goldlea1.gif (14178 bytes)

3° GIORNATA

BENGALS - AQUILE 26-18 ot
(0-0, 6-6, 0-0, 12-12, 8-0)


BENGALS BRESCIA.
Attacco: Bailo, Delli laconi, Compagnoni, Maschi , Negri, Paneroni, Belussi, Carletti, Menozzi, Petitpierre, Tinelli, Bernardi, Bovi, De Giovanni, Fedrigolli, Fontanella, Gerola, Ghiglione, Giacomelli, Zammarchi, Orfeo Daniele.
Difesa: Brescianini, Caile, Cerlini, Direse, Fabbrini, Braghini, Celitti, Corrado, Corti, Macellaro, Arnetti, Fiorito , Glissenti, Nicoli, Orfeo Davide, Pigolotti.
Allenatori: Diego Orfeo, Guiotto, Mosconi.

Marcatori.
Primo tempo: Orfeo Daniele (toucdown corsa 54 yards).
Secondo tempo: Brescianini (punt return 13 yards); Macellaro (corsa 3 yards). 
Primo tempo supplementare: Macellaro passaggio 3 yards, Daniele Orfeo trasformazione (corsa 5 yards).

Le tigri bresciane hanno gli artigli più affilati di quelle torinesi. Dopo un tempo supplementare, le regole della Golden League non prevedono infatti il pareggio, i Bengals hanno piegato sull'erba dell'Invernici di San Polo gli esperti Tiger. E' stata una partita dalle infinite emozioni e, alla fine della battaglia, i bresciani hanno incitato il loro trascinatore John Macellaro con l'ovazione "good job, great John", ovvero: bel lavoro grande John. E' stata una prestazione da incorniciare quella dello yankee in forza ai Bengals. Dopo aver registrato la difesa, aver marcato a uomo il più pericoloso runner avversario, l'americano biancazzurro è stato schierato da fullback e ha trascinato un attacco fino ad allora spento e privo di idee. Davvero una gara superlativa, la sua. Matura così la prima vittoria dalle "tigri" bresciane nella Golden League, un successo tanto importante quanto inatteso. Ben impostati in difesa, i torinesi hanno avuto facilmente ragione dei prevedibili schemi offensivi azzurri, ma, dall'altra parte non sono riusciti a muovere palla per la reattiva decisione di Corti, Brescianini, Caile, Braghini e Davide Orfeo. Nel secondo quarto i Bengals trovano il grande acuto. In barba ad uno schema deciso, Daniele Orfeo, di professione quarterback dei Bengals, finge un lancio profondo e parte in quarta, da solo per 54 yards: è una meta storica per i bresciani nella Golden League  La gioia dura solo qualche minuto, perché i torinesi pareggiano con un passaggio di Gerbino a Sparapano e rimettono a zero le sorti della gara. Il quarto periodo è impressionante. I Bengals mettono alle corde gli attaccanti avversari, tanto da costringerli al punt da posizione pericolosa, a ridosso della linea di meta. Caile e Macellaro ci credono e pressano il calciatore fino a fargli perdere palla ovale recuperata da Roger Brescianini che fila in touchdown. Ancora un cambio di possesso e ancora i Bengals a segno: drive di potenza e finalizzazione di John Macellaro, ben protetto da Fontanella. Il tempo corre e la vittoria è praticamente assicurata, ma bastano due distrazioni veniali per riportare i torinesi in parità prima col solito Gerbino che passa a Gertosio e poi con un altro pass a Sparapano. A tempo scaduto l'extra point potrebbe chiudere il discorso in favore dei Tiger, ma Luca Arnetti salva in extremis sul ricevitore avversario. Si arriva così ai supplementari e dopo un avvio negativo dei Bengals, John Macellaro prende per mano la squadra bresciana e la trascina al successo con un intercetto da manuale. Nei Tigers da salvare la prestazione dei fratelli Rigazzi, ma la concentrazione e il gioco di squadra erano rimasti a Torino. Ora le tigri, quelle bresciane, sono attese da un turno di riposo, poi il calendario prevede la trasferta a Reggio Emilia, mentre i Tigers Torino affronteranno il 25/3 la Virtus.

<< BACK