5 ottobre 2000

Milano, 01 Ottobre 2000
da Giuseppe Rizzello, Commissioner FIAF, Novembre 1994/Dicembre 1998

ADESSO BASTA ...

Alla cortese attenzione di chi é interessato alla verità dei fatti, o almeno all’altra campana (e non delle parole a perdere che tanto non costano niente perchè in ogni caso la colpa è sempre di qualcun’altro ... meglio se già defunto ... o se silenzioso per rispetto dei ruoli ...)

PREMESSA
Sono stato zitto sino ad ora per rispetto dei ruoli, della forma e della sostanza delle cose, e perchè, sopratutto, non trovo corretto considerare la diffamazione a mezzo internet come una forma di civile confronto; ma i ripetuti attacchi alla mia persona, ed al mio lavoro in qualità di Commissioner FIAF, sono ormai giunti al termine della possibile sopportazione; dopo aver chiesto in diversi modi di poter essere invitato ad una riunione delle società FIAF per spiegare la mia versione dei fatti, ovviamente senza successo, sono costretto a rispondere su queste pagine, in modo impersonale ma spero esauriente ...
Chi, senza conoscere la realtà dei fatti, legge quanto scritto e spacciato per Vangelo sui vari siti e mailing list relativi alla F.I.A.F., su Huddle etc., avrà certo una pessima opinione del sottoscritto; “er puzzone”, “uno dei magnamagna” etc. etc.
Sono stato zitto anche durante le varie campagne pseudoelettorali degli ultimi due anni, perché non mi si accusasse di partigianeria per uno o per l’altro.
A questo punto però, nel politichese tanto caro al sig. Cantù, per PAR CONDICIO vi chiedo di avere un pò di tempo e di pazienza a disposizione per leggere quanto segue, magari procedendo alla stampa della presente lettera per leggerla poi con calma; sono convinto ne valga la pena nonostente la lunghezza della presente.
Non vorrei che il mio silenzio, che è dovuto solo al rispetto per i mille problemi della Federazione, fosse scambiato per debolezza o peggio, per colpevolezza in merito alle mancanze che mi vengono attribuite da alcuni soggetti, che hanno solo ed unicamente a cuore il mantenimento della loro posizione, anche contro ogni evidenza.
Infine e ancora più importante, visto che tanti di quelli che hanno lavorato con il Dott. ZANETTI, e ne sono stati all’epoca fieri sostenitori, adesso fingono di non sapere o di non ricordare, o addirittura sostengono di non esserci mai stati, trovo importantissimo avere modo di difendere l’integrità e la memoria di una delle pochissime persone (il Dott. Zanetti appunto) che hanno concretamente cercato di fare qualcosa per risollevare il movimento del football italiano nel suo insieme, senza mai atteggiarsi ad insostituibili salvatori della patria... e rimettendoci allo stato attuale delle cose più di 200 milioni di tasca propria, dato che le sue fidejussioni bancarie per FIAF sono passate all’incasso!
Tengo infine a precisare che quanto segue non è il frutto della mia personale invenzione o interpretazione della realtà (come spesso accade per altri interventi in rete da parte di certa dirigenza federale), ma solo ed unicamente il riferimento di fatti comprovati da documentazioni cartacee e non solo, e dalla testimonianza di persone che in qualunque momento possono essere interpellate a conferma, dato che sono stati da me già chiamati a testimoniare nella mia causa contro la FIAF (quella ovviamente della gestione Cantù) .

CAPITOLO 1: UN PO’ DI STATISTICHE ...

Il football è sport di statistiche; allora proviamo a fare una comparazione statistica tra la presidenza ZANETTI e quella CANTU’ ...

LA DURATA DEI MANDATI ...

ZANETTI; dal Novembre 1994 al Maggio 1998 (se vogliamo includere anche i mesi della sua malattia)
CANTU’; dal Giugno 1998 al Dicembre 1999 (primo commissariamento) a oggi (?)

I DEBITI

ZANETTI: ereditati poco più di 650.000.000 di debiti dalla gestione Arnoldi
CANTU’: ereditati poco più di 330.000.000 di debiti “reali” dalla gestione Zanetti

ZANETTI: “lasciati” poco più di 330.000.000 di debiti, in gran parte interni (es. rimborsi arbitrali arretrati) e quindi più facilmente gestibili
CANTU’: “lasciati”, per modo di dire, oltre un miliardo, come si può dedurre dalle notizie poste in rete, più tutta una nuova serie di pendenze legali, come quella con il sottoscritto ad esempio ...

ZANETTI: bilanci regolarmente approvati dalle società che partecipavano alle assemble e vidimati, ogni anno, dal CONI
CANTU’: esistono bilanci preventivi e consuntivi approvati dal Consiglio Federale e poi da una regolare assemblea delle società, e poi vidimati dal CONI, per il 1999 ed il 2000 ???

Si tenga poi presente, e questo certo Cantù non vuole ricordarlo, che nella gestione ZANETTI, per scelta unanime del Consiglio Federale, il primo provvedimento fu quello di ridurre di circa il 30% le tasse federali per le società affiliate, ma continuando ad investire, per mantenere la visibilità del nostro sport, nella produzione di un programma televisivo (per un investimento medio di poco più di 80 milioni/anno nei tre anni 95/96/97) e nella partecipazione, come FIAF, a fiere dello sport e quant’altro ... basta controllare i verbali del CF dal 1995 al 1997, sempre che non siano stati smarriti nel frattempo ...

Infine, e non meno importante, vorrei ricordare che su delibera delle società FIAF del Giugno 1995 era stata intentata una causa nei confronti dell’ex Presidente Arnoldi per il recupero di circa 300 milioni di “malagestione”, cioè tutti quelli sui quali era stato possibile reperire documentazione idonea. Allo stesso modo si era avviato il recupero legale di una fidejussione dei Marlins Rimini per la mancata organizzazione del SuperBowl 1996, organizzato poi dai Dolphins Ancona ... e di tutto questo non si sa più nulla, tutto sembra caduto nel dimenticatoio ...
Ma tutto questo la gestione Zanetti lo ha ottenuto pagando “anche” un sacco di “stipendi inutili” a “persone incapaci” (dico bene sig. Cantù ???), partecipando a tutte le fiere sportive nazionali, ai campionati europei EFAF etc., lanciando i Mondiali ed una Federazione Internazionale che un giorno possa anche organizzare dei Campionati Mondiali di livello (visto che bussare al CIO è del tutto inutile) facendo cioè tutta quella attività istituzionale che una Federazione dovrebbe fare per vocazione e obbligo statutario.

I CONTRIBUTI CONI


ZANETTI: incassati tutti e regolarmente (incluso un extra di 60 milioni e altri 2O fatti ottenere ai Muli Trieste per una loro azione a livello locale secondo un bando dello stesso CONI)
CANTU’: incassati ???

LE PROMESSE ELETTORALI

ZANETTI; basta rileggere quanto scritto nel programma presentato dal Dott. Zanetti nel 1994 per rendersi conto che tutto quello che era stato proposto alle squadre è stato, magari con fatica, realizzato; unico insuccesso la mancata acquisizione di uno sponsor di Federazione per i Campionati; ma tutti oramai sanno quanto sia difficile vendere il prodotto football ... e per chi non avesse quel programma basta chiederne copia ...
CANTU’: come ha ricordato su internet Coach Malpassutti (nota non di parte a me favorevole, dato che certo non posso annoverare Malpassutti tra quelli che mi stimano), i 180 milioni ed il contratto televisivo con Odeon TV (che avrebbe già dovuto riprendere il Superbowl di Catania), le due promesse che hanno permesso a Giovanni Cantù di superare Alberto Di Dio nelle elezioni del giugno 1998, si sono rivelate clamorose “mancanze di realtà”, per usare un eufemismo ...

CAPITOLO 2: APPUNTI SPARSI ...

IL TREND POSITIVO DI OGGI

Il trend positivo di cui parla il sig. Cantù credo si possa solo riferire al numero di squadre attive, perchè altre positività non credo siano rilevabili (escludendo la molta buona volontà di tanti) ... Ma solo lui può sostenere che tale trend sia stato creato dalla sua azione di governo del football dal luglio 1998 a oggi, come se le squadre e le società si creassero istantaneamente; mi chiedo invece se questo non sia il frutto di quanto impostato sotto la gestione ZANETTI con la Winter League a partire dal 1995, che ha permesso a diverse realtà di resistere, riorganizzarsi e ripartire nel modo migliore (basta guardare ai Bengals Brescia per verificare date e sviluppo) ...

