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NATIONAL FOOTBALL CONFERENCE
EAST DIVISION
by Carlo Mantovani

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  Arizona Cardinals 16 – Washington Redskins 15

Incredibile vittoria dei Cardinals che, davanti al proprio pubblico, ritrovano l'orgoglio e sorprendono i favoritissimi Redskins. La vittoria, importantissima anche per il nuovo coach Dave Mc Ginnis, porta la firma di un fuoriclasse, un veterano mai domo, uno che gioca da 10 anni per una squadra perdente, ma non ha intenzione di abbandonarla: con due big plays nel primo quarto, Aeneas Williams, cb numero 35 sei volte all-pro, ha deciso la partita. Dopo un bel drive i Redskins si apprestano a varcare la end zone, ma Stephen Davis, anche oggi sopra le 100 yds, perde la palla: come un falco, Williams raccoglie l'ovale all'interno dell'area di meta e, intravisto un varco all'esterno, corre per 103 yds verso l'end zone avversaria, realizzando il più lungo ritorno di fumble della storia NFL, una sola yard meno di quello messo a segno nel '72 dal mitico Jack Tatum. Non pago, Williams blocca anche il drive successivo: questa volta intercetta Jeff Gorge, alla sua prima partita da titolare con i Redskins, per l'infortunio di Brad Johnson. Ne scaturisce un fg di Blanchard che porta il punteggio sul 10 a zero a metà del primo quarto. Uno svantaggio non certo impossibile da rimontare, ma i Redskins di Domenica, come ammette Norv Turner , hanno commesso troppi errori: oltre al fumble di Davis e ai due intercetti subiti da George, rimane la discutibile prestazione del il kicker Heppner, riserva della riserva.  Heppner (che Lunedì è stato tagliato) alla fine ha ha infilato tre fg, ma ha anche sbagliato parecchio: ha mancato un calcio addizionale dopo l'unica meta di Washington (una corsa di Davis da 1 yd) e ha fallito due importantissimi fg nel quarto periodo (il primo, da 33 yds (!), favorito da un intercetto di Deion Sanders ai danni di un confuso Plummer), che, presumibilmente, avrebbero dato la vittoria ai Pellerossa. E così Washington non è riuscita a concretizzare l'evidente supremazia nel gioco d'attacco e nelle yds conquistate (quasi il doppio: 331 a 178!), facendosi superare da Arizona nel conto dei td: infatti Michael Pittman non ha problemi a entrare in end zone (corsa di 8 Yds), dopo che un altro big play, questa volta un ritorno di kickoff da 72 yds dello speedster Mar Tay Jenkins, aveva distrutto il morale degli Skins.
Ovvio sconcerto tra i giocatori della Capitale (6-4)che, alla seconda sconfitta consecutiva, vede in pericolo anche il secondo posto nel girone; mentre è incontenibile la gioia di Mc Ginnis, alla sua prima vittoria come capo allenatore: effettivamente sotto la sua guida i Cards (3-6) sembrano aver ritrovato lo spirito giusto e giocano con determinazione del tutto nuova.
Philadelphia Eagles 16 (OT) Dallas Cowboys 13 

Vittoria in overtime per gli Eagles e clamoroso cappotto stagionale ai danni dei Cowboys: era dal 1990 che non accadeva! Dallas, che voleva a tutti i costi vendicare la brutta sconfitta casalinga nella prima di campionato, è incappata in un’altra giornata di grazia del giovane qb Donovan Mc Nabb, capace di lanciare per 228 yds (con un bel td pass per Autry)e di correre per altre 58, mettendo a segno molti “key plays” (tre corse oltre le 10 yds nel quarto periodo). Tipico caso i cui l’allievo supera il maestro: il suo idolo di gioventù Randall Cunningham, che tornava a Philadelphia dopo 5 anni, non è riuscito infatti ad andare oltre un misero 14 su 22 per 109 yds (con un intercetto – mortale  - in end zone) e sole 22 yds  di corsa in 9 tentativi: per lui qualche applauso e molti fischi. Anche il kicker David Ackers ha disputato una partita memorabile, concretizzando le magie di Mc Nabb: prima ha concluso,  con un calcio da 34 yds, un brillantissimo drive di 54 yds guidato dal suo qb nell’ultimo minuto di gara, mandando la partita ai supplementari;

poi, dopo che gli Eagles hanno recuperato un fumble dei Cowboys in overtime, ha messo a segno il fg della vittoria (favorito da tre completi consecutivi di Mc Nabb), costringendo Dallas alla seconda “sudden death” consecutiva bruciando ancora una volta il vantaggio iniziale. I Cowboys, infatti, erano avanti 10 a zero nel terzo periodo, grazie soprattutto al solito Emmit Smith, che, con l’ennesima grande partita (134 yds e un td), non smette di stupire per continuità e forza fisica. Da segnalare per gli Eagles anche la prestazione di Houh Douglas, al suo 13 sack stagionale, e del db Brian Dawkins, autore di un intercetto decisivo. Per Dallas (3-6) - come afferma Smith, - nessuna speranza se continua a commettere così tanti errori; per gli uomini di Andy Reid, invece, arrivano la sesta vittoria dell’anno e – soprattutto - la soddisfazione di aver agganciato i Redskins al secondo posto nella division.

Cleveland Browns 3 – NY Giants 24

E’ vero, ci sono un sacco di argomenti per ridimensionare le vittorie dei Giants: l’attacco è molto semplice, a volte noioso e  il loro calendario, sulla carta, è piuttosto facile. Ma sono adesso sono in testa alla division e, come dice il superveterano ot Lomas Brown, “sette vittorie sono sette vittorie!”. Ancora una volta l’attacco, confermando di non essere soltanto una macchina da corse, è stato illuminato dai lanci di Kerry Collins (19 su 31 per 257 yds  e 7 su 9 nei terzi down), quest’oggi autore di 3 td pass, tutti indirizzati ai suoi  ricevitori preferiti: due volte ha pescato il prestante Amani Toomer e ha poi combinato, per una meta da 28 yds,  con il velocissimo Ike Illiard. Più limitato del solito (terzo attacco sulle corse nell’NFL), alla fine, ma ugualmente importante l’apporto della ditta “Barber & Dayne” (64 e 53 yds rispettivamente):

ma è stata proprio questa la chiave del successo, come conferma coach Fassel:” I nostri avversari si aspettavano le corse e giocavano molto chiusi per fermarci: allora noi abbiamo cominciato a lanciare e li abbiamo sorpresi”. Grande prestazione anche della difesa, che agli avversari ha concesso solo un fg, nel primo quarto: in particolare va segnalata la prestazione del de all-pro Michel Strahan, autore di due sacks e dell’azione che ha condotto ad un intercetto su Pederson, quest’oggi titolare per i Browns. Ottimismo che sale alle stelle per i Giants (7-2), che Domenica prossima ospitano i Rams; sempre più in crisi, invece, gli uomini di Chris Palmer (8-2).

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