Dopo mesi di chiacchiere, domenica finalmente ha preso il via la stagione
NFL 2001, con gli occhi di tutti quest'anno puntati non solo sui giocatori, ma anche sugli arbitri "di riserva" chiamati dalla lega dopo la serrata delle "zebre" professioniste. Un po' su tutti i campi c'è stata confusione:
a Cleveland il capo-arbitro si è dimenticato per alcuni minuti di spegnere
il microfono e ha permesso al pubblico di sentire la conversazione con
l'umpire, mentre una chiamata alquanto dubbia dopo la revisione al replay di
una ricezione di Charlie Garner avrebbe potuto costare la gara ai Raiders;
visto che la lega e il sindacato sembrano ancora lontani da un accordo, l'impressione è che per un po' dovremo abituarci.
A 29 anni suona un po' strano chiamare Chris Weinke un rookie, e effettivamente il vincitore dell'Heisman Trophy è sembrato tutt'altro che
una matricola nel guidare Carolina alla sorpresa della giornata, il successo
per 24-13 sui Vikings; Weinke ha approfittato della cronica debolezza della
difesa di Minnesota, ancora peggiore dell'anno scorso senza Dwayne Rudd e John Randle, e nonostante 3 nuovi titolari nella secondaria, i Panthers hanno messo a segno 3 intercetti e limitato Randy Moss a una sola
ricezione. I Vikings hanno chiuso con 107 yards di corsa, ma 57 di esse sono opera di
Culpepper; dove sei, Robert Smith...
Dave Wannstedt insiste a dare fiducia a Jay Fiedler, e l'uomo dalla Ivy League ha risposto bene alle attese del suo coach, guidando i Dolphins al
successo per 31-23 sui Titans; l'attacco di Chan Gailey ha impressionato non
poco, e la difesa di Miami ha controllato benissimo Eddie George, oltre a spedire in panchina Steve McNair con un infortunio alla stessa spalla che
era stata operata quest'inverno. Occhio ai Dolphins, perché hanno tutte le
carte in regola per andare molto avanti nella AFC.
L'attacco dei Rams non è stato esplosivo come al solito, e St.Louis ha dovuto affidarsi al piede di Jeff Wilkins per avere la meglio,
20-17, su
Philadelphia in overtime; gli uomini di Mike Martz hanno però dato prova di
grandissimo carattere e intensità, andando a vincere in un ambiente non certo facile, il Veterans Stadium, dopo essere andati in vantaggio 17-3 e
essere poi stati raggiunti sul 17 pari. La difesa dei Rams ha dimostrato di
essere molto migliorata, e ha evitato che Donovan McNabb creasse troppo scompiglio; agli Eagles manca ancora qualcosa per essere fra l'elite della
lega, ma con Duce Staley tornato in ottima forma, Andy Reid sembra essere sulla buona strada.
A proposito di attacchi esplosivi, non ci stupiscono certo i 45 punti segnati dai nuovi "triplets", Manning, James e Harrison (anche se la parte
del leone fra i ricevitori l'ha fatta Jerome Pathon), nella vittoria 45-24
sui Jets; non del tutto negativa la prova degli uomini di Herman Edwards, che sarebbero rimasti in contatto anche nelle fasi finali della gara se
Testaverde e David Loverne non si fossero scontrati su un quarto e 1, generando quel fumale che ha messo la parola fine alla partita.
L'attacco dei Buccaneers è stato a dir poco deludente, e se i Cowboys avessero un QB decente saremmo qui a parlare del loro successo su Tampa Bay;
invece, Jerry Jones non ha ancora perso il vizio di scavalcare il suo coach
nelle decisioni tecniche, e così abbiamo dovuto assistere alla pessima prova
di Quincy Carter, che ha tutto il talento del mondo ma decisamente non è ancora abbastanza maturo per giocare da titolare nella NFL. Il risultato? La
vittoria risicata dei Bucs, ottenuta nel classico stile Tampa Bay, cioè con
la difesa, ma i miglioramenti offensivi che Tony Dungy si aspettava non sono
arrivati, e Brad Johnson ha sì giocato benino, ma ha prodotto un solo TD.
Bentornato Dick Vermeil! Ad aspettare l'ex coach dei Rams all'esordio sulla
panchina dei Chiefs c'erano i rivali storici di Kansas City, i Raiders, che
hanno dato dimostrato di avere un gran carattere, rimontando e andando a vincere nel difficilissimo Arrowhead Stadium per
27-24. L'attacco aereo dei
Chiefs è un po' troppo prevedibile, con Tony Gonzales destinatario di gran
parte dei lanci di Trent Green, nell'attesa dello sviluppo del rookie Snoop
Minnis e della fine dei problemi fisici di Derrick Alexander, ma Kansas City
ha comunque giocato in maniera rispettabile, e la difesa a tratti ha contenuto bene il potente attacco di Oakland, rinforzato dalla presenza di
Jerry Rice, subito inseritosi bene negli schemi di John Gruden.
Brett Favre sembra essere come il vino, che invecchiando migliora; l'attacco
dei Packers ha dato prove di grande efficienza e ha dominato Detroit, su cui
Green Bay ha avuto la meglio per 28-6. Quest'anno andare a vincere a Lambeau
Field non sarà facile per nessuno, mentre sul fronte Lions il posto di titolare di Charlie Batch potrebbe cominciare a vacillare da un momento
all'altro.
I Broncos hanno battezzato il nuovo Invesco Field con il convincente successo per
31-20 sui Giants; l'attacco di Denver è sembrato ritrovare lo
spolvero dei tempi migliori, anche se la squadra di Mike Shanahan ha dovuto
registrare la grave perdita di Ed McCaffrey, che si è fratturato la gamba
destra e dovrà saltare il resto della stagione. Ma con Terrell Davis vicino
al 100%, e Rod Smith in brillanti condizioni, i Broncos rimangono fra i favoriti per arrivare al Super Bowl dalla AFC.
Poveri tifosi dei Bills...Rob Johnson, uscito vincente dalla lotta in casa
con Doug Flutie per il posto di QB, ha dimostrato di non essere in grado di
condurre con precisione la "west coast offense" implementata dal nuovo coach
Gregg Williams, ed è stato intercettato ben 3 volte da Sammy Knight; dopo
avere dormito per tutto il primo tempo, nella ripresa l'attacco dei Saints
si è ripreso, e New Orleans ha avuto facilmente la meglio su Buffalo, per
24-6.
Invece, Flutie non è stato spettacolare ma efficiente, e ha reso un disastro
il debutto di Marty Schottenheimer sulla panchina dei Redskins; i Chargers
hanno fatto vedere che la "cura John Butler" sta cominciando a fare i suoi
effetti, e hanno battuto Washington per 30-3. La matricola Ladainian Tomlinson ha dimostrato di non subire gli effetti dei problemi contrattuali
che gli avevano fatto rinunciare a buona parte del camp di allenamento, mentre l'attacco della squadra della capitale non ha mai preso un buon
ritmo, e Jeff George è stato addirittura messo in panchina nel secondo tempo. Chissà come se la sta ridendo Norv Turner, che dopo essere stato
licenziato dai Redskins durante la scorsa stagione ora è l'offensive coordinator di San Diego...
|