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17-20
OT |
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Champaign, Ill. Se servivano altre prove, difficile pensarlo, ora ve n’è la certezza. Detroit e Chicago quest’anno si equivalgono, il che non è una bella notizia. Per scoprire chi meritasse di vincere lo scontro diretto è servito l’over time, una sciagurata decisione di accettare una penalità dei Detroit Lions nel quarto periodo, quando erano avanti 17 a 7, e la bizzarra strategia che ha portato Mornhinweg a scegliere di giocare col vento a favore anziché partire con la palla dopo aver vinto il lancio della moneta prima del tempo supplementare. Chicago può così interrompere l’emorragia di vittorie che ha vanificato tutto il lavoro svolto nella scorsa stagione, anche se effettivamente vincere ormai conta solo per il morale e per un secondo posto divisionale dal limitato valore. Tutti appaiati a quota 3-8 grazie a Paul Edinger. Suoi i calci che hanno deciso l’incontro. Ma si è distinto anche Jim Miller, entrato nonostante l’infortunio al braccio , per sostituire l’infortunato più grave Chris Chandler, che non poteva proprio proseguire. Termina a otto (record per la franchigia eguagliato) la striscia negativa della squadra di Jauron. L’inizio di partita aveva premiato due ricevitori dal passato, corto a onor di cronaca, più brillante del loro presente e caduti in disgrazia dopo una moltitudine di infortuni. Marcus Robinson riceveva dalle mani di Chris Chandler terminando un drive iniziato dalle 14 yards favorevoli per merito di R. W. McQuarters che precedentemente aveva intercettato sulle 47 di Detroit un passaggio di Harrington riportandolo sin sulle 14. Anticipato dal field goal di Jason Hanson è poi toccato a Germane Crowell riassaporare il piacere della end zone, a cinque minuti dalla fine del terzo periodo. Un minuto e mezzo prima della chiusura del quarto arrivava il touchdown su corsa di James Stewart, ultima segnatura dei Lions, che a 15’ dallo scadere conducevano 17 a 7. Dez White riportava a una gamba di Paul Edinger i Bears ricevendo su un terzo e 20 un passaggio del neoentrato Miller, dopo che i Lions avevano preferito far rigiocare un secondo e 20 anziché declinare la penalità ed offrire a Chicago un gioco in meno, costringendoli a scegliere con 2’ e 39” se calciare o osare sul quarto e 20 eventuale. Ma con i “se” e i “ma”… e la stessa connection si è esibita di nuovo il drive successivo, completando un quarto e venti con un guadagno da 33 yards e affidando a Edinger un compito agevole, agevole per portare tutti al proseguimento della partita.
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