CHICAGO 24 - CINCINNATI 0

Cincinnati - Difesa dura, gioco di corsa. Un estratto di quel che è il football da sempre e di quel che non hanno avuto i Bears per un bel po' di tempo.
Ora la musica è cambiata.
Shut out e 188 yard più un TD per Anthony Thomas, il rookie che a Chicago vogliono continuare a tenere nascosto, viste le recenti gigantesche delusioni nate dallo spot di RB, ma che si è prepotentemente offerto alla cronaca con la prestazione "monstre" di Cincinnati.
Il gioco di corsa efficiente, si sa, apre il campo per i passaggi, così a beneficiarne è anche Jim Miller (23 su 30 per 232 e due TD, eccellente) che porta a casa la quarta doppiavù consecutiva per gli orsi con un passaggio nel secondo quarto a Fred Baxter e uno nel terzo a Marty Booker che fanno 17-0, aspettando l'ultima segnatura, quella che suggella la partitissima di Thomas nel quarto periodo. Volata di 23 yard sulla linea laterale.
La bella giornata di Chicago, che verso sera si scopre in testa alla division grazie ai Vikings, è guastata da un'unica grossa tegola: l'infortunio a Marcus Robinson. Per il miglior ricevitore della franchigia stagione finita in anticipo, e purtroppo non è la prima volta.
Dato che bisogna essere ottimisti, quando dopo anni non ci si gode un avvio vincente, i Bears si sono, per quanto possibile, consolati con l'incoraggiante prova di David Terrell. Il WR matricola che ora disporrà di maggior spazio per dimostrare che vale l'ottava chiamata assoluta al draft e dovrà trovare continuità e precisione nelle tracce. Le due qualità che non gli hanno permesso di farsi largo prima nelle preferenze dei
coach.
Cincinnati è rimasta travolta da questi Bears nuova versione,capaci di confezionare il primo shut out da otto anni a questa parte, e quando Thomas ha varcato la goal line a nove minuti dalla fine il pubblico a cominciato ad abbandonare lo stadio. Un'onta per i Bengals, un complimento per i
Bears.
Con le 188 yard lasciate alle spalle Thomas, che detiene il record di yard corse in carriere a Michigan, ha superato James Allen (163) e Walter Payton (134) come miglior prestazione di un rookie nella storia dei
Bears.
Chicago aveva iniziato a rilento, fallendo un field goal, vanificandone un altro con una penalità e commettendo un fumble sulle due yard dei Bengals.
Thomas e Terrell da domenica saranno sicuramente più controllati, a loro spetta dimostrare quanto valgono e fin dove possono trascinare questi Bears millenium
edition.
MINNESOTA 35 -
GREEN BAY 13

Minneapolis - Anche il super Favre di questo periodo deve inchinarsi alla legge della bestia nera.
Negli ultimi dieci incontri con i Vikings il QB più in forma della lega ha raccolto appena due vittorie. Solo una settimana fa smantellava una delle difese più forti di sempre e figurarsi cosa potrà fare al colabrodo vichingo, 29° reparto contro i passaggi, si pensava prima dell'incontro. Risposta: non molto. 169 yard, la maggior parte arrivate nel quarto periodo con i Packs abbondantement dietro, due TD e un intercetto, che Kailee Wong ha traformato in
TD.
Minnesota ha fatto la sua parte. Forse qualcosa in più. L'assenza per infortunio di Michael Bennett infatti ha giovato al gioco di corsa di Dennis Green. Affidatosi a Doug Chapman è stato ricambiato con 90 yard, distribuite in 22 portate.
Ovviamente si devono aggiungere le 71y corse dal solito monumentale Culpepper. Col quinto personalissimo TD su corsa della stagione, nel quarto periodo, ha definitivamente affondato i Packers, capaci nel periodo precedente di abbozzare una reazione con Ahman Green, che correndo per 61 yard regalava a Bubba Frank la possibilità di segnare su invito di Favre dalle 2.
