Ricomincia la stagione NFL tra fuochi artificiali ed il presidente Bush che effettua il coin toss per tutte le partite del primo pomeriggio (per la cronaca, la chiamata e' stata testa), ma anche in campo le giocate spettacolari, i fuochi artificiali e le sorprese non mancano di certo.
CAROLINA
24 - MINNESOTA 13
Pronti-via, e a Minneapolis Steve Smith ritorna il kickoff d'apertura per 93 yards, mettendo a segno il primo TD della stagione e portando inaspettatamente in vantaggio Carolina. E' l'inizio di una lunga giornata per i Vikings, che vengono da una preseason nella quale non hanno subito sconfitte. Culpepper fa la figura del rookie, lanciando tre intercetti e perdendo un fumble cruciale ma soprattutto non riuscendo mai ad essere convincente, sebbene lo score finale parli di un rispettabilissimo 22/38 per 236 yards. Carolina lo mette sotto pressione per tutto l'incontro, ed il QB di Minnesota non riesce a condurre la partita secondo i parametri a lui piu' congeniali. Sicuramente il ritiro di Robert Smith ha lasciato il segno, perche' sulle corse, a parte qualche invenzione dello stesso Culpepper, c'e' stato buio totale. Da parte loro i Panthers giocano una partita solida in difesa e convincente in attacco, dove il "vecchio rookie" Chris Weinke (29 anni ed un Heisman Trophy vinto la scorsa stagione) fa la parte del leone. Weinke conduce con sicurezza un attacco che lo scorso anno aveva avuto diverse amnesie, ma che aveva mostrato molte potenzialita', e riprende in mano una partita che a meta' del terzo quarto sembrava destinata a finire nelle mani dei Vikings.
Avanti 10-0 alla fine del primo tempo, i Panthers si fanno rimontare e superare dai Vikings, ma rispondono subito riportandosi in vantaggio alla fine del terzo quarto, quando Weinke trova Muhammad in end zone per il suo primo TD pass in carriera pro.
Il quarto periodo vede i Vikings alla disperata rincorsa, ma la difesa di Carolina non lascia scampo. Grant intercetta Culpepper e consegna su di un piatto d'argento a Weinke la possibilita' di chiudere la partita. Il rookie non se lo fa ripetere due volte, e pesca prima Walls con un pass da 25 yards, poi Muhammad che viene placcato sulla una yard. Con la calma di un veterano, Weinke si incarica personalmente di mettere la parola fine all'incontro, entrando in end zone da una yard per il 24-13 finale.
Le residue speranze dei Vikings si spengono su un sanguinoso fumble di Culpepper, che perde palla nel pieno del tentativo disperato di rimonta.
NEW ORLEANS 24 - BUFFALO 16
I Saints riprendono il discorso interrotto la scorsa stagione, ma sudano piu' del dovuto per battere i Bills che si autodistruggono.
Si affrontano due quarterback che hanno "rubato" il posto ai titolari della scorsa stagione, e ne' Brooks, ne' Johnson sono disposti a fare brutte figure. Il QB dei Bills pero' non ha fatto i conti con la safety dei Saints Sammy Knight, che lo intercetta tre volte, gettando le basi per la vittoria di New Orleans. Per tutto il primo tempo pero', vedere i Saints non e' un bello spettacolo, ed e' solo grazie alla difesa che riescono a tenere botta davanti a dei Bills decisamente piu' in palla ma che si perdono nei momenti cruciali. Al riposo le squadre vanno sul 6-0 in favore dei Bills, grazie a due field goal di Jake Arians, il rookie che ha rimpiazzato l'infortunato Steve Christie.
