Spero di poter fornire alcuni spunti di
valutazione sulla vicenda "CONI si - CONI no".
Mi sembra infatti che molti partecipanti a questi forums, pur mossi da
ammirevole voglia di contribuire all'evoluzione del nostro movimento, manchino
di elementi oggettivi necessari per dare un contributo che non sia diciamo così
"virtuale" ma concreto perché suffragato da conoscenze e
testimonianze dei fatti accaduti.
Chiarisco subito che chi in questa introduzione vede una critica alla mancanza
di partecipazione alla vita federale fattiva, ovunque essa si svolga, vede bene:
a prescindere da simpatie e antipatie, partigianeria politica, sintonia sul
piano tecnico (per citare le più classice cause di frizione in qualsiasi
assemblea legata a gestione di attività sportiva), reputo che gli interventi di
chi i suoi chilometri li macina da anni per partecipare al ruolo che si è
accollato, sia esso dirigente, allenatore, delegato, interventi condivisibili o
meno, abbiano comunque un peso ben diverso da quelli basati su voci di
corridoio.
Anche perché non posso credere che non sappiate tutti che questi ruoli, in
primis, COSTANO MOLTO E RENDONO POCO O NULLA se non gioia di vivere lo sport, al
meglio delle proprie possibilità scarse o eclatanti che siano: perché è
questo lo sport, o per qualcuno non è così?
Dopo la predica, che prego tutti di prendere con il giusto equilibrio, voglio
come detto tentare di dare alcuni elementi di valutazione oggettivi sul
motivetto "CONI si - CONI no" e su qualche altro topic che ho letto.
1) IL CONI ED UN POSSIBILE CASO DI FALSO(I) IN BILANCIO.
- Il CONI - per mezzo dei Funzionari Rossi e Camerlingo - chiede a FIAF di
RICONOSCERE DEBITI per stipendi di due professori ISEF (mi sembra 50 milioni
circa cadapersona all'anno) distaccati presso FIAF negli ultimi n anni.
- Il CONI - per mezzo dei Funzionari Rossi e Camerlingo - ha stornato a FIAF 300
milioni circa di contributi da FIAF legittimamente maturati per attività
sportive nazionali ed internazionali.
- Il CONI - per mezzo dei Funzionari Rossi e Camerlingo e del Commissario
Straordinario - chiede alle società (quindi a tutti noi) una fidejussione di
circa 30 milioni per società, al solo scopo di continuare a poter pietire aiuto
da questo grande ente che tanto ci ha dato.
- Ho saputo (NB e questo non è un fatto cronologico ma serve dirlo qui) che, in
base a precedenti e ormai datati accordi politici, stipulati da chi non so, tali
distacchi si intendevano ricoperti direttamente dal CONI, in cambio di cosa non
so … So solo che già Zanetti tali accordi li ereditava e Cantù anche.
- Posso però giurare in Tribunale che, allorquando partecipavo alla vita
Federale in veste di delegato di società, sia nella presidenza Zanetti che in
quella Cantù, nelle diverse assemblee con ordine del giorno l'approvazione dei
bilanci, MAI ho letto documenti in cui queste poste comparissero.
- Il fatto singolare è che a TUTTE queste assemblee e votazioni erano presenti
in veste UFFICIALE uno o più funzionari CONI con una formula del genere "a
tutela e garanzia dello svolgimento" o similare; ma quello che resta è che
erano seduti al tavolo della Presidenza e del Consiglio Federale.
- I nomi: Rossi e Camerlingo.
- Ora il CONI ha al suo interno revisioni di conti, e questi importi sono venuti
fuori. I suddetti Funzionari - stranamente anche vicini all'organo di controllo
delle erogazioni dei contributi - si devono parare il culo, e allora dicono a
FIAF di pagare.
In sintesi, chi si è trovato Presidente o Consigliere FIAF si è svegliato con
ben altri conti rispetto a quelli che tutti coloro che dedicano tempo alla vita
federale, me compreso come ho detto e testimoniato, conoscevano.
Forse non tutti sanno che i suddetti attuali ladroni, magnamagna, Totò e
Peppino o come sono stati chiamati da alcuni appassionati, SONO RESPONSABILI IN
SOLIDO dei debiti di bilancio, ANCHE SE CREATI DA ALTRI.
