Bresciaoggi 27/9/99

Bengals, vittoria col cuore

Centauri Bologna 24
Bengals Brescia  30

(0-6; 0-0; 12-0; 0-6. Overtime: 12-18)

ROSTER BENGALS BRESCIA
Attacco:
Daniele Orfeo, Brescianini, Chionchio, Compagnoni, Paneroni, Carletti, Petitpierre, Pilotelli, Fedrigolli, Ghiglione, Zammarchi, Canzini.
Difesa:
Caile, Direse, Terna, Davide Orfeo, Sigalini, Collalti, Corrado, Corti, Arnetti, Glissenti, Mariani, Valenti, Festa.

Allenatore: Diego Orfeo. Assistenti: Ferri, Bonassi, Luterotti.

Marcatori: Daniele Orfeo (touch down), Compagnoni (td), Carletti (td), Davide Orfeo (td), Carletti (td).

Nella trasferta a Castenaso, in casa dei Centauri Bologna, è successo di tutto nella seconda giornata della Winter League. Antonio Pieratelli, capo arbitro della terna di scena sul campo bolognese, aveva ricordato, in avvio di gara, che quest'anno il regolamento non prevede il pareggio, pertanto, in caso di parità, si devono disputare i supplementari (overtime). Nessuno, in quel momento, aveva interpretato come presentimento la nota del direttore di gara. La sfida è invece finita ai supplementari e ai Bengals ci sono voluti ben quattro tempi per piegare la resistenza dei padroni di casa, formazione scorbutica e tanto abile da non demordere neppure quando sembrava che le «tigri» potessero chiudere facilmente la contesa.

I bresciani si presentano in schieramento rinnovato, con il coach Diego Orfeo che rimescola le carte e dà fiducia a giocatori ritenuti ormai maturi per il ruolo di primo piano. Ecco così che vengono responsabilizzati Pierpaolo Pilotelli e il giovane Alberto Petitpierre che vestono i panni dei runner, mentre Corrado e Valenti sono inseriti in difesa, affiancati dai più esperti Caile e Corti. Esordisce nelle file bresciane il bagnolese Gianni Terna, già vice campione d'Europa e pluri scudettato con i Lions di Bergamo.

Il primo tempo è tutto di marca bresciana, nel bene e nel male. Le «tigri» sprecano di tutto, arrivando più volte a un passo dalla segnatura e vanificando il lavoro di preparazione con errori banali. La difesa recupera invece palloni su palloni e non dà spazio agli avversari, tutt'altro che sprovveduti, che hanno nell'americano Robert Landson, possente runner, il giocatore di spicco.

Nel secondo tempo la musica cambia. I bolognesi, con una partita in più nelle gambe e forse più preparati ai ritmi del campionato, mettono in difficoltà i Bengals tanto da pareggiare e passare poi in vantaggio con l'americano che conclude in touchdown due corse. A onore del vero la prima marcatura del colored è decisamente irregolare: il giocatore è uscito dal campo prima di entrare nell'end zone, quindi l'azione doveva essere fermata. Gli arbitri non vedono e le proteste dei Bengals sono vibranti, con Luca Arnetti che si lascia prendere la mano, offende la sensibilità del capo arbitro e viene cacciato. Il clima diventa infuocato e i Bengals peccano parecchio di ingenuità mancando della disciplina necessaria - dentro e fuori dal campo - a non offrire al direttore di gara il pretesto per infierire, come puntualmente accade.

Si arriva così ai supplementari, con i Bengals costretti pure ad alternare nel delicato compito dei quarterback i fratelli Daniele, titolare di ruolo infortunato al ginocchio, e Davide, stratosferico factotum autore di una prestazione eccezionale. Alla fine è il sigillo di Mauro Carletti, runner dalla classe limpida, a chiudere definitivamente il conto.

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