Inoltre nella gestione Zanetti, si è sempre cercato il dialogo con chi era fuori dalla FIAF (vedi LIONS Bergamo in FLE) ma sempre cercando anche di tutelare i diritti ed le prerogative di chi in FIAF era rimasto; oggi invece, purchè si partecipi al Grande Progetto del Rinascimento di Cantù, si vedono squadre che entrano ed escono dalla FIAF a periodi di pochi mesi, mortificando il lavoro di chi resiste e continua a seguire una linea regolamentare logica (domanda; con che criterio si attribuiscono, ad esempio, i voti in assemblea ?!?); ma anche questo “tutti dentro per far numero” non è che serva a molto, visto che sotto la gestione del Dott. Zanetti c’era una sola squadra che giocava in Austria, mentre ora sono tre o quattro (appena reiscritte anche per il 2001), senza contare i trenta e più arbitri AIAFA che lavorano per la stessa federazione austriaca, mentre in Italia si devono fare i salti mortali per incastrare i campionati giovanili a causa della presenza di pochi, male organizzati e peggio istruiti tesserati del CNA ... ma tanto, sempre per citare Cantù, “gli arbitri hanno sempre fatto schifo, un pò di più non cambia certo le cose ...” ... e dire che si proclama ai quattro venti di voler raccogliere tutte le forze disponibili e di buona volontà; in fondo sono parole e come tali costano pochissimo e non vanno nemmeno a bilancio ...

L’EREDITA DEPAUPERATA

Al momento della mia non riconferma, tra le altre iniziative portate a buon fine dalla tanto fallimentare gestione ZANETTI, vi erano le seguenti, proseguite come tutti ben sanno;

Contratto con RAISPORT SAT; lire 50.000.000 (ma nelle trattative condotte da Zanoni ne erano previsti di più) per FIAF, che mi risultano incassati, per un numero di 20 trasmissioni per la Golden League 1999; di queste 20 previste, sono andate in onda solo le prime e le ultime due; per sapere come mai le altre 16 in mezzo non sono andate in onda potete contattare Antonio Maggiora Vergano, giornalista che commentava la trasmissione, o direttamente la Dott.ssa Mancini presso l’ufficio diritti della RAI ... tanto per farsi un’idea delle capacità professionali di Cantù e del suo staff...

Contratto con RDS (RadioDimensioneSuono); RDS è la prima radio privata in Italia, ma questo a Cantù evidentemente non convince e quindi, non è stato necessario utilizzarlo nè tantomeno rinnovarlo;

Contratto con Wilson Italia per la fornitura dei palloni alle squadre con costi dimezzati (pallone NFL Pro al 50%) , e per di più marchiati FIAF, più quelli in uso per le nazionali ... tutto svanito nel nulla ... con alcuni campioni dei palloni suddetti giacenti negli uffici FIAF per circa un anno ...

Cartiere PIGNA (quaderni etc.) e palloncini SportImport (oltre 1000 palloni in gomma per il flag dei ragazzi), come sopra ...

QUELLI DI PRIMA ... LI HO VISTI !!! SONO STATI LORO !!!

Anche qui é ora di finirla ... di quelli che c’erano molti ci sono ancora, esclusi il Dott. ZANETTI (purtroppo defunto) il sottoscritto (contratto non rinnovato) e Lorenzo ZANONI (licenziatosi) ... e la cosa più divertente è che quelli che sono rimasti continuano a fare quello che facevano prima, cioè si nascondono dietro il presidente di turno, facendo finta di essere arrivati ieri mattina; per opportuna informazione di tutti, i bilanci della gestione ZANETTI sono sempre stati stilati da Angelo Giannuzzi e Virgilio Baresi (che hanno sempre personalmente tenuto la contabilità di tutta la FIAF), insieme al Dott. Zanetti, approvati dal Consiglio Federale di cui gli stessi facevano parte insieme ad Elena Zaccarelli (cito ovviamente solo gli attuali salvatori della patria, se come tali si ripresentano, e non quelli che non partecipano più a queste attività) e poi approvati dalle varie assemblee delle società, nelle quali gli stessi Giannuzzi e Baresi collaboravano con Zanetti a spiegare alle società presenti i come ed i perchè delle varie voci di bilancio.
Così come il mio incarico e le altre proposte del Dott. Zanetti sono state sempre sotto gli occhi di tutte le società, perlomeno di quelle che si davano anche la pena di essere presenti a tutte le riunioni, che quasi sempre ho personalmente “diretto” in funzione di moderatore; è solo ridicolo “sentir” scrivere oggi che nessuno sapeva della mia “esistenza” in FIAF perchè l’incarico non era previsto a Statuto, dove semplicemente non poteva essere previsto perchè è nelle prerogative del Consiglio Federale la nomina di qualunque altro incarico professionale ...
E adesso quelli che c’erano sono gli stessi che vorrebbero addossare tutte le eventuali responsabilità a chi, dall’aldilà, non può più rispondere ...
E per buona misura si ripresentano ora a salvare una volta ancora la patria, dopo essere stati Consiglieri, Vicepresidenti, Segretari Generali, Vice Presidenti Responsabili Settori Arbitri, Contabili, Revisori Dei Conti, Presidenti di Commissioni, Membri di Commissione e quant’altro dal 1994 ad oggi ... perché certo la colpa dell’attuale situazione non è attribuibile a loro o al loro lavoro, ma sempre e solo ad altri che sono stai prontamente “cacciati”; ed il fatto di non essere stati stipendiati dalla FIAF dovrebbe anche giustificarli ...
Certo anche nei 4 anni di gestione Zanetti sono stati fatti degli errori, ma la malafede o l’interesse privato di cui si continua a parlare sono delle pure invenzioni ...
Puntualizzato questo, ognuno è libero di farsi un giudizio in merito; così come ognuno può farsi un giudizio in merito al fatto che tutta la corrispondenza personale del Dott. Zanetti appena arrivata agli uffici FIAF di Milano, sia immediatamente sparita per finire a casa Cantù a Reggio Emilia ... o al fatto che lo stesso Cantù che ora imputa tutto a chi c’era prima ed al “maledetto” CONI, abbia usato chi c’era prima (la sig.na Zaccarelli come VicePresidente Responsabile del Settore Arbitrale) ed il CONI come copertura per creare il “caso AIAFA” ... (leggere qui di seguito per ulteriori dettagli)

Infine per chi non lo avesse notato, dal Luglio 1998 ad oggi, sono sparite dalla FIAF le Società dei Rhinos Milano (presiedute da Luca Lorandi, vice presidente scelto da Cantù, e poi da Angelo Giannuzzi) ed i Renegades Firenze (presieduti dall’altro vice presidente di Cantù, la sig.na Zaccarelli); chiari esempi di capacità amministrativa, certamente subito trasferita nella FIAF ... e invece no, dato che entrambi sono da tempo dimissionari ma sempre presenti per Cantù ... e perché non si pensi che il mio è un problema personale con le persone appena citate basta leggere la mia lettera al CF riportata nell’allegato esempio n° 1, stilata in tempi non sospetti nell’ottobre 1998 per rendersi conto che così non é ...