Lo sprint da 14y di Daunte, impreziosito dalla conversione da due completata con la collaborazione di Jake Reed cacciava Green Bay a meno 21.
"I ragazzi si sono detti "dobbiamo chiudere il match e imparare dalla scorsa settimana"" ha raccontato Byron Chamberlain. Sicchè ne è nato un drive lungo per spazio e tempo che ha condotto al TD di potenza di Jim Kleinsasser per il 35-7. Green Bay da lì in poi ha potuto solo limitare i danni pur rimediando la peggior sconfitta in regular season dal lontano ottobre 1993 quando furono i Cowboys a punire i
Packs.
Per Favre non s'era messa male all'inizio. Anzi.
Un fumble di Troy Walters mentre cercava di controllare un punt a inizio partita regalava la palla a Green Bay sulle 16 buone. Arrivati sull due yard i Packers erano fermati dalla linea dei Vikings, capace di resistere su un quarto e uno. A inizio secondo periodo la stessa linea riusciva a evitare la conversione di un terzo e uno, con Favre partito dalle 46 gialloviola. Il field goal di Longwell finiva fuori (secondo errore della prima metà) e la palla ripassava a
Culpepper.
Il possesso successivo sbloccava il risultato. Carter si distende e raccoglie il lancio da 43y di Daunte finendo in end zone per la prima marcatura.
Wong con l'intercetto aumenta il divario, ulteriormente incrementato da due trepunti di Gary Anderson, il secondo dei quali costruito grazie a una serpentina da 34y di
Culpepper.
Il primo tempo termina 20-0.
Vikings padroni come a Detroit della prima metà e fantasmi che ritornano dopo la corsa di Green, ma Casper e soci vengono subito rispediti al mittente dalla corsa di Culpepper. Stavolta si segna anche dopo il the.
Per la gioia di Tagliabue anche la Central, come quasi tutte le division Nfl, è ricca d'equilibrio e i Vikings campioni divisionali in carica non vogliono abdicare prima di averle provate tutte. Culpepper è nuovamente fiducioso.
TAMPA BAY 10 - PITTSBURGH 17

Tampa - Il Bus travolge anche Tampa. La corsa di Jerome Bettis verso la sua miglior stagione in carriera prosegue e non importa chi ci sia sul suo cammino.
Sia la migliore o la peggiore difesa non conta, sono quisquillie per il 36 giallonero, che macina yard su qualsiasi terreno e contro qualsivoglia avversario. Tampa, per inciso, rientrava nella categoria "migliori difese Nfl contro le corse" fino a pochissimo tempo fa.
Contro il Bettis 2001 però non resta che leccarsi le ferite.
E stiamo parlando di un Bettis multisoluzione.
La prima metà della gara lo vede protagonista in una veste insolita: sostituto di Kordell Stewart. Quando Jerame Tuman riceve il passaggio che scavalca i Bucs, a segno precedentemente con Martin Gramatica, dall'altra parte della connessione non c'è, come ci si dovrebbe aspettare Kordell ex-Slash, bensì Bettis - momentaneamente airbus.
Nel terzo quarto arriva anche la seconda meta. Sfruttando ancora una volta l'aggressività della difesa di Tampa, beffata in precedenza col passaggio a scavalcare verso Tuman, il bus esita sulla linea di scrimmage per poi involarsi e segnare un TD da 46y.
La ripresa è tutta per lui, archiviate le appena 25 yard del primo tempo Bettis ne colleziona 115 in due periodi.
Ma il football come detto è sì corse ma anche difesa. Ed agli Steelers non manca nemmeno il secondo ingrediente.
