27-10 
OAKLAND RAIDERS
Gannon 4,5 – E’ brutto dare un voto così basso a chi ha dominato per tutta la stagione, ma domenica Gannon non era lui. La sua controfigura non è stata all’altezza del momento e quel record di intercetti in un Superbowl (cinque) Rich non se l’è proprio meritato. Peccato non aver potuto contare sul proprio centro titolare, assente per motivi ancora da chiarire.
Rice 6 – Nel disastro offensivo neroargento Jerry Mondo riesce a salvarsi e per non smentirsi segna l’ennesimo touchdown in un Superbowl. Ha già detto che l’anno prossimo vorrebbe tornare… noi lo aspettiamo a braccia aperte.
Brown 5 – Solo una ricezione nella partita che sognava da tutta una vita. Completamente inutile alla causa. Come il suo quarterback non avrebbe meritato un epilogo così. Ma come l’altro amico vecchietto, l’anno prossimo vorrebbe ritornare.
Garner 5,5 – Correre quando lo svantaggio aumenta esponenzialmente non è certo la soluzione. Nemmeno quando hai il miglior runner per portata della lega. Prova incolore alla fine per quello che poteva essere il segreto della vittoria Raiders ma non lo è stato. Come sempre fuori dal backfield riesce ad accumulare yard di ricezione, ma stavolta gli scappa qualche drop inusuale.
Porter 6 – Un touchdown controverso, una ricezione per una conversione da due pure. In un caso va liscia nell’altro no, ma sarebbe cambiato molto poco. La sufficienza c’è ma non crediamo ne sia troppo felice, nonostante sia il più giovane della compagnia.
Jolley 6 – Anche il rookie tight end merita la sufficienza. Lascia qualche pallone non perfetto ma si fa trovare pronto nelle restanti occasioni.
Crockett SV – Non si arriva quasi mai nell’area di sua competenza. Corre troppo poco per un voto.
Difesa 5 – L’inizio è promettente, ma il proseguio segue un altro canovaccio. Brad Johnson ha troppo tempo per decidere il da farsi e un ricevitore libero punta sempre. Anche Pittman fa quello che vuole e questo è il peggior segno. Vero che la stanchezza può aver influito e vero anche che dei 48, 21 li ha subiti l’attacco, ma non si può evitare l’insufficienza.
Special team 7 – Segnano e annullano un field goal a Gramatica. Da loro non si può pretendere di più anche perché nella prima metà della gara regalano ai Raiders ottime posizioni di partenza.
Coach Callahan 4 – Non ne azzecca una ma vale lo stesso discorso fatto per Gannon. Non si può cancellare quanto fatto sinora. Ha mantenuto la solita filosofia di gioco, ma contro il suo ex mentore e la difesa di Tampa è stato un azzardo pagato a caro prezzo.
TAMPA BAY BUCCANEERS
B. Johnson 8 – Vincere il Superbowl non è come vincere la Nfl Europe e Brad Johnson ora potrà lucidare un anello “vero”. Se può gestire la partita dalla tasca è un buon quarterback. Non è Favre, ma è meglio di Dilfer.
K. Johnson 8 – Ce l’ha fatta. Keyshawn “lingua lunga” è riuscito a vincere, e proprio nell’anno in cui non è stato l’unico bersaglio possibile per Johnson. Avere dei compagni di livello superiore ha aiutato anche lui, che per parte sua regala alla partita un paio di ricezioni che la Nfl films non si farà certo sfuggire.
Pittman 8,5 – Indovina la miglior partita della stagione nel momento più importante della vita della franchigia. Un senso drammatico spiccato. D’un tratto cancella un campionato totalmente anonimo e non fa più rimpiangere Dunn.
Jurevicius 8 – Sempre fondamentale. La vera differenza tra i soliti Bucs degli ultimi anni e i Bucs World Champions sono proprio lui e McCardell. Il reparto ricevitori è senza dubbio quello maggiormente migliorato e il più fondamentale nello sviluppo dell’attacco.
McCardell 7,5 – Poca quantità (appena due ricezioni) ma una superpetroliera di qualità (due touchdown). Gruden, Jurevicius e lui nella stessa estate non sono stati colpi da poco.
Dilger 6,5 – Chiude un importante down con la sua unica ricezione, dimostrando un coraggio da leoni e un atletismo non indifferente saltando da ostacolista il difensore che cerca di fermarlo.
Difesa 10 – Uno spettacolo totale. I sack di Rice, la pressione di Sapp, la velocità di Spires. I tackle di Quarles, l’istinto del killer di Brooks, la vena di Jackson. La forza di Lynch, i touchdown di Smith, le coperture di Kelly e Barber. Una difesa forgiata nell’acciaio che ha reso burro caldo la lodatissima (giustamente) linea offensiva dei Raiders e disintegrato un gioco aereo dai mille record.
Special team 6,5 – Solo perché Gramatica la mette sempre ed i suoi kickoff sono sempre antipatici da ritornare. Fosse per Tupa si andrebbe sotto zero. E la linea non fa tanto meglio… In estate comunque sarà meglio trovare un nuovo punter.
Coach Gruden 9,5 – Perfetto. Contro i suoi ex ragazzi ha studiato e messo in scena la partita perfetta ed ora andate a Tampa a raccontare che gli 8 milioni di dollari e le quattro scelte non sono state ben spese. Non forza nulla in attacco per la terza gara consecutiva e ne trae ottimi risultati ancora una volta. Conosce tutti i punti deboli di Oakland e li sfrutta egregiamente. Un plauso più che dovuto anche al defensive coordinator Monte Kiffin.
Ball of the match: tutta la difesa dei Buccaneers. In questi anni hanno portato ai vertici da soli una squadra che facendo una media tra i reparti non sarebbe mai arrivata da nessuna parte. Con un attacco decente il giusto premio è arrivato.
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