I SOLDI DEL COMMISSIONER

Una volta per tutte; il mio contratto, firmato dal Dott. Zanetti ed approvato dal CF del Novembre 1994, ha comportato per il bilancio FIAF uno costo pari ad una media annua di lire 66.000.000 lorde dietro presentazione di fattura; chi capisce un pò di paghe e contributi fa presto a rendersi conto che tolto il 20% di IVA e il 42% circa di Irpef e tasse varie, resta un netto di circa 2.500.000 mensili (su 12 mensilità) o di 2.140.000 mensili (su 14 mensilità), e questo senza includere pensione e previdenza che restavano a mio ulteriore carico, per un lavoro senza sabati e domeniche, senza straordinari etc. etc.
Non essendo stati saldati i miei crediti come da contratto, ho provveduto a citare in giudizio FIAF, nella persona di Giovanni Cantù, come spero farebbe qualunque lavoratore assunto in un sistema democratico come quello italiano; tutto ovviamente documentato presso i miei legali ed il tribunale, del lavoro e non solo, di Milano.
Per quanto riguarda le mie vacanze negli USA a spese FIAF; vorrei solo ricordare, citando i bilanci FIAF, che a differenza di quanto “crede” di ricordare Vittorio Malpassutti, il sottoscritto ha fatto UN SOLO viaggio negli USA a spese FIAF, nel 1995 e non per vedere il Superbowl, o altra gara, della NFL, ma per cercare di stipulare una serie di accordi/contratti con la National Minor League Football (ora assorbita dalla AFA) e con alcune aziende, tra cui la Baden per i palloni di gioco; e anche di questo il CF è sempre stato al corrente ed ampiamente relazionato, e che le relative spese sono state messe a bilancio (e questa credo sia cosa ben diversa dalle carovane premio organizzate a suo tempo da Arnoldi); purtroppo ho mancato al WinterBowl di Ostia, e me ne sono già scusato con Malpassutti ed i Marines, UNICO CASO in 4 anni di mia assenza ad una qualsiasi finale o manifestazione FIAF, perchè ERO A MIE SPESE NEGLI USA PER ORGANIZZARE CON I DIRIGENTI DEL FOOTBALL NON PROFESSIONISTICO DI 4 CONTINENTI LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DI CUI FIAF OGGI FA PARTE, E PER FAR PARTIRE L’ORGANIZZAZIONE DEI MONDIALI DI PALERMO A CUI LO STESSO MALPASSUTTI HA PARTECIPATO COME ALLENATORE DEL BLUE TEAM (E NON CERTO PER PARLARE CON IL COMMISSIONER NFL CHE NON HO MAI INCONTRATO); ancora a proposito dei Mondiali, sfido pubblicamente chiunque a dimostrare che sono serviti ad intascarmi personalmente o per amici e parenti, qualsivoglia somma di denaro pubblico, privato o degli sponsors (?) in qualunque modo o forma, tanto per precisare un’altra illazione che trovo ogni tanto in rete spacciata come verità biblica.
Ognuno può giudicare se il mio compenso come Commissioner FIAF fosse tanto o poco, o se fosse compatibile con i bilanci della FIAF, o ancora la qualità del mio lavoro, ma tutto è sempre stato messo nero su bianco a bilancio, nella massima trasparenza, sotto gli occhi di Zanetti, Giannuzzi e Baresi, estensori dei bilanci, e di tutto il Consiglio Federale, e delle società che votavano gli stessi bilanci.
Invece non risulta, a sentire le parole dei due Commissari CONI, che esistano bilanci del 1999 e 2000 che riportino, tra le altre voci, i due milioni di (presunto) rimborso spese mensile di Giannuzzi, oppure le spese per l’acquisto e l’utilizzo del suo telefonino FIAF ... io certo, dall’esterno, non posso sapere se queste notizie siano veritiere, ma certo gli interessati potranno confermare o smentire meglio di me ...
Quanto a come ho lavorato, liberi tutti di avere un’opinione diversa dalla mia, così come sono io libero di presentarvi, a richiesta, le lettere di ringraziamento arrivate dal Dott. Zanetti, ma anche da Argeo Tisma e Gianluigi Luchena, per fare solo degli esempi ... o anche solo la stima che molti di voi ancora mi dimostrano quando abbiamo la possibilità di incontrarci ...

IL “CASO” AIAFA

Il caso AIAFA è poi la ciliegina sulla torta della capacità amministrativa della gestione Cantù; Natale 1998, in Francia sulla Costa Azzurra, la sig.na Zaccarelli Vice, Presidente FIAF, Responsabile dei Rapporti con gli Arbitri, in vacanza insieme a Giovanni Frisiani e ad Antonio Pierattelli (arbitri), decidono che il CNA già esistente (di cui Pierattelli e Frisiani non fanno parte, perché i loro colleghi arbitri non li hanno votati) non va bene, perchè eletto direttamente dagli arbitri della AIAFA (magari per garantire alle squadre affiliate un pò di autonomia dal Presidente e dai Consiglieri FIAF di turno, memori di quanto avvenuto nel 1984/87); allora via di corsa, ad inserire tra i problemi più urgenti della FIAF, la modifica del Regolamento Organico, per ribaltare d’ufficio il CNA, rendendolo degno della migliore tradizione bulgara; Giovanni Cantù nomina direttamente il Presidente del CNA nella persona di Giovanni Frisiani (ma va ?!?), che a sua volta nomina chi vuole lui nel direttivo del CNA (subito Antonio Pierattelli come Designatore Arbitrale); il nuovo CNA è passibile di decadimento appena decade il Presidente FIAF, i rimborsi arretrati vengono pagati solo agli arbitri che accettano la novità natalizia senza discutere, e per il resto ... grazie ma bastiamo noi, che non siamo “solo mercenari come quelli dell’AIAFA” ma abbiamo a cuore il bene del football in Italia (dare un’occhiata agli allegati esempi n°2 e n°3 per verificare la realtà dietro queste affermazioni) ... il tutto condito dalla conferma (in realtà mai arrivata) della legalità della procedura e della decisione da parte del competente ufficio CONI, che non solo non ne sa nulla, ma a tutt’oggi (ottobre 2000) continua a chiedere alla FIAF di presentare il regolamento organico aggiornato, incluso ciò che riguarda il settore arbitrale ... con buona pace della democrazia interna, della trasparenza, e della volontà di lavorare tutti insieme per il solo bene supremo del football americano ...
In ultimo, sempre per definire bene chi ha a cuore il bene del football, è opportuno puntualizzare che dal marzo 1999 a oggi, l’AIAFA ha presentato al sig. Cantù almeno 4 diverse proposte per risolvere la questione, ma la risposta è stata sempre “grazie stiamo bene così, o accettate le cose come sono o non se ne fa nulla, e comunque le squadre sono ben contente del servizio arbitrale offerto dal CNA in carica” ...

CAPITOLO 3: PER CONCLUDERE ...

Per concludere un paio di note;

a) invito formalmente ed ufficialmente la Commissione dei Legali appena istituita, se lo riterrà opportuno, a contattarmi per verificare, insieme ai miei legali, a chi debbano essere attribuite le vere responsabilità dell’attuale disastro, prima di coinvolgere le squadre della FIAF in problemi anche peggiori, dato che, a titolo di puro esempio, i rapporti con il CONI sono precipitati sotto la gestione Cantù, e fino al Maggio 1998 il CONI ha continuato a supportare la FIAF nei modi previsti, anche se certo non sufficienti, (contributi diretti e indiretti, atleti militari, patrocini etc. etc.), e pur non avendo ottemperato ad alcune promesse fatte purtroppo solo verbalmente dal Dott. Pescante, Presidente CONI, al Dott. Zanetti (riunione del 5 febbraio 1995, alla presenza mia, del dott. Zanetti, e del Prof. Guidi, all’epoca Segretario Generale FIAF);

b) invito poi il semprepresente-presidente (presente cioé anche a dispetto di regole, statuti, codice civile, buon senso e realtà dei fatti) sig. Cantù a scegliere una delle due seguenti possibilità;

1) visto che a tutt’oggi, dopo 22 mesi dal termine del mio incarico, sono stato io a citare in guidizio FIAF (sempre per la gestione Cantù) e che, escludendo una memoria difensiva piena di false illazioni, la FIAF non si é mai presentata direttamente, se il sig. Cantù, o altri del CF uscente (?), ha delle altre accuse da fare nei miei confronti le faccia chiare, pubbliche e soprattutto documentate; a quel punto risponderò in sede legale delle mie colpe , se ve ne sono ...

2) in caso contrario si astenga da qualsiasi commento sul mio lavoro, per non obbligarmi a citarlo ancora in giudizio a tutela della mia immagine professionale, dato che tuttora lavoro in ambito di gestione sportiva professionistica ...

In ogni caso e per buona misura, per tutto quanto sopra riportato, chiedo pubblicamente al sig. Cantù, ed al suo (?) Consiglio Direttivo in carica dal Giugno 1998 a oggi di convocarmi, documenti alla mano, alla prossima riunione delle società, ma con tutte le società presenti, dentro o fuori dal Coni che sia, per verificare quanto in questi due anni di “delirio” è stato detto e magari anche scritto sul lavoro del Dott. Zanetti, del sottoscritto e degli altri collaboratori FIAF dal Novembre 1994 al Maggio 1998; anzi già che ci siamo, si invitino cortesemente anche il sig. Lorenzo Zanoni, il Prof. Vincenzo Brambilla, il Prof. Emanuele Angona e gli altri collaboratori del tempo, o le persone, tutte delle squadre affiliate alla FIAF, con cui abbiamo organizzato e gestito campionati europei e mondiali, fiere, superbowls e quant’altro, tanto per completezza di informazione delle stesse società, che, posso vantarmene, ho sempre cercato di supportare nella mia opera di Commissioner e sempre nel rispetto delle regole scritte e democraticamente approvate, non di quelle inventate là per là.

