Huddle Magazine
 

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WEST DIVISION
by Massimo Foglio

WEEK 11

Team W L T %
S. Francisco 7 3 0 700
St. Louis 5 5 0 500

Arizona 4 6 0 400
Seattle 3 7 0 300

 

21-16

Marc Bulger gioca quella che potrebbe essere la sua ultima partita della
stagione allo stesso standard delle altre quattro: alla grandissima. Senza il supporto di Marshall Faulk, tutto il peso dell'incontro e' sulle sue spalle, ma Marc dimostra di averle ben salde e, dopo essersi reso protagonista di una rimonta che rimarra' negli annali domenica scorsa, prende ancora una volta la squadra per mano e la porta finalmente a pareggiare il conto vittorie/sconfitte, aprendo uno spiraglio per la postseason e portandosi a due vittorie di distanza dalla capolista della division. C'e' da dire che se Martz avesse dato subito fiducia a Bulger invece di far giocare Martin a San Francisco, potrebbe darsi che forse staremmo qui a parlare di aggancio avvenuto, ma tant'e', col senno di poi si vincono campionati a raffica.
Sicuramente tra i precedenti 500 monday night ce ne sono stati un gran numero piu' spettacolari di quello fra Bears e Rams, ma la partita ha avuto comunque dei buoni momenti di agonismo e, perche' no, di spettacolarita'.
Abbiamo visto una delle finte di punt piu' spettacolari mai giocate (ed eseguita alla perfezione, peraltro), abbiamo visto Dre' Bly autopunirsi con dieci pushups per aver mancato un intercetto praticamente fatto, ed abbiamo anche visto un passaggio a se' stesso di Marc Bulger per tre yards. Inoltre abbiamo visto un'anteprima di domenica prossima: Kurt Warner in campo, ma quello non e' stato bellissimo, come spettacolo. Warner si e' trovato dietro al centro per la prima volta dopo l'infortunio a causa di una distorsione all'indice destro che Bulger ha rimediato in un sack con fumble, ma il bentornato se lo e' fatto dare in maniera davvero comica. Su un roll out a destra (Martz, Martz... non ti e' bastato l'inizio di stagione per vedere che rollare Warner e' un suicidio?) Warner si e' mangiato il pallone ed ha subito un sack assurdo da Keith Traylor, un ciccione dalla mobilita' di un bradipo addormentato che gli si e' letteralmente accasciato addosso.
I Bears comunque non sono mai stati veramente in partita, sebbene per molto tempo siano stati dietro ai Rams di un solo punto. Un attacco disastroso che ha concesso ben sette sacks alla scatenata difesa blu e oro e' stato il vero punto debole di Chicago, che torna a casa con l'ottava sconfitta consecutiva (record di franchigia eguagliato), e per una squadra che lo scorso anno ando' ad una partita dal titolo della NFC non e' certo una situazione rosea.
I Rams hanno segnato al loro primo possesso con un bel passaggio di Bulger su Conwell, e sembravano avviati verso un blowout di grandi proporzioni, ma l'attitudine masochistica che quest'anno li contraddistingue ha permesso prima ai Bears di portarsi sotto con due field goals di Edinger, e poi di tenere la partita sempre in bilico grazie a due lunghi ma ineffettivi drive.
L'attacco produce molto in termini di yardaggio, ma concretizza meno del previsto, e quindi un total offense di 388 yards vale solamente 21 punti, con un fumble ed un intercetto che vanificano due belle galoppate coast-to-coast.
I Rams si risvegliano improvvisamente alla fine del secondo quarto, quando Bulger percorre 80 yards in 46 secondi e quattro lanci (di cui uno incompleto) e trova uno splendido touchdown con un passaggio corto che Lamar Gordon trasforma in meta dopo uno slalom nella secondaria di Chicago. Al riposo sul 14-6 i Rams sembrano sul punto di dilagare, ma al rientro in campo Chandler orchestra l'unico bel drive dei Bears che culmina con una corsa da 13 yards di Anthony Thomas.
Dopo alcuni drives infruttuosi da ambo le parti, Bulger trovava un millimetrico passaggio per le mani di Ricky Prohel per portare i Rams avanti 21-13. I Bears provavano a riportarsi sotto, ma si accontentavano di un field goal per poi tentare una finta di onside kick dalle probabilita' di riuscita tendenti allo zero.
Recuperato il pallone con poco piu' di due minuti da giocare, i Rams riuscivano a congelare l'incontro concedendo poi gli ultimi quattro tentativi per i Bears dalle proprie 25 con 40 secondi sull'orologio e nessun timeout.
I Rams ricominciano quindi da zero, dopo che con gran fatica hanno riempito il buco che si erano scavati ad inizio stagione. La strada per i playoffs e' ancora molto lunga, ma in questo momento il morale e' a mille, ed il rientro di Warner dovrebbe contribuire a mantenerlo su alti livelli. Tutto stara' comunque a Mike Martz. Il rientro del suo pupillo potrebbe coincidere con il ritorno del "Mad Mike" di inizio stagione, quando piu' che la squadra pote' un playcalling sciagurato. Queste ultime cinque partite hanno indicato la strada, ora sta al coach piu' bersagliato della lega decidere se continuare a seguirla o meno.