HOGS REGGIO EMILIA - GIANTS BOLZANO 29-40
(0-7, 15-13, 0-13, 14-7)

Marcatori: Green (G) 50yds run +1, Zanni (H) 2 run +1, Green (G) 90 yds kor +1, Gardner (H) 10 run +2 Lazzaretti, Ventura 10 run, Greene 15 td run, #82 15 yds catch +1, Zanni 10 yds catch, #40 10 yds run +1,Zanni 1 yds run +1

Nell'ultima partita casalinga di regular-season gli Hogs ripetono il copione e subiscono la quarta sconfitta consecutiva, mostrando, come al solito, un attacco eccellente ma una difesa a dir poco inconsistente. E così, ancora una volta, gli Emiliani rimangono in corsa nel primo tempo e crollano nella ripresa.
Sulla prestazione della difesa (che ha sbagliato troppi placcaggi e assegnamenti per poter sperare di fermare almeno un drive dei Giants) gravava, per la verità, l'ecatombe di infortuni che ha colpito gli Hogs nella disastrosa trasferta di Milano, contro i Falcons: salvo l'eroico Giberti (che giocava con una mano fratturata in due punti), molti i titolari assenti, tra i quali segnaliamo Lanzoni e Nolan (per entrambi stagione finita).
Pur aggiudicandosi l'incontro, i Bolzanini vice-campioni di Italia hanno dato l'impressione (confermata del resto da un record non esaltante in campionato e dalla recente eliminazione dalla competizione europea) di essere molto meno brillanti dello scorso anno, dipendendo quasi completamente dalle prestazioni dell'ottimo rb USA Reginald Greene (tre mete spacca-partita per lui), asso all-around. Unica alternativa le corse del sempre valido Ventura, che però non sembra molto a suo agio nel passing game.
Negli Hogs, nonostante l'assenza del convalescente qb USA Geoffrey Shock, grande prova (come sempre) della linea d'attacco che, eseguendo magistralmente gli schemi di bloccaggio, ha costantemente travolto la difesa avversaria. Ne approfitta soprattutto Maurizio Zanni che aggiunge altre tre mete (una delle quali su un breve lancio del qb Lazzaretti) e rinforza la terza posizione in classifica generale, con 14 mete (record in carriera: non male per un trentottenne al suo ventesimo campionato!).
Il turning point della partita, come ho anticipato in apertura, è stato (come al solito) nel terzo quarto. Sotto 26 a 15 gli Hogs, che fronteggiano un quarto e venti, debbono andare al punt, ma ancora una volta tentano la finta: la palla non arriva mai al punter Sassi, e lo sgusciante Gardner (ottima, come sempre, la sua prestazione in attacco e in difesa) si tuffa stile-baseball sul segna down. Primo down? Gli arbitri (con uno spot della palla molto sospetto) dicono di no. Qui finisce la rincorsa degli Emiliani, che non possono mai concedersi una (peraltro normalissima) pausa in attacco, causa una difesa anche oggi troppo "morbida".
Per i Giants (4-2) un passo deciso e decisivo verso i playoff, rimasti il loro unico obiettivo.
In casa Hogs (3-4) invece la consapevolezza che una vittoria contro i Frogs a Milano nell'ultima giornata di campionato sarà indispensabile per accedere alla post-season.

Carlo Mantovani

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