Scusandomi infine con tutti per la lunghezza di questo messaggio, dovuta alla complessità della situazione, al numero di argomenti trattati e a quasi due anni di silenzio, ringrazio comunque per l’attenzione; tanto dovevo ai veri e disinteressati dirigenti, atleti e arbitri che ancora vogliono solo che il football ritrovi, piccola o grande che sia, una sua dignità ... e comunque adesso, sentita anche l’altra campana, ognuno é ancora più libero di pensare ciò che vuole di me, della FIAF di Zanetti e di quella di Cantù e di quant’altro ...

in fede

Giuseppe Rizzello

PS= da ultimo, sig. Cantù, vorrei infine tranquillizzarla in merito a quella che spesso sembra una delle sue principali preoccupazioni; il sottoscritto non ha nessuna intenzione o volontà di rientrare dalla finestra o dalla cantina in una qualsivoglia federazione, lega, organizzazione o altro in cui lei, o altre delle persone ricordate in questa lettera, siano in qualunque modo coinvolti, per la semplice mancanza di rispetto umano, prima ancora che professionale, dimostrata nei confronti miei, della memoria del Dott. Zanetti e degli altri che hanno solo cercato, dal novembre 1994 al giugno 1998, di rimediare a quanto “ben realizzato” dalla gestione dell’exPresidente Arnoldi (e al proposito, lei dove’era in quegli anni?!?); ed in ogni caso quanto sopra, lontano anni luce dal voler dare un giudizio sulla sua persona, è solo la necessaria puntualizzazione di quanto sin qui ho potuto rilevare, dato che in tutti i suoi interventi su Internet lei ha affermato una sola verità, innegabile e convincente nella sua cruda semplicità; ... la Sua Verità; lascio al giudizio di tutti se questa sia la democrazia di cui tanto si sente parlare come quando, ad esempio, si nominano nelle commissioni persone che non ci sono e che nulla sanno, a mezzo di votazioni di cui nessuno dei presenti ha notizia pur essendo presente ...

CAPITOLO EXTRA: GLI ESEMPI ...

Perché non si pensi che sono solo un povero pazzo che si diverte ad inventare panzane ... leggete con un pò di pazienza facendo ben caso alle date delle lettere qui riportate ...

ESEMPIO N° 1
della mia “non” professionalità e di quella del sig. Cantù ...
mia lettera a Cantù e al CF, poi inviata via fax alle Società Affiliate

Milano, Ottobre 1998


... omissis dei saluti di rito ...