Nel secondo tempo la probabile lavata di capo di coach Hasslett sortisce i suoi effetti. I Saints tornano in campo determinati e motivati, ed al primo drive si portano in vantaggio con una spettacolare ricezione di Alberto Connell. Da quel momento in poi sale in cattedra Sammy Knight a fermare qualsiasi tentativo dei Bills, ed i Saints non guardano piu' indietro, aumentando il vantaggio con un field goal di Carney a meta' del terzo periodo. E' oramai una partita a senso unico, ed i Saints ottengono nuovamente la palla grazie ad un intercetto, capitalizzando poi con un passaggio di Brooks a Cam Cleeland. Nel secondo periodo si sveglia anche il RB Ricky Williams, apparso inizialmente un po' appannato, che sembra completamente ristabilito dall'infortunio della scorsa stagione. E' proprio Williams a siglare la meta del 24-6 definitivo con una ricezione da 19 yards.
Una partita dai due volti, dunque, per i campioni in carica della NFC West, ma mentre il secondo tempo lascia ben sperare per il prosieguo della stagione, il primo periodo completamente incolore fa suonare un campanello d'allarme in casa Saints.
ATLANTA 13 - SAN FRANCISCO 16
(overtime)
Anche stavolta niente da fare per i Falcons, che non vincono a San Francisco oramai dal 1991. E dire che sembrava cosa fatta quando i Falcons iniziavano il quarto periodo avanti 13-3 e abbastanza in controllo della gara. Nell'ultima frazione di gioco Garcia e compagni si ricordavano pero' di essere stati una delle migliori offense del 2000, e rimontavano i Falcons mandando la partita in overtime ad otto secondi dal termine.
Ottima la prova della difesa di Atlanta, che ha contenuto e messo sotto pressione Garcia per almeno tre quarti della gara. Un po' deludente l'attacco, dove Chandler e Anderson non hanno brillato
granche', mentre l'attesissimo esordio di Vick si e' concluso con un misero 0/4.
Per i 49ers, che ricordiamo orfani di Jerry Rice dopo tantissime stagioni, la cosa positiva e' che una partita del genere lo scorso anno l'avrebbero persa quasi sicuramente, ma certo e' che nessuno si aspettava una prova cosi' opaca da parte dell'attacco. Sebbene il totale di Garcia sia superiore alle 300 yards, buona parte di esse sono state conquistate nell'ultimo quarto e nel drive vincente dell'overtime, e per i primi tre quarti Garcia e' stato inconsistente se non inesistente. E' stata la difesa di San Francisco a tenere la squadra in partita, non permettendo ad Atlanta di prendere il largo nemmeno nei suoi momenti migliori. I Falcons chiudevano il primo tempo in vantaggio 10-3 grazie ad un TD di Jamal Anderson ed un field goal di Jay Feely, ai quali i niners rispondevano solamente con un field goal dell'ex XFL Joe Cortez. Nel terzo quarto i Falcons aggiungevano tre punti al loro carniere, e sembravano avviati ad una vittoria se non semplice almeno tranquilla. Ma Garcia e J.J.Stokes non ci stavano., ed orchestravano un lungo drive che culminava in un passaggio da TD di 16 yards che diminuiva lo scarto a soli tre punti. Fermati i Falcons nel loro successivo possesso, era ancora Garcia, in collaborazione con Terrel Owens, che riportava sotto i niners con una bella serie di passaggi. Era Cortez a calciare dalle 20 il FG che mandava le squadre in overtime. Vinto il coin toss, era una mezza formalita' per i padroni di casa portarsi di nuovo a portata di calcio, grazie anche ad un bel passaggio a Tai Streets di oltre 50 yds. Jose' Cortez, freddo e preciso, mandava tra i pali l'ovale della vittoria, rimandando ad altre occasioni i sogni di vittoria dei Falcons.
ST.LOUIS 20 - PHILADELPHIA 17 (overtime)
La partita tra i Rams e gli Eagles era tra le piu' attese della giornata. I Rams erano chiamati ad una difficile partita in un ambiente ostile, un campo pessimo (mi chiedo come l'NFL possa permettere simili sintetici osceni) e contro un avversario tutt'altro che docile. Dal canto loro gli Eagles dovevano dimostrare di essere pronti per il grande palcoscenico, e quale occasione migliore dei Rams per dimostrare al mondo intero che a Philadelphia c'e' di nuovo una squadra vincente?
