SERIE A 2004

 

Marines Lazio vs Lions Bergamo20-6
(0-7, 0-0, 7-7, 0-3)

Marcatori: (LB) TD Bartinsky 63 yds run (Marone kick), (LB) TD Bartinsky 63 yds run (Marone kick), (ML) TD Peeke 7 yds run (Agretti kick), (LB) FG Marone 29 yds.

ROMA – C’è più di un motivo per cui i Lions Bergamo sono imbattuti da anni nel campionato italiano. Certo hanno la squadra più forte e completa, ma sabato sera al Fabio Senz’acqua di Roma questo non sarebbe bastato. A parte il Superbowl vinto a Bolzano con i Dolphins in volata due anni fa, non ricordavo una gara aperta fino all’ultimo dei Leoni in stagione regolare da secoli. Contro i Marines i campioni d’Italia hanno imbastito un unico vero drive d’attacco, il primo, poi non sono praticamente più riusciti a far gioco in attacco, subendo spesso le iniziative avversarie.
Ma non si è Lions per caso. Così, soffrendo in difesa e con una perla incredibile di Bartinsky, gli orobici hanno tenuto quanto basta, per poi chiudere con un field goal (una squadra vera deve avere anche un kicker affidabile) a 2’ dal termine. Sulla deludente prova offensiva, Bartinsky a parte, ha ovviamente influito l’assenza di Bucciol. Sangenette ha corso su qualche gioco rotto, ma la palla in aria non è il suo forte. Tanti i meriti dall’altra parte per i Marines, con Fieri in cabina di regia e Peeke a correre.
Martedì credo che le statistiche sanzioneranno una superiorità laziale, ai conti finali però sterile. I padroni di casa sono arrivati nella Red Zone avversaria ben quattro volte, ma in tutto hanno racimolato 7 punti. Splendida la prova della difesa, che primo drive a parte, ha contenuto bene i Leoni.
Marines in attacco per primi che non chiudono un 4° e 11 sulle 30 avversarie per questione di centimetri. Lions che trovano subito i ritmi giusti e vanno a segno con Bartinsky per il 7-0. Altro 4° down dei padroni di casa non chiuso sulle 17 offensive sempre per meno di una yard e Leoni che trovano lo stop con un incompleto in identica situazione. I Marines, con i lanci di Fierli e le corse di Peeke arrivano sulle 10 avversarie a 1’ dal termine del primo tempo, ma la difesa orobica non concede punti.
A inizio ripresa l’unico punt della gara, messo in aria dai Lions, poi di nuovo Marines a un 4° e 1, con Fierli che perde palla con un fumble per un 1° e 10 dalle 27 dei Lions. Bartinsky parte da sinistra, subisce almeno tre colpi, ma resta in piedi, rovescia il campo e termina la sua splendida corsa in end zone per il 14-0. Sembrerebbe la fine dei giochi e invece Peeke replica a fine terzo quarto per il 7-14.
Un gran ritorno di Rocchetti permette ai Lions di ripartire dalle 18 offensive, ma Sangenette in scramble si lascia sfuggire la palla, preda di Beccali. I Marines hanno così l’occasione della vita, perché la difesa avversaria mostra un po’ la corda, ma un lancio di Fierli viene deviato da un paio di mani e finisce preda di Pilenga. I Lions partono dalle 11 offensive, ma vengono addirittura portati indietro fino al 4° down. Marone da 29 yard calcia il field goal che di fatto chiude la gara, anche se negli ultimi secondi i Marines sono di nuovo sulle 6 d’attacco. Due incompleti e fischio finale.
Bartinsky MVP scontato, ma Peeke gli è dietro di centimetri.

Antonio Maggiora

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