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13-37 |
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Un pomeriggio come tanti al 3Com park, come tanti passati negli anni 90 con i Niners ad infierire sui rivali storici Rams. Vincere oggi con i Rams non e' certo motivo d'orgoglio, visto il totale sfacelo in cui e' caduta la franchigia di St.Louis, anche perche' a tutt'oggi gli arieti avrebbero grossi problemi persino ad imporsi sui Lions Bergamo, tanto per fare un esempio. Ciononostante sono molteplici i fattori positivi che i californiani hanno potuto trarre da questa gara.
Innanzitutto che correndo un po' di piu' si apre la strada ai ricevitori, cosa forse banale a dirsi ma ultimamente difficile a vedersi nella baia. Hearts e Barlow (piu' il primo del secondo,
in verita'), sono stati una spina nel fianco della difesa dei Rams per tutta la partita, e piu' di una volta hanno spianato la strada alle ricezioni di
un Terrel Owens che era giunto ad un bivio cruciale della sua stagione.
In difesa i rosso-oro non hanno fatto altro che preoccuparsi di fermare Marshall Faulk, e ci sono riusciti abbastanza bene. Per il resto l'attacco dei Rams si e' fermato praticamente da solo con delle scelte quantomeno discutibili.
Nel primo drive l'esordiente Martin aveva mosso bene il pallone con lanci rapidi in
drop back da tre e cinque passi, e non si capisce bene perche' per tutto il resto della partita Martz abbia solo piu' chiamato passaggi in
drop back da sette passi. La linea non garantiva sufficiente protezione, nemmeno lasciando in tasca un TE ed un RB, ma soprattutto Martin aveva, ha ed avra' sempre delle grossissime difficolta' a mettere la palla per aria dovendola far viaggiare per piu' di dieci-quindici yards. Ecco quindi lanci lenti, imprecisi, troppo dietro o troppo davanti al ricevitore, troppo bassi, o addirittura direttamente nelle mani dell'avversario, come nel caso dello sciagurato screen pass intercettato da un incredulo Webster che ha riportato l'ovale in TD per il 27-3 che ha spezzato la partita in quattro.
A San Francisco si e' rivisto JJ Stokes, grazie anche alla copertura "da rookie" di Travis Fisher, che ha alternato grandi giocate a cappellate tremende, ma lo sfortunato ricevitore dei Niners ha dovuto abbandonare il campo con una sospetta lesione ai legamenti del ginocchio.
Da incorniciare la prova di Tony Parrish, che per suggellare una prestazione superlativa va ad intercettare Martin ed a ritornare l'ovale per una cinquantina di yards prima di essere placcato da guardia e centro (ahi ahi ahi... farsi rimontare da due OL!!!).
Per i Rams, al di la' delle attenuanti generiche per le molte assenze dovute ad infortuni
(oltre a Warner erano fuori anche Orlando Pace, Aeneas Williams - che interrompe cosi' la sua striscia di 177 partite consecutive - Dexter McCleon e Tommy Polley), la stagione precipita di giornata in giornata. Un lumicino nel buio totale lo ha acceso Lamar Gordon, autore anche questa settimana di un TD, pur se in garbage time.
A St.Louis domenica arrivano i Raiders dei vecchietti terribili Rice, Gannon e compagnia: sara' un facilmente pronosticabile 0-6?
San Francisco invece continua nella sua battaglia per il titolo divisionale, anche se l'avversario da cui guardarsi e', a sorpresa, Arizona, che vincendo a Carolina si porta a 3-2.
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