GUELFI FIRENZE 26 - 16 TIGERS TORINO
(0-0, 12-0, 8-8, 6-8)
Un GRAZIE di
cuore a tutti i ragazzi “bocia e veci” che si sono sobbarcati la lunga e
torrida trasferta in terra toscana. Quando si parte da casa sapendo che si dovrà
scendere in campo in condizioni menomate, giocare doppi e per taluni tripli
ruoli “grazie” al roster ridotto da motivazioni più o meno valide eppure si dice
presente, allora vuol dire avere un vero spirito di squadra, vuol dire amare i
propri colori, vuol dire rispettare i propri compagni, i propri coaches e
dirigenti e soprattutto se stessi, al di là del risultato.
Per assurdo in
quella che per i Tigers Autocentauro Torino è stata l’ultima spiaggia, e nella
giornata che ci ha negato l’accesso ai playoffs in maniera inequivocabile, siamo
fieri di poter dire di aver ritrovato la squadra perché quando sotto di venti
punti si temeva una “Caporetto guelfa” è venuto fuori l’antico ”spirito felino”
che ci ha concesso se non il risultato di salvare l’onore e dimostrare che ci
siamo ancora e possiamo guardare negli occhi chiunque senza vergogna.
Il primo
quarto come sovente succede è di studio, caratterizzato da due turnover su
intercetti (Claudio Aru per quello dei torinesi) su lanci dei rispettivi qb che
però non portano punti. Nella seconda metà del primo tempo, le due segnature
dei fiorentini che alla fine risulteranno decisive. La prima dopo intercetto su
lancio del qb torinese Franz Gerbino, sotto grande pressione , avviene su un
pass del qb guelfo sul ricevitore bravo ad evitare il nostro cornerback ed
involarsi in end zone , e la seconda sempre su lancio, al ritorno di possesso di
palla, dopo una serie di sterili tentativi dell’attacco nero arancio. Nessuna
trasformazione e si va al riposo sul 12 a 0 .
Forse ancora sotto choc per
questo uno-due ad inizio di terzo quarto i viola portano lo score sul 18 con
corsa del loro runner e a 20 su successiva trasformazione. Ma quando in casa
Tigers Autocentauro, si temeva il peggio è saltato fuori uno spirito di squadra
sino a quel momento sopito; alcuni drive permettevano con lanci precisi sui wr
Faustino e Maida di ottenere una serie si completi e primi down, e proprio un
bel lancio sul giovane Alessandro Maida da parte di Gerbino, finalmente
veniva catturato dal nostro wr in end zone con sicurezza; la trasformazione
da due è opera sempre su lancio di Claudio Aru. Il successivo tentativo di
onside kick riconsegna l’ovale ai torinesi che però non capitalizzano
l’occasione di avvicinarsi ulteriormente, ed anzi sono ancora i Guelfi e segnare
il loro quarto t.d. su corsa.
Ma l’orgoglio in casa nero arancio ha un nuovo
sussulto e seppur stremati per il caldo torrido(ma quello c’era per tutti) e
soprattutto dal fatto di non poter quasi mai tirare il fiato, un nuovo drive
molto bello di lanci, su Manfredini ,Maida e Faustino, permette a quest ultimo
di varcare l’end zone toscana con il pallone nelle sue sicure mani, la
trasformazione da due punti sempre sul lancio è di Maida. Ormai è tardi per una
rimonta, ed il risultato di 26 a 16 non cambia ma come detto quando ormai
sarebbe stato più logico vedere una squadra allo sbando si è vista una reazione
d’orgoglio che fa ben sperare , sappiamo si avere uomini su cui contare per il
futuro. Almeno chi c’era.
Mauro
Mangiavacchi
Tigers
Autocentauro Torino