Però questi signori, per i quali non sto qui ad esprimere simpatie o meno
(credo che con Cantù sommino più gli scazzi che le conversazioni amichevoli),
hanno comunque visto dei debiti - NB quelli che si vedevano - e si sono
candidati a risanarli con le loro capacità, risanamento che, se ho ben capito,
non sarebbe stato impossibile senza la new entry CONI, che gli chiede di
riconoscere e portare a bilancio debiti che il CONI stesso definisce precedenti
all'attuale gestione.
Io non sono avvocato, ma per mia sopravvivenza mastico qualcosa in ordine a
bilanci, business plan, contratti, adempimenti societari etc., e questo lo
chiamo FALSO IN BILANCIO. Ed il CONI vuole che qualcuno se ne accolli la
responsabilità. Io non ci sto, e lo ho scritto da molto (vedasi appresso mie
dimissioni CF).
2) IL DECRETO MELANDRI
Alcuni citano questo decreto come uno degli vincoli che ci obbligherebbero a
restare nel CONI.
Questo decreto, nato per poter assoggettare tutto ciò che si muove alle gabelle
dei Rossi e Camerlingo del carrozzone / centro di potere CONI, vuole che per
organizzare o disputare campionati sportivi di livello nazionale si debba
appunto farlo tramite una Federazione riconosciuta CONI. Il decreto Melandri è
oggi comunque legalmente aggirabile associando la propria Federazione, o Lega, o
Gruppo Vacanze, ad un Ente tipo UISP o similare, che guardacaso sono visti dal
CONI come fumo negli occhi.
Per quanto riguarda l'attività internazionale, alle altre Organizzazioni non
ngliene frega una mazza perché il F.A. non è sport olimpico e molte di esse
infatti non sono associate al Comitato Olimpico Nazionale della loro nazione.
3) IL FUNZIONAMENTO DELLA BARACCA
A differenza di periodi nei quali ad esempio il nostro Commissioner faceva ai
Marines Ostia l'offesa di non partecipare, invitato, ad una finalina di Winter
League con qualche migliaio di spettatori e degna cornice realizzata
artigianalmente e senza aiuti FIAF perché i soldi FIAF li spendeva per andare
al SuperBowl USA a parlare con i suoi "colleghi" (sic), tutto quello
che ricevete oggi è gratuito, anzi no, costa di tasca propria a chi ve lo
fornisce.
Chiedo di non criticare per partito preso chi va da Piacenza a Milano per
tentare di difendere il fortino, o chi fa casino con i calendari, o il
webmaster: nessuno prende neppure le 100 mila che alcuni vorrebbero dare
all'amministratore di condominio. Tra l'altro un SW per fare i calendari costa $
29, quindi non è quella la fatica, credete, ma è quella di gestire un qualcosa
che andrebbe gestito come un azienda non avendone le risorse - umane, di tempo,
di danaro - necessarie.
Chiedo di partecipare alle riunioni, e pestare i piedi per imporre le proprie
idee, ad esempio quella che le assemblee siano ruotate geograficamente, ma
comunque partecipare: non si può parlare di legittimità e poi non essere nel
posto dove le cose si leggittimano (per Lord: quasi tutto quello che tu chiedi
è infatti già in statuto, ma poi bisogna venire ad esercitare i propri
diritti).
4) PEZZE D'APPOGGIO
Se qualcuno ha sopportato la mia prolissità sino ad ora, è giusto che io gli
dia il colpo di grazia.
Non posso, per mia tranquillità morale, non chiudere con stralci delle mie
dimissioni che - già un anno fa - esprimevano il mio punto di vista su questi
problemi e tentavano di dare qualche idea al CF in carica. Sarà comunque utile
a chi già stava affilando le armi per fare di questa lunghissima esposizione
una faccenda dfi sostegno politico: basta saper leggere.
Spett.le Federazione Italiana American Football
all'att.ne del Presidente
all'att.ne del Consiglio Federale
all'att.ne del Segretario Federale
all'att.ne del Collegio dei Revisori
Via Morgantini 14
20148 MILANO
Roma, 14 Settembre 1999
OGGETTO: carica di Consigliere Federale
RIFERIMENTI: Vs. comunicazione
Egregio Presidente,
Ti scrivo, mio malgrado, per renderTi note le motivazioni che mi inducono a non
accettare la carica di Consigliere Federale FIAF nella quale sono stato
recentemente cooptato.
Posto che - sin dai tempi in cui partecipavo assiduamente alle assemblee
Federali come rappresentante di società affiliata - avevo da obiettare se non
contestare formalmente l'impostazione gestionale della Federazione sia su
precisi capitoli di spesa sia sulla direzione generale, ho voluto onorare la Vs.
comunicazione di cooptazione partecipando al Consiglio Federale dello scorso
fine settimana in Cervia per poter meglio valutare i fatti dall'interno.
