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ROBERTO LA ROCCA (Commissioner NWC)
Vediamo di andare per ordine.
Partiamo dai miei personali e limitate giudizi
sull’attuale situazione del f.a. in Italia; limitati in quanto non consono ne
posso essere a conoscenza di tutti i fatti e retroscena e le varie realtà
locali.
Il F.A. attualmente manca, come correttamente
indicato da Valerio, di una struttura capillare e coordinata nella sua azione;
si basa sul volontariato di pochi, con strutture e mezzi limitati.
Inoltre, a mio giudizio, la Leadership, e
dunque giuridicamente parlando il Potere Esecutivo, è limitato dal potere
incontrollato dei grandi Club, i quali sono presenti nella Federazione, come
tutti d’altronde, per gestire i loro particolari interessi.
Questo male d’origine, ovvero lo strapotere
dei grandi Club che limita e condiziona lo sviluppo del Movimento, fù un
qualcosa individuato anche in passate gestioni, quando si tentò di creare
Consigli Federali antagonisti ai grandi Clubs, composti da Presidenti di Squadre
“minori” (Crotone, Firenze, Cagliari, Piacenza ecc. ecc.) – purtroppo l’unica
leva di forza che esiste attualmente è quella del denaro, chi ne ha l’adopera,
chi non ne ha stà a filosofeggiare.
Da qui la necessita, individuata con differenti
scopi finali da parte di tutte le Gestioni Federali, di usufruire dei soldi CONI
per creare un’indipendenza della Federazione dai grandi Clubs
Collassata la fonte d’introiti CONI, e non
sostituita con altri potenziali finanziatori quali la NFL Europe ed affini, per
i motivi che conosciamo tutti, la Federazione, intesa quale Organo Nazionale
collegiale e non come il Sig. Cantù o chi per esso, si è trovata completamente
evirata, e con una possibilità di azione più che limitata.
Inoltre dal 1992 fino al 2000 nessun Consiglio
Federale ha lanciato e perseguito un serio programma di sviluppo giovanile,
imponendo alle Società delle regole comune, anzi, demandando invece totalmente
alle Società qualsiasi tipo di iniziativa in tal senso.
Siamo arrivati ad oggi alla situazione,
giustamente stigmatizzata da Valerio come di collasso, in cui una Federazione
riesce a malapena ad organizzare un’attività agonistica che soddisfi le
esigenze minime delle Società più grandi e più solide, demandando all’auto-convocazione
delle Società minori l’organizzazione di tutto il resto (in se per se un’aberrazione,
in quanto il Consiglio Federale è l’espressione del voto dell’Assemblea
Generale, dunque le squadre si dovrebbero auto-convocare per fare qualcosa per
cui hanno già deciso e votato).
Primo gesto “innovativo” della presente
gestione è stato quello di focalizzare le poche risorse, sia economiche che
umane, in un programma di sviluppo Junior, tramite, ovviamente la creazione di
una selezione nazionale, SU BASE MACROREGIONALE.
Lungimiranza tecnica? Voglia di allargare la
base di atleti? Probabilmente anche questo, ma di base pura e semplice
sopravivenza economica.
Perché la NFL Europe fino a quando una
Federazione non partecipa con una propria rappresentanza ai Tornei Europei
Junior, cioè Campionato Europeo per Nazioni U19 (tackle 11) Campionato Europeo
per Nazioni U17 (tackle 7) Campionati Europei per Nazioni (flag) U15 ed U 13,
non è disposta ad investire in quella Nazione – al contrario, base la
partecipazione a TUTTI questi tornei, più la possibilità di censire ALMENO UN
CENTINAIO DI SQUADRE DI FLAG in attività sul Territorio, NFL Europe è pronta
ad investire in maniera PESANTE, sia economicamente sia come supporto media.
E dal CONI soldi non ne arriveranno più,
probabilmente più a nessuno!!
Ma a questo punto sorge un problema – come
fare a convincere le Società ad investire risorse in questi settori?
Una Società media di F.A. ha già grossi
problemi, al di là di quelli palesi ed ovvi di giocatori e soldi, ad
organizzare e gestire un campionato senior di 6/8 giornate all’anno più uno
Junior di 4/6 giornate, immaginiamoci sbatterci dentro anche il flag che non
interessa a nessuno in primis, e che poi deve essere organizzato in orari post
scolastici e non serali, vista l’età a cui è indirizzato – per di più ci
sono i costi dei campi, dell’attività agonistica e il problema di reperire
tecnici e dirigenti disponibili il pomeriggio : insomma un incubo logistico per
una società che abitualmente si basa sul lavoro di 4/5 persone
Allo stesso tempo il reperire ragazzi di 17/18
anni da far giocare nelle Junior è un dramma – a quell’età se sei uno
sportivo sei già inserito in qualche disciplina, se sei uno che di sport non ne
fa il problema è farti diventare un atleta in un paio di mesi (sig).
La creazione di Conferences Macroregionali
attualmente appare come l’unica strada percorribile :
Bassi costi di gestione per le Società
Maggiore interazione e collaborazione su
territori omogenei
Possibilità di organizzare un’attività
agonistica significativa (un ragazzo di meno di 22 anni non si può accontentare
di giocare 6 partite all’anno, quando volley, basket, lo stesso rugby, gli
offrono tornei di almeno 20/22 partita all’anno) con una richiesta minima d’impegno,
anche temporale – ricordiamoci che un ragazzo U18 deve anche studiare, ed ha
altri interessi ludici oltre lo sport , ed il perdere un week end intero per
trasferte o partite non può essere così allettante
Come organizzare il tutto e farlo girare? Mi
sembra che le estrapolazioni di Valerio, per quanto partano da alcuni analisi
non pienamente corrette (vedi il mio post circa NWC) siano abbastanza valide –
mi riservo di chiedere spiegazioni dopo una seconda e più attenta lettura.
Il tutto però si basa su di un interrogativo
cosmico, forse proprio quel paso indietro che richiede Valerio a Cantù.
Dalla base al vertice bisognerà fare delle
scelte MERITOCRATICHE, e non tanto di persone allineate; persone sicuramente
disposte a condividere il progetto, ma anche libere di criticarlo, ovviamente
costruttivamente, durante il suo svolgimento, in modo da apporre le giuste
correzioni in corso d’opera. Perone disposte a sacrificarsi in prima persona
per il bene del Movimento, a discapito dei Club di appartenenza – una vera e
propria classe dirigente federale
Ovviamente persone preparate e non improvvisate
Ci sono abbastanza persone in Italia
disponibili per coprire tutti i livelli indicati?? Sembrano poche, ma per il
tipo di lavoro da fare vi assicuro che sono tantissime
Secondo – le Squadre sono disponibili a “blindare”
la Federazione per un periodo medio/lungo – ad una prima lettura, se quanto
scritto venisse realizzato alla lettera, ho l’impressione che assisteremo alla
diaspora di alcune Società verso lidi frequentati da sirene più accattivanti