STEELERS - PATRIOTS: Ha detto bene Kordell Stewart nel dopo gara: "non sempre la squadra migliore
vince". Domenica, a Pittsburgh, gli Steelers, più completi e solidi, sono
stati battuti da una squadra, i Patriots, che ha saputo in modo brillante disegnare una difesa capace di bloccare quasi completamente il gioco sulle
corse degli avversari. Si pensava che, nonostante le 5 settimane di stop, Jerome Bettis avesse recuperato completamente dal problema all'inguine, e
invece il "bus" è sembrato lento e incerto fin dalle prime portate, probabilmente segnato, più che dai postumi dell'infortunio, dalla lunga
inattività; il merito di New England è ancora più evidente, però, se si
pensa che Stewart ha messo a segno soltanto una lunga corsa, nelle fasi iniziali della gara, e che Amos Zereoue di yards sul terreno ne ha
guadagnate soltanto 11.
La difesa di Bill Belichick, preparata soprattutto per fermare Bettis, ha chiuso tutti i varchi interni ai RB avversari, costringendo Bill Cowher a
provare, con scarsi risultati, diverse corse laterali; l'impossibilità di
guadagnare yards sul terreno ha così messo molta pressione sulle spalle di
Stewart, che ha dimostrato ancora una volta di non sopportarla affatto. La
stagione di Kordell è stata molto buona, ma il merito va in gran parte al
gioco sulle corse di Pittsburgh, che ha fatto sì che Stewart raramente dovesse vincere le partite con il suo braccio; domenica, ancora una volta,
l'ex QB di Colorado è crollato nel momento clou, lanciando in successione
due intercetti decisivi.
Dall'altra parte, è veramente notevole quello che è riuscito a fare Drew
Bledsoe; dopo mesi di inattività, è entrato in campo in un momento chiave, e
come se non avesse mai smesso di giocare, ha guidato New England ad un importantissimo TD nel finale del primo tempo, completando 3
passaggi di fila e prendendo anche una botta molto simile a quella che gli aveva
provocato grossi guai fisici a settembre. Chissà se i Pats avrebbero vinto
con Brady in campo fino alla fine...l'ex QB di Michigan, di certo, si muove
meglio di Bledsoe e tende a lasciar andare il pallone più rapidamente di quest'ultimo, ma Drew è più preciso e ha un braccio migliore, come si è
visto quando, subito dopo l'intervallo, in uno dei momenti chiave della gara, New England ha abbandonato le corse, e nonostante ciò ha tolto un bel
po' di tempo dal cronometro grazie soltanto ai precisi lanci di Bledsoe, aiutato anche dalla sua linea d'attacco, che per tutta la gara ha difeso in
maniera superba i continui blitz degli Steelers.
I Patriots, poi, hanno approfittato bene della debolezza degli special teams
avversari; il ritorno di punt in TD di Troy Brown, soprattutto, è in gran
parte un "regalo" della male organizzata squadra di copertura giallonera. I
2 TD segnati su ritorno sono stati importantissimi, perchè hanno costretto
gli Steelers a giocare sempre in svantaggio, e quindi a mettere la palla in
aria; la difesa sulle corse di New England così non si è stancata e non ha
perso efficacia nei minuti finali.A fine gara, quando gli bastava inginocchiarsi due o tre volte con la palla
per permettere ai Patriots di timbrare il biglietto per New Orleans, Bledsoe
ha trattenuto a stento le lacrime; proprio contro Pittsburgh, sull'enorme palcoscenico di una finale di conference, Drew ha dimostrato che forse
troppo presto Belichick ha deciso di mettere da parte il titolare di tanti
anni per dare spazio al giovane Brady.
Quello che è certo è che domenica è rinata una controversia che era stata
messa a tacere dai continui successi di New England; i giornalisti di tutto
il mondo si leccano i baffi, preparandosi a travolgere per una settimana Belichick con la stessa domanda...
RAMS - EAGLES: Ancora una volta, il grande protagonista della vittoria dei Rams sugli
Eagles è stato Marshall Faulk. Stavolta, c'entrano poco le uscite dal backfield per ricevere il pallone; a fare la differenza sono state
soprattutto le sue corse nel secondo tempo. Con gli Eagles in vantaggio 17-13 all'intervallo, infatti, coach Mike Martz ha deciso di rimettere le
cose a posto mettendo a ripetizione il pallone nelle mani dell'ex stella di
San Diego State, e, come per magia, l'inerzia della gara è completamente girata a favore di St.Louis.
Fino a quel momento, era stato solo il fumble di Donovan McNabb a inizio gara a permettere ai Rams di rimanere a contatto con gli Eagles; la difesa
di St.Louis era riuscita sì a contenere le escursioni del QB avversario fuori dalla tasca, ma il potente attacco dei padroni di casa aveva messo a
segno solo due drive validi conclusi con due calci di Wilkins, più un terzo
al termine del quale il kicker aveva preso il palo. Merito di una prova particolarmente ispirata della difesa degli Eagles, che all'inizio ha pagato
poco i problemi fisici di Troy Vincent ed è stata spinta da una serie di ottime giocate di Brian Dawkins; praticamente inesistente, invece, Hugh
Douglas, tenuto bene a bada dalla linea d'attacco dei Rams per tutta la gara.
Nel terzo periodo, 22 dei 28 giochi offensivi di St.Louis sono state corse,
e una volta che la difesa avversaria ha dovuto concentrarsi su Faulk,
Warner, che nel pregara si era sottoposto ad una iniezione antidolorifica per i problemi addominali, ha cominciato a carburare, e ha più volte trovato
Isaac Bruce per diverse giocate importanti. La difesa dei Rams, che nel primo tempo, pur contenendo McNabb, ha concesso un po' troppo all'attacco di
Philadelphia, ha preso coraggio, e ha concesso solo 7 punti dopo l'intervallo; ottima, in particolare, la prova dei defensive linemen Leonard
Little e Grant Wistrom, chiamati al compito di contenere McNabb all'interno
della tasca e riusciti a mettere spesso molta pressione sul QB degli EaglesA St.Louis poteva costare caro il field goal sbagliato da Wilkins nel primo
tempo, e anche la mancata conversione da due punti nel terzo quarto, quando
il tight end Ernie Conwell ha lasciato cadere un facile pallone; con i Rams
sopra di 12 e meno di 7 minuti da giocare, Philadelphia ha tenuto viva la gara segnando un TD, ma quando gli Eagles hanno ripreso il possesso
dell'ovale, è stata l'ennesima grande giocata di Aeneas Williams, che, guarda caso, è nativo di New Orleans, per chi non lo sapesse sede del Super
Bowl.
Comunque, i Rams hanno faticato molto più del previsto, e anche se Bill Belichick non ha certo bisogno di aiuto per quanto riguarda gli schemi
difensivi, forse un'occhiatina approfondita a come gli Eagles hanno rallentato, almeno nel primo tempo, l'attacco di St.Louis, dovrebbe darla.
Ora, Warner e compagni arrivano al Super Bowl favoriti di 2 TD, con una forte possibilità di vincere il secondo titolo in tre anni; nell'NFL
odierna, in cui la free-agency rende quasi impossibile mantenere unite le squadre vincenti, non è una bestemmia parlare di inizio di una "dinastia".
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