Dallo svolgimento di esso ho tratto le ultime impressioni che hanno portato alla
mia decisione.
Te le elenco per punti giacché - pur se immodestamente - oso sperare che alcuni
tra essi possano essere spunti di discussione e miglioramento.
· La convocazione era per le 13:30 e, laddove arrivavo trafelato alle 13:35 con
le scuse pronte, mi accorgevo che non c'era Consiglio in corso e che sarebbe
iniziato "più tardi". Ho delegato altri ad un appuntamento dove si
trattavano quote e finanziamenti per una mia attività.
· Ho dovuto partecipare alle sedute a corrente alternata vista la mia presenza
necessaria in contemporanea presso la CT di cui come sai faccio parte, e che de
facto et de iure è primo impedimento statutario di accettazione della carica,
che non sarò certo io a forzare. Non è certo attraverso un ruolo politico che
voglio guadagnarmi il mio posto di coach federale, ma attraverso i meriti.
· La situazione finanziaria attuale di cui si è discusso è stata creata da
terzi, tra cui purtroppo un defunto ma che non può esserne estraniato in quanto
tale: peraltro, restano i suoi eredi e le sue fidejussioni. Tanto per chiarirsi,
io sto pagando debiti di mio padre defunto e non mi pare ci sia nulla da
obiettare né qualcuno si è tirato indietro dal chiedermeli: la Legge sancisce
che l'accettazione di un eredità comporta sia i crediti che i debiti.
· Inoltre, stiamo discutendo dell'assurdità legale non solo di approvare costi
(e cause derivanti) per funzioni Federali non previste dallo statuto
(commissioner) e che sono state da me contestate a loro tempo per iscritto al
Dott. Lucio Zanetti, Presidente che Ti ha preceduto, e di cui spero vi sia
traccia, ma addirittura di iscrivere a bilancio costi comparsi dal nulla, creati
appunto da terzi e di cui dovremmo assumerci l'onere. Queste cose si discutono
in Tribunale.
· La linea legale (con le sue implicazioni economiche e finanziarie) che si
intende seguire non mi trova d'accordo perché assolutamente passiva:
oltretutto, allo stato delle cose (assediati da creditori sia legittimi che
pretestuosi) sento ancora dire "dovremo chiedere al legale" se non che
il legale ha sbagliato e ancora non è stato citato o deferito al suo Ordine. Io
credo che piuttosto di pensare ai Campionati più di un quarto d'ora lasciandolo
magari fare per una volta alle società, si dovrebbe passare una settimana con
due avvocati e Codici alla mano.
· Peraltro (fidati!) ti posso assicurare che le mie uscite hanno non poco
preoccupato gli esponenti del CONI, dal che traggo ancor più fiducia nell'idea
di una posizione rigida.
· Le laboriose e sofferte decisioni che si prendono in Consiglio Federale la
mattina alle 9,30 (es. posizione da assumere nei confronti CONI) non durano fino
alle 11 quando vengono differentemente poste dal Presidente agli interlocutori
terzi.
Questi sono in sintesi gli argomenti che mi impediscono di accettare la carica,
in quanto sarei parte di un consesso di cui condivido le passioni ma non le
attuazioni e responsabilità.
Ciò posto, come già anticipato al Segretario Federale, mi rendo comunque
disponibile a "missioni" di qualsiasi genere presso il CONI e più in
generale in Roma e Centro Italia, le quali possano essere di aiuto alla
Federazione sia come operato sia come semplice contenimento dei costi (hai visto
come il CONI dista 8 minuti dal mio ufficio). Credo che, se si sono create a suo
tempo cariche Federali non previste, si possa studiare una qualche forma di
delega per questo.
Concludo con alcune idee, che spero anch'esse di aiuto.
INFORMATIZZAZIONE
Ti ho già accennato in quella email di cui ti ho chiesto copia (l'hai
cestinata?), che penso fattibilissima l'informatizzazione di base della FIAF.
Per quanto attiene al primo livello (creazione di un database di società -
atleti - tests - incontri - libreria federale etc.) non si può prescindere
dall'ottenere il consenso delle parti al trattamento dei dati personali, secondo
il disposto della Legge sulla Privacy. Ciò potrebbe essere ottenuto mettendo la
debita frase in calce ai moduli di affiliazione, riaffiliazione, tesseramenti,
prestiti etc.
