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WEEK 2



CENTRAL DIVISION
by Alessandro Taraschi

 

  CLEVELAND 24 - DETROIT 14

Cleveland - "H£$%&£çç@#**§°*§ç%£&@£#££!!!" No, non siamo impazziti poco prima di scrivere questo articolo. Quello che avete "letto" nel primo virgolettato dovrebbe avvicinarsi a quanto può aver pensato di sé sulla sideline durante Detroit-Cleveland il coach dei Lions, Morhinweg. Aver scelto di affidare il ruolo di titolare a Ty Detmer, in luogo del deludentissimo (e stiamo scrivendo con dei guanti di velluto) Charlie Batch, non si è rivelata quella che si è soliti definire una buona idea (ricordate i guanti!). Detmer, ahilui, non si è limitato ad essere deludentissimo, ha fatto di meglio... ha fatto schifo (e non abbiamo tolto i guanti altrimenti nessun sito avrebbe osato pubblicare questo pezzo). Sette intercetti equivalgono ad un bottino di tutto rilievo, pensate appena uno meno del record ogni epoca che appartiene al non invidiato Jim Hardy dei Chicago Cardinals e risale addirittura al 1950. Far rimpiangere Batch era davvero impresa ardua, Detmer c'è riuscito alla grande. I suoi ex compagni di squadra, Ty ha lasciato Cleveland per Detroit ad inizio mese, devono essersi ricordati di tutti gli scherzi subiti dal QB, noto burlone, negli ultimi due anni e hanno ben pensato fosse venuto il momento di vendicarsi. Missione compiuta, e che scherzo! Ha voluto partecipare anche il suo bersaglio preferito, Tim Couch, che con 3 TD pass ha eguagliato il suo career high. Proprio un passaggio di Couch al rookie Quincy Morgan ha chiuso il conto portando il punteggio sul 24-7. A nulla è valso il TD pass di Detmer (eh sì! nel marasma uno è riucito a spedirlo nelle mani giuste... ah il caso!) per il 24-14 quando mancavano 11:25 alla fine. Resosi conto "dell'errore" Detmer si è rifatto immediatamente col suo sesto intercetto con 5:46 sul cronometro. Vanificando anche la più remota speranza dei tifosi bluargento. Ma il 17-0 già nel terzo quarto non doveva aver illuso troppo i fan dei re della foresta. Couch per Kevin Johnson dalle 4y, dopo una fake che spiazza tutta la difesa, ed è 7-0. Couch per Shaun O'Hara (O'Hara?! Ma... da dove viene? Non lo ricordo nella depth chart... eh, certo è un uomo di linea, eleggibile per l'occasione, che la difesa di Detroit lascia entrare indisturbato in end zone pronto a prendere il lob del suo QB!) e siamo 14-0. Phil Dawson per 33y di field goal: 17-0. La reazione di Detroit è tutta nell'intercetto riportato in end zone con una corsa di 26y di Terry Fair. Ma per fermare l'invincibile Ty è troppo poco. A Cleveland devono essere stati molto felici di rivederlo, ma più felici ancora di non vederlo più con la maglia marrone!

