6 ottobre 2000
In risposta alla questione finanziaria sollevata da G. Rizzello mi preme che sia
evidenziato che così come scritto dall'ex commissioner sembra che i debiti
nella mia gestione siano lievitati da 650 milioni a più di un 1000 milioni
causa sperperi o peggio della gestione. Ripeto da 600 milioni presunti debiti
che erano evidenziati nei bilanci fiaf alla mia candidatura sono diventati il
doppio a causa della richiesta da parte del coni di pagamento del distacco
presso la fiaf dei professori di educ. fisica avuti fino a giugno '98 e mai
messi a bilancio, io sono divenuto presidente successivamente.
La questione finanziaria il mio consiglio federale l'aveva ben a cuore e il
taglio delle figure professionali ne sono l'esempio.
per quanto riguarda gli adempimenti legali della federazione posso rassicurare
G.Rizzello che quello che mi competeva l'ho fatto, per quanto riguarda il
bilancio '99 e il prev 2000 con il commissariamento non mi competevano, tra
l'altro è materia di contestazione legale nei confronti dei commissari come da
relazione della commissione legale fiaf.
Purtroppo per G. Rizzello devo sconfessarlo nella parte relativa ai bilanci
regolari e regolarmente approvati dal coni, il motivo di tanto CASINO (coni -
fiaf) è solo dovuto al fatto che oggi il coni vuole a bilancio e incassare i
soldi che fino al 1998 nessuno ha pensato che erano da considerare costi e non
regali e oggi caro G. Rizzello io non posso permettere che le squadre italiane
debbano pagare per quello che a loro insaputa è stato fatto in passato.
Tanto per contraddire G. Rizzello con dei fatti non bastava non avere messo a
bilancio(quello che dice bilanci regolari) il debito coni ma nel consuntivo 1998
sono state tante le incongruenze che il coni ha deciso sulla scorta del bilancio
trasmesso la REVOCA dei contributi stanziati negli anni '99 e 2000 pari a circa
300 milioni.
Che G. Rizzello chieda vidimazioni del coni per il 99 e 2000 è superfluo dato
che la fiaf dal dicembre '99 è il coni nelle figura del commissario.
Il resto è palestra dialettica, il football italiano, le squadre i giocatori
vogliono giocare e praticare, ho "governato in pratica 12 mesi e in 12
mesi(fine '98 e quasi tutto '99) si sono prese delle decisioni spesso impopolari
ma necessarie, ho prestato il mio contributo a tempo pieno gratuitamente, senza
neanche rimborsi benzina e prestato ascolto a chiunque mi telefonasse al mio
cellulare(da me pagato e acceso 24 ore su 24) ho fatto anche le righe al campo
ne sono fiero.
SONO ALTRESI' FIERO DI POTER DIRE CHE GLI ATTACCHI DI POCHI SONO SOLO ATTACCHI
POLITICI, OVVERO ALLA FIGURA ALL'INTERNO DELLA FIAF E NON ALLA PERSONA IN QUANTO
IO, QUESTO PERCHE' E' EVIDENTE CHE SI PUO' SBAGLIARE MA MI SI RICONOSCE L'AMORE
PER IL NOSTRO SPORT, amore che mi fa ancora dedicare giornate di tempo alla fiaf
in barba alle cattiverie e malignità che circolano nell'ambiente.
Io non voglio fare guerra a nessuno, anzi, vorrei che si lavorasse per una causa
comune, non ci sto oggi a fare da capro espiatorio per i mali della fiaf, sono
esclusivamente finanziari e ereditati da gestioni passate, non intendo nemmeno
fuggire dalle responsabilità della fiaf(ne è esempio che G. Rizzello chiama in
causa me per soldi che non ci sono da molti anni in fiaf e lo fa per vie
legali)ma andiamoci piano a scaricare le colpe su Cantù perchè è buonino e
non si lamenta neanche tanto e non vuole soldi per quello che fa, ha ragione G.
Rizzello ci sono verbali e documenti che parlano chiaro.
Giovanni Cantu'.