Hogs Reggio Emilia vs Blacks Torino
Torino, Campo Cenisia 27 febbraio 1999.
Accidenti non trovo parcheggio, chissa' quanta gente sugli spalti del Cenisia. Scopriro'
poi che doveva esserci anche qualche altra manifestazione nei dintorni. Finalmente un buco
e via di corsa verso ... la biglietteria. Il costo del biglietto e' sempre quello e mi
danno anche il primo numero di "American Football", che bello. E il roster?
Chiedo io. Niente, vabbe'. Gli amici, che son gia' li, mi informano che siamo a meta' del
1° quarto e che l'unica segnalazione degna di nota e' un time out chiesto dai Blacks
perche' in otto in campo su una chiara situazione di punt da parte degli Hogs.
Inesperienza, penso io. Ora ci sono i Blacks in attacco. Piano piano, corsa dopo corsa ed
ecco che il #34, sfruttando un buon blocco sulla sinistra dello schieramento d'attacco,
entra in endzone. E sono 6 punti a cui segue l'exp. del #8 e fanno 7 (a 0). Dopo il
successivo kickoff, il #21 ospite si mette in evidenza con alcune corse di discreto
guadagno, mentre il gioco aereo ... ha ben poco di aereo. Arriva un altro punt e di nuovo
tanta confusione. Che spreco di time outs. L'attacco dei Blacks non va lontano ed e'
ancora punt: calcio altissimo e guadagno di ... 2,5 yards. Forse che sarebbe meglio
rivedere gli special teams? Comunque Reggio Emilia, dopo l'inversione di campo allo
scadere del 1° quarto, avanza ed il RB #33 va in touchdown, al quale non fa seguito la
relativa trasformazione. Blacks 7 - Hogs 6. Passano pochi minuti e troviamo ancora gli
Hogs in attacco, siamo sulla meta' campo dei Blacks, 3° down e lungo, corsa sulla destra
fermata proprio li' in dirittura di chiusura del down. Chiuso o non chiuso? Il referee non
ha dubbi: qui ci vuole la catena. Detto fatto, e cosi' ci si accorge che la tracciatura
del campo e' sbagliata. Niente paura vengono decretati 30' di sospensione per ritracciare
il campo. Grande impegno dei Blacks che in pochi minuti hanno ripulito le vecchie linee,
anche quelle giuste, ed hanno avuto in cambio un caloroso applauso dai pochi rimasti. Si
riparte. Viene correttamente dato il 1° down agli emiliani i quali lo sfruttano al
meglio, realizzando con una corsa del #44. Ancora niente exp. Siamo cosi' a 12 a 7 per gli
Hogs.Il secondo tempo va via senza ulteriori segnature e con un pubblico che non vede
l'ora che il referee alzi il pallone, per poter andare a scaldarsi da qualche altra parte.
Unica nota degna di essere segnalata e' il dodicesimo giocatore in campo da parte dei
Blacks su un punt degli emiliani. A parte il pubblico, nessun altro se n'e' accorto,
nemmeno il colpevole. Inesperienza dicevo ed inesperienza si e' vista. Gli emiliani hanno
vinto giustamente perche' hanno sbagliato di meno, ma entrambe le formazioni devono ancora
lavorare parecchio per togliere i troppi dubbi che palesavano i giocatori in campo. La
vecchia, cattiva, abitudine italiana di riservare agli special teams gli ultimi 5 minuti
dell'allenamento pregara, probabimente e' stata abbandonata. Ora si provano direttamente
in partita. I qbs non sono ancora abituati agli spazi piu' ampi rispetto al football a 8,
come le traiettorie dei ricevitori spesso sono troppo chiuse permettendo un buon gioco dei
difensori. Tuttavia si sono viste delle buone individualita' si tratta ora di amalgamarle
e di dargli una buona organizzazione di gioco. Quindi: buon lavoro a tutti.
Ah! Dimenticavo: per favore fate un bel roster da dare al povero pubblico che cosi' non
stara' piu' a chiedersi: ma chi e' quel numero xx che corre laggiu'?
[Grazie a Ilario Clemente]