Purtroppo mi ritrovo a non essere più in grado di espletare le mie funzioni in una situazione totalmente ingovernabile ed incontrollata; poche idee (e programmi conseguenti) ma tanta, tantissima confusione ed improvvisazione, e, per me, l’ormai acclarata impossibilità a continuare nella mia responsabilità di Commissioner, almeno nella forma e nella misura in cui sino ad oggi mi, e ne, sono stato considerato responsabile.
Allo scopo di sgombrare il campo da ogni possibile confusione, preciso innanzitutto che le parole che seguono non devono essere in alcun modo scambiate per un personalissimo tentativo di “salvarmi" il posto di lavoro; affinché quanto sopra sia chiaro per tutti, ti informo che, compatibilmente con altri miei problemi di carattere familiare, e con gli impegni previsti dal mio attuale contratto con la F.I.A.F., mi sono già attivato per la ricerca di una nuova occupazione, dato che, siamo alla fine di Settembre, il C.F. non ha ritenuto opportuno formularmi ufficialmente alcuna proposta alternativa a quella esistente, pur avendo deliberato il non rinnovo dell’attuale formula di collaborazione.
Ribadisco che non ho nessuna intenzione di rimanere in “paradiso” a dispetto dei santi e che intendo rispettare, come del resto ho sempre fatto in passato, qualunque decisione del C.F. in merito alla mia posizione in seno alla F.I.A.F.; è però, per me, necessario fare chiarezza su alcuni punti, dato che ritengo opportuno informare il C.F. di quanto ho potuto rilevare in questi pochi mesi di attività federale (n.d.r. sotto la presidenza Cantù) , e delle mie preoccupazioni e decisioni in merito.
Tornando a sabato scorso vorrei avere alcuni chiarimenti su quanto ho potuto constatare di persona.
Essendo convinto di partecipare ad una riunione “solo" federale con alcune società in merito alla programmazione dei prossimi campionati primaverili, mi sono presentato in jeans e polo; mi sono invece ritrovato alla presenza del Presidente Coni Provincia Reggio Emilia, in mezzo a giacche, cravatte e segnaposto con nome, alla presentazione ufficiale (a chi ??? alla stampa non presente ??? alle altre società F.I.A.F. ???) del Campionato degli Hogs Reggio Emilia; e ho potuto ascoltare, tra le altre cose, come il summenzionato Presidente Coni Provinciale si sia complimentato con te per la decisione di portare a Reggio Emilia la sede della F.I.A.F., decisione che non mi risulterebbe essere stata mai presa, anche se da te annunciata al Dott. Camerlingo a Palermo, e a quanto pare, anche al Presidente Coni Prov. Reggio Emilia.
A seguire ho assistito ad una accesa discussione per definire quanti fuoriquota, e come, si dovessero utilizzare in Junior League; discussione nata essenzialmente per accontentare i nostri amici di Ferrara, che, cacciati dalla porta, e non contenti di essere rientrati dalla finestra, senza nulla pagare, sotto l’ala di un vice-presidente, pensano bene di avere anche tutti i diritti di far valere le proprie necessità anche a scapito di quelle di una società, come i Giants Bolzano, che da sempre sono tra i più accesi, e puntuali nelle quote, sostenitori della necessità di avere una federazione più forte delle singole società.
Alla fine (ore 12.45, con la riunione originariamente indetta per le 11.00 ) si è finalmente iniziato a parlare della Golden League 1999.
E di nuovo una sorpresa; dopo aver passato diverse ore a sviluppare una complicatissima ipotesi di campionato misto A1&A2, dietro tue esplicite e ripetute raccomandazioni in tal senso, scopro che non ne sei affatto convinto, e anzi presenti all’assemblea un’altra proposta, corredata da una presentazione generale dove si parla tra l’altro di altre cose di cui non sono al corrente (TMC2 che trasmetterà le partite ), che riprende quanto da te scritto sul Huddle-Magazine (e non già sul sito FIAF), diversa nella filosofia e nell’impianto, e che sembra essere la tua opinione in merito all’argomento; (quasi) tutto bene, se non che io mi sono ritrovato a difendere una proposta, peraltro non mia, quasi in contrapposizione con quella da te presentata, e le due idee hanno dato origine ad un lungo dibattito, forse evitabile se avessimo voluto presentare le due idee in un'unica sintesi.
La morale che ne ricavo è che ho lavorato tantissimo per nulla, anzi solo per accrescere la confusione che ormai regna sovrana nei ruoli, nelle idee e nelle operazioni che la F.I.A.F. porta avanti.
Questo è solo lultimo esempio di come sia diventato per me estremamente difficile continuare ad operare senza sapere cosa si fa, come lo si fa e soprattutto perchè lo si fa e tutto questo aldilà delle mie personali motivazioni a proseguire il mio impegno per la F.I.A.F.
Per buona misura poi, delle parole (non voglio usare il termine promesse) sentite più volte ripetere durante la campagna elettorale di 4 mesi fa non è possibile scorgere traccia alcuna nell’operato della nuova dirigenza federale.
Il contratto con Odeon TV, dopo tanto clamore elettorale, è sfumato prima ancora di partire (e allego, per opportuna conoscenza, copia del primo messaggio giunto al sito FIAF in merito da parte dei sostenitori ai quali ti rivolgi spesso direttamente) sostituito da un altro accordo, che nessuno, a parte (almeno spero) te e la Commissione Media ed Immagine, ha potuto vedere e di cui la segreterie F.I.A.F. non conosce ancora oggi conseguenze e necessità.
Degli sponsor necessari, ribadisco una volta di più, quest’anno (e non il prossimo) alla sopravvivenza di base della F.I.A.F. non si è più saputo nulla (n.d.r. 180 milioni garantiti da Cantù in sede di “campagna elettorale”) ; in compenso il CONI, con un atteggiamento che io reputo arbitrario nel caso specifico ma che non ha trovato alcuna resistenza nel C.F. , ha bloccato la seconda rata del contributo ordinario, aggravando se possibile la nostra situazione economica; una totale passività nei confronti del CONI (che fine ha fatto il nastro registrato del mio colloquio di un anno fa con Pinelli, Camerlingo e Pavone ??? qualcuno si è preso la briga di utilizzarlo in qualche modo ???) ha reso possibile questo stallo che rischia di far definitivamente chiudere la F.I.A.F. ( e non credo di avere esagerato con il verbo “chiudere"); solo la attuale aderenza, in linea generale, dei costi/ricavi federali rispetto a quanto indicato nel bilancio preventivo (n.d.r. stilato dalla Presidenza ZANETTI) resta a testimoniare per un minimo di prospettiva finanziaria positiva.
Anche nel caso in cui, come hai avuto modo di illustrarmi al telefono, il primo di questi sponsor ci dia qualcosa entro la metà di ottobre, prima di svolgere le operazioni necessarie (fatturazione e incasso dallo sponsor, saldo dei creditori su CONI, svincolo degli avvocati di parte avversa, delibera del CONI per lo svincolo del nostro contributo ordinario, passaggio alla tesoreria CONI che non è detto abbia i fondi immediatamente disponibili e successivo trasferimento al nostro conto) se siamo bravissimi e fortunatissimi, non avremo quella disponibilità prima dei primi giorni di Dicembre.
Il tutto sempre che le paventate dimissioni di Pescante non blocchino anche queste nostre ultime speranze .
Io credo, e mai come questa volta spero veramente tanto di sbagliarmi, che senza quella rata CONI (o altre entrate equivalenti come i previsti, a Giugno, nuovi sponsor) la F.I.A.F. non è in nemmeno in grado di arrivare alla fine di Ottobre se non a pezzi sotto quasi tutti punti di vista.
Ma anche in questo caso non vedo, tranne che nelle parole del vice-presidente Zaccarelli alcuna preoccupazione al riguardo, mentre si ”sprecano” energie e risorse all’inseguimento di tante altre “lucciole” (come esempio le tre diverse iniziative per l’attivazione di una rivista che nessuno pensa neanche lontanamente ad unificare, con la speranza di vederne realizzata almeno una per più di tre numeri).
In mezzo a tutta questa confusione, mi sembra necessario ricordare e puntualizzare come le uniche cose tangibili e realmente positive ottenute dalla F.I.A.F. in questi ultimi mesi siano state realizzate dai tanto vituperati (perché dai più considerati solo ingordi vessatori delle finanze federali, o sclerotici ricattatori della F.I.A.F.) “superstiti” degli uffici F.I.A.F. di Milano; realizzate cioè dal sottoscritto e da Zanoni (il Superbowl di Catania, il successo del sito internet, quello della Fiera di Verona, la riapertura del Vigorelli, l’accordo con RDS, i contratti con le Cartiere Pigna e per i palloncini SportImport, la Federazione Internazionale ed la concretizzazione del progetto dei Cardinals per i Mondiali 1999, oltre alla stessa sopravvivenza operativa della Federazione, grazie anche alla collaborazione di Baresi e Giannuzzi per gli aspetti economici e non solo) con l’aiuto di Foglio, Tavelli e di alcune società; e ,per quanto di loro competenza e fino alla loro “dipartita", da Angona e Santagata (corsi ISEF, Progetto Scuola, Materiali di Base per la Guida ai C.A.S. e fiere).
Nessuna vanagloria personale per carità; solo i pochi (rispetto alla semina) frutti di un durissimo lavoro portato avanti dalla F.I.A.F. (e non dai singoli) tra grandissime difficoltà, cercando di muoversi con attenzione, senza improvvisazioni e nel rispetto dei ruoli stabiliti e dei programmi faticosamente concordati e poi attuati.
L’attuale gestione federale (n.d.r. Presidenza Cantù) si è, ad esempio, preoccupata della istituzione di diverse commissioni (???), peraltro nemmeno previste dai Regolamenti F.I.A.F., che, spesso duplicando le attribuzioni di collaboratori federali già insediati, operano in completa autonomia, evitando accuratamente di informare chi (sempre in teoria) cerca di operare per il famoso “bene comune"; ma, in compenso, alla partenza del campionato F.I.A.F. attualmente più imponente dal punto di vista numerico (Winter League) non si è data altrettanto da fare per sistemare la Giustizia Sportiva e la Commissione Medica F.I.A.F., e tantomeno nessuno si è preoccupato di organizzare la revisione (ormai urgentissima) dei Regolamenti F.I.A.F., dando incarico alla Commissione Carte Federali e a Giannuzzi, che già fa tantissimo (senza peraltro riconoscimenti ufficiali del suo lavoro) di occuparsene; abbiamo però in compenso attivato la commissione Media ed Immagine (presieduta dal QB degli Hogs Reggio Emilia), che tanto per cambiare rispetto a quanto già avvenuto in passato per altre persone, “confonde" pubblicamente come suoi meriti acquisiti da altri (vedi accordo RDS), e non si premura neanche di comunicare al sottoscritto, (teoricamente coordinatore del settore) i termini, almeno quelli operativi, del nuovo accordo con SUPERSIX. E tutto questo sorvolando su ciò che si vede all’esterno della Federazione.
Abbiamo poi una fantomatica, in quanto inattiva almeno ufficialmente, Commissione per l’informatizzazione F.I.A.F., ed ancora un incaricato (di cosa e per cosa???) per il settore allenatori (che ho scoperto, sempre Sabato, essere anche il G.M. degli Hogs Reggio Emilia, fortunatamente anche ex-allenatore, con qualifica F.I.A.F. di Assistente nel 1989); e, cerco di indovinare, probabilmente altri incaricati a caso di essere, rappresentare e trattare in nome e per conto della F.I.A.F. sui fronti più diversi e disparati (come ad esempio avrebbe dovuto fare, solo per contatti telefonici, il perfetto sconosciuto Sig. Marco Verrucchio per ottenere spazi televisivi su TMC).
E, ciliegina sulla torta, le comunicazioni F.I.A.F. a mia firma, in relazione alle delibere federali degli ultimi mesi risultano, alla prova dei fatti, essere sempre diverse dalle decisioni e dallo spirito con cui le stesse sono state assunte dal Consiglio (vedi under 21 e relativi 2+2 fuori quota); ingenerando così ulteriore confusione e la necessità di rettifiche e precisazioni a catena.
Tutto quanto sopra descritto rappresenta solo una parte, ne sono sicuro, delle reali condizioni in cui debbo quotidianamente operare, ma rappresenta soprattutto, e questo è il motivo di fondo che mi spinge a scrivere questa lettera, LA CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE PER IL DEFINITIVO FALLIMENTO (NON SOLO ECONOMICO) DELLA NOSTRA FEDERAZIONE, ED IL MODO PIU SICURO PERCHE LE NOTEVOLI OPPORTUNITA DI RILANCIO DEL NOSTRO SPORT PRESENTATE DALLA STAGIONE 1999 VENGANO COMPROMESSE ALLA BASE DAL PRESSAPPOCHISMO E DALL’IMPROVVISAZIONE IMPERANTI; questo perchè, dopo gli ultimi quattro anni di duro ma quasi infruttuoso lavoro, sono ormai convinto che solo la grande opportunità offerta dai Mondiali possa permetterci di ricostruire intorno alla F.I.A.F. il minimo di credibilità e di esposizione necessaria a far ripartire una volta per tutte il football americano nel nostro paese.
Ora, se da una parte posso capire, e tranquillamente accettare, che, non essendo con tutta probabilità prevista la mia riconferma, io non debba necessariamente essere informato di tutto ciò che avviene, e che la mia esperienza degli ultimi quattro anni possa anche essere ignorata, possibilmente in presenza di persone ben più esperte e qualificate, voglio comunque confermare, a te ed al Consiglio, che la situazione sopra descritta non mi permette di operare nei termini previsti dal contratto di collaborazione tuttora in vigore (e che allego alla presente per debita informazione di tutti quelli che non avessero avuto modo di vederlo sino ad oggi), che mi obbliga (vedi punto 2) a supervisionare tutte le attività amministrative e gestionali della Federazione.
Non intendo certo con questa lettera annunciare il venir meno del mio impegno nell’ambito della Federazione, ma, visto quanto sopra esposto, preciso che da ora in poi mi atterrò solo ed esclusivamente alle mie competenze dirette, come specificato dal summenzionato contratto (vedi punto 2), a meno di non ricevere preciso e circostanziato mandato in relazione al da farsi; per chiarezza di tutti, ad esempio, non invierò più alcuna comunicazione relativa alla delibere federali in assenza di un preciso testo (verbale di consiglio, o comunicazione in merito del/i consigliere/i incaricati), né, sempre per esempio, parteciperò più ad alcuna attività federale non direttamente connessa con l’operatività necessaria al mio lavoro (ad esempio riunioni di consultazione generica e generale sulla formula dei campionati); nè, infine, sopperirò con la mia buona volontà ed il mio impegno personale alle mancanze e alla carenze di altri uffici o settori federali, inadempienti, non referenti (come la Commissione Media ed Immagine), o semplicemente inesistenti perchè non nominati dal C.F. .
Ovviamente declino sin da ora, da qui al termine del mio contratto, ogni e qualsivoglia responsabilità per tutto ciò che, pur riguardando la vita della Federazione, esula dal mio operato o dal mio diretto controllo o supervisione; è ormai tempo che ognuno si assuma le proprie dirette responsabilità dentro e fuori la Federazione.
In tal senso con la presente sono anche a richiederti ufficialmente di volermi indicare la/e persona/e a cui fare riferimento per tutte quelle attività/necessità federali non di mia diretta competenza, come ad esempio, le trattative con i creditori della F.I.A.F. o anche il settore legale, a cui poter smistare le necessarie comunicazioni ed ai quali fare riferimento per le eventuali indicazioni operative per l’ufficio di Milano.
In attesa di essere possibilmente smentito dai fatti (e, ti prego di credermi, sarei il più felice di tutti in questo) resto in ogni caso in attesa di precise istruzioni sullo sviluppo delle attività della Federazione e sui miei compiti operativi.

