LA CRONACA |
1 | 2 | 3 | 4 | Finale | |
GIANTS Bz |
13 | 14 | 0 | 0 | 27 |
LIONS Bg |
7 | 20 | 22 | 0 | 49 |
Mvp: Tyrone Rush (Lions)
Mvp Italiano: Bernhard Mair (Giants)
Memorial Scandellari: Saul Valenzuela (Lions)
Aldilà del risultato finale, che ha visto i Lions vincere il
loro 4° titolo italiano, il rematch dello scorso Superbowl di Bolzano (stessi i
protagonisti anche allora) è stato senza dubbio una partita più interessante e
combattuta di quella dello scorso anno. Prima i Giants si sono portati in
vantaggio di due segnature e sembravano pienamente in controllo della partita,
poi faticosamente i Lions hanno controbattuto, ed ancora i Giants si sono
riportati in parità alla fine del 1° tempo mantenendo vivo l'interesse del
pubblico in una partita incerta e combattuta. Nel secondo tempo però Bolzano ha
avuto un calo di forma e concentrazione dovuto alla stanchezza, e come spesso
accade l'attacco dei Lions dopo una partenza "diesel" è esploso in
tutta la sua potenza. Molti sicuramente i protagonisti della partita. Da parte
bolzanina segnalerei, oltre al fenomenale RB #1 Reggie Greene che non era una
sorpresa per nessuno, il ritorno di Marcello Lio (#11) in cabina di regia,
autore di un'ottima prova. Ma la vera sorpresa (almeno nel 1° tempo) è
arrivata dal WR #80 Jerome Anderson che si è reso autore di ricezioni
spettacolari da NFL. Discreta prestazione anche della linea di difesa coi solito
#90 Diego Gennaro sugli scudi, e discreto esordio anche per il #35 Antonio
"Bodo" Federico (fratello di Lino dei Lions) autore di una discreta
prova. Per i Lions una menzione andrebbe all'intero attacco, ma sugli scudi il
solito #26 Tyrone Rush che ha polverizzato ogni record di corsa del Superbowl
correndo per ben 311 yards in 12 portate (media di 25.9 per tentativo!).
Precisissimo e freddo come sempre il QB #7 Dino Bucciol tranquillo anche nelle
situazioni più difficili, buone prestazioni anche del #86 Maurizio Barbotti e
del #9 Sergio Aguilar nel reparto receivers. In difesa in evidenza i linemen #76
Sal Valenzuela e #74 Lino Federico, ma soprattutto il LB #19 Marco Nessi vero
pilastro difensivo dei bergamaschi e presente in tutte le azioni cruciali.
Venendo ai dettagli la partita inizia dopo un acquazzone estivo che ha avuto
come effetto immediato quello di rendere il campo in sintetico del Vigorelli
viscido e scivoloso (ne hanno fatto le spese un po' tutti per il 1° tempo), e
secondario di risvegliare sciami di zanzare fameliche che hanno tormentato gli
spettatori presenti per tutta la sera. Discreta l'affluenza all'evento con circa
1100 presenti. Iniziano in attacco i Giants ed immediatamente Lio corre
personalmente e chiude il down, subito dopo il primo lampo della partita: Greene
corre come un razzo per 54y attraverso la difesa bergamasca per segnare il 1°
touchdown della serata e portare immediatamente in vantaggio i Giants per 7-0
(Gennaro trasforma). Non altrettanto fortunato il primo drive dei Lions che si
conclude dopo 3 tentativi infruttuosi ed una penalità con un 4° e 14 che
costringe i bianco/oro al punt. Rientra in campo caricatissimo l'attacco dei
Giants che chiude immediatamente il down con un lancio di Lio per il WR #91
Bernhard Mair da 16y, due corse poco produttive di Greene e poi i Giants
sfoderano la loro arma segreta: Anderson (capace di ricevere qualsiasi cosa gli
si scagli nel raggio di 5 metri con una facilità disarmante) riceve bene dalle
mani di Lio e porta i bolzanini in attacco sulle 26y off. dei Lions. Da quì
dopo una corsa di Green è ancora Anderson che, nonostante sia marcato stretto
da un DB bergamasco, riceve un lob spettacolare in end zone con la grazia e la
maestria di un professionista della NFL! La trasformazione non riesce e siamo
13-0 per i Giants coi Lions sotto shock. Ma arriva pronta la risposta
dell'attacco bergamasco. Il caricatissimo Rush prima da la carica ai suoi
compagni in panchina, poi riporta il kickoff return fin sulle 45y dif., da qui
corre e chiude il down sulle 41y off. Dopo una penalità, un corsa ed un lancio
incompleto siamo ad un 3° e 5 ed è Bucciol che corre personalmente ed arriva
fin sulle 20y off.; da quì Rush non fa sconti a nessuno e si invola
immediatamente in end zone. 13-7 (Lafata trasforma) ed abbiamo una partita.
