DOLPHINS ANCONA 0 - 31 LIONS BERGAMO
ANCONA: Precipitevolissimivolmente.
L'avverbio
più lungo del vocabolario calza a pennello nel descrivere la caduta interna
degli Executive Dolphins per mano dei campioni italiani in carica Lions Bergamo.
Le assenze nell'attacco marchigiano hanno pesato come macigni, soprattutto
quella del full back Robert Ladson che ha costretto il running back Mc Intosh a
giocare in <single back>. Per i ragazzi di coach Luchena non è il caso
comunque di cercare alibi. Per giocare alla pari contro l'armata bergamasca
oltre alla tattica serve concentrazione, sacrificio e cuore, doti che in questa
gara hanno latitato, forse perchè offuscate dalla troppa presunzione e
presupponenza ostentata dai Dolphins.
In America dicono che <l'attacco vende
i biglietti e la difesa vince le partite>, se questo fosse vero anche in
Italia l'attacco dorico guidato da Bladsoe ieri non sarebbe riuscito neanche a
regalarne uno. Nei primi due quarti i Delfini non sono riusciti a muovere la
palla, un pò per la pressione dell'ottima difesa dei Lions, un pò per
l'imprecisione di Bladsoe e per errori di concentrazione.
La difesa di coach
Paolucci ha fatto il possibile per tenere aperta la partita concedendo ai
lombardi solo 10 punti nei primi due quarti, e recuperando ben tre possessi con
due fumble ricoperti ed un intercetto di Leonardi.
L'intervallo non ha portato
giovamento e nella ripresa, dopo aver costretto i Lions a due punt, la difesa
dorica ha ceduto. La cronaca del match ha visto un inizio anomalo con un
intercetto nel primo drive subito da Bladsoe al quale hanno risposto la difesa
recuperando un fumble. Nel drive seguente Bergamo segna la prima meta con una
corsa del runner Pardikes dopo un lungo drive.
L'attacco dorico non c'è,
costretto per tutto il primo tempo a tre tentativi e punt. I difensori
marchigiani stringono i denti, aggiustano le coperture e Leonardi piazza un
intercetto prima e ricopre un fumble nella goal line dorica poi. Opportunità
mai sfruttate dall'attacco più brutto della stagione. I Lions di questa
stagione hanno, oltre allo stesso numero di stranieri <ufficiali> in
dotazione ai Dolphins, anche otto giocatori con il passaporto italiano ma nati e
cresciuti tra Canada e Stati Uniti, una differenza non da poco.
Gli ultimi 3
punti del primo tempo li mette il kicker La Fata con un field goal, e nella
ripresa segnano Rocchetti, Pazak e nuovamente Pardikes. Un risultato che non
ammette molte repliche e che riporta i Dolphins con i piedi per terra. Questa
gara non incide sulla classifica dei dorici, ma sicuramente ha mostrato che per
poter battere i Lions il cammino è ancora lungo. Domenica prossima campionato
fermo e per gli Executive secondo impegno di Coppa Campioni. Al Dorico arrivano
le Pantere di Praga.
Paolo Belvederesi