DENVER 21 - SEATTLE 34
Dopo pochi secondi dall'inizio del secondo quarto in molti avranno stropicciato gli occhi guardando il tabellone luminoso dell'Husky Stadium, che raccontava di un vantaggio di 17-0 per i padroni di casa.
Ma come, i fortissimi Broncos che perdevano di 3 segnature da una squadra che fino a quel momento della stagione aveva solo a tratti mostrato qualcosa di interessante e che giocava con il QB di riserva?
Eppure era tutto vero, due big big play e un FG avevano disegnato quel punteggio e gli autori dei big play sono stati, prima Shaun Alexander che al sesto gioco della partita rompeva un paio di brutti placcaggi e dopo 60 yards concludeva la sua corsa in endzone, mentre l'altro lo realizzava la safety Reggie Tongue che intercettava un passaggio di Griese sulle 45 dei Seahawks e lo riportava in
touchdown.
Dopo 8 minuti però Griese si rifaceva, pescando in meta Eddie Kennison con un passaggio dalle 8 yards dopo un drive da 59.
Però nel delicato drive successivo di Seattle, i Broncos decidevano di autoflagellarsi, perchè regalavano 51 yards agli avversari con due penalità, una pass interference da 36 e una violenza non necessaria di Romanowski da 15 e ai Seahawks non restava che compiere l'ultimo passo, ancora una volta Alexander perforava la linea e portava il punteggio sul 24-7.
Però Griese non si dava per vinto e con un altro magistrale drive realizzava un altro TD pass, questa volta per Rod Smith, accorciando allo scadere le distanze ed andando al riposo con l'inerzia della gara.
Nel terzo quarto altro suicidio degli uomini di Shanahan, che su un punt si dimenticavano di bloccare Alex Bannister, il quale "parava" il calcio di Rouen e bello tranquillo si involava in touchdown per il 31-14 che metteva in cassaforte la partita. Rimarrà sui libri l'ultima prodezza di Deltha O'Neal, un punt return di 86 yards che fissava il punteggio finale.
Seattle sta risalendo la china e lo fa alla grande con questa netta vittoria contro una delle "forze" della AFC, il running back di riserva Alexander sta facendo cose egregie, mentre sta lentamente conquistando la leadership di squadra il backup QB Dilfer che gioca senza strafare e commettere errori decisivi.
Da sottolineare la buonissima prova della difesa, con 3 sack e 3 intercetti, ma soprattutto limitando il gioco sulle corse dei Broncos, da sempre loro arma principale.
Denver è in un momento difficile, la perdita di McCaffrey, unita ad un non brillante momento di Griese (che ha ancora qualche problema alla spalla operata), non consente alla squadra di muoversi con fluidità per il campo, inoltre la difesa sta denotando qualche problema di troppo, ossia la propensione a mancare qualche tackle , soprattutto in campo aperto, "malanno" che l'anno scorso era stata causa di diverse sconfitte.
La prossima partita vedrà i Broncos a San Diego e i Seahawks osservare il loro turno di riposo.
NEW ENGLAND 29 - SAN DIEGO 26 (OT)
I Patriots sono una squadra difficile sul proprio campo, ma i Chargers erano volati nel Massachussets con la statistica di Flutie al Foxboro Stadium, che aveva un saldo positivo invidiabile.
La partita si dimostrava combattuta sin dalle prime azioni, alla fine del primo quarto il risultato era 3-3.
L'equilibrio regnava sovrano fino al termine del terzo quarto (16-13 NE), per i Chargers era stato il solito Tomlinson ad andare a segno dopo un paio di lanci lunghi di Flutie.
Nel quarto quarto San Diego provava ad allungare, un TD pass di Flutie ad Heiden e l'immediato ritorno di fumble di Harris portavano il punteggio sul 26-16 a 8:48 dalla fine.
Poi però la rimonta dei Patriots, complice una difesa troppo "prevent" dei Chargers che consentiva il pareggio dei padroni di casa sul 26-26 con un TD a 36 secondi alla fine
Si andava quindi ai supplementari, ma sul drive di New England, una sanguinosa pass interference da 37 yards consentiva a Vinatieri di realizzare dalle 44 e dare un calcio alle speranze di San Diego di rimanere in vetta alla division.
Tomlinson è stato ancora una volta protagonista, anche se meno esplosivo delle ultime uscite, con 74 yards e 1 TD, mentre il "vecchio" Flutie Flakes ha lanciato per 270 yards, di cui 110 a Curtis Conway.
Ottima la difesa sulle corse, infatti ai Patriots sono state concesse solo 48 yards sulla terra.
I Chargers domenica prossima ospiteranno i Broncos.
PITTSBURGH 20 - KANSAS CITY 15
Qualcuno arrivato all'Arrowhead alla fine del primo tempo avrà pensato di trovarsi a Wimbledon...siamo sicuri che lo stadio sia giusto? Ma come, il tabellone dice 6-2, è il primo set vero? Football? ma no dai, che punteggio è ?