L'esordio non poteva essere piu' infelice per i padroni di casa che, al primo possesso, perdevano la palla per uno scambio difettoso tra centro e quarterback. Zgonina ringraziava e consegnava la palla all'attacco che, in due giochi, metteva sul tabellone i primi sette punti grazie ad una corsa del solito Faulk.
Le cose pero' non erano cosi' semplici come ci si poteva aspettare dopo questo inizio lampo, perche', al suo ritorno in campo, Kurt Warner veniva messo sotto pressione continua da parte della linea difensiva degli Eagles, ed il risultato erano un paio di sacks ed un paio di lanci affrettati che non giungevano a destinazione. I Rams sembravano innervositi da questo approccio difensivo, atteso si, ma non in questi termini. La "New Name Defense" nel mentre faceva un ottimo lavoro, bloccando bene il redivivo Staley e contenendo bene McNabb nei suoi peraltro rari scrambles. Ma il punto cruciale era l'attacco, quell'unita' esplosiva capace di segnare quaranta punti a partita che era totalmente azzerata dalla difesa arcigna dei padroni di casa.
Le contromisure non si facevano attendere: finte di slant e palla a Faulk, tracce veloci, automatici a go-go, ma la difesa degli Eagles metteva a segno degli ottimi interventi, ed i Rams avevano difficolta' nell'avanzare. Era ancora un ottimo gioco difensivo a permettere a St.Louis di segnare: Aeneas Williams ricopriva un fumble sulle 30 degli Eagles, e qualche azione dopo Kurt Warner trovava il TE Conwell per il TD del 14-3 con cui si chiudeva il primo tempo.
La seconda meta' di gioco si apriva con i Rams che estendevano la il loro vantaggo con un field goal di Wilkins, ma la reazione Eagles non tardava ad arrivare.
Finalmente sincronizzati ed in palla, McNabb, Thrash e Pinkston si trovavano a memoria, ed orchestravano un drive che portava il fullback Cecil Martin a ridosso della goal line
su un quarto tentativo cruciale. L'arbitro di linea (a meno di due metri dall'azione) non assegnava il touchdown, ma la panchina Eagles chiamava il challenge. Le immagini mostravano che presumibilmente Martin aveva portato la palla oltre la linea di meta, ma mancava la prova "inconfutabile" come da regolamento, perche' la palla era comunque non visibile. Nonostante cio', forse anche perche' intimorito dalla bolgia del Veterans Stadium, il replacement referee cambiava la chiamata e concedeva la segnatura.
Sull'onda dell'entusiasmo i padroni di casa bloccavano il susseguente drive dei Rams e si portavano sul 17 pari con un'altra bella ricezione di Cecil Martin, a meno di tre minuti dal termine. Un ultima emozione la provocava Aveion Cason sul ritorno del kickof successivo, perdendo palla sulle proprie 20. Fortuna per i Rams che ben quattro avversari si rimbalzavano la palla tra le mani prima che un giocatore di St.Louis se ne impossessasse. I restanti due drives erano infruttuosi e si andava cosi' in overtime. Gli Eagles vincevano il sorteggio, ma non riuscivano ad avanzare, ed erano costretti a liberarsi del pallone con un punt.
Alla fine, nel momento decisivo, ecco quindi venire fuori i Warner e Bruce che ben conosciamo. Un paio di passaggi ben calibrati sul ricevitore numero 80 dei Rams e St.Louis si trova in raggio field goal. Wilkins non
si fa pregare e porta la partita a casa per i suoi segnando il ventesimo field goal consecutivo.
La partita ha comunque confermato che i Rams avranno il loro bel affare per avere la meglio delle difese che oramai, dopo due anni, si sono attrezzate per fermare un tipo di attacco che sembrava quasi impossibile da fermare. Ottima comunque la prestazione della nuova difesa sulle corse, un po' meno sui passaggi, dove hanno concesso forse un po' troppo. Ad ogni modo e' gia' positivo che contro un attacco forte come quello degli Eagles siano stati concessi solo 17 punti, cio' che non e' accaduto in 16 delle 17 partite della scorsa stagione. |