L'inizio del secondo quarto di gioco vede il reparto offensivo dei Giants in
difficoltà, il #28 dei Lions Davide Donnini quasi intercetta Lio ed al 4°
tentativo si è costretti al punt. Tornano in attacco i Lions sulle 31y dif. con
un drive sofferto che vede due falli di offside mettere in serio pericolo
l'avanzata dei bianco/oro, ma ci pensa ancora Rush a correre 25y ed a portare i
Lions ampiamente nella metà campo dei Giants. Da quì un marchiano errore di
marcatura della difesa bolzanina permette a Barbotti di essere assolutamente
libero per il campo e di ricevere da Bucciol per una combinazione aerea da 47y
che si conclude in end zone con una schiacciata cestistica oltre il goal post.
Lafata trasforma e siamo 13-14, partita tesa e combattuta... Ma i Giants
evidentemente non ci stanno: partiti dalle 29y dif. Greene corre immediatemente
fino alle 47y dif., poi di nuovo fino alle 40y off. e sembra davvero
inarrestabile, ed ecco che è ancora lo spettacolare Anderson a ricevere con
classe da consumato professionista una bomba di Lio, viene fermato dalla difesa
bergamasca a sole 7y dalla meta. La difesa Lions sale quindi sugli scudi e
riesce a portare un sack su Lio col #76 Saul Valenzuela, si arriva ad un 3° e
10 per la end zone ma è ancora la classe superiore di Anderson che fa la
differenza: ennesima gran ricezione in end zone tra i DB bergamaschi. 20-14
(Gennaro trasforma). Ma ancora una volta l'attacco stratosferico dei Lions non
da agli avversari nemmeno il tempo di prendergli le misure: al primo tentativo
offensivo uno screen pass su Rush si trasforma in una corsa da 52y attraverso
l'attonita difesa bianco/blu che invano cerca di fermarlo, ed è ancora uno
spettacolare touchdown! La trasformazione viene bloccata e siamo ancora in
parità: 20-20. Mancano pochi minuti alla fine del primo tempo ma le emozioni
sono tutt'altro che finite. Un disperato drive dei Giants viene mantenuto in
vita da ben 4 (!) falli fischiati ai Lions per circa 50y (che rendono nullo
anche un sack) fino a che i bolzanini si trovano in attacco con un 1° down
sulle 18y off. ed ottime possibilità di andare negli spogliatoi in vantaggio.
Greene corre ed arriva ad un 1° and goal a 5y dalla meta e poi è ancora lui
che varca la end zone e porta il punteggio sul 27-20 (Gennaro trasforma).
Pochissimo al termine del quarto, ma i Lions si sa non hanno bisogno di tanto
tempo per segnare...! Partendo in attacco dalle 21y dif. Bucciol lancia bene per
Aguilar che semina per tutto il campo la difesa bolzanina e varca intoccato la
end zone tra la disperazione dalla panchina dei Giants. 27-27 (Lafata trasforma)
e partita assolutamente in bilico.
