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Preview AFC - NFC / FORUM / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 |
WEEK 1
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MIAMI 31 - TENNESSEE 23 C'è qualcosa sotto. Perché a Nashville, forse, i Dolphins iniziano a non sopportarli più. Due anni fa, l'anno della corsa fino ad una yard dall'anello, i Dolphins si erano presi il lusso di umiliare i Titani, punendoli con uno shutout ancora bene impresso nelle menti dei tifosi. Ed ora, contro tutti i pronostici, si permettono il lusso di sbancare un Adelphia Coliseum strapieno, cosa che solo i Ravens campioni lo scorso anno erano riusciti a fare, arrivando a cinque vittorie consecutive nella serie tra le due franchigie. Va anche detto che, pare, il season opener a Miami porta bene: è infatti il 10° anno consecutivo che i delfini iniziano l'anno con una vittoria, striscia seconda solo ai 17 successi consecutivi dei Cowboys tra il 1965 ed il 1981. Verrebbe quasi da dire "se il buongiorno si vede dal mattino..." non fosse che, negli ultimi nove anni, non è che al successo nella prima partita siano poi seguite stagioni memorabili. Quindi: realismo. E allora, per essere realistici, ecco i dati: Jay Fiedler è già in ottima forma: 12-20 (con una striscia iniziale di 7-8), 225 yds, 2 TD e nessun intercetto. La difesa di Tennessee, la migliore un anno fa contro i passaggi e con un Kevin Carter in più, non gli ha neanche mai fatto il solletico, contenuta da una linea d'attacco che pare aver ben assorbito le molte defezioni rispetto allo scorso anno e che ha purtroppo patito anche l'infortunio (dall'entità ancora incerta) a Marcus Spriggs. Jay ha condotto benissimo tutta la partita, lanciando in TD Gadsden nel secondo quarto (per Oronzo, alla fine, sarà 4/74) e Lamar Smith nel terzo con una azione da 65 yds. Smith era stato anche l'autore del primo TD, una corsa breve verso la fine del 1° quarto, ed ha chiuso la gara con 25/55 su corsa e 3/70 su passaggio, oltre alle due segnature. Buoni momenti anche dal rookie Chris Chambers, che con soli due passaggi ha infilato 52 yards. Non mi era capitato molte volte, lo scorso anno, di parlare prima (e bene) dell'attacco di Miami e poi della difesa. Ma forse è un segno che le cose stanno cambiando, perché sul fronte difesa le cose non peggiorano affatto, anzi. I Titans nel primo quarto hanno messo insieme ben 8 yards, e non sono riusciti ad ottenere un primo down che non fosse dovuto a penalità fino a metà del secondo quarto. Il babau Eddie George, uno che se decide di partire parte, è stato contenuto a sole 49 yds sulle corse. McNair ha subito più di tutti: 7/19 per 136 yds, intercettato da Madison, sackato ed infine costretto ad uscire nel terzo periodo per lasciare il posto ad O'Donnell. Al quale non è andata molto meglio: 9/21, 130 yds, 1 solo sack ma 2 intercetti, uno di cui riportato 34 yds in TD da un superbo (al solito) Zach Thomas. Insomma un buon inizio per i Dolphins. Tra l'altro, una iniezione di fiducia in vista di domenica, quando a Miami, per iniziare le danze nella division, scenderanno i Bills. INDIANAPOLIS 45 - NEW YORK JETS 24 Back to where we... ended. L'anno scorso la stagione dei Jets si era praticamente chiusa con la partite contro I Colts, autentico spareggior pe run posto nel playoffs. Aveva vinto Indy, solo per andare poi a schiantarsi contro Lamar Smith nel wild card game. E quest'anno, eccoci a ricominciare dallo stesso punto. E cono lo stesso esito. Certo, contro Manning, James, Harrison, eccetera, è dura a prescindere. Ma se poi questi si mettono anche a chiamare i giochi senza huddle, senza dare il tempo alla difesa di organizzarsi, allora è troppo, e capita che arrivano anche gli errori. Come quello che ha visto Marvin Jones intercettare Manning e poi perdere il pallone con un fumble per lo stesso qb avversario. O come quello quasi comico nel finale di gara che ha visto un altro fumble dei Jets recuperato e riportato in TD per 95 yds da un defensive end (!): il buon Chukie Nwokorie si è fatto tutto il campo di corsa con il solo Testaverde ad inseguirlo. Qualcosa l'attacco dei Jets lo ha anche fatto: Testaverde ha chiuso con un discreto 17/25 per 170 yds, nessun intercetto e 2 TD, da 38 yds per Coles nel 1° quarto e da 5 yds per Anderson nel 4°. In mezzo c'è stata la corsa in end zone da parte di Curtis Martin, che in questa partita ha raggiunto il traguardo delle 10.000 yds