finale è sempre una partita speciale e le motivazioni dei giocatori sono superiori a qualsiasi statistica, quindi siamo sicuri che ci sarà spettacolo a Civitanova Marche per il Superbowl XXIII 2003.

Giovanni Ganci

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