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21 | 27 | |||
Nel
Monday Night che proponeva lo scontro al vertice tra le due conference ha
la meglio la AFC, rappresentata da un team i Titans, che, guidati dal
bravissimo Jeff Fisher, minacciano seriamente di ripetere, almeno, il
risultato dell'anno scorso: la concentrazione, il "Killer
instinct"e la capacità di sopportare gli infortuni sono infatti
qualità preziose che si ritrovano, puntualmente, nelle squadre da
Superbowl. Nella settimana di Halloween, è toccato al diabolico cb di Tennessee Samari Rolle l'onore di pronunciare la fatidica frase "dolcetto o scherzetto?": ed è finita con lo scherzetto, un duplice scherzetto! Primo scherzetto: allo scadere del secondo quarto, a pochi secondi dall'intervallo e sul punteggio di 7-13, il qb dei Redskins Brad Johnson tenta di ridurre il distacco, ma il suo ultimo passaggio viene intercettato dal cb avversario che, a tempo scaduto, invece di inginocchiarsi, prova il ritorno e, dopo una travolgente galoppata di 81 yds, si ritrova in meta: e Tennessee va, improvvisamente a più 13, un divario che gli uomini di Norv Turner non riusciranno più a colmare. Secondo scherzetto: dopo aver rimontato sino a 21-27, grazie alle mete di Davis (1yd run) e Centers (3 yds catch), e pur avendo dimostrato di mantenere una certa consistenza in attacco, nonostante l'assenza di molti titolari, Washington cerca, a due minuti dal termine, di piazzare la meta del sorpasso. |
Ma
ancora una volta Samari Rolle, destinato a diventare un all-pro, mette le
sue mani su un pallone indirizzato ad un avversario e intercetta Johnson
per la seconda volta, mettendo così fine alle speranze dei Pellerossa. Nella squadra della Capitale da elogiare, innanzitutto, la prestazione della linea di attacco, che, nonostante gli infortuni, offre una buona prestazione sulle corse con il solito Davis a macinare yds; buona anche la prestazione della difesa che ha consentito all'attacco avversario di segnare una sola volta (con un td pass di McNair per il te Wycheck) e soltanto a metà del quarto periodo. Ha deluso, invece, la prestazione degli special teams, soprattutto in copertura: il primo td dei Titans viene infatti da un ritorno di punt che il velocissimo WR Derrick Mason ha concluso in meta, dopo una entusiasmante galoppata di 69 yds. Nelle file dei Titans, invece, da sottolineare la prova di Edie Gorge, un fuoriclasse decisivo anche se infortunato ad un ginocchio, e la grandissima prestazione della difesa: Kenny Holmes, de, ha pressato il qb avversario per tutta la partita e la secondaria, con Walker il l'onnipresente Rolle, ha letteralmente annullato i ricevitori avversari, compreso un Connell mai in partita. Mentre Tennessee (7-1) festeggiala settima vittoria consecutiva, la striscia dei Redskins (6-3) si ferma a 5: e per l'impaziente proprietario Dan Snyder un'unica certezza: per oggi, niente dolcetto! |
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24 | 7 | ||||
Continua
la Marcia silenziosa dei Giants, che ottengono la sesta vittoria
stagionale contro una squadra, gli Eagles, di cui, come si dice in gergo
sportivo, sembrano "avere il numero". Guidati da un ottimo Collins (22 su 37 per 253 yds 2 td e nessun intercetto) infatti, i "cittadini" dell'NFL accumulano subito un consistente vantaggio: le mete di Dayne (1 yd run) e Amani Toomer (27 yds td catch) portano il punteggio sul 14 a 0 e così si conclude il primo tempo di gioco: l'attacco degli Eagles, con un McNabb stranamente inefficace (solo 10 su 31 per 121 yds, 1 td pass e un intercetto), non riesce a combinare quasi nulla e fallisce (fg sbagliato da Akers) l'unica possibilità di mettere dei punti sul tabellone. E alla ripresa delle ostilità il discorso non cambia: l'unica marcatura di Philadelphia in tutto l'incontro arriva soltanto a 4 e 25 nel quarto periodo, grazie ad td pass di Mc Nabb per Il wr Charles Johnson. |