Cordialmente

Giuseppe Rizzello

ESEMPIO N° 2 ...
... come esempio delle cose che penso “nel e del” football ...

Lettera da me scritta al sig. Pierattelli dopo la creazione del nuovo CNA ...

Milano 15 Febbraio 1999

Lettera Aperta ad

ANTONIO PIERATTELLI
(che sono sicuro qualcuno avrà la bontà di recapitargli...)

Caro Antonio,
eccomi a scriverTi alcune mie personalissime considerazioni in merito ai recenti avvenimenti che ti hanno visto protagonista "quasi" occulto del "golpe" politico che tenta di riconsegnare la classe arbitrale legata mani e piedi ai desideri e alle necessità dei dirigenti federali di turno.
Non voglio certo annoiarti, ma lo faccio solo per controbilanciare almeno in parte l'ampio risalto che hai dato alla mia persona nei tuoi colloqui con altri colleghi in tutta Italia, dato che sono io, ed il mio presunto "dominio" delle menti AIAFA, la causa scatenante delle tue azioni che ci hanno portato alla situazione attuale; anche se poi, alla prova dei fatti, sei stato proprio tu l'unico a non trovare spirito sufficiente per dirmi in faccia quello che stavi pensando e facendo ... ma tanté ...
Ci insegnano a scuola che la storia si ripete sempre, ma siamo tutti portati a credere che questo avvenga secondo cicli secolari, e non possa mai davvero accadere nel breve svolgersi di una singola esistenza di rivedere cose già personalmente vissute.
Nel 1984 il "grande padre" Giovanni Colombo (e non parliamo certo del sig. Giovanni Cantù) decise di utilizzare come Testa di Cuoio un certo Giovanni Piazza ( e non parliamo certo del sig. Giovanni Frisiani) per riconquistare il suo potere sulla classe arbitrale; potere di nominare, di punire e di condizionare chi non stava bene alla Federazione (o meglio a qualcuno nel Consiglio Federale), così come il potere di imporre le proprie decisioni in campo economico (leggi rimborsi arbitrali): la storia ha poi dimostrato che questa autorità, imposta dall'alto e non conquistata sul campo, non si è mai trasformata in autorevolezza. Questo atto, che voleva stroncare la neonata AIAFA, ebbe invece l'effetto opposto.
Nell'ambito FIAF rimasero sin dal 1984 solo gli "ambiziosi" (quelli che, come te, “il più bravo sono io”...) e quelli troppo "rookies" per capire cosa stava succedendo. Dei primi da tempo non è rimasta traccia nel football italiano, e pochi anni bastarono ad illustrare la situazione a tutti gli altri; così nel 1998 un bel gruppo di arbitri FIAF, tra i quali anche TU!!!, vennero a chiedere rifugio alla AIAFA, che aveva continuato ad esistere anche contro l'ostracismo Federale, e che diventò un comodo riparo contro i "soprusi" di quelli che allora servivano il potere federale (Piazza e D'Amicis ricordi ???) ostacolando ogni voce di dissenso nel settore arbitrale, favorendo le carriere di quelli "allineati e coperti", designando gli amici degli amici, e così via.
E guarda caso c'eri proprio TU!!! nella delegazione che portò all'attenzione dell'AIAFA la lista degli INDESIDERATI, cioè quelli che non avrebbero dovuto fare mai parte dell'AIAFA, perché nemici di voi transfughi della FIAF (e certe abitudini sono dure a morire ...). Lista che fu poi debitamente ignorata proprio perché l'essenza dell'AIAFA è ed è sempre stata quella di tenere uniti tutti gli arbitri, anche quelli come te che avrebbero dovuto magari essere allontanati perché, ad esempio, un pò troppo maneschi con i colleghi ...
E quando finalmente si riuscì a ricomporre i vari gruppi e gruppetti in un unico settore arbitrale si creò il CNA (parlo di quello vero, e non di quella parodia dell'Arlecchino Servitore di Un Padrone Solo che tentate di propinarci come la panacea di tutti i mali della classe arbitrale), fu proprio Giovanni Frisiani ad esserne nominato membro in rappresentanza degli arbitri FIAF, in un sistema che ha poi funzionato per oltre dieci anni nel garantire agli arbitri la necessaria autonomia operativa e gestionale, tenendo sempre ben lontane le ingerenze dei vari dirigenti delle squadre di football che di volta in volta si sono alternati nel Consiglio Federale FIAF.
Quanto alla grande mente del golpe del 1984, il nevrotico Giovanni Piazza terminò alla grande la sua carriera arbitrale ben tre anni dopo arbitrando il Superbowl del 1987 davanti a circa 20.000 persone a Bologna.; unico neo della sua giornata maestra fu il fatto di essere stato in campo senza flags per tutta la gara, dato che gli era stato espressamente proibito dallo stesso Referee della gara, il Sig. Rober Rolik, di portarle in campo.
Il resto è storia molto più recente e quindi anche più conosciuta da molti che ci leggono.
La realtà dei fatti è che non esiste imposizione capace di cambiare la realtà delle cose.
Tornando ai giorni nostri è forse opportuno sorvolare sul fatto che a settembre 1998, quando risultava ormai chiaro ed evidente che non sarei stato riconfermato nel mio incarico di Commissioner, tu stesso mi proponesti di utilizzare l'AIAFA per fare pressioni sul Consiglio Federale FIAF per la mia riconferma: non sarai mai abbastanza onesto per ammetterlo e tantomeno per ricordare che la mia risposta fu "non se ne parla nemmeno" ...
Tutto questo, oltre che per rinfrescarti la memoria sulla Grande Storia Della Classe Arbitrale del Football Americano Italiano, solo per confermarti, fatti alla mano, una volta ancora che dal doppio gioco, dall'ipocrisia e soprattutto dall'imposizione non nasce niente di veramente solido; il rispetto avresti dovuto guadagnartelo in campo e fuori, perché non c'é delibera federale che te lo possa dare quando lo non lo hai, così come nessuna delibera di incarico contiene necessariamente rispetto o stima per l'incaricato o per i suoi fidati amici ...
Ma so che di tutto questo ti interessa veramente poco; io sono stato solo una scusa, anche poco credibile, visto che a stento ti danno retta quelli della tua "crew", per lanciarti alla scalata di tutto quel potere che per tutti questi anni tutti “noi” ti abbiamo negato; colpevoli tutti, ed io per primo, di aver ignorato il migliore di tutti e di sempre; ma ci saranno sempre immagini come quelle dell'ultimo minuto del Superbowl di Catania a ricordarti che sei solo uno dei tanti, forse solo il meno umile...
Permettimi infine di concludere con una nota molto, molto personale che spero tu faccia a meno di voler capire, per il bene di tutti noi dell'AIAFA, che sia sia in 3, in 30 o in 300 ...
Per me, e forse anche per qualcun'altro, quello che ho avuto la fortuna di imparare arbitrando questo sport rappresenta ancora idee, valori ed anche ideali per i quali vale la pena di lottare, adesso come 15 anni fa e tra 15 anni ancora di più, anche a rischio di perdere, perché la vera sconfitta sarebbe quella di sottomettere la figura dell'arbitro a quella di chi deve essere arbitrato, ed in campo si deve essere sempre liberi, magari sbagliando, di lanciare una flag anche a sfavore della squadra del Presidente Federale.
Buona fortuna Antonio ... non ci crederai ma ne hai bisogno molto più tu di me, soprattutto perché è molto probabile che non ci sarà un'altra AIAFA ad accoglierti la prossima volta che deciderai di "lasciare" chi ti ha dato fiducia ... ed ovviamente non sto parlando del sottoscritto.

Cordialmente quanto serve dopo tutto questo

Giuseppe Rizzello

ESEMPIO N° 3 ...
della professionalità dei più stretti collaboratori del sig. Cantù ...

da Antonio Bellini ad Antonio Pierattelli ... inviata per conoscenza anche ad AIAFA ...

