BLACKS TORINO -
BENGALS BRESCIA 8-42
(0-14, 0-8, 0-8, 8-12)
I°: Bengals: rush #23 (18 yd); #10 KG rush #42 (10 yd); #10 KG II°: Bengals: rush #23 (28 yd); #7 P #84 G III°: Bengals: #7 pass #84 (13 yd); #7 R G IV°: Bengals: rush #7 (55 yd); #10 K NG rush #41 (6 yd); #10 K NG Blacks: Fumble ret. #56 (48 yd); #1 RG Finalmente è arrivata la conferma che i Bengals
sono una squadra di buon livello, a smentita di ciò che si sarebbe potuto
pensare dopo la disfatta di Reggio Emilia. |
Ma
il gioco aereo dei Bengals, nonostante resti abbastanza ai margini nel
game plan, ha dimostrato sicuri miglioramenti con un parco ricevitori
capace di una buona prestazione dopo le non positive precedenti. Tra i
receivers bresciani si è distinto il wr #88 Alessandro "Fonta"
Fontanella con 2 ricezioni per 37 yds. Dalla parte dei Torinesi, a
nostro avviso una prestazione più che dignitosa ed in ogni caso molto
corretta. Tra i tori di Rivoli si è distinto questo rb #1 (diventato
rb #20 in seguito ad un brutto incontro con un linebacker bresciano)
Paul Smith, una certezza per l'attacco piemontese ed una mina vagante
per le difese avversarie. Ottima prestazione per lui anche se sabato
non è riuscito a perforare l'attenta linea difensiva dei Bengals, che
in settimana ha attuato una preparazione dedita al contenimento del
fenomeno USA; infatti il touch down dei padroni di casa è arrivato
dalla difesa (dl #56) che ha ricoperto e riportato in td un fumble per
48 yds con successiva trasformazione da 2 punti. Come già detto una difesa attentissima ed aggressiva ha contenuto il sicuro attacco dei Torinesi, realizzando anche 2 sacks (dl #50 Max "Cerla" Cerlini e lb #59 Giuseppe Campanini). Percentuale di vittorie 50% in attesa dell'arrivo dei gloriosi Frogs ed una ritrovata sicurezza nei propri mezzi per i Bengals. Decisamente positivo (finalmente!) l'atteggiamento della squadra, probabilmente punta sul vivo da parole come "orgoglio", "dedizione" e "vittoria" che hanno sapientemente infarcito il discorso pre-partita del coach Riccardo "Acido" Lopresti. Che sia questa la mentalità vincente che mancava ai caschi argento? Certamente si! Carlo Maria Fabbrini |