Per
i Giants, che aggiungono altri 10 punti con un fg di Da Luiso e una corsa
del rb Montgomery, si rinverdisce la tradizione, instaurata da Bill
Parcell negli anni '80, del "Ball controll Offense": alla fine
sono addirittura 43 i minuti di possesso dell'ovale, ad un passo dal team
record, stabilito nell'83 (sempre contro gli Eagles!). Sconcertato Andy Reid, coach di Philadelphia (5-4): "Dobbiamo riprendere la lavagna in mano e trovare qualche soluzione. In tutte e due le partite (contro i Giants) abbiamo giocato molto al di sotto delle nostre possibilità". Per la squadra di Jim Fassel, invece, una grande soddisfazione, che sarà divenuta grandissima dopo la sconfitta di Washington nel Monday Night, che proietta i Giants (6-2) in testa alla division. |
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17 | 23 | ||||
I
Cowboys finiscono le munizioni sul più bello e mandano jn fumo il
vantaggio accumulato ad inizio gara. Tre turnovers hanno condannato Dallas
in questa battaglia tra "poveri" e permettono ai Giaguari della
Florida di evitare la sesta sconfitta consecutiva e probabili sanzioni
corporali del militaresco coach Tom Coughlin. Brunell, dopo il
"discorsino" dell'allenatore e in piena "tradizione
Halloween", si risveglia dai morti e mette finalmente a segno una
prestazione degna del suo nome: 20 su 24 per 231 e 3 td. Per Dallas invece, come per Washington, un bello scherzetto: oltre alla partita, Dave Campo perde infatti anche il suo innegabile leader, Troy Aikman, condannato all'iinfortunio: questa volta è stato un placcaggio del terribile de Tony Brackens a metterlo ko: l'eroico qb, pur dolorante, è rimasto in campo e ha concluso il drive di apertura con un bel td pass per il te Jackie Harris |
ma
nella serie successiva ha dovuto cedere alle fitte alla schiena, che
nemmeno un'iniezione di antidolorifico ha potuto alleviare. E così, alla
fine del primo quarto, è entrato l'anziano Randall Cunningham, che però
ha dato subito l'impressione di non essere in giornata e infatti, dopo due
soli passaggi, viene intercettato. Nonostante l'ennesima partita di Emmit
Smith oltre le 100 yds, all'attacco di Dallas è manca il tocco decisivo e
il "dolcetto" della giornata è andato a Jacsonville che, nel
supplementare piazza una zampata degna dei Giaguari: con un preciso
passaggio da 37 yds, infatti, Brunell trova in meta, per la seconda volta,
lo sconosciuto wr Whitted, che ha brillantemente sostituito l'infortunato
Jimmy Smith. I Cowboys (3-5) sprofondano, mentre i Jaguars (3-6) tirano un sospiro di sollievo e, forse, non diventeranno la barzelletta della stagione. |
10 | 21 | |||
Ancora una brutta sconfitta per Arizona e per il nuovo coach Dave McGinnis: anche quando giocano male, infatti, le squadre vincenti portano a casa la partita e i Saints, istruiti dall'ottimo Haslett, stanno veramente dimostrando di essere una franchigia vincente. Nonostante la prestazione di Plummer (mai così efficace nella prima parte della gara) abbia consentito all'attacco dei Cardinals di spezzare un vero e proprio incantesimo (Halloween!) segnando una meta nel primo quarto dopo 24 partite (passaggio di 3 yds per il te Hardy), ancora una volta sono stati i turnovers a bloccare Arizona: un intercetto subito dallo stesso Plummer è stato trasformato in una meta da uno spettacolare ritorno di 40 yds del lb Keith Mitchell e i saints hanno preso la testa. | Lo scarso rendimento del rushing game non ha però bloccato Ricky Wlilliams, che, dopo aver ricevuto uno screen pass da Blake e averlo corso per 16 yds, entra in end zone con una corsa da 1 yd, sigillando la vittoria, la quarta consecutiva, della squadra della Luisiana, che sembra proiettata verso in playoffs. Tutto da rifare, invece e vittoria rimandata per il nuovo allenatore dei Cardinals (2-6): dura la vita nel deserto, vero? |