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Nel giorno del probabile addio al 3com park da parte di uno dei migliori ricevitori di tutti i tempi, Jerry Rice, il suo successore Terrell Owens pensa bene di non farsi rubare troppo la scena, battendo un record vecchio di cinquant'anni. Con le sue 20 ricezioni in una partita, Owens supera le 18 che Tom Fears totalizzo' nel 1950 con i Los Angeles Rams contro Green Bay. Ma, record a parte, e' stato il grande giorno di Jerry Rice. Durante la partita i tifosi hanno a piu' riprese intonato il suo nome, e grande commozione a fine partita per il giro di ringraziamento da parte dell'ultimo pezzo della storia di questi ultimi vent'anni al di qua' del Bay Bridge. La partita e' stato piu' che altro un contorno alla festa, anche perche' oramai priva di significato per entrambe le compagini, gia' ampiamente fuori dalla corsa per i playoffs. | I Niners hanno confermato quanto di buono hanno fatto vedere quest'anno in attacco, con Garcia ancora in cattedra pronto a lanciare oltre 400 yards ancora una volta. Non che l'avversario fosse un test probante, ma anche la difesa ha fatto la sua parte, concedendo poco o nulla ai
Bears, che hanno finito con dei numeri davvero miseri in attacco: 8 primi
downs, 104 yards di total offense e mai una volta oltre la meta' campo. Le marcature di San Francisco sono venute ad opera di Clark ed Owens, entrambi imbeccati da un ottimo Garcia, intervallate da un Field Goal di Wade Richey per il 17-0 finale. |
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Per mantenere il vantaggio sui Rams nella corsa al titolo divisionale, i Saints dovevano assolutamente portare a casa l'intera posta dalla storicamente difficile trasferta del 3com Park. Tutto sembrava perduto quando, al termine del primo tempo, i Niners conducevano 14-3, e soprattutto l'attacco dei Saints era stato completamente neutralizzato, con Brooks costretto a correre per salvare la pelle ed un total offense ridicolo: 98 yards di cui solo 3 su passaggio. San Francisco invece sembrava in gran forma. Garcia conduceva alla perfezione i suoi per due lunghi drives, e si incaricava anche di segnare personalmente, e la giornata sembrava segnata per entrambe le squadre. Tanto piu' che nel secondo tempo i Saints orchestravano una rimonta tutto sommato ben controllata da San Francisco, che rispondeva sempre colpo su colpo, lasciandosi avvicinare ma non superare nel punteggio. Quando poi Garcia trovava Owens in TD dopo un passaggio di 69 yards a 8:27 dal termine per il 27-17, sembrava proprio che per i Saints non ci fosse piu' nulla da fare. Ed invece il miracolo avveniva. Prima Brooks coronava un rapido drive con un passaggio da 22 yards per Willie Jackson e poi, dopo il punt dei Niners, portava sotto i suoi chiudendo personalmente un quarto down e trovando il TE Poole sulla una yard, da dove Terry Allen avrebbe segnato il TD della vittoria. | Ancora un paio di brividi quando Chad Morton sembrava perdere un fumble oltre la end zone (il che avrebbe ridato la palla ai Niners sulle proprie 20) ma l'azione veniva negata dal replay, e quando Terrelle Smith perdeva palla sulla una yard, con i Saints all'affannoso quanto provvidenziale recupero. Jeff Garcia, nonostante i due intercetti, ha disputato un'altra bella partita, ben supportato come al solito dal suo corpo di ricevitori, ma l'eroe della giornata e' certamente Aaron Brooks. Sostituto dell'infortunato Jeff Blake, Brooks ha dimostrato finora di saper dirigere l'attacco con autorevolezza e, dopo l'infortunio di Ricky Williams, si e' sobbarcato tutto il peso dell'attacco. Ieri addirittura si e' trasformato in runner, per sfuggire alla forte pass rush avversaria, finendo la partita con oltre 100 yards di corsa. La corsa e' ancora aperta quindi, e dopo la formalita' di settimana prossima (quando i Saints troveranno i derelitti Falcons) tutto si ridurra' all'ultima giornata, nello scontro diretto con i Rams che mandera' una delle due a casa e l'altra ai playoffs. |
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La storia dovrebbe insegnare qualcosa, ma evidentemente c'e' chi la storia la dimentica troppo in fretta. Stiamo parlando di Dennis Green e di Randy Moss, che avevano infiammato il prepartita con le loro dichiarazioni su quanto poco valessero i Rams rispetto ai Vikings. La stessa cosa accadde lo scorso Gennaio, in occasione della semifinale di Conference, dove i Vikings furono strabattuti dai Rams, ed ora come allora gli arieti di St.Louis hanno risposto alle critiche ed alle insinuazioni sul campo, con una vittoria che non lascia adito a polemiche o recriminazioni. Sempre in controllo della partita fin dal kickoff iniziale, i Rams hanno giocato una gara intensa e concentrata, sfruttando i punti deboli della difesa di Minnesota e soprattutto non commettendo tutti gli errori che avevano contraddistindo le ultime tre sconfitte. Non un fumble, non un intercetto, nemmeno un passaggio forzato senza ragione: i Rams sono stati perfetti in attacco, dove hanno preso cio' che Minnesota gli concedeva, e determinati in difesa, dove Smith e' stato ben contenuto, Culpepper ben pressato e la coppia Carter/Moss annullata quasi totalmente (eccettuato per un TD di Moss veso fine partita). I Rams hanno addirittura ricoperto un onside kick, cosa che quest'anno non gli era ancora riuscita e che era costata parecchio in altre occasioni, e questo la dice lunga sul come i Rams hanno affrontato questa sfida. Holt ed Hakim, che settimana scorsa avevano combinato per cinque fumbles (senza contare i passaggi droppati), hanno risposto da par loro: Holt con quasi 200 yards ricevute, nessun drop ed una prestazione maiuscola, Hakim con un paio di ritorni di punt alla sua maniera, di quelli cioe' in cui il ritornatore scompare per apparire improvvisamente tre yards oltre i placcatori. | Warner e' stato semplicemente perfetto, completando i primi 11 passaggi consecutivi per 152 yards (alla fine avra' un incredibile 27/32 per 346
yards), mettendo la palla sempre in mano o tra i numeri dei ricevitori. Marshall Faulk e' stato grandissimo, segnando 4 TDs su corsa (record personale e della franchigia), ma soprattutto mostrando una velocita' ed una rapidita' di esecuzione che fanno stentare a credere che solo due mesi fa aveva unginocchio da ripulire in
artroscopia. E che dire della difesa? La linea difensiva ha costantemente creato pressione su Culpepper, stoppandolo anche in quegli scramble che sono diventati il segno distintivo di questo giovane QB emergente. Superlativo Fletcher, sempre pronto a chiudere sulle corse e sugli screen, e superlativo anche McCleon, che aveva il difficile compito di marcare Moss. Questa vittoria, oltre a dare morale ai giocatori in vista del prossimo monday night contro Tampa Bay, ha anche dimostrato che Martz ed i suoi assistenti sanno preparare un game plan che sfrutti contemporaneamente le migliori caratteristiche del proprio attacco e le debolezze della difesa che si trovano di fronte. L'unica strada per i playoffs per i Rams e' la vittoria, poiche' a parita' di record il vantaggio va ai Saints, ma mantennedo questa concentrazione e disciplina, le cose dovrebbero essere piu' semplici di quanto non lo siano state nelle scorse tre settimane. |