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Preview AFC - NFC / FORUM / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 |
WEEK 6
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Nell'anticipo del giovedi sera, i Bills trovano la prima vittoria stagionale a scapito dei sempre piu' enigmatici e deludenti Jaguars. La vittoria assume ancora maggior significato per Rob Johnson (23 su 30, 238 yd ed 1 td), ex di turno sempre alle prese con infortuni piu' o meno gravi che ne hanno condizionato le prestazioni da quando proprio Jacksonville lo cedette a Buffalo nel 1998. I tifosi di Jacksonville stanno ormai perdendo la pazienza con la squadra di Tom Coughlin ed il primo a farne le spese e' stato Mark Brunell (16 su 26, 1 td, 2 int e 150 yd con le quali ha superato il muro delle 20.000 in carriera), accompagnato da bordate di fischi all'uscita dal campo, apparso ancora abbastanza scosso e con i postumi della commozione cerebrale rimediata contro i Browns. Brunell tra l'altro non e' stato certamente aiutato da una linea che, priva di Tony Boselli, ha concesso 4 sacks agli avversari. In tutta sincerita' i primi 2 quarti di gioco sono stati noiosi, mettendo a dura prova la resistenza di chi aveva visto un 'fantastico' monday night solo pochi giorni prima : gli attacchi si sono dimostrati inconcludenti e solo un fg di Jake Arians ha impedito che le squadre andassero al riposo sullo 0-0, con tra l'altro lo stesso Arians incapace di aumentare il vantaggio con errori dalle 41 e dalle 39. Non che il secondo tempo sia stato molto piu' entusiasmante ma almeno qualche cosa si e' vista. Il TE Kyle Brady portava in vantaggio Jacksonville con una ricezione da 20 yd ma sul drive successivo era Eric Moulds a riportare avanti i Bills (27 yd da Johnson). Nell'ultimo quarto, con i Jaguars pronti a tentare il fg dalle 27, il long snapper Joe Zelenka lanciava la palla direttamente sopra la testa dell'holder Chris Hanson rinviando il pareggio al drive successivo, questa volta con Mike Hollis a segno dalle 41. Entrava in scena Johnson che, con una serie di corti passaggi, soprattutto sul 'vecchio' Larry Centers (7 ricezioni per 59 yd e 3 corse per 13 yd in giornata per lui), dava la possibilita' ad Arians di calciare il pallone della vittoria dalle 46 ad 1:03 dalla fine. A Brunell restava solo il tempo per il secondo intercetto della giornata, 'aiutato' da Stacey Mack che deviava il pallone nelle mani di Travares Tillman, decretando la prima vittoria di coach Gregg Williams.
Erano anni che i tifosi di Cleveland aspettavano una giornata come questa, una giornata nella quale i 'nuovi' Browns vendicassero l'affronto subito con la partenza 6 anni orsono della franchigia di Art Modell alla volta del Maryland. Dopo essere stati sempre sconfitti nei 4 incontri precedenti, i ragazzi di Butch Davis hanno confermato di essere diventati una squadra con la quale tutta la NFL dovra' fare i conti in questo 2001. Tanto per esemplificare questa trasformazione, la difesa dei Browns aveva registrato 8 intercetti nel 1999 ed 11 nel 2000 mentre in questo campionato, con i 2 odierni e' gia' a 13 in 6 gare (e giusto per gradire ha anche aggiunto 7 sacks ai danni dei qbs di Baltimore). Di contro e' preoccupante la crisi nella quale sembrano essere caduti i campioni del mondo in carica che, tra l'altro, nella giornata hanno dovuto accusare anche la perdita di Elvis Grbac (costato) e di Terry Allen (polpaccio), pur se gli infortuni non appaiono eccessivamente gravi. In casa Ravens l'unica nota positiva e' venuta dal k Matt Stover, autore di 2 fgs ed andato cosi' a segno con fg per la 32° giornata consecutiva, nuovo record NFL. I Browns si sono portati in vantaggio con una corsa da 11 yd di James Taylor (77 yd in 24 portate) nel 1° quarto, mentre nel 2° si sono avuti solo fgs, i 2 di Stover (21 e 38) ed 1 da 33 di Phil Dawson per il 10-6 con cui le squadre sono andate al riposo. Nel 3° quarto saliva in cattedra Tim Couch (11 su 18, 149 yd e 2 tds) che, nell'arco di 1:54 lanciava in endzone prima Kevin Johnson (28 yd) e quindi Quincy Morgan (36 yd) per l'allungo decisivo. Dopo il td di Johnson, nel drive successivo dei Ravens, Grbac (16 su 20, 142 yd ma 2 int) commetteva un fumble mentre subiva il sack di Jamir Miller, infortunandosi nell'azione e sostituito da li' in poi dal 'venerando' Randall Cunningham (11 su 25, 120 yd e 4 sacks subiti), il quale, nell'ultimo periodo, mandava in td Qadry Ismail con un lancio da 22 yd. La conversione da 2 punti, sempre con lancio per Ismail, fissava il punteggio sul 24-14.
Sicuramente i fantastici Bears di Mike Ditka, Buddy Ryan, Jim McMahon, Walter Payton e Mike Singletary sono ancora lontani, certo e' che comunque la squadra di Chicago scesa in campo a Cincinnati ha fatto di tutto per riportare la memoria ai fasti del SuperBowl Shuffle. Facendo leva su una difesa impenetrabile (con soli 43 punti subiti leader NFL) ed un incredibile rookie running back in Anthony Thomas (188 yds, record rookie per la storica franchigia, in 22 portate ed 1 td), sono riusciti a superare anche la perdita, probabilmente per tutta la stagione, di Marcus Robinson (ginocchio sinistro). Cincinnati non e' minimamente riuscita ad entrare in partita, tanto che solo alcuni errori di esecuzione di Chicago (fg sbagliato, un altro negato da una penalita' ed un fumble sulle 2 yd Bengals) hanno impedito che la batosta ragiungesse livelli ancora maggiori. Bloccato Corey Dillon (30 yd in 16 portate), l'attacco di Cincinnati non e' riuscito a combinare assolutamente nulla, con Jon Kitna fermo ad un deludente 19 su 46, 244 yd ed 1 int. Chicago ha segnato punti in ogni quarto, prima con un fg di Paul Edinger (48), poi con una ricezione da 1 yd di Fred Baxter nel 2° quarto. Jim Miller, ottimo con 23 su 30, 232 yd e 2 td, mandava in endzone Marty Booker da 13 yd nel terzo prima che Thomas coronasse la sua grande giornata con uno sprint da 23 yd sul lato sinistro della linea chiudendo le segnature sul 24-0. |