MINNESOTA 10 - CHICAGO 17

Chicago - La sesta vittoria negli ultimi venti incontri. I Bears un pensierino allo champagne chiuso nel frigo da troppo tempo l'hanno sicuramente fatto. Ma è troppo presto per brindare ed il contributo gentilmente offerto dai Vikings troppo sostanzioso. Sarà per la prossima volta. Intanto ci si è ricordati che lo champagne in frigo c'è! In svantaggio 10-0 per buona parte del match Chicago approfitta dell'infortunio di Shane Matthews per orchestrare con il backup Jim Miller una inaspettata rimonta. L'inizio, infatti, non era stato di quelli memorabili. Nel primo tempo i Bears hanno superato la metà campo una volta appena e si sono dovuti accontentare di solo sette yard di corsa. Minnesota dal canto suo è l'ombra della squadra ammirata in prestagione ed è ad anni luce dalla formazione tutto attacco dello scorso anno. Randy Moss ha le polveri bagnate, Cris Carter non le ha nemmeno portate e Michael Bennett è lungi dal far dimenticare Robert Smith. La pedina mancante in questi mini-Vikings di inizio stagione. Daunte Culpepper deve affidarsi al tight end Andrew Jordan per segnare l'unico TD della giornata per i vichinghi, che prima si erano accontentati di un FG di Gary Anderson quando avevano il possesso ad una yard dalla meta. Lo scorso hanno un 10 a 0 all'intervallo contro i Bears si sarebbe tradotto in un facile successo con più di 30 punti segnati e una quindicina o meno subiti. Quest'anno è un'altra musica. Paul Edinger accorcia. Marty Booker pareggia. Marcus Robinson, dopo la megafrittata di Dennis Green, riceve il passaggio di 24y della vittoria. Megafrittata? Sì, solo così si può definire il pasticcio dei Vikings a meno di sette minuti allo scadere. Due misere yard da conquistare con due down a disposizione si trasformano in un Everest invalicabile. Bennett azzarda una corsa e ne guadagna una. Ci prova di nuovo ma non ottiene nulla. Sicchè Green decide per un finta sul punt. Mitch Berger cerca con un passaggio Harold Morrow, ma l'ovale cade incopleto. Attenzione Morrow è stato spinto fuori. Nulla da fare Minnesota aveva un ricevitore ineleggibile a fondo campo. Megafrittata! Palla sulle 45 di Minnesota e Chicago costriusce il TD di Robinson ringraziando i rivali. A rendere la domenica dei gialloviola ancor peggiore l'infortunio nel primo quarto della safety Griffith, gamba fratturata e lungo stop. Le disgrazie non vengono mai sole, è proprio vero... Il fondo della NFC central è tutto per i Vikes e per Green si annunciano tempi difficili. Chicago invece non vede l'ora di stappare quello champagne, ma meglio andarci piano.

WASHINGTON 0 - GREEN BAY 37

Green Bay - Vincere in trasferta al Lambeau Field. Dovrebbero scriverci un libro. Se infatti l'impresa è complicata di per sé: un po' per il freddo, un po' per i tifosi, un po' per gli stessi Green Bay Packers. Il tutto diventa realmente impossibile se ci si presenta nel Winsconsin con le idee anche solo vagamente confuse. Aggiungeteci un Favre in formato "mi ricordo ancora quando mi hanno eletto per tre volte di fila MVP della lega", un Ahman Green "che non è un bluff" ed il fatto di giocare il Monday Night e ne nasce uno shutout imbarazzante per i Redskins che si sono ritrovati per l'ennesima volta "nei panni" del re nudo. "E' imbarazzante e sono il primo ad ammetterlo" anche per Jeff George l'unico aggettivo plausibile è "IMBARAZZANTE". E dopo i sette intercetti di Detmer un'altro record ha rischiato di cadere. Nel Monday Night lo shutout col maggior scarto data 1970: i Cardinals massacrarono i Cowboys. Ancora un punto separa la seconda giornata effettiva di questa stagione da un record inglorioso, allora finì 38-0. Quando non si segna nemmeno un punto piovono altri mille record, le statistiche in fondo sono il pane per chi ama il football. noi abbiamo scelto un dato: i Redskins nella loro storia non avevano mai aperto la stagione senza segnare nemmeno un TD nelle prime due partite. Schotteneimer avrà da lavorare e la stagione dei Pellerossa ha già imboccato una brutta strada. Al contrario Green Bay al bivio "Di qui se volete vincere, di là se volete perdere" ha scelto il primo sentiero. Anche qui facciamo parlare un po' i numeri: Favre 3 TD pass, un solo intercetto, 236 yard lanciate a otto compagni diversi. Ahman Green: 25 tentativi per 116 yard guadagnate. Ryan Longwell: 3 field goal. La difesa: 0 punti subiti, un intercetto, 3 fumble ricoperti, 4 sack. Bene, davvero. I Packers si candidano di prepotenza al ruolo di anti-Bucs per la corsa al titolo divisionale che si prospetta un affare di Baie. La partita? Ah, la partita... Il primo tempo si è chiuso con Favre e soci avanti 10- 0 nonostante il dominio in quanto a yard guadagnate 270-10. Nella ripresa i Packs hanno messo in campo un maggior agonismo come richiesto da Shermann e la vena di Favre ha fatto il resto cancellando definitivamente gli avversari per archiviare una partita che non c'è mai stata. Un'ultima annotazione: l'ultimo Monday Night disputato tra Packers e Redskins datava 1983 e finì 48-47 per Green Bay in quella che fu la prima stagione nella NFL per Darrell Green. Gli spettatori si divertirono di più allora.

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