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L'ultima partita della stagione regolare ha un sapore particolare per entrambe le squadre. I Broncos salutano per sempre il Mile High Stadium, ed i Niners salutano per sempre il loro miglior ricevitore di sempre: Jerry Rice. L'addio e' dolce per i fans di Denver, un po' meno per Jerry Rice, sebbene anche i tifosi avversari intonino spesso cori in suo onore. I Niners vengono brutalmente sconfitti 38-9 da una squadra che, tra il secondo ed il terzo quarto, mette a segno tutti i suoi punti, segnando in sei drives consecutivi. Gli ex Shanahan e McCaffrey non hanno pieta' dei loro vecchi compagni d'avventura, e sezionano la difesa rosso-oro con le corse di Coleman ed Anderson ed i passaggi di Frerotte, che rimpiazza subito il rientrante Griese a causa di un altro inportunio. La difesa del Colorado non concede un granche', e sono nel quarto periodo, con 38 punti di vantaggio, lascia andare un po' le briglie, ed i Niners mettono qualche punto sul tabellone con un Field Goal di Richey ed un passaggio di Garcia per Stokes. Limitati a sole 192 yards totali, con sei sacks suniti, i californiani non hanno potuto opporre una gran resistenza alla macchina da yards avversaria, che ha macinato invece 362 yards totali. | Rice finisce la sua carriera a San Francisco con 6 ricezioni per 61 yards, ma i records sono quasi tutti per i Broncos: mc caffrey e Smith sono la seconda coppia di ricevitori a finire con oltre 100 ricezioni a testa (Mc Caffrey con 101 batte anche il record dei Broncos), e Mike Anderson termina la stagione con 15 TDs, alla pari con Ickey Woods (Cincinnati 1988) per la seconda miglior prestazione per un rookie. Da segnalare invece l'ottima performance stagionale del QB di San Francisco Garcia che, smentendo tutti i critici, ha infranto il record di yards lanciate che apparteneva a Steve Young. Se il management californiano sapra' costruire una squadra adeguata attorno a questo giocatore, e soprattutto dara' una sistematina alla difesa, i Niners potrebbero ripresentarsi come dei seri contendenti per un posto ai playoffs piu' presto di quanto ci si potrebbe aspettare. | |
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I Chiefs, dopo aver demolito in casa i Rams, hanno imboccato una spirale negativa che e' terminata con l'ennesima prestazione imbarazzante, che ha permesso ad una squadra oramai allo sbando e senza motivazioni di avere la meglio. Atlanta non aveva molto da chiedere da questa partita. Oramai la stagione era andata nel peggiore dei modi e da qualche settimana non si aspettava altro che poter chiudere i battenti e mettere la parola fine a questa stagione disgraziata. Proprio all'ultima partita, invece, i Falcons tirano fuori le unghie ed i denti e si aggiudicano una partita sulla carta impossibile. Due TD pass di Chandler e 5 field goals di Andersen, servono per battere i Chiefs, che non riescono a produrre piu' di un passaggio da TD per il solito Gonzalez ed una corsa di Mopreau a 10 secondi dal termine della gara. | La difesa dei Georgiani ha letteralmente fermato i Chiefs, sackando Grbac quattro volte e concedendo solo 259 yards totali, mentre in attacco Jamal Anderson ha finalmente ritrovato forza e spirito, correndo per 107 yards. Chandler ha invece dimostrato di aver capito la lezione. Degradato a terzo quarterback dopo la sconfitta pesantissima da Oakland, Chandler e' tornato nel ruolo di titolare motivatissimo, ed ha inanellato un 20/29 per 163 yards e due TDs. Fosse sempre stato cosi' in stagione... Certo... questa vittoria evita ai Falcons di pareggiare la stagione piu' negativa della loro storia, restando una vittoria sopra il famigerato record di 3-13, ma in ottica di ricostruzione, quanto pesera' l'aver perso qualche posizione nel prossimo draft? | |