Brad Johnson ne fa le spese maggiori, subendo addirittura 10 sack, record di franchigia pareggiato. Ciononostante riesce a servire una palla buona a Frank Murphy sul finire del quarto quarto. Ma l'onside kick che sembra ricoperto dai Buccaneers per un ultimo disperato tentativo è restituito dagli arbitri agli Steelers. Il che non alleggerisce la pesante aria che si inizia a respirare in Florida, dove un ulteriore sconfitta potrebbe aprire una crisi che forse è già cominciata.
Per Tampa la buona prestazione di Kevin Johnson, che questa stagione non potrà essere utilizzato come capro espiatorio, è stata controbilanciata da un attacco sul terreno inesistente.
TENNESSEE
27 - DETROIT 24
Pontiac - O è un vizio. O Joe Nedney da piccolo l'ha giurata a tutte le squadre della Nfc Central in seguito ad un incubo notturno ed ora sta prestando fede alla promessa.
Per la seconda settimana consecutiva è il kicker di Tennessee a condannare una squadra della Central: era toccato a Tampa, è toccato a Detroit.
Stesso copione, partita punto a punto fino al termine, ma stavolta Nedney non attende il supplementare e lascia Detroit al palo (unica squdara a zero vittorie) con appena cinque secondi da giocare.
Tennessee è irriconoscibile: McNair fa 15 su 35 con due intercetti, George è l'ombra di sé stesso e con 26 portate arriva appena a 51 yard. Non ci fosse Nedney con i suoi quattro FG (30, 38, 46, 46) sarebbero guai seri anche contro gli inetti Lions.
Sì, perché Detroit dal canto suo ha fatto tutto quanto era in suo potere per perdere l'ennesima partita. Due trepunti pasticciati due turnover e otto penalità per 77y regalate agli avversari.
"Io non sono demoralizzato" ha asserito Marty Mornhinweg "sono piuttosto spiazzato dalle cose successe nelle passate settimane. Le buone squadre non fanno certe cose." Beh se non è demoralizzato lui...
Detroit ha mostrato qualche progresso effettivamente, dopo essere stata surclassata mediamente per 29-7 nelle prime partite ha perso le ultime due per un totale di soli otto punti. Ma per essere allegri è ancora pochino.
L'ultima tegola caduta sui Lions è la rinuncia forzata anche a Germane Crowell. Il WR che era migliorato sensibilmente nelle ultime uscite s'è infortunato ad un ginocchio e dovrà saltare il resto della stagione. Il suo nome va ad allungare una lista già molto lunga.
Il FG che ha mandato tutti a fare la doccia è nato grazie alla miglior azione presente nella faretra di Steve McNair. 22 yard di scramble hanno permesso a Nedney di piazzare il calcione fra i pali.
Detroit aveva pareggiato la partita quando sul cronometro lampeggiava la scritta 1:18. Ci aveva pensato Desmon Howard (che non segnava un TD su ricezione dal 1995) a raccogliere il passaggio di Batch al termine di un drive di 60 secondi per 9 giochi e 79 yard.
I Lions avevano condotto per buona parte della gara. Nedney-Nedney a cavallo tra primo e secondo quarto spingevano Tennessee a +6, prima che Crowell con un big play da 46y segnasse il primo TD di Detroit nel primo tempo di questa stagione. Il bis arrivava grazie a Johnny Morton, ed ancora Nedney, mentre il tempo scadeva, teneva i suoi in corsa.
I pasticci di Detroit mandavano Donald Mitchell in meta dopo aver bloccato un trepunti di Jason Hanson. Il Kickser di casa riuscirà a segnare un FG solo nel quarto periodo dalle 23. Anche il primo possesso di Detroit si era concluso con un tentativo di Hanson andato male per un errore in fase di snap. Sciupando così in malo modo l'intercetto di Ron Rice.
Il TD del pari di Howard faceva seguito alla meta di Frank Wycheck (per lui 100y e record carriera).
Se Detroit dovesse malauguratamente uscire sconfitta anche domenica prossima a Cincinnati sarebbe la peggior partenza dei Lions dal 1955.
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