From: ref22 <referee@evoluzione.it>
Date: Tue, 24 Aug 1999 17:49:27 +0200
To: rizzello@mediaset.it
Subject: per conoscenza A.I.A.F.A.

Ciao Antonio, sono Antonio, sono le 08.05 del 24 Agosto 1999 e sono appena entrato in ufficio e la prima cosa che faccio è quella di informare te e tutto il CNA della mia decisione di smettere di far parte del CNA come tesserato FIAF, segretario CNA, responsabile di sede e infine come arbitro federale.
I motivi penso che tu li conosca abbastanza bene perchè in questi tre anni che ci siamo, diciamo così, frequentati hai avuto il modo di conoscermi e di farti più o meno un'idea di come la penso in materia di gestione di un gruppo di arbitri dentro e fuori dal dai campi di gioco. Ma se te ne fossi dimenticato cerco di rinfrescarti la memoria :
Punto 1
Ti ho sempre detto e fatto capire in ogni modo che amo i confronti diretti, magari duri ma sinceri e in buona fede.
Punto 2
Ho sempre agito con chiarezza nei tuoi confronti dicendoti apertamente cosa mi stava bene e cosa no del tuo modo di gestire il tuo rapporto con me o altri colleghi arbitri, e sai bene quante volte ci siamo trovati in disaccordo su scelte tue o da te appoggiate, ma ho sempre pensato ed ora non lo penso più che anche tu come obbiettivo avessi il rispetto, la continuità e l'autonomia del gruppo arbitri all'interno della federazione, ma così non è, purtroppo !
Punto 3
Ho creduto, e mi sono fidato, nella tua scelta coraggiosa ed estremamente impopolare di tagliare fuori l'A.I.A.F.A., credendo di dare un aiuto alla federazione che tramite te, Giovanni e Max, ma soprattutto te, chiedeva di poter continuare ad esistere senza sentirsi ricattata dalla stessa.
Punto 4
Tu sai perfettamente quanto la scelta mia e del mio collega De Serio, ti abbia permesso di portare avanti il tuo proggetto di estromettere RIZZELLO, RIZZELLINI & COMPANY dalla federazione.
Punto 5
Tu sai anche che Antonio Bellini è forse un cattivo arbitro, ma non è un furbo, perchè se fosse un furbo sarebbe rimasto con l'A.I.A.F.A. e avrebbe con questa scelta mandato a casa te e tutto il CNA, Antonio Bellini invece è uno che quando ci crede ci crede veramente e quindi non fa scelte di opportunismo, qualità quest'ultima che sta diventando la tua prerogativa dominante, capisco che più passa il tempo e meno hai bisogno di quei quattro gatti che a febbraio 1999 ti hanno permesso di fare tutto quelo che hai fatto, ma credevo che lo facessi con un pò più di stile !
Punto 6
Sarò anche una cattiva compagnia per il mio collega De Serio, ma il mio modo di essergli cattivo compagno gli ha e mi ha permesso di stare insieme tre anni sui campi di tutta Italia e di divertirci assieme a fare qualcosa che insieme ci ha visti cominciare e che non ci vede smettere insieme perchè, e questo è un tuo difetto, non hai capito che io e De Serio al di là di tutto siamo Amici oltre che colleghi, liberi di scambiarsi critiche ed appunti ma in maniera diretta come dicevo al punto 1.
Punto 6/a
Sarò anche una cattiva compagnia, ma questa cattiva compagnia ha permesso al Sig. De Serio, e quindi al CNA, e quindi alla F.I.A.F. di essere presente SEMPRE E PUNTUALMENTE sui campi designati, perchè la cattiva compagnia ha fatto da banca alla sede di Torino ! La cattiva compagnia ha fornito al CNA ben SETTE arbitri, nota bene ha fornito SETTE ! E tu sai benissimo che a Febbraio 1999 non avevi bisogno di qualità ma di QUANTITA'.
Punto 7
La qualità che ora sbandieri come tuo obbiettivo un sette mesi fà era qualcosa che con opportunismo hai delegato al sottoscritto perchè il tuo obbiettivo non era dare qualità al campionato ma era di avere credibilità con la federazione e con il Sig. Bill (n.d.r. Bowsher, Supervisore Arbitri Europei), da qui la scelta di farmi fare la chioccia sapendo benissimo che non avevo nè le qualità nè la preparazione tecnica del tuo carissimo amico Enzo; bravo.
Punto 8
Ho permesso ad un altro tuo carissimo amico, il Sig. Luchena, ed ad altri componenti della tua amata squadra dei Dolphins Ancona di agire ed esprimersi in maniera volgare e maleducata nei confronti di mia figlia e ci sono andato anche a cena insieme pensando che non era giusto mandare a puttane tutto per delle questioni personali; ora me ne pento perchè quello che faccio oggi avrei dovuto farlo allora perchè non facendolo ho permesso ad altri tuoi carissimi amici, i dirigenti della squadra Nightmare Piacenza di usare la stessa volgarità e maleducazione ma con l'aggiunta, questa volta, di un giudizio altamente tecnico negativo su tutta la crew definita di incapaci, ma per una volta sono contento che il sig. GIANNUZZI, altro tuo carissimo amico, e GENTILE, diciamo così, signora siano state vittime della fiducia riposta in te e nel CNA, anche se questo non mi ricompensa del fango gettato su mia figlia, che ha avuto la sola colpa di voler dare una mano.
Punto 9
Come hai detto giustamente tu ad Alessandro De Serio, che sicuramente ho sbagliato in buona fede, ma ho sbagliato e che, come dici tu, non sono fuori proprio per questo, bene dalle mie parti chi sbaglia in buona fede come minimo è un incapace, come massimo è un coglione, sicuramente non è un furbo, ma nel CNA o in FIAF, tanto è lo stesso, i furbi sono tanti a cominciare dall'ennesimo tuo carissimo amico sig. CANTU', ma in definitiva non essere furbi non è un difetto credo che siano dei difetti maggiori la disonestà e l'opportunismo e sono grato al buon Dio di non avermi dato nè l'uno nè l'altro !
Punto 10
Credo che tu ti sia reso conto del livello veramente basso dei rapporti tra colleghi al Superbowl di Bolzano, e pensavo che ti saresti reso conto che c'era qualcosa da fare in quel senso ma che ti fossi soprattutto reso conto che sei la persona meno adatta a gestire i rapporti personali tra colleghi arbitri perchè non hai o meglio forse non vuoi capire chi ti stà di fronte o dall'altra parte del telefono, imparerai forse un giorno che quello che tu ritieni importante per qualcun'altro può non esserlo o viceversa che oltre a prendere bisogna anche dare, sono stato sinceramente contento del fatto che fossi l'arbitro italiano a rappresentarci a Palermo e ti ritengo comunque il secondo miglior arbitro in Italia dopo Max Rossi, ma forse questo non è importante, quello che è importante e che tu non capirai mai che il fine NON GIUSTIFICA i mezzi e che tu NON SARAI MAI UN BUON DIRIGENTE MA SARAI SEMPRE E SOLO UN OTTIMO ARBITRO ma nulla di più perchè chiarezza ed onestà creano stima e rispetto e non finte amicizie come la tua nei miei confronti o nei confronti di tanti miei colleghi di Torino e d'Italia.
Punto 11
Grazie per avermi designato nella pessima crew del Superbowl facendomi fare una brutta figura, una brutta figura annunciata, bravo.
Punto 12
Prima di salutarti mi scuso anche con te per la pessima figura fatta fare alla classe arbitrale in quel di Bizzarrone, vedi quello che mi stà sempre a cuore è il fatto che qualcun'altro possa fare brutte figure o avere problemi a causa mia ed alla finale della coppa italia è successo e questo mi dispiace veramente, scusa ancora!
Punto 13
Finisco, e prometto solennemente che non avrai più la rottura di coglioni di sentirmi o di leggermi, salutandoti e facendoti gli auguri di riuscire sempre a trovare qualcuno che copra le tue frequenti malefatte o i tuoi errori, come a fatto, ad esempio, il Sig. FRISIANI Giovanni, nei confronti miei e di tutta la sede di Torino presso la quale ha goduto e gode di ottima stima e credibilità, unico del CNA tra l'altro, ma come diceva qualcuno " SIGNORI SI NASCE " e tu forse lo diventerai un giorno.

A mai più

ANTONIO BELLINI

ESEMPIO N° 4 ...
... conseguente al N° 2 ...