L'inizio del secondo tempo vede subito la svolta della partita, coi Lions
rientrati in campo più concentrati e determinati che mai ed effettuati gli
opportuni aggiustamenti in difesa per contenere i tre fenomeni offensivi dei
Giants (Lio, Greene, Anderson). Rush riporta immediatamente il kickoff sulle 41y
off., quì il drive bergamasco prende una svolta ad un 3 ed 11 con un lancio
ricevuto da Aguilar sin sulle 30y off. in campo Giants; e di nuovo il fenomeno
Rush spezza in due la difesa bianco/blu con una corsa che si ferma solo in end
zone. Viene tentata la trasformazione da 2 ed il TE #45 Piero rocchetti riceve
dalle mani di Bucciol: 27-35, sorpasso ed inerzia che passa tutta nelle mani dei
bergamaschi. Tornano in attacco i Giants, ma gli aggiustamenti difensivi di cui
sopra operati dai Lions permettono ai bergamaschi di controllare il multiforme
attacco di Bolzano, fino a che Lio sotto pressione lancia un pallone che viene
intercettato dal #11 James Pazak mettendo fine al tentativo offensivo dei Giants.
La difesa bianco/blù a questo punto è stremata ed ha già dato il 110% e viene
di nuovo duramente punita da Rush che corre nuovamente in touchdown dopo una
cavalcata da 58y che spezza innanzitutto il morale dei Giants e le residue
speranze di vittoria del volenteroso team bolzanino. Lafata trasforma, 27-42.
Anche in attacco la stanchezza si fa sentire, Lio subisce nuovamente un sack da
Valenzuela, ed a un 4° e 6 il drive dei Giants viene mantenuto in vita
solamente da un marchiano errore degli arbitri che chiamano un pass interference
ai Lions, col DB più vicino a circa 2 metri dal ricevitore su cui è chiamata
la penalità. Ma i Giants dopo due corse di Greene, ormai ben contenuto dalla
difesa bergamasca, si complicano la vita con un fallo per delay of game,
subiscono quasi intercetto da Donnini che defletta il lancio di Lio e poi è
Pazack che toglie la palla dalle mani di Anderson al 4° tentativo. Lions ancora
in attacco dalla 13y dif. ed è di nuovo Tyrone Rush Show: corsa fulminante tra
placcaggi rotti e tuffi dei difensori dei Giants fino a 4y dal touchdown. Il #23
David Mattiazzo si incarica poi di varcare la end zone. 27-49 (Lafata trasforma)
e fine della partita. In tutti i sensi, visto che l'ultimo quarto di gioco sarà
quasi tutto garbage-time, con entrambe le formazioni che danno ampio spazio alle
seconde linee in attesa di andare negli spogliatoi. Le cose migliori dell'ultima
frazione di gioco sono alcune azioni offensive del #44 dei Giants Gabriele Rossi
ed un'intercetto del #34 dei Lions Marco Polizzi che dopo un lungo ritorno
perdeva palla, l'attacco bolzanino ricopriva e gli arbitri vanificavano il
tutto. Poi un sack del #93 dei Lions Carlo Magni, una ricezione da 17y del #3
Matteo Soresini (sempre dei Lions) ed un intercetto del #3 dei Giants Paolo
Mazzolini che da al proprio attacco la possibilità di finire la partita col
possesso di palla e magari segnare dei punti. Alcune buone corse personali del
2° QB dei Giants il #13 Stefano Bonvecchio valgono la conquista di due primi
down, ma la partita finisce quì. C'è solo il tempo di festeggiare per i Lions
ora, che col 3° scudetto consecutivo vinto (4 in tutto) eguagliano un record di
Rhinos e Frogs, e dopo aver già vinto l'Eurobowl 2000 daranno l'assalto la
prossima settimana anche alla finale di Champions League contro gli svedesi
degli Stockholm Mean machines sempre al Vigorelli di Milano. MVP della partita
viene eletto Tyrone Rush (e non poteva essere altrimenti), MVP italiano è Mair
dei Giants ed il trofeo Memorial Scandellari per il miglior uomo di linea
difensiva va a Sal Valenzuela dei Lions.
-Marco Premi-