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Metti di fronte una delle migliori squadre NFL del momento ed una squadra in piena fase sperimentale, aggiungi che per quest'ultima la partita non conta nulla mentre per la migliore la vittoria puo' voler dire titolo divisionale e riposo al primo turno dei playoffs: il risultato e' tutto nello score della partita. I Raiders hanno disposto dei Panthers come meglio hanno voluto, segnando con l'attacco (Gannon 230 yards e 5 TD pass in tre quarti di gioco) e con la difesa (Un intercetto ed un fumble ritornati in TD), guadagnando 409 yards contro le 297 totali dei Panthers e tenendo la palla per quasi 40 minuti su 60. Per i Panthers non c'e' stato nulla da fare. | Ne' Beuerlein ne' Lewis in cabina di regia hanno potuto fare qualcosa di buono, e nemmeno il rientrante Biakabutuka ha potuto essere incisivo sulle corse, e cosi' Seifert ha dovuto incassare la sua prima stagione perdente in dieci anni da head coach tra 49ers e Panthers. L'ex di turno Joe Nedney, scaricato in estate per far posto al fenomeno Janikowski, ha messo a segno i soli punti per Carolina con tre field gol nel primo tempo di gioco, prima che il sipario calasse definitivamente ed i Panthers non fossero piu' in grado di segnare nemmeno un punto. |
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I Rams dovevano vincere per sperare ancora, ma oltre a questo Chicago doveva anche battere Detroit, un evento alquanto improbabile. Bene, gli arieti hanno fatto la loro parte, consegnando la partita nelle mani del candidato MVP Marshall Faulk, il quale non ha deluso le aspettative. Segnando 3 TDs (11 nelle ultime tre partite), Faulk non solo stabilisce il nuovo record di TDs segnati in stagione con 26, ma conduce anche i Rams ad una vittoria piu' netta di quanto non dica il risultato. Sempre in vantaggio (tranne quando il solito intercetto di Warner riportato in TD pareggiava la partita per i Saints) ma soprattutto sempre in pieno controllo della gara, i Rams hanno superato l'arcigna difesa di New Orleans con le corse esterne di Faulk ed i passaggi precisi di Warner e Green, entrato in campo in sostituzione del titolare, che ha giocato piu' di un quarto e mezzo dopo aver subito un trauma cranico che lo mette in forse per la rivincita di sabato prossimo. I Saints volevano vincere assolutamente per due motivi: innanzitutto per compiere l'en plein in division, un 8-0 che era riuscito appena lo scorso anno ai Rams, ma soprattutto per evitare di dover reincontrare i Rams al primo turno di playoffs sabato prossimo, cosa che invece puntualmente accadra'. |
Nonostante i patetici tentativi del management di New Orleans di tenere nascosto il risultato della partita di Detroit evitando di mostrarlo sul tabellone dello stadio (ma forse qualcuno dovrebbe dirgli che sono gia' state inventate le radio da un bel pezzo, e poi comunque se non mostravano il risultato significava che poteva essere solo positivo per i Rams...), al termine della partita, i giocatori di St.Louis si accalcavano intorno ad un televisore, ed esplodevano di gioia quando, a 1000 miglia di distanza, Paul Edinger calciava il Field Goal della vittoria per Chicago, che significava Playoffs. I Saints non sono parsi all'altezza delle loro ultime prestazioni, sebbene la difesa abbia portato abbastanza pressione sui passaggi (ma e' mancata soprattutto nelle coperture profonde e nel contenimento delle corse laterali). E' stato soprattutto l'attacco che ha mancato l'appuntamento. Se si eccettuano una coirsa da 40 yards di Jerald Moore nel primo tempo ed i drive che ah portato alla segnatura del 26-21, l'attacco dei Saints ha sempre stentato parecchio, ed ha subito molto l'aggressivita' di una stranamente ritrovata difesa dei Rams. Tra una settimana ci sara' la rivincita: stesse squadre, stesso campo, ma stavolta chi perde e' fuori, e se anche i numeri sono a favore dei Rams, bisognera' comunque vedere quale delle due squadre sapra' mantenere la giusta concentrazione sulla partita e sull'avversario. |