Lettera aperta del Sig. Bellini, arbitro FIAF CNA e non arbitro AIAFA

Torino, 04-10-1999

Mittente : Antonio BELLINI
Qualifica : ex Arbitro A.I.A.F.A. ex Arbitro CNA
Curriculum
Data inizio attività Marzo 1996
Data Cessazione attività Luglio 1999
Rookie dell’anno A.I.A.F.A. 1996
Chain Crew Superbowl 1996
Arbitro Silverbowl 1997
Chain Crew Superbowl 1997
Arbitro Snowbowl 1997
Arbitro Superbowl 1999

Spett.le F.I.A.F.
Sig. Presidente
Sig. Vice Presidente
Consiglieri Federali
Comitato Nazionale Arbitri
E P/C
Arbitri Federali
Dirigenti Squadre Affiliate FIAF
Atleti Squadre Affiliate FIAF
Huddle Magazine
Appassionati di Football Americano

Oggetto : Lettera aperta di informazione a tutto l’ambiente del football americano italiano sulla gestione del settore arbitrale all’interno della federazione e del comitato nazionale arbitri.

Prima di tutto un saluto ed un apprezzamento a tutte le persone che amano in ns sport, a tutti quelli che con sacrificio e coerenza mandano ancora avanti questo carrozzone scricchiolante che è il football americano in italia.
Il motivo di questa mia lettera aperta è far conoscere a tutte queste persone una realtà, quella della gestione del settore arbitrale, a loro sconosciuta, una realtà che potrà spiegare loro tante anomalie.
Per poter farvi capire meglio è giusto che si sappia come era organizzato il settore arbitrale prima della creazione del nuovo comitato nazionale arbitri voluto dalla FIAF nel dicembre 1998 e diventato operativo nel febbraio 1999.
La situazione era la seguente :
Il gruppo arbitrale era gestito dall’A.I.A.F.A. associazione italiana arbitri football americano che gestiva l’attività arbitrale nel seguente modo :
Organigramma :
DESIGNATORE
Designazioni settimanali prima e mensili poi delle crews, invio di fax di conferma il martedì per la partita di domenica prima, il primo martedì del mese poi., raccolta e gestione disponibilità mensili degli arbitri.
SEGRETARIO
Coordinamento settimanale dell’attività dell’associazione, emissione mensile di una pubblicazione riguardante l’attività dell’associazione.
COMMISSIONE TECNICA
Addestramento rookie, riunioni tecniche collegiali settimanali su applicazioni regole, visione settimanale filmati partite, aggiornamento annuale nuove regole, circolari settimanali e statistiche annuali sull’andamento degli arbitraggi delle crew, valutazioni annuali tecnico-qualitative sull’operato delle crew sui campi, raccolta e valutazione settimanale dei rapporti dei referees, statistiche annuali sulla tipologia e sulla quantità dei falli chiamati dagli arbitri.
TESORIERE
Gestione mensile dei rimborsi arbitri.
RESPONSABILI DI SEDE
Gestione contatti con la sede centrale.
34 ARBITRI ITALIANI di cui 10 Internazionali e 2 di NFL-EUROPE
Attività arbitrale sui campi.

Tutto questo, tolto la periodicità dell’arrivo dei rimborsi maturati dagli arbitri nel senso che non si sapeva mai quando sarebbero arrivati, tutto questo dicevo prima funzionava, i campionati da coprire erano generalmente tre o quattro all’anno, Golden Leaugue, Silver League e Winter League ed eventualmente Junior League, le crew previste per la regular season erano da 5 arbitri per Golden e Silver e da 3 arbitri per la Winter.
Nel dicembre 1998, la Fiaf decide che tutto questo non deve funzionare più, ristruttura il comitato nazionale arbitri, delega il coordinamento dei rapporti con tale comitato ad un dirigente federale addetto agli arbitri Sig.ra Elena Zaccarelli e propone la presidenza di tale comitato al Sig. Giovanni Frisiani Parisietti.
Successivamente a tale decisione della Fiaf, ogni arbitro che voglia continuare l’attività DEVE riconoscere l’autorità del neonato comitato nazionale arbitri.
Nel febbraio 1999 l’AIAFA non riconosce l’autorità del comitato nazionale e ritira la disponibilità dei suoi arbitri dall’attività FIAF.
Qualche arbitro AIAFA, due e cioè il sottoscritto e il Sig. De Serio della sede di Torino riconoscono l’autorità del comitato nazionale arbitri.

Il risultato è il seguente organigramma :
Designatore : inesistente
Segretario: inesistente
Commissione Tecnica: inesistente
Tesoriere: inesistente
Responsabili di sede: inesistenti
9 ARBITRI ITALIANI di cui 3 Internazionali
7 ROOKIES
VARI ARBITRI DELLE BASI NATO.

Con questo organigramma si è portato il campionato di Golden League 1999, la coppa italia 1999 e si cerca di portare a fine la Winter League.
Credo che chiunque legga l’organigramma del comitato nazionale arbitri FIAF si possa rendere conto dell’assoluta inadeguatezza di tale organigramma alla gestione di un qualsiasi campionato federale, e che è gravissimo il fatto che tale comitato non abbia fatto presente alla federazione tale inadeguatezza perché così facendo non ha messo la stessa federazione in condizione attuare le necessarie ed opportune azioni a salvaguardia della regolarità dello svolgimento dei campionati nonché della sua immagine sportiva nei confronti dei tesserati che amministra.
Il sottoscritto, oltre che a dimettersi da questa gestione nonché che da arbitro gestito da tale comitato, può solo far notare che ad una federazione che si rispetti non dovrebbero bastare come garanzie le parole ma dovrebbe pretendere una gestione il quanto più possibile professionale di un settore nevralgico come quello degli arbitri, perché una federazione che dà il potere a chi fa del potere fa un suo tornaconto personale dimostra di non tenere in minima considerazione i suoi tesserati siano essi atleti, dirigenti o arbitri.
Permettere una gestione, diciamo così, allegra dei campionati, delle partite, degli arbitri fa in modo che ci si allontani in sempre più persone dal football americano se tale sport è rappresentato da una federazione che permette tutto questo.
Per conoscenza di tutti si denuncia a chi stanzia i, pochi, soldi per pagare gli arbitri la seguente situazione in atto :
Il sottoscritto, da quando non ha più arbitrato con la vecchia gestione AIAFA, non ha più compilato un modulo dei rimborsi semplicemente perché tali moduli non esistevano più, non ha più preso nota dei falli chiamati durante una partita perché semplicemente non serviva più, non ha mai consegnato scontrini di autostrade perché non erano necessari, insomma il sottoscritto si è autogestito durante il massimo campionato nazionale di football americano in italia, ci mancava solo che mi autodesignassi, mi autorimborsassi e mi creassi un mia federazione; parlando seriamente posso solo amaramente riflettere che quando si gestisce e si organizza un movimento sportivo in maniera dilettantistica bisognerebbe avere il coraggio di ammetterlo e non spacciarsi per i salvatori della patria quando così facendo la si affossa definitivamente la cosidetta patria.
Non mi sono stati non riconosciuti i pedaggi autostradali per il seguente week-end; Partita di coppa italia Dogi VE – Virtus BO a Marghera (VE) e Yankees CM – TITANS (RSM)
La motivazione del tesoriere (che non è il tesoriere ma fa il tesoriere, effetivamente non ho nemmeno io ben capito cosa fa oltre a trattenere i rimborsi arbitrali altrui per sé) la motivazione dicevo è che il sottoscritto senza gli scontrini non può provare di aver preso l’autostrada il pomeriggio da Torino per andare ad arbitrare a Venezia la sera dormire lì, come da regolare ricevuta dell’albergo, per poi andare l’indomani ad arbitrare a Civitanova Marche e alla fine tornare a Torino, ma potrei aver preso la statale e quindi fregare così la FIAF che rimborsava a me ed ai miei due colleghi la bellezza di 50.000 per partita arbitrata più le spese.
Una sola parola può definire il comportamento di tale individuo : VERGOGNOSO.
Spero solo che tutti i soldi illecitamente sottratti al sottoscritto gli siano serviti per una nobile causa ma la lettera del legale che riceverà saranno la nobile causa per la quale li spenderà.
Chiudo chiedendo scusa a tutte le persone che hanno per causa mia leggere tutto questo squallore ma vi posso garantire che la situazione generale è ancora peggiore di quella mia personale, almeno sapendo tutto ciò qualcuno potrà chiedere chiarimenti al responsabile di cui faccio nome e cognome: ANTONIO PIERATTELLI
In Fede
Antonio BELLINI

ULTIMA NOTA AGGIUNTIVA ; a tutt’oggi resta per me da capire quale fosse il ricatto tentato da AIAFA, o dal sottoscritto, nei confronti di FIAF; invece lo stesso Cantù ha detto (ovviamente davanti a più di un testimone in grado di confermarlo) che “per evitare il rischio di un ricatto da parte di Giuseppe Rizzello, adesso devo subire quelli di Antonio Pierattelli ...”


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