Huddle Magazine
 

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SOUTH DIVISION
by Ilario Magni

WEEK 7

Team W L T %
New Orleans 6 1 0 860
Tampa Bay 5 2 0 710

Atlanta 3 3 0 500
Carolina 3 4 0 430

 

30-0

Il ritorno di Michael Vick si fa sentire in casa Falcons che infliggono un pesante shutout ai rivali di division dei Panthers orfani del QB titolare Rodney peete.
E' sulla terra che Atlanta conquista la vittoria, con 39 corse per 187 yards, 2 TD del rookie RB T.J. Duckett (47 yards in 12 portate) e una keeper da 44 yards di Vick, la seconda più lunga di un QB di Atlanta (gli altri suoi numeri: 16 su 22 per 178 yards, 7 corse per 91 yards).
I Panthers dal canto loro non vanno molto in là con Wenkie in cabina di regia (3 su 8 per 26 yards), che esce prematuramente nel secondo quarto sostituito dal rookie Randy Fasani (6 su 18 perr 100 yards, 1 INT).
Nel finale del primo quarto i Falcons passano a condurre grazie a un FG di Feeley: il gioco sulle corse dei dirty birds mangia il cronometro e poco prima della finedel primo tempo vanno in meta con Duckett.
Nel terzo quarto l'azione emblema della partita: un passaggio deflettato di Vick viene raccolto dall'OT Todd Weiner, lo ripassa al suo QB che chiude il down con una corsa da 28 yards. Duckett chiuderà il drive con il suo secondo TD. Due possessi più tardi la corsa solitaria da 44 yards in end-zone di Vick chiude definitivamente ogni speranza di rimonta di Carolina.
L'ultimo quarto vede Doug Johnson in campo per far rifiatare Vick e la sua spalla malconcia e a score altri due FG di Feeley per il rotondo finale di 30 a 0.
"One man show" di Vick in attacco, buona prestazione del gruppo difensivo: intercetto di Buchanan, 7 placcaggi e 2 sack di Patrick Kerney, Brooking onnipresente nel mezzo e altri due sack a fare statistica.
Molto male i Panthers in ogni reparto: Fasani leader rusher con 58 yards, 205 yards di total offense, un solo sack di Peppers, 6 punts. A parziale scusante le assenze pesanti nel roster (Peete, Morgan, Fields, Kasay), ma John Fox ha perso il fluido magico delle prime 3 vittorie e adesso il parziale è di 4 sconfitte consecutive.

35-27

Terrell Owens farebbe bene a ricevere i palloni invece che divertirsi a firmare a destra e a manca: questa volta il finale di partita lo firmano Aaron Brooks e Joe Horn con 22 punti nell'ultimo quarto che danno la vittoria ai Saints.
La partita era stata presentata come uno scontro tra due ottime difese dove avrebbe prevalso la squadra che avesse commesso meno errori: i 49ers hanno dominato per tre quarti la gara grazie alle corse di Hearst, ma nel quarto quarto la sua uscita per infortunio ha segnato il collasso dell'attacco guidato da un Garcia peggiore dell'anno scorso.
Ottime invece le prestazioni del trio offensivo dei Saints: Brooks 23 su 35 per 254 yards e 3 TD più 4 corse per 26 yards e un TD; McAllister corre per 139 yards (record personale) più 5 ricezioni per 35 yards e un TD; Joe Horn 8 ricezioni per 109 yards e 2 TD.
Sicuramente Jim Haslett ha fatto tesoro del Monday Night tra 49ers e Seahawks, dove l'attacco di Dilfer aveva messo a nudo le pecche difensive dei Niners, i quali soffrono oltre misura l'assenza della FS titolare Bronson: scarsa copertura nella zona flat dei due MLB, l'inesperienza di Mike Rumph nei terzi down (convertiti 10 su 14), la scarsa propensione dei DE a fermare le corse.
Nel primo gioco della partita i 49ers vanno subito avanti con quello che dovrebbe essere il go-to-guy receiver, T.O., dopo una ottima conversione di forza di un terzo down sempre da parte sua; rispondono i Saints con il miglior RB nella NFC concludendo un drive da quasi 7 minuti.
In una partita dove gli attacchi producono lunghi drive e si è visto un solo punt (da parte 49ers), Frisco torna in vantaggio con la corsa di Garrison Hearst e aumenta il vantaggio quando Andre Carter ricopre un fumble di Michael Lewis nel possesso successivo che permette a Cortez di portare il punteggio sul 17 a 7 (in questo drive una corsa di McAllister per 53 yards); il primo tempo si chiude con il trecentesimo FG in carriera di Carney che accorcia le distanze.
Tra i problemi dei 49ers di quest'anno la copertura nei kickoff returns: Michael Lewis, grande specialista, finirà con 159 yards ritornate in 6 kickoffs (nonostante l'assenza di Fred McAfee nelle loro squadre speciali).
Metà del terzo quarto viene impiegato da New Orleans per portare di nuovo Carney a muovere il punteggio, ma i 49ers rispondono ancora con Hearst e ancora con un drive da quasi 5 minuti (l'ultimo del RB dei 49ers).
Poi da qui la rimonta dei Saints: il quarto quarto si apre con il primo TD di Horn (convertiti tre terzi down più due pass-interferience dei DB Niners), poi a seguire il suo secondo dopo il fumble di Barlow ricoperto da Sammy Knight che porta il vantaggio Saints per 25 a 24. San Francisco risponde con Cortez, ma quasi sei minuti dopo Carney ridà il vantaggio alla squadra di casa.
Infine la disfatta: Ken Irvin intercetta Garcia sulle 37 yards dei Saints (primo intercetto di Garcia in 8 gare contro i Saints), poi a due minuti dalla fine Brooks va in TD. L'azione è viziata da 12 uomini in campo dei Saints, ma Mariucci è obbligato a declinare la penalità per avere palla e tentare di fare 8 punti ed andare in overtime. La cosa si rivelerà vana dopo due passaggi persi da Owens.
La difesa dei 49ers che aveva messo a segno 3 sacks e un fumble collassa nel finale, mentre Garcia mai veramente in palla e mai messo a terra finisce la partita con 23 su 39 per 275 yards, 1 INT, 1 TD. Miglior ricevitore dei Niners l'emergente Tai Streets (6 per 80 yards), 130 yards totali per Hearst, primo fumble in due anni per Barlow.
Morale della storia, i Saints sempre più prepotentemente verso la vittoria in division dove solo i Bucs li contrastano mentre i Niners mostrano ancora una volta di soffrire le difese equilibrate e di non possedere l'attacco esplosivo dello scorso anno.