HUDDLE MAGAZINE FIAF |
Sponsored
by: |
Il commento
BOLZANO - Che Superbowl! In pochi, e tra questi anche io tutto
sommato, si aspettavano una gara tanto intensa e bella.
I Lions Bergamo
dominatori in Italia e in Europa, messi in difficoltà dai Dolphins Ancona? La
speranza (sportiva chiaramente) di tutto il mondo del football, ma sulla carta…
Invece i dorici hanno giocato sicuramente un match al loro 100%, guidati da un
quarterback che ha entusiasmato non solo me, ma in generale, guadagnando, prima
volta nella storia, il titolo di MVP nonostante la sua squadra abbia perso.
Meritato MVP italico anche per Capodaglio, vera spina nel fianco della difesa
orobica, che però si è rifatta con "l'eterno" Castellano, ancora una
volta (la prima nel 1993) "Scandellari" di un Superbowl.
Il match ha
reso un po' più umani i Lions che però restano campioni d'Italia con assoluto
merito. La capacità di gestire le situazioni difficili è ancora il vero
segreto dei bergamaschi, che al primo incontro "difficile" della
stagione, hanno dimostrato di saper reagire nella maniera giusta.
In queste
righe trovo inutile fare la cronaca della partita, anche perché c'è un
play-by-play più che esauriente, ma sottolineare ciò che è stato vissuto di
bello e di brutto. Nelle note positive anche le due difese (0-0 nel secondo
tempo, mai accaduto in un Superbowl) e, per quel che riguarda i due quarterback
schierati dai Lions, più Bucciol che Lio, l'organizzazione dei Giants, che tra
l'altro ha permesso sia il play-by-play su Internet, che la mia radiocronaca su
Rete Sport (accetto tutti i pareri antoniomv62@inwind.com) e il tifo dei tanti
supporter giunti da Bergamo e Ancona.
Lasciatemi aggiungere che, dopo giorni di
caldo infernale romano, ho gradito particolarmente anche la "brezza"
che ha avvolto lo Stadio Europa, come è andato via il sole.
Detto del buono,
resta il cattivo. Al numero 1, mi dispiace sottolinearlo perché quest'anno ho
dato più sufficienze che insufficienze tra Winter League e Golden League, c'è
la crew arbitrale. Dopo un buon inizio è stata una tragedia. Più che gli
errori (secondo qualcuno una dozzina, per me circa la metà), mi ha
impressionato negativamente l'incapacità di prendere decisioni immediate e
senza ripensamenti. I lunghissimi conciliaboli cui abbiamo assistito,
soprattutto nella ripresa, hanno dato un'immagine di insicurezza che ha
"galvanizzato" le proteste delle due parti che, capito l'andazzo, non
hanno fatto nulla per collaborare.
Passando ai giocatori e agli allenatori, non
ho capito qualche scelta, da una parte e dall'altra. Per esempio, ho trovato
strano che i Dolphins abbiano giocato delle shotgun nel drive finale, dopo gli
snap (almeno tre) "sparati" dal centro dorico durante la partita. Non
dico che sia stata la causa principale della sconfitta, ma ha certamente pesato
in maniera importante. Comunque i Dolphins hanno dimostrato di essere un po'
più vicini alla meta e cioè arrivare ai livelli degli inarrivabili Lions.
Sabato prossimo derby tra Leoni in Germania per l'Eurobowl e tutto il tifo del
football italico sarà con Bergamo.
Antonio Maggiora Vergano