in carriera dalla linea di scrimmage. Purtroppo per loro l'attacco di Indy ha fatto di più, e quanto i pur numerosi errori dei Jets siano stati determinanti rimane da stabilire. Manning non è stato precisissimo, con 22/32 e due intercetti, ma ha lanciato 2 TD (Pathon e Pollard) per 241 yds totali. James ha chiuso con 135 yds e 2 TD. Pathon è stato il miglior ricevitore, arrivando a 95 yds, mantre Harrison non ha brillato. Semmai si può discutere se la difesa sia andata bene (ottimi Peterson e Morris), visto che 24 punti concessi ai Jets sono forse un po' troppi, ma quando se ne segnano 45... Anche a St. Louis ne sanno qualcosa. BUFFALO 6 - NEW ORLEANS 24 Guardando il punteggio all'intervallo (6-0) sembrava un'altra partita rispetto alle attese; i Saints non erano riusciti a combinare nulla e ci si poteva forse aspettare anche la sorpresa. Invece, tutto ad un tratto, i Saints sono deflagrati. O forse i Bills sono schiantati. O forse tutti e due. Perché è vero che c'è una differenza abissale tra i potenziali delle due squadre, ma è anche vero che, non bastasse questo, i Bills sono nel bel mezzo di un rebuilding quasi totale, con nuove facce, nuovo coach ed una West Coast Offense da imparare quasi da zero. E dopo aver resistito metà gara, il crollo è arrivato quasi di colpo. In effetti i problemi si sono visti. Rob Johnson non è mai apparso a suo agio: ha chiuso con un modesto 16/27 per 149 yds, ha subito 5 sacks, è stato intercettato tre volte, sempre da Sammy Knight, e non è riuscito a trovare il modo di segnare nelle uniche due occasioni in cui ci sono andati vicini, nel primo tempo, quando invece di due TD sono arrivati due fg del nuovo kicker Arians. Il running game non è stato particolarmente brillante. Travis Henry ha chiuso la sua prima partita NFL con 58 yds su 22 portate, ed è stato il migliore dei suoi. Il passing game è stato ugualmente deprimente. Eric Moulds (solo una ricezione per 34 yds) ha raccontato che "parlavo con i difensori dei Saints e mi dicevano che era facile trovarmi. Dobbiamo fare qualcosa di diverso". Certo, trovarsi a giocare contro la difesa di New Orleans, una delle più forti della lega, non aiuta molto ma, pur se non sarà sempre così (ehm... domenica prossima c'è Miami), il lavoro di coach Williams si preannuncia lungo e non semplice. NEW ENGLAND 17 - CINCINNATI 23 Alla fine dello scorso anno avevamo concluso che per i Patriots poteva solo andare meglio. Ora, dopo che i ragazzi di Belichick sono riusciti anche a perdere con i Bengals, cosa dire? Che questa gara ha mostrato due cose: la prima è che i Bengals, per loro fortuna, non sono più solo Corey Dillon (che ora che ha Lorenzo Neal a spianargli la strada può essere ancora più pericoloso) ma che se Kitna si ricorda di essere un quarterback Peter Warrick e Darnay Scott (ieri immarcabile: 104 yds per lui) possono fare male. E la seconda è che i Patriots, per loro sfortuna, sono ancora solo Drew Bledsoe. Il quarterback, ieri, dietro una linea d'attacco in cui il solo titolare era il centro Damien Woody, ha dato tutto. 22/38 per 234 yds, nessun intercetto, 10 yds di corsa e 2 TD. Il primo, quello dell'illusione, per Troy Brown appena iniziato il 2° quarto, il secondo, quello dell'ultima speranza, a metà del 4° per Jermaine Wiggins. Ha beccato colpi durissimi e 4 sacks, ma non ha mai mollato nemmeno un down. Ed alla fine ha pure provato a risolvere la partita. Con un audible, nei pressi del two minute warning, ha cambiato il gioco e cercato una sneak su un 4-e-2, non convertita per "meno dello spessore di un penny". Nessuno può rimproverarlo di non averci provato. Per il resto, poco o nulla. Il running game è nelle mani di un pool di gambe che ieri ha prodotto la bellezza di 68 yds in tutta la gara. Il passing game, Troy Brown a parte (7/106 per lui, più il TD citato), è poco meglio, ma poco poco. Se davvero Terry Glenn tornerà, sarà almeno un bene per il reparto... Buone cose dallo special team, dove Vinatieri non ha sbagliato l'unico tentativo che gli è stato concesso e Lee Johnson ha tirato un punt da 76 yds (oltre ad altri 4) che gli ha consentito di diventare il leader NFL di tutti i tempi per yards guadagnate (49.672, era già leader anche per numero di calci). Ma ai Patriots serve altro. Magari anche che gli infortuni finiscano: ieri si è fatto male anche Lawyer Milloy, il che ha inguaiato ancora di più una difesa già abbastanza in difficoltà. E speriamo che basti... |