Ogni società dovrebbe poi essere dotata di email procurata da FIAF (in modo che
il Webmaster possa gestirla ed assicurarne la protezione), e di una PW
consegnata in busta chiusa al Legale Rappresentante la società in modo che egli
si assuma la responsabilità di quanto inviato.
Dopodiché, ogni società dotatasi di programma adatto sarebbe in grado di
pagare con carta di credito, inviare nuovi tesseramenti, e quant'altro. Insomma
un grande contenimento dei costi.
Un altro risvolto è che, una volta collegati in network, le riunioni possono
essere svolte sia in chat ma anche in videoconferenza (una WebCam oggi costa 200
mila lire), con altro contenimento non solo dei costi finanziari ma anche di
tempo (spostamenti, etc.).
In atri termini, i soldi che spendiamo in benzina, alloggio e tempi di viaggio
sarebbero ammortizzati da una videoconferenza via Internet il cui costo hardware
è max. 500.000 a società.
SETTORE NAZIONALE
Stiamo lavorando per dotare la FIAF di biblioteche e videoteche da consultare;
stiamo rivedendo i manuali tecnici per farne CD da inserire in un
"package" da dare alle società di nuova affiliazione: tutto ciò
avrà un costo che sarà in parte autofinanziato ma cui in parte vi chiedo di
contribuire, in quanto il programma darà anche accesso ai contributi
finalizzati.
PROCEDURE FINANZIARIE - LEGALI
Da quello che ho visto e sentito, confrontato col poco che ho imparato nel corso
degli ultimi 20 anni in cui ho frequentato una serie di aziende con le relative
beghe e transazioni commerciali, finanziarie e legali, credo che se fossi al tuo
posto, percorrerei la strada di una o più azioni legali:
1. verso i precedenti Consigli per aver creato una figura - quella di
Commissioner - ed avergli dato uno status federale quando non previsto dallo
Statuto, e di conseguenza aver creato i problemi economici oggi scaturiti da
tale posizione;
2. verso il Commissioner stesso in quanto attraverso il suo status ha tratto
indebiti vantaggi personali se non creato danni alla Federazione di cui tra
l'altro si dice oggi dipendente (elemento da portare in controdeduzione nella
causa di lavoro purtroppo pendente, magari proprio causa la mancanza di una
citazione FIAF precedente temporalmente);
3. verso i Consigli precedenti per non aver iscritto a bilancio i debiti verso
CONI oggi emersi;
4. verso il CONI per l'accertamento di tale loro credito in quanto non apparente
in più bilanci votati ed approvati (io testimone) in presenza di esponenti del
CONI (Sig. Camerlingo); questa azione come minimo risultato giuridico e pratico
avrebbe l'effetto di congelare il supposto credito sino a definizione, per cui
il CONI non avrebbe titoli per bloccare i fondi;
5. verso CONI per lo sblocco dei fondi destinati a funzionamento, già svolto e
finanziato in proprio: il fatto che oggi quei danari andrebbero a creditori è
pretestuoso in quanto il funzionamento non poteva certo attendere i tempi CONI.
Questo è quello che farei, e credo che - con la regola del 50% - almeno due vie
potrebbero essere vittoriose, magari con un peso di qualche centinaia di
milioni.
Tra l'altro i punti 1 e 3 potrebbero portare la famiglia Zanetti a propendere
per la ricopertura dei conti per non incorrere in azioni penali.
PROCEDURE OPERATIVE
Continuo a pensare che la FIAF possa essere vista come un sistema di franchising
in cui il centro-pilota deve dare agli affiliati un supporto di procedure e
vantaggi che oggi non c'è. Tutti i Consigli si sbattono solo per far vedere che
si passa da n a n+1 squadre, ma non basta.
Dalle espressioni di soddisfazione pervenute alla CT dopo la pubblicazione del
lavoro di preparazione atletica, ho dedotto che le società hanno fame di questo
tipo di supporto, e bisogna darglielo: non posso quindi fare altro che
sensibilizzarTi su questo.
Rinnovo, a margine della disponibilità personale già espressa, la
disponibilità a trattare un idea di service esterno sostitutivo dell'attuale
segreteria etc.
Non credo sia opportuno aggiungere altre idee non pertinenti e/o applicabili al
momento, per cui concludo formulando i miei migliori auguri a Te e agli Organi
Federali tutti.
Vittorio Malpassuti