HUDDLE INTERVIEW

Alex Gheser, qb dei Rhinos Milano campioni Nwc e Mvp della finale, risponde alle domande di Giorgio Sivocci sulla stagione 2003

D: Ciao Alex. Come ci si sente da MVP di una finale? Per quanto hai festeggiato?
R: Essere MVP di una finale è una sensazione grandiosa! E' un riconoscimento a cui ambivo particolarmente anche se quel giorno molti avrebbero meritato quel premio!

D: Prima di questo, quanti anni avevi giocato? Dove hai cominciato?
R: Mi sono avvicinato al football a 14 anni giocando per 2 anni come RB e poi come QB nella flag dei Pharaones di Garbagnate Milanese. A 21 anni ho giocato un anno nei Bulls Magenta (tackle football) sempre nel ruolo di QB. In seguito 2 anni di Winter League e uno in Silver League con i Falcons e infine sono approdato ai Rhinos! Insomma riassumendo non c'è stata grande continuità nella mia "carriera" da giocatore di football spesso a causa delle difficoltà economiche che incontravano le società!

D: Hai iniziato il campionato da riserva di Fiorentino. Durante l'inverno i coaches avevano già manifestato questa preferenza o a settembre siete partiti alla pari? Raccontaci i tuoi primi giorni ai Rhinos.
R: Penso che io e Fiorentino fossimo partiti alla pari anche se i coaches conoscevano meglio il suo gioco aereo visto che aveva già partecipato alla prima edizione della NWC! Nei primi giorni ai Rhinos io e mio fratello ci siamo detti: probabilmente non vinceremo molte partite quest'anno (tanti rookies con poca esperienza), ma l'ambiente è giovane, i compagni di squadra e i coaches sembrano simpatici, perché non provare? E siamo felicissimi di essere stati smentiti!

D: Quando prima dell'inizio della stagione hai saputo che sarebbe stato Fiorentino il QB partente come ti sei sentito?
R: Non è mai facile essere la riserva di qualcuno, ma ho imparato (anche dalle esperienze passate) che bisogna continuare ad impegnarsi negli allenamenti e dare il 150%, perché quando ti si presenterà l'occasione non dovrai dimostrarti incerto o impreparato, ma entrare in campo dando il massimo anche se dovessi giocare l'ultima e più insignificante azione della partita!
Comunque i nostri coaches hanno dato un'opportunità più o meno a tutti i componenti della squadra per dimostrare il proprio valore in campo, aspetto questo che ho apprezzato molto.

D: Che rapporto hai - se ne hai uno - con Fiorentino?
R: Abbiamo un buon rapporto io e Fiorentino, c'è una sana competizione, che spinge entrambi a migliorarsi. Mi dispiace per la decisione che ha preso e soprattutto la maniera in cui è stata comunicata! Non nascondo la mia gioia di essere diventato il QB titolare a tutti gli effetti.

D: E con i tuoi compagni Rhinos?
R: Sento che ho trovato non solo dei compagni di squadra ma anche e sopratutto un sacco di amici. Siamo veramente un branco, un gruppo unito, come si vede dalla partecipazione sempre numerosa ai vari ritrovi sportivi e alle feste organizzate da coach, dirigenza e giocatori stessi.

D: Nelle prime due partite sei entrato nel finale per un infortunio di Fiorentino, giocando benissimo, ad Alessandria addirittura vincendo la partita. Ti senti predestinato?
R: No non credo di essere predestinato o illuminato da chi sa quale aurea; so che ad Alessandria dopo l'intercetto (conseguenza di mancata concentrazione e troppa fretta) ero stra-deciso di rifarmi con il drive d'attacco successivo, mi sono detto io so di poter far molto meglio, adesso entriamo e segniamo!

D: Sei stato accusato di guardare solo The Bank Spaini in partita, ma dalle statistiche anche Policella e DeAntoni devono dirti grazie… Dicci qual è la verità.
R: Quando mi metto in posizione dietro al centro e inizio la chiamata DOWN ... SET ... guardo come si è disposta la difesa e sono talmente concentrato sulle varie tracce che verranno eseguite da lì a poco che non mi interessa il nome di chi si è posizionato come ricevitore,TE o RB, in quel momento lui sarà il mio ricevitore.

D: Posso dirti che i coach apprezzano molto la tua dedizione e la tua disciplina. Tu hai qualcosa da dire loro?
R: Ringrazio i Coach per la disponibilità e il tempo che dedicano alla squadra, ma un loro aspetto che apprezzo molto, come ho già detto in precedenza, è quello di aver cercato di far giocare tutti. Credo che l'esperienza sia un fattore fondamentale nel football ed entrare in campo, anche per poco, ti permette di prendere confidenza con il gioco. Sarà una piccola esperienza che andrà ad accumularsi con il tempo e ti permetterà di migliorarti come giocatore.

D: Ti sei portato a casa il pallone solo nella finale, ma per te quale è stata la tua partita più bella?
R: Non c'è una partita che mi sia piaciuta più delle altre anche se dalle statistiche la finale è stata la migliore.
La prestazione della finale non è stata unica e come tale irripetibile, posso fare meglio; ho visto la partita in videocassetta e ho potuto riconoscere i miei errori e trarne insegnamento per le partite future.
La mia partita più bella deve essere ancora giocata e sarà quella in cui il QB dei Rhinos completerà il 75% dei passaggi, farà 5 TDs pass e non lancerà nemmeno un intercetto!

D: E quella più brutta?
R: Sicuramente quella a Genova contro gli Squali, non so cosa mi sia preso, un calo di concentrazione, boh!! Quel giorno non ho dato un apporto significativo alla vittoria!

D: Vuoi dedicare a qualcuno questa vittoria e questo MVP?
R: Be, sicuramente vorrei dedicare MVP alla mia linea di attacco e ai miei RB che mi hanno difeso tanto e mi hanno dato il tempo necessario a lanciare, inoltre ai ricevitori e TE perché sicuramente senza l'impegno di tutti loro oggi non sarei MVP e soprattutto non sarei qui a festeggiare il titolo NWC! Un ringraziamento speciale va anche alla difesa che questa stagione ha dominato su tutte!

D: Nel 2004 sarai ancora un Rhinos? Se si, quale campionato ti piacerebbe fare e perché?
R: Senza dubbi nella prossima stagione sarò un Rhinos è impossibile lasciare un gruppo così affiatato!
Preferirei che i Rhinos continuassero per lo meno un altro anno con il football a nove, magari a livello nazionale come la Nine League. Questo ci permetterebbe di maturare ulteriormente sia in esperienza sia come gruppo, sempre più uniti per la vittoria! Sono felice, come è risultato dalle discussioni sul sito rhinospower.com, che diversi ragazzi la pensino allo stesso modo, vuol dire che non si sono montati la testa!

Giorgio Sivocci

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