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23-20 |
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New Orleans è decisamente la bestia nera di Gruden e dei Bucs: col rientro di McAllister nel backfield offensivo i Saints trovano equilibrio in attacco nonostante la solita immensa partita della difesa di Tampa Bay.
Deuce chiuderà la sua partita con 99 yards su corsa e 1 TD più una ricezione da altre 7 yards; Brooks chirurgico sul profondo, con 9 su 25 per sole 155 yards, ma 2 TD pass; oltre al solito Joe Horn (5 ricezioni per 106 yards e 1 TD), Jim Haslett pesca dal cilindro il vechcio Jake Reed che chiude con 3 ricezioni per 43 yards e 1 TD.
Come sempre, invece, i Buccaneers latitano in attacco, dove la mancanza di running game è
deleteria (Alstott e Pitmann 17 yards a testa) e la sagra del fumble completa il resto (4 in tutto e due persi). Brad Johnson fa quello che può con un 28 su 44 per 276 yards, 2 TD e 1 INT; assente Keyshawn per 3 quarti, il mattatore è Keenan McCardell con 127 yards e 1 TD in 11 ricezioni.
Nel primo quarto le difese fanno la partita: subito Brad Johnson sotto pressione nel primo possesso e arriva il suo fumble dopo il sack del rookie Charles Grant (Carney sbaglierà il FG successivo); ma è una gran giornata per Simeone Rice che
umilierà Kyle Turley e a 3 minuti dalla fine del quarto, dopo un P da 52 yards di Tom Tupa, metterà a segno il sack su Brooks per la safety da due punti sul relativo fumble.
Nel secondo quarto reagiscono i Saints e con un drive da 5 minuti vanno in endzone con uno sforzo su corsa di McAllister; non andrà a buon fine il suo tentativo di conversione da due punti. I Saints stanno in partita soprattutto grazie alla copertura difensiva di Dale Carte, ma quando esce per infortunio Tampa reagisce grazie al duo Brad Johnson - McCardell che darà l'occasione a Alstott di trasformare uno screen centrale in un TD da 44 yards prendendo al volo il blitz contemporaneo dei due OLB.
Frastornati, i Saints continuano ad essere spenti in attacco e si registra il palo colpito da Gramatica due possessi dopo e il punteggio rimane 9 a 6 per i Bucs.
Nel secondo tempo, si sveglia Michael Lewis: 41 yards di KO return iniziale, Brooks che trova Joe Horn per un completo da 52 yards fin sulle 5 avversarie e il TD successivo per il fratello di Dale Certer, Jake Reed, che porta New Orleans avanti in soli due minuti.
Sul KO successivo, Stecker commette un fumble sanguinoso (uscira anche per
infortunio), ma Brooks subisce l'incredibile precisone della linea difensiva di Tampa e restituisce il favore col suo unico fumble della partita.
Mentre il festival del turnover continua ad imperversare (Brad Johnson ricopre un suo fumble), continua lo show di Michael Lewis negli special team con un ritorno di punt da 56 yards che Brooks trasformerà in 7 punti con l'aiuto di Horn.
Sul 20 a 9, Johnson continua a trovare il solo McCardell in mezzo al campo e Gramatica si riscatta con un FG dalle 51 yards. New Orleans controlla il tempo col suo running game e nell'ultimo quarto allunga ancora con il FG di Carney dopo l'intercetto di Bellamy.
I Bucs ripartono dalle proprie 15 e attrraversano il campo alla disperata portandosi comunque sul 20 a 23 grazie al solito McCardell e alla
conversione da due punti di Keyshawn Johnson (per lui alla fine 5 ricezioni, ma tutte nell'ultimo quarto).
Orfani di Brooks infortunato, Jake Delhomme completa il suo unico passaggio tentato per il primo down appena prima del two-minutes warning, permettendogli di inginocchiarsi 32 volte e portare a casa la partita.
Col fiato di Atlanta sul collo, i Bucs sprecano l'occasione di allungare nella division più aggiuerrita della NFC: oltre ai
turnovers, fa riflettere la statistica delle conversioni di terzo down, 2 su 14, e le sole 34 yards guadagnate su corsa.
I Saints si godono invece la loro difesa, che nonostante sia debole nelle posizioni di CB, mette a segno 4 sacks e 1 INT con ben 5 uomini che mettono 7 placcaggi a referto.
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