GREEN HOGS REGGIO EMILIA - DUCHI FERRARA 40-8
(20-0, 8-0, 0-8, 12-0)

Reggio Emilia - "Non c'è il due senza il tre". Con i proverbi non si scherza e infatti la giovanile degli Hogs, dopo le due vittorie in regular season, travolge i blasonatissimi Duchi di Ferrara per la terza volta consecutiva e prenota il posto per la finale del Vigorelli.
Ma in realtà la vittoria più importante la società reggiana la aveva già ottenuta prima della partita: con il campo reso impraticabile dalla tempesta di neve che giovedì ha investito tutto il centro-nord, dirigenti e veterani hanno provveduto personalmente a spalare la neve dal terreno di gioco, consentendo che questo importantissimo incontro si potesse disputare regolarmente.
Ma continuiamo con i proverbi: "Chi ben comincia è a metà dell'opera". E infatti l'avvio dei GreenHogs è stato, come spesso accade, travolgente. Nel primo quarto la difesa reggiana, brillantemente coordinata da Picelli e Giberti, ha letteralmente azzerato l'attacco dei Duchi, reduce da una prova eccellente contro i favoriti Marines di Roma.
E la "wing T" di Coach Cattini non ha certo tradito le aspettative, consentendo al fuoriclasse Marino (sicuro MVP della partita) di scorazzare per il campo e segnare tre spettacolari mete su corsa (di 10, 30 e 70 yds rispettivamente).
Sul 20-0 inizia il secondo quarto e Ferrara, purtroppo, non da segni di ripresa: nonostante le buone individualità, la pressione della D-line dei GreenHogs è inarrestabile e così fioccano i sack (del tremendo nigeriano Shittu) e, soprattutto, gli intercetti. Due sono quelli messi a segno dal velocissimo safety (nonché ottimo punt-returner) Nicola Palmia: il secondo, addirittura esaltante, lo riporta in meta dopo una volata di 40 yds. Con il terzo intercetto della difesa (#40) di Reggio Emilia e sul perentorio punteggio di 28-0 si chiude il primo tempo di gioco.
Il terzo quarto inizia in modo del tutto diverso e i Duchi finalmente riescono ad imporre il loro gioco: per la prima volta la difesa costringe i padroni di casa al punt e l'attacco (trascinato dalle keeper del qb #8 e dalle corse degli ottimi rb) produce un bellissimo e lunghissimo drive, concluso in td da una dive (2 yds) del fullback #35. La conversione da due punti è del #99 e il punteggio diventa 28-8.
Per contro i GreenHogs, appagati dal consistente vantaggio iniziale, appaiono deconcentrati un po' in tutti i reparti: e, quando all'inizio del quarto periodo perdono il secondo fumble dell'incontro, sembra che Ferrara possa veramente rientrare i partita.
Ma i proverbi non finiscono mai e "Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare". Nel momento topico della partita la difesa fa il gioco decisivo: i Duchi tentano disperatamente di convertire il quarto down, ma il ferocissimo lb "Renna" Frignani ( assieme a Palmia nettamente il migliore in difesa) filtra nel backfield avversario e mette segno un placcaggio devastante. Palla di nuovo all'attacco reggiano: questa volta la O-line (allenata dall'intramontabile Andrea Lugli) rispetta gli assegnamenti e in un batter d'occhio i GreenHogs segnano le due mete del definitivo K.O. Prima il sensazionale Marino, con una sweep alla OJ Simpson da 30 yds, poi il giovanissimo talento nigeriano Tony Shittu, con un'altra perentoria corsa all'esterno da 40 yds, chiudono l'incontro.
Ferrara, apparsa nettamente inferiore, esce comunque con onore, dimostrando di avere uno spirito indomito e di crederci fino alla fine.
Reggio Emilia, a parte alcuni errori (4 trasformazioni fallite) dovuti più che altro alla impossibilità di allenarsi regolarmente, ha dettato ancora una volta la sua legge. Accede perciò con grande merito alla finale di Milano, fiduciosa nelle sue potenzialità, ma consapevole che l'avversario, qualunque sia, sarà fortissimo.
Come dice il saggio: "Ride bene chi ride ultimo"!

Carlo Mantovani
Hogs Reggio Emilia.

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