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28-24 |
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I Rams vincono la piu' incredibile delle
partite nella piu' incredibile delle maniere, e cioe' commettendo quattro
fumbles (due Isaac Bruce ed uno Marshall Faulk, tra l'altro) di cui due
ritornati in touchdown e gettando alle ortiche la rimonta per ben tre
volte prima di ricoprire un onside kick ed andare a vincere dopo essers
stati sotto praticamente tutta la partita.
Ed in tutto questo l'uomo della partita non e' il solito Marshall Faulk
(36
yards di corsa ed altrettante di ricezione per lui) o Isaac Bruce (10
ricezioni per 163 yards e 3 TDs ma anche due sanguinosi fumbles), bensi'
Marc Bulger, l'uomo che non aveva preso nemmeno uno snap in NFL prima di
prendere i derelitti Rams a 0-5 e portarli autorevolmente all'attuale 4-5.
E che vittoria quella di domenica per Bulger.
Il giovane quarterback non si e' mai lasciato abbattere dai pasticci
combinati dai propri compagni di squadra e con estrema pazienza e
dedizione ha preso per mano l'attacco dei Rams e l'ha guidato ad una
rimonta storica come nemmeno Kurt Warner aveva fatto in precedenza. L'ex
garzone del supermercato ci aveva abituato, in questi ultimi tre anni, a
prestazioni dai numeri stratosferici, ma nemmeno lui aveva mai completato
guadagnato tante yards quante Bulger. Lo score finale del qb di St.Louis
parla di un impressionante 36/48 per 453 yards e 4 TDs, e qui si aprono
gli inquietanti interrogativi sulla difesa di San Diego.
I Chargers hanno eseguito la loro missione alla perfezione: fermare
Marshall Faulk, considerato il fulcro dell'attacco dei Rams. Cosi' facendo
hanno pero' sfidato Bulger a lanciare, ma la scommessa e' andata persa nel
peggiore dei modi. La linea d'attacco dei Rams ha giocato forse la partita
migliore dell'anno, dando a Bulger tutto il tempo del mondo per lanciare,
non concedendo un solo sack e lasciando penetrare solamente due volte la
pass rush avversaria per due atterramenti del quarterback dopo il lancio.
In attacco Tomlinson ha fatto la sua parte, con 120 yards di guadagno
sulla terra, ma la difesa dei Rams ha comunque risposto bene nei momenti
topici della partita, andando poi ad intercettare sul finale un lancio di
Brees per conservare la vittoria.
Ora lo sport nazionale americano e' diventato il "Prova a far parlare
un Ram di QB controversy". Warner si sta pian piano rimettendo in
sesto, ed in teoria sarebbe gia' pronto per il rientro nel monday night
con Chicago di settimana prossima, ma Martz non vuole rischiare di
affrettare i tempi commettendo lo stesso errore del 2000, e mandera' in
campo Bulger ancora una volta, sebbene Warner sara' di nuovo attivo e
fungera' da backup. I ruoli sono chiari e stabiliti, e lo stesso Bulger ha
candidamente ammesso che ogni partita in piu' la prende come un premio, ma
che questa e' la squadra di Warner. Staremo a vedere... la speranza dei
tifosi del Missouri e' che il ritorno di Warner non significhi un ritorno
alle cattive abitudini di inizio campionato: bombe, bombe ed ancora bombe.
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17-13
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Che i Niners potessero battere i Chiefs
nessuno lo metteva in dubbio, ma che la vittoria sarebbe arrivata in
questa maniera penso non ci avrebbero scommesso in molti. Dovendo
fronteggiare il miglior attacco per punti segnati della lega, si pensava
che la vittoria sarebbe arrivata al termine del solito shootout a cui i
Chiefs ci hanno abituato quest'anno e che i Niners delle ultime settimane
parevano in grado di reggere. Ed invece la chiave dell'incontro e' stata
proprio nel limitare le due maggiori armi offensive di Kansas City: Holmes
e Gonzalez.
Praticamente annullati i suoi due punti forti, l'attacco di Kansas City si
e' rivelato poca cosa, ed ha perforato la difesa avversaria solamente in
occasione del touchdown di Priest Holmes, l'unico dei Chiefs per questa
settimana. Mariucci rispondeva invece con una prestazione offensiva appena
sufficiente, con Hearst a meno di 70 yards, Garcia a 175 e Terrel Owens a
sole 51 yards in sette ricezioni, ma la grandissima prova difensiva ha
fatto si' che il minimo sforzo del'attacco bastasse per portare a casa la
partita e non perdere terreno sui Rams che sembrano rinvenire alla grande
in chiave postseason.
Una grossa dimostrazione di solidita' difensiva, quindi, per i 49ers, che
alternano settimane in cui l'attacco esplosivo mette al riparo dalle
amnesie difensive a settimane in cui e' la difesa, come in questa partita,
a farsi carico di portare a casa il bottino pieno impedendo all'attacco
avversario di esprimere un gioco valido e convincente.
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27-6 |
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La scorsa settimana avevamo scritto di
Arizona in caduta libera, ma sinceramente pensavamo che la sfida con
Seattle sarebbe stata l'occasione giusta per arrestarla. Invece i
Cardinals continuano a precipitare ad una velocita' vertiginosa,
compromettendo tutto il lavoro svolto ad inizio campionato che li aveva
portati a competere con i Niners per il titolo divisionale.
I Seahawks, pur privi dello Shaun Alexander dei bei tempi (solo 42 yards
guadagnate su corsa), hanno trovato un Hasselbeck in giornata buona, ed
hanno sfruttato la buona vena del proprio quarterback per avere la meglio
sui Cardinals. La sfida in cabina di regia e' stata ampiamente vinta dal
giovane pupillo di Holmgren, che ha fatturato un ottimo 23/31 per 260
yards e 1 TD contro un piu' modesto 17/29 per 226 yards e ben due
intercetti di Jake Plummer, tornato nei suoi soliti standard dopo uno
sfolgorante avvio di campionato.
I Seahawks hanno costruito la vittoria nel primo tempo, quando hanno
sfruttato ognuno dei cinque drives a dispopsizione mettendo punti sul
tabellone. Nel frattempo Arizona era come se non esistesse in campo.
Quandio poi Seattle ha alzato il piede dall'acceleratore per controllare
la gara nei restanti due quarti, i Cardinals invece di approfittarne e
tentare la rimonta hanno continuato in una delle pił irritanti
prestazioni a cui il pubblico di Tempe abbia mai avuto occasione di
assistere. Il secondo tempo si e' giocato in uno stadio semivuoto ma molto
rumoroso per i sonori boo del poco pubblico rimasto a godersi lo scempio.
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