Eppure quelli che si affrontavano erano proprio Steelers e Chiefs, in una partita che non esitiamo a definire orrenda.
Pittsburgh era andata a bersaglio due volte col suo kicker, mentre gli unici punti per Kansas City erano venuti da una safety causata da un punt bloccato e palla uscita in endzone.
Nel secondo tempo ci si aspettava una reazione dei Chiefs, ma a 2:15 dall'inizio Trent Green si faceva intercettare da Scott che riportava il pallone in touchdown per il 13-2.
L'attacco giallorosso stentava ancora ed infatti alla fine del terzo quarto era Kordell Stewart a pescare Ward in touchdown e a dire bye bye ai poveri padroni di casa, risultato 20-2.
Nell'ultimo quarto ultima reazione d'orgoglio di Priest Holmes che realizza 2 touchdown (saranno poi 150 le yards corse dal "prete"), ma lo sforzo non è sufficente per evitare a Kansas City la terza sconfitta consecutiva in casa, dove non vince dal Dicembre 2000.
La situazione è davvero grigia nel Missouri, dove Green non riesce ancora ad essere il QB adatto a questa squadra, troppi ancora gli errori commessi dal giovane regista, nonostante disponga di una buona batteria di WR e di un running back che quest'anno si sta dimostrando un vero cavallo da tiro e un buon deterrente affinchè le difese avversarie non si concentrino troppo sui passaggi.
Di certo anche la difesa non è più quella famosa degli anni d'oro con Schottenheimer, la secondaria è molto giovane ed inoltre sono molti gli infortuni che stanno un po' falcidiando il reparto.
Settimana prossima i Chiefs voleranno nel deserto dell'Arizona, per sfidare i Cardinals di Jake "The Snake" Plummer
OAKLAND 23 - INDIANAPOLIS 18
Le premesse non erano esaltanti per i Raiders, giunti all'RCA Dome per vedersela con i Colts.
Infatti l'ultima esibizione, seppur vittoriosa, aveva lasciato qualche dubbio sulle attitudini mentali di una squadra che ancora non ha imparato a pensare da "grande squadra".
Quest'anno in più di un'occasione Oakland non è riuscita a chiudere completamente una partita già in pugno, arrivando poi a vedersela sfuggire (Miami) o rischiando di complicarsela (Dallas).
All'inizio del secondo quarto i predoni si portano sul 6-0 con due FG di Janikowski; 4 minuti dopo i Colts accorciano sul 6-3, ma nel drive successivo di Indianapolis, Anthony Dorsett, il figlio del mitico Tony di Dallas intercetta un passaggio di Manning e lo riporta in touchdown dalle 39.
Poco prima del termine del primo tempo però la difesa di Oakland concede un TD pass alla coppia Manning-Harrison, Vandejagt incredibilmente sbaglia il PAT e il risultato si fissa sul 13-9.
Nella ripresa Oakland tenta l'allungo con Wheatley che realizza un TD su corsa dopo due lunghi completi per Rice e Brown da parte di Gannon.
La difesa comincia ad avere qualche problema a contenere i colts e l'attacco ha qualche problema a mantenere i drive vivi ed è così che Manning pesca ancora Harrison ed accorcia sul 20-15. Il susseguente tentativo di trasformazione da due punti sembra all'inizio avere successo, ma poi gli arbitri decidono di dare un'ulteriore occhiata al replay e stabiliscono che invece la conversione non è valida, facendo infuriare Mora e i suoi giocatori.
Sul drive successivo di Oakland, una fesseria con fumble incluso di Wheatley, consegna palla a Manning sulle 25 dei Raiders, ma la difesa tiene bene e Indianapolis si deve accontentare di altri 3 punti, che li avvicinano ulteriormente sul 20-18.
A questo punto il dome è una bolgia, mancano ancora 15 minuti e tutti, compreso il vostro cronista, si aspettano una fugace apparizione dell'attacco nero argento e la palla nelle mani del bravissimo Peyton.
In effetti così accade, ma per fortuna anche i Colts devono effettuare un punt quando mancano 9 minuti alla fine ed ancora l'impressione che Gannon farà fatica c'è ancora.
Invece il grande veterano dei Raiders mette in piedi un drive fenomenale, con un 5 su 6 nei passaggi oltre alle corse di Garner, che portano abbastanza lontano per un FG di Janikowski e per non lasciare troppo tempo all'attacco dei Colts per vincere la partita.
Manning attiva la sua no-huddle offense e comincia a marciare per il campo, arrivano fino alle proprie 46 quando un suo passaggio viene ancora intercettato da Tory James e la partita si chiude qui.
La vittoria è importantissima e consente ai Raiders di andare verso il bye week con il morale alto e con la possibilità di recuperare gli infortunati, visto che al rientro si andrà a Philadelphia, campo storicamente proibitivo, per cercare di mantenere la testa della AFC West
|