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 Preview AFC - NFC / FORUM  / Week: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17

WEEK 1



CENTRAL DIVISION
by Giancarlo Rancati

 

 JACKSONVILLE 21 - PITTSBURGH 3

Molti analisti americani hanno scritto che per i Jaguars questa potrebbe essere l'ultima occasione di successo ma anche, più probabilmente, quella del definitivo collasso, in quanto il salary cap li ha costretti ad avere un roster dove la profondità è praticamente inesistente (anche se poi questo è un pò il problema di tutte le squadre da quando il salary cap è stato introdotto). Se la 1° giornata è in qualche maniera indicativa, i Jaguars venderanno cara la propria pelle, con le loro stelle a brillare come siamo abituati a vedere da qualche anno. Per gli Steelers quella di ieri era una gara utile per capire fino a quanto i giocatori hanno assimilato gli schemi dell'ennesimo nuovo offensive coordinator, Mike Mularkey, ma gli esiti non sono al momento confortanti anche se c'è da dire che un autentico diluvio ha colpito lo stadio di Jacksonville ed il 2° tempo si è giocato in mezzo all'acqua rendendo difficile il compito di Pittsburgh, già sotto di 18 all'intervallo. Il Qb Kordell Stewart è sembrato ancora in difficoltà, chiudendo con 21 su 37 per 181 yds e 2 INT mentre anche il solitamente affidabile RB Jerome Bettis non ha fatto molto meglio, finendo con sole 28 yds in 12 corse; il migliore è stato Amos Zeroue che ha corso per 60 yds. Da parte Jaguars, Mark Brunell ha lanciato per sole 198 yds ma con 3 TDs, 2 dei quali ricevuti dal WR Jimmy Smith, tornato alla grande dalle operazioni all'intestino che ne avevano messo in dubbio il ritorno ed autore in giornata di 8 ricezioni per 126 yds. Altro veterano in grande evidenza per i Jaguars è stato il LB Hardy Nickerson, un ex ed anch'esso al rientro dopo un infortunio al ginocchio che gli aveva fatto perdere buona parte della scorsa stagione. Nickerson ha forzato un fumble ed ha intercettato Stewart. L'altro intercetto è stato ad opera di Donovin Darius, mentre Kevin Hardy ha finito con 2 sacks ed un fumble recuperato.

SEATTLE 9 - CLEVELAND 6 

Il debutto ufficiale di coach Butch Davis sulla storica panchina dei Browns è stato rovinato da un FG da 52 yds realizzato dal K di Seattle Rian Lindell quando sul cronometro mancavano solo 3 secondi. I Browns, reduci da 2 stagioni estremamente negative dopo il loro rientro nella NFL, si sono affidate all'ex Head Coach della Miami University che ha subito iniziato un ribaltamento del roster e soprattutto un'opera di ricostruzione psicologica della squadra. Purtoppo sconfitte di misura come questa sono dolorosamente simili a quelle delle ultime stagioni, la speranza nell'Ohio è che presto la tendenza cambi. La partita non è stata particolarmente entusiasmante con le difese ad avere il sopravvento sugli attacchi avversari, come il fatto che solo FGs abbiano mosso il risultato e le statistiche offensive a fine gara stanno a dimostrare. Tim Couch, al rientro dopo l'infortunio alla mano che lo scorso anno gli aveva fatto perdere le ultime 9 giornate, ed al via di una stagione che gli esperti ritengono fondamentale per il suo futuro, ha chiuso con 17 su 33 per 176 yds ed 1 INT mentre il suo avversario, Matt Hasselbeck, al debutto assoluto come starter nella NFL ed alla prima con Seattle, ha terminato con 20 su 34 per 178 yds. MVP offensivo della giornata è stato il solito vecchio Ricky Watters, autore di 97 yds in 16 corse. Dal punto di vista difensivo in evidenza nei Seahawks il LB Chad Brown, autore di 2 dei 3 sacks subiti da Couch , mentre per i Browns il LB Jamir Miller, che a propria volta ha messo a segno 2 sacks. Il momento più eccitante della partita si è avuto negli ultimi 2:14 quando, dopo il FG di Phil Dawson che portava al pareggio i Browns, il KR Charlie Rogers riportava il successivo kickoff per 49 yds. Da qui la marcia di Seattle che si concludeva con successo a 3 secondi dalla fine.

CINCINNATI 23 - NEW ENGLAND 17 

Una volta si diceva : "Incredibile al Cibali" ... bè potremmo dire "Incredibile al Cinergy" dove i Bengals hanno iniziato la stagione 2001 con una vittoria, con un attacco non più basato solo sul RB Corey Dillon ed una difesa capace di resistere nel momento decisivo. I tifosi di Cincinnati si sono dimostrati ancora restii a credere nella squadra, come i 14.000 posti vuoti stanno a dimostrare, ma i segnali per un cambiamento in positivo finalmente ci sono. Il Qb Jon Kitna, nuovo starter acquisito dai Seattle Seahawks, ha disputato una partita senza fuochi d'artificio ma anche senza sbavature, insomma una prestazione solida come da tempo non si vedeva da parte di un Qb in maglia Bengals : le sue statistiche finali di 18 su 27, 204 yds ed 1 TD pass non sono niente di cui entusiasmarsi però qui si era abituati a molto peggio. Kitna ha potuto contare sul rientro del WR Darnay Scott, fuori tutto lo scorso campionato, che al rientro ha registrato 5 ricezioni per 104 yds ed ha fornito il bersaglio profondo necessario per impedire agli avversari di concentrarsi solo sulla vera unica superstar dell'attacco Bengals, cioè Dillon, il quale ha potuto lui stesso beneficiare del ritrovato gioco aereo, chiudendo con 104 yds ed 1 TD su corsa. Il TE Tony McGee, con una ricezione da 25 yds, ha realizzato l'altro TD di Cincinnati mentre il K Neil Rackers ha messo a segno 3 FGs. Per i Patriots l'unica luce è venuta dal QB Drew Bledsoe (22 su 38 per 241 yds) che però ha dovuto subire troppa pressione dalla difesa avversaria, subendo anche 4 sacks (dopo che i Bengals ne avevano messi a segno solo 26 in tutta lo scorso campionato). Il gioco di corsa in casa New England è stato ancora una volta inesistente, alla fine solo 68 yds in 21 portate, e con queste condizioni è stato abbastanza facile per i Bengals concentrarsi sull'uomo da Washington State. Nonostante la buona prova della squadra di casa, New England ha avuto anche la possibilità di portare a casa la vittoria quando, a 2:28 dalla fine, i Patriots sono arrivati a metà campo ed hanno obbligatoriamente scelto di giocare un 4 e 2: Bledsoe ha cambiato il gioco in una Qb sneak ma il suo tentativo è stato fermato a pochissimo dal raggiungimento del 1° down, talmente poco che i commenti a fine gara sono stati del tipo "neanche un penny di distanza dal pallone al 1° down".

BALTIMORE 17 - CHICAGO 6

I Ravens ripartono da dove li avevamo lasciati, cioè con una difesa spettacolare ed assolutamente imperforabile. Basti dire che quella di ieri è stata la 6° volta nelle ultime 10 partite nelle quali gli avversari di Baltimore non hanno realizzato un TD alla difesa Ravens. Inoltre, sempre per restare in tema con la continuità, l'attacco della squadra del Maryland, è stato monodimensionale, però questa volta non più basato sulle corse, causa l'infortunio di Jamal Lewis che lo terrà fuori per tutta la stagione, bensì sui passaggi, dove il nuovo Qb starter Elvis Grbac ha esordito con un 24 su 30, 262 yds ed 1 TD (6 yds al FB Sam Gash). Il veterano Terry Allen, firmato per sosituire Lewis, ha realizzato un TD con una corsa da 1 yd (71° TDs della carriera) ma le sue statistiche finali, 37 yds in 20 portate ed 1 fumble, non tranquillizzano certo coach Billick. Ciò che può tranquillizzare Billick è però ancora una volta la sua difesa, come al solito guidata alla grande dal LB Ray Lewis (anche 1 int x lui), capace di tenere i Bears a 2 FGs e soli 3 primi downs nel 2° tempo. Il Rb dei Bears James Allen, ultimo giocatore a correre per più di 100 yds contro Baltimore (nel 1998) ha chiuso con 43 yds in 21 portate. Shane Matthews, nuovo starter dei Bears, nulla ha potuto dove Qb di fama ben maggiore alla sua hanno fallito : le sue statistiche finali : 24 su 39, 138 yds e 2 int. Chicago è partita comunque bene, tenendo la palla per 21:36 nel 1° tempo, limitando i Ravens a sole 14 yds su corsa, ma andando negli spogliatoi solo sul 3 - 3. Il primo possesso di Baltimore del 3° quarto si è concluso con il fumble di Allen da cui è nato il 2° FG di Paul Edinger che dava il vantaggio ai Bears per 6 - 3 ma da qui la difesa Ravens abbassava definitivamente la saracinesca.

  MIAMI 31 - TENNESSEE 23 

Campanello d'allarme in casa Titans dopo la sonora sconfitta rifilata dai Dolphins in uno scontro tra 2 vincitrici di Division dello scorso campionato. Ad allarmare non è tanto la sconfitta quanto il modo nel quale è venuta, con Miami assoluta padrona del campo e capace sia di imporsi alla difesa Titans, con un attacco notoriamente non proprio irresistibile, come di contenere Eddie George e soci in una maniera quasi imbarazzante per gli uomini di coach Jeff Fisher. Eddie George non è mai ruscito a mettersi in moto, terminando con 49 yds in 18 portate, mentre a Steve McNair, autore di 1 TDs (29 yds per Derrick Mason) ed 1 int (da parte del suo incubo personale Sam Madison) è andata anche peggio dovendo lasciare il campo per un colpo alla solita malandata spalla dopo non aver comunque mai dato l'impressione di essere entrato in partita. Dopo un FG di Olindo Mare, i Dolphins allungavano con 2 TDs, uno con breve corsa di Lamar Smith e l'altro su lancio da Jay Fiedler ad Oronde Gasden (23 yds) ai quali i Titans rispondevano solo con un ritorno di fumble da 14 yds del safety Bobby Myers. Il 1° tempo si chiudeva così sul 17 - 7. Nel 2° tempo il colpo di grazia veniva da uno screen pass che Lamar Smith portava in meta dopo una corsa di 65 yds, beffando tutta la difesa Titans troppo concentrata nell'occasione per fermare una corsa. L'infortunio di McNair subito dopo il TD per Dyson lasciava spazio al backup Neil O'Donnell, il quale, immediatamente, si faceva intercettare e riportare in meta il pallone dall'immenso Zach Thomas. O'Donnell realizzava anche un Td pass ma non prima di essersi fatto intercettare